Dare Ring 11 - Il turno delle ricompense (atto primo)
di
TheSecretStoryTeller
genere
orge
Siamo in dieci: sei ragazze e quattro ragazzi, impegnati in un gioco erotico. A turno abbiamo pescato dei bigliettini da un cestino e chi pescava doveva compiere l’obbligo segnato sul bigliettino. Ora i bigliettini sono finiti, ma il gioco non si è affatto concluso. Infatti, le interazioni che abbiamo avuto tra noi, per quanto intense, sono state brevi, per cui non abbiamo raggiunto l’apice della soddisfazione. Nessuno di noi ha avuto un orgasmo e noi maschietti non siamo ancora venuti, per quanto i nostri cazzi siano durissimi. Ora sta a Ilaria, la nostra ospite e organizzatrice del gioco, dirci come proseguire. La tensione si taglia con il coltello.
“Bene… è venuto il momento di sfogarci un attimo… anche perché vedo che i vostri cazzi sono al limite” dice Ilaria, con oculata lentezza, rivolge a noi maschietti, poi: “Ma anche noi ragazze vogliamo una soddisfazione. Ho in mente qualcosa per questo gioco finale…” di nuovo prende il sopravvento la sua indole autoritaria e organizzativa: “Procederemo così. A turno ognuna delle ragazze si farà leccare la fica da tutti. Ognuno avrà diritto a trenta secondi di leccata, poi si passerà alla persona successiva. Il trattamento andrà avanti finché la ragazza in questione desidera. Tra una ragazza e l’altra ci saranno le ricompense dei maschi. Ho in mente qualcosa di speciale per ognuno di voi e sono sicura che faremo un bello spettacolino in ogni caso.”
Una cosa del genere è stata sicuramente accuratamente pensata, ma ho la sensazione che non tutti abbiano capito alla perfezione cosa Ilaria ha in mente, quindi serve un esempio pratico.
Ilaria chiede a Monica: “Puoi andarti a sedere al centro del cerchio?”
La ragazza obbedisce e va a sedersi a centro del cerchio, aprendo le gambe, con un sorriso allegro.
“Adesso a turno per 30 secondi ciascuno dobbiamo leccarle la fica mentre lei mantiene la posizione. Andremo secondo l’ordine del giro, quindi inizio io, poi va Vanessa.”
Come abbiamo già visto fare numerose volte durante i giri con i bigliettini, Ilaria va davanti a Monica e si china mettendosi a pecorina, con il culo in alto e la faccia a terra, a contatto con la fica della ragazza. Ilaria inizia a leccare diligentemente la fica di Monica, che pare apprezzare parecchio, mentre Claudia ha preso la clessidra per contare i 30 secondi. Non appena il tempo nella clessidra scade, tocca a Vanessa. Ilaria si stacca e le due ragazze si scambiano il ruolo. Monica non ha il tempo di riprendersi che subito viene stimolata di nuovo. Il suo piacere cresce perché Vanessa è anche lei piuttosto brava. La ragazza inizia a tremare e a emettere sospiri e poi grugniti di piacere. Vanessa nel frattempo si è stesa completamente per terra (forse si vergogna un po’ a stare a pecorina mostrando a tutti il suo culo e la sua fica) ma Ilaria senza troppi complimenti le dà una botta sul culo e le dice di mettersi a pecorina “così che tutti possano ammirare lo spettacolo). Vanessa obbedisce continuando la sua leccata. Io sono affascinato da quello spettacolo lesbo che ho davanti agli occhi. Vanessa si stacca al termine dei suoi trenta secondi e a prenderne il posto è Claudia: anche lei si mette a pecorina e inizia a leccare Monica. La ragazza inizia a non trattenersi più ed emette grugniti sempre più forti e espressioni di piacere sempre più inequivocabili. Dopo trenta secondi di ulteriore spettacolo, tocca alla mia favorita Francesca, che si mette a leccare Monica con una incredibile intensità. Monica ormai non si trattiene più e ne capisco bene la causa: quattro lingue hanno massaggiato la sua fica per due minuti consecutivi e c’è da contare anche tutto l’erotismo dei turni con i bigliettini. Non credo sia mai stata così eccitata. Eppure, non dà lo stop e tocca a Paola stimolarla. E così i capelli neri di Paola fanno da sostituto a quelli rossi di Claudia come caschetto per la fica di Monica. La ragazza non resiste più e sta per orgasmare davanti a tutti. Credo il suo unico desiderio adesso sia resistere almeno fino a che la lingua di un maschio non la tocchi. Subito dopo Paola, infatti, il fortunato è Marco la cui lingua si incunea tra le grandi labbra di Monica. Stimolata da quello che è il suo trombamico storico, Monica si lascia andare a un orgasmo prepotente, che le toglie il fiato e che la fa tremare vistosamente di piacere. Nello stesso tempo, squirta abbondantemente. In teoria noi non dovremmo giudicare una simile manifestazione di piacere in pubblico, ma alcune tra le ragazze si mettono a ridere un po’ per rilasciare la tensione un po’ come a deridere la povera Monica. Ilaria le riprende subito: “C’è poco da ridere… tanto finiremo tutti come lei.” Ed è vero, questo giro serve appunto per farci venire tutti e, si spera, per regalarci un orgasmo in pubblico.
“Ora tocca a un maschietto” dice Ilaria mentre Monica, rossa in volto per l’imbarazzo, torna a posto. “Giovanni, ti vedo bello eccitato” risate generali: “Ti va di sfogarti un po’?” Giovanni annuisce convintamente, tra altre risate.
Ilaria ordina a Giovanni di mettersi in piedi al centro del cerchio. Il ragazzo obbedisce. Poi è la ragazza stessa ad alzarsi e gli va di fronte. Ilaria infine chiama la povera Monica, che non si è ancora ripresa dal trattamento ricevuto ma viene comunque scelta per giocare con Giovanni.
Ilaria sussurra qualcosa nell’orecchio di Monica. Sembrano delle istruzioni e sono piuttosto lunghe. Monica fa una faccia sorpresa e