Viaggio da globtrotter

di
genere
pulp

Un viaggio….fortunato
il giovane studente Carlo , un bellissimo ragazzo 18 anni appena , alto 175, magro, solo 68kg, biondo con un corpo molto , forse troppo efebico, con caratteri secondari femminili abbastanza accentuati, niente pelo, grasso localizzato alle mammelle e ai glutei, viso da mignottina con una grande bocca rossa dalle labbra morbide e piene, gambe lunghe diritte che sostenevano un culetto tondo e sporgente che tendeva ad oscillare quando camminava con un po’ di allure, ma intelligente, aperto a tutte le novità, resistente, eccezionale a scuola, capace di parlare tre lingue, timido con le donne, incapace di avere una qualche amicizia anche fra i compagni, prepotente e capriccioso in casa, per la disperazione della madre, una gran belladonna libera professionista e della nonna. Ambedue, madre e figlio, nascondevano con cura un segreto: erano amici da sempre di una coppia loro vicini di casa, lei una donna molto bella e molto androgina, alta e forte, che aveva saputo sedurre la libero professionista e ne aveva fatta una amante segreta, discreta e fedele…lui, un irreprensibile professore, bell’uomo, sulla cinquantina, nascondeva un terribile vizio..era un inguaribile homo..ed il giovane Carlo era stato una delle sue tante vittime, preda facile perché sempre a disposizione e totalmente indifeso…lo aveva circuito, sedotto e pervertito, ne aveva fatto un giocattolo di vero piacere….ma crescendo il buon Carlo gli interessava sempre meno..ormai era tutto preso dal giovane figlio dell’inquilina del piano di sotto…preda facile perché lo aveva sorpreso a fare lo sporcaccione con alcuni compagni in cantina…e quindi, un po’ con il ricatto, un po’ con le blandizie era già riuscito ad aprirgli il culetto…per questo aveva indotto il buon Carlo a voler fare il globetrotter, non disperava che avrebbe scelto altre strade ed altre amicizie, Carlo credeva di aver concepito il grande disegno da solo, si impuntò con la madre,.dopo furenti liti in casa ,la madre aveva finito con l’accettare…anche perché tutto sommato non le dispiaceva poi troppo stare anche lei un po’ sola alla non ammessa ricerca di una qualche avventura; la nonna era fuori causa perché non si muoveva mai dalla sua casa. Arrivarono ad un compromesso, madre e figlio avrebbero viaggiato insieme in aereo fino al Cairo, poi lui avrebbe raggiunto in aereo AbuSimbel e lei sarebbe andata a Share el Seik…si sarebbero rincontrati al Cairo dopo due settimane…..il buon Carlo aveva scelto morbidi mocassini, jeans, t-sirt, da occidentale, mentre per il ritorno aveva optato per un paio di vestiti arabi , scarpe da contadino egiziano e slip , questi occidentali….al termine della visita ai templi di Abu Simbel, mentre i turisti normali si affrettavano verso i pulman refrigerati, Carlo si mise in giro per cercare il mezzo per il ritorno, era guardato con molto interesse da maschi locali e se avesse potuto comprende cosa pensavano di lui si sarebbe molto preoccupato, cominciò una gara per offrirgli il mezzo migliore, ma Carlo non ebbe esitazione, accettò il passaggio a bordo di una tipica barca del Nilo che l’avrebbe portato fino alla diga di Assuan, pagò il costo al barcaiolo nubiano, alto più di lui, forte come un toro, di pelle nera che per farlo imbarcare lo prese in braccio come se fosse stata una sposa, fra le sghignazzate dei mulattieri e dei cammellieri che rimpiangevano la possibilità di portare con loro lo stupendo turista europeo..il nubiano che masticava un po’ di inglese gli preannunciò che avrebbero fatto vela presso una piccola isola ove avrebbe imbarcato altri quattro nubiani oltre alle merci per Assuan…ed il viaggio cominciò, anche Carlo accettò di spogliarsi e di rimanere a torso nudo e in braghe per il gran caldo e prese a collaborare dedicandosi alla pesca, mentre curioso com’era approfittava della buona volontà del gigante nero e della sua abitudine ai turisti, per avere il maggior quantità di informazioni..tuttavia, più si avvicinavano al primo scalo il grosso negro diventava meno rispettoso e più invasivo, si denudò per lavarsi il culo e l’enorme cazzo, semi eretto, e poi pretese lo stesso da Carlo, che siccome recalcitrava fu spogliato di forza e calato fuori bordo fino alla cintola, e poi riportato a bordo dovette notare che i suoi abiti erano sotto il culo del gigante , che ridendo , lo obbligò a fare una particolare danza del ventre, muovendo il meraviglioso culetto volgendo le spalle all’interessatissimo spettatore…Carlo cominciava preoccuparsi e molto di più si sarebbe preoccupato se avesse afferrato il senso delle frasi del nubiano!di colpo capì, il nubiano voleva semplicemente fare all’amore con lui..e siccome il grande cazzo nero e rosa lo aveva interessato fin dal primo momento, decise di stare al gioco…pian piano gli si avvicinò e quando il battelliere lo afferrò per i fianchi portandogli la punta del lungo e grosso cazzo contro il culetto, si lasciò penetrare con un lungo gemito di gioia..fu un lungo pomeriggio di amore, sesso e passione, il nubiano Abdul continuava fotterlo in tutti i modi, inesauribile, e carlo finalmente si poteva rendere conto di quanto misere fossero state le prestazioni del suo anziano pigmalione..ma arrivarono all’isoletta e la barca fu caricata di ulteriori merci e soprattutto si imbarcarono gli attesi altri battellieri…quattro nubiani, alti robusti, giovani, che subito presero ad interessarsi alla turista bianco che avrebbe viaggiato con loro..Abdul, evidentemente soddisfatto e stanco preferì scaricare il buon Carletto e lo presentò parlando nella loro lingua agli amici come la miglior puttana giovane mai goduta e tanto disponibile, tanto…poi si voltò verso Carlo e dopo averlo baciato a fondo in bocca gli annunciò che lui avrebbe dormito, ma che lo aveva affidato ai quattro amici..il ragazzino non fece in tempo a capire cosa gli stesse per succedere che otto mani lo presero, quattro lingue cominciarono a leccarlo, tentò di liberarsi, ma una sberla lo mise tranquillo i suoi abiti sparirono e così quelli dei 4 nubiani…e oltre alle mani e alle lingue anche 4 cazzi duri e vogliosi presero a cercare tutti i suoi anfratti più segreti…non si trattò assolutamente di gesti di desiderio, fu un vero e proprio stupro, dovette accettare in bocca anche due cazzi, ma quello che lo mise veramente in crisi che per ben due volte due maschi se lo incularono contemporaneamente allargandogli ancora di più il buchetto, ormai divenuto un vero e proprio tunnel…..quando stanchi lo lasciarono in pace Carlo era ridotto da paura, dal culo slabbrato gli colava fuori sperma, feci e sangue, la bocca ormai si era trasformata in quella di una vecchia troia, ma lo stesso fisico accennava a modificarsi, il culo gli si era sempre più arrotondato ed ingrossato e così le tette e i capezzoli per effetto dei morsi, dei succhiotti e delle prolungate suzioni assumevano un preciso rilievo…naturalmente il ragazzino bianco entusiasmava i nerboruti battellieri che ne fecero la loro amante fissa, lui volente o nolente..Quando finalmente arrivarono alla grande diga lo dovettero lasciare, però lo cedettero ad un autista di camion un bellissimo berbero cha si era arrapato ferocemente a solo guardare il morbido e delizioso turista dalla pelle bianca…pagò felice quanto richiestogli e poi parti con il buon carlo, il cui unico tesoro erano ormai i documenti…dovette accettare la proposta, per ogni ora di sosta per ammirare un grande monumento, doveva pagare con un rapporto sessuale, mentre la notte avrebbe potuto dormire in cabina a patto di accettare di essere la sua concubina..il berbero non era male, l’arnese con cui lo avrebbe posseduto molto, molto interessante…ed il buon carlo accettò la proposta ed ancora adesso deve confessare che si trattarono di 5 bellissimi giorni dopo la prima notte erano già in sintonia e presto fra loro si consolido un profondo legame che trasformò ogni loro rapporto in un atto di sesso condiviso e goduto..l’uomo gli confessò che fra gli arabi e i neri che vivevano lungo il grande fiume il massimo dei piaceri sessuali si avevano quando potevano farsi i fanciulli e le ragazze che nei suk si staccavano dai genitori cadendo facile preda degli arrapati indigeni, come altrettanto piacevole era farsi qualche bella e butirrosa signora bianca, specialmente di fronte al marito reso impotente ma perfettamente conscio che la sua bianchissima signora si faceva sfondare da grandi grossi cazzi scuri in ogni buco possibile..al momento di lasciarsi si abbracciarono convinti e veramente dispiaciuti ed il buon uomo gli ricordò nuovamente di stare molto attento in treno fino al Cairo, di stare in uno scompartimento pieno di persone non troppo appariscenti e , soprattutto, di non andare mai alle toilette, dove gli indigeni più arrapati erano prontissimi a cavarsi le più grosse voglie sessuali a spese dei più deboli….dentro allo scompartimento vi erano tre turisti tedeschi, marito e moglie, lui un anziano e placido signore, lei la classica tedescona dall’enorme seno e dal gran culo, la sorella, appena più giovane, ma dalle stesse caratteristiche fisiche, un anziano olandese, chiaramente omosessuale, poi Carlo ed infine tre bestioni locali…..dopo la partenza i tre si alzarono e con decisione fecero uscire l’ olandese facendo entrare altri due locali, che presero a sistemarsi con comodità, schiacciando fra loro il buon Carlo e le tedescone….ben presto non si sentirono che risatine, negazioni in tedesco ed in italiano, mentre , spingendo il più possibile lontano il marito, lo estraniavano dal vivo degli accadimenti e lui preferì fare buon viso a cattivo gioco…. Ben presto le palpate a tette culi e fighe divennero insistenti e continue, le due donne alternavano a timide resistenze, sempre più sostanziosi cedimenti…….intanto un berbero, con la scusa di fare più po’ più di posto agli altri, si era tirato il buon carletto sulle ginocchia e cominciava a fargli sentire fra le chiappe un solido e lungo randello…i ragazzo aveva cercato di divincolarsi e ciò non aveva fatto che eccitare maggiormente il maschio, che lo aveva rapidamente immobilizzato afferandolo per i coglioni e per le tette, mentre la sua lingua prendeva ad esplorare il collo e l’orecchia di Carlo….intanto ogni tedesca si trovava in balia di due energumeni a testa, le tette , le fghe e i culi ormai scoperte mentre quattro enormi cazzi neri cominciavano ad avvicinarsi inesorabili…il marito , sollecitato dalla moglie aveva tentato un timido intervento,ma era stato legato, imbavagliato e sistemato fra i bagagli da dove poteva perfettamente vedere un grosso cazzo nero entrare con sicurezza nella boccuccia della sua adorata mogliettina..intanto anche il culone di carlo era scoperto ed il randello ormai puntava sicuro contro lo sfintere…per entrarvi trionfante di li a poco, riportando carlo al suo ruolo di puttana per i neri che lo volevano…intanto le due tedesche avevano saltato il fosso e sembravano felici di avere ognuna a disposizione due nodosi randelli che visitavano i loro buchi con una certa frenesia.. dopo più di un’ora di stupro collettivo i quattro si stancarono e si disposero ad uscire, solo carlo continuava ad essere inculato con calma e metodicità per la terza volta….le due donne tirarono un sospiro di sollievo e forse di gioia e presero a ricomporsi...i quattro uscirono, ma entrarono altri tre bestie che spingevano dentro avanti a loro una inglesina, anche lei una globetrotter, che sembrava impazzita…giovanissima ed agitatissima, non poteva urlare perché una enorme mano ne teneva con cura la bocca bloccata e chiusa..ma era già mezza discinta e le intenzioni dei tre porci erano chiarissime…si poteva intravedere una tettina appena formata ed una chiappetta più da ragazzo che da fanciulla…intanto il sodomizzatore di carlo lo aveva lasciato e lo aveva affidato alle due donne…i quattro decisero rapidamente, il primo la avrebbe deflorata, il berbero, che sembrava un capo la avrebbe sodomizzata , mentre i due la avrebbero tenuta ferma…poi si sarebbero potuti divertire o con la ragazzina o con le tedescone……a loro scelta…e fra urli strazianti che si trasformavano in mugolii ed pianti disperati il primo la sverginò, facendola sanguinare abbondantemente, mentre terribili convulsioni sembravano quasi farne temere la morte…ma la bestia continuò imperterrito fino a sborrarle dentro, estraendo la grossa verga sporca di sangue e di sperma..a questo punto fu girata ed il berbero si accinse a sodomizzarla…anche il culetto fu sfondato, in mezzo a sangue e a dolori così forti che la ragazzina svenne, ma ciò non la salvò, anche se le risparmiò i dolori più atroci..l’uomo la pompò con ferocia e le sborrò dentro, poi se ne uscì di colpo dando alla fanciulla altri terribili spasmi..fu affidata a carlo perché la pulisse e la aiutasse, intanto i due liberi da impegni e il defloratore che non era ancora totalmente soddisfatto si interessarono alle tedesche che li accettarono con piacere, concedendo loro tutti i loro buchi, facendoli godere e godendo loro stesse..a questo punto si accorsero del povero marito che aveva visto tutto, lo tirarono giù dalla scomoda posizione e per sfregio lo costrinsero a pulire di bocca e di lingua tutti i cazzi…poi i turisti vennero legati ed imbavagliati stesi a terra ed i loro stupratori si concedettero al sonno…all’arrivo alla stazione del cairo, gli uomini slegarono le loro vittime e si eclissarono fra la folla …..quando i turisti poterono scendere bastava guardali, non solo loro erano stai stuprati nella notte, molti altri presentavano segni di sevizie, in particolare una giovanissima coppia di francesi…ma nessuno si rivolse alla polizia, tutti preferirono raggiungere i loro alberghi…solo Carlo dovette andare al commissariato perché era senza una lira e aveva a malapena salvato il passaporto………ottenne assistenza dal nostro consolato che dopo aver appurato che vi era veramente una camera a disposizione all’Oberoii Hotel a suo nome, lo autorizzò a farvisi accompagnare a spese dell’ambasciata…quando arrivò il taxi e Carlo vi prese posto, vide che l’autista, che vestiva all’occidentale, era un gran bel maschio e scoprì che parlava italiano…nel lungo ed estenuante percoso verso l’albergo Carlo parlò molto, troppo e si lasciò sfuggire molti particolari delle sue avventure di viaggio sul percorso da Abu Simbel al Cairo…l’autista capì che il ragazzetto era una facile preda e siccome gli era piaciuto subito, decise di farselo…giunti nei pressi dell’hotel, si fermò e senza remore gli chiese di essere pagato,visto che se no mai avrebbe visto una sola lira,data la proverbiale lentezza della burocrazia…Alle disperate affermazioni dl ragazzetto che gli proponeva di aspettare almeno fino al ritorno della madre, l’uomo rifiutò e gli disse che lo avrebbe mollato lì, vicino al suk e lui ben sapeva cosa gli sarebbe successo…emerse il ragazzino e Carlo terrorizzato si mise a piangere….l’uomo prese a consolarlo, se lo tirò vicino, ne apprezzò ulteriormente la morbidezza e la bellezza e gli propose il baratto…un semplice pompino in cambio della corsa….e così dicendo tirò fuori un pregevole cazzo già molto intostato e soprattutto, eccezionale novità da quasi 15 giorni, pulito e non puzzolente…Carletto valutò la cosa, era meglio pagare…e poi..l’autista era molto maschio ed interessante, il cazzo molto, molto apprezzabile…Carlo fingendo ritrosia e indecisione prese ad avvicinare la sua bocca da troia al cazzo,l’uomo ne vinse le ultime esitazioni spingendogli la testa verso il basso mentre con la seconda mano guidava l’arnese verso la bocca..si toccarono, la lingua saggiò il cazzo poi la bocca si aprì finalmente vi sparì tutto dentro…..ma il ragazzo si era deciso, il cazzo lo eccitava ed iniziò a spampinarlo mettendo in atto tutta la tecnica di cui era in possesso, e non era poca, fino a far impazzire l’uomo di piacere portandolo ad un orgasmo molto forte, con una sborrata a getti che pareva non finire mai..inutile dire che Carletto ingoiò tutto senza perderne una goccia…l’uomo lo ringraziò e si dispiacque solo di non avergli chiesto di dargli il culo…chissà che fantastica inculata si era persa! Arrivati all’albergo l’autista consegnò il ragazzo ad un cameriere nero di una bellezza incredibile, giovane, atletico, dai fianchi stretti e con un pacco che non poteva sfuggire aall’attenzione di nessuno…s sottovoce gli descrisse le abilità del passeggero…arrivati alla reception Carlo consegnò il passaporto ed ottenne finalmente la chiave della camera, incerto cercò la direzione degli ascensori per cercare poi la sua camera, quando al suo fianco si materializzò il cameriere nero che si presentò parlando inglese e lo pregò di seguirlo, perché anche se era senza bagagli , era suo dovere accompagnarlo…in camera gli presentò i servizi e gli chiese se avesse voluto il pranzo in camera..Carlo accettò ed il boy gli disse che glielo avrebbe portato lui direttamente subito, poi alla fine del suo turno…si offrì di fargli un bel massaggio rilassante dopo una buona doccia …..….Carletto accettò felice…..e si concesse un altro pomeriggio di sesso rovente…intanto era finalmente arrivata la madre..ma non sola, al suo fianco una meravigliosa mulatta di 185 con due tette da impazzire..gambe lunghe, culo tondo e perfetto, ma fra le gambe un grande cazzo con due palle molto, molto grosse…………renatino18@yahoo.it
scritto il
2012-12-12
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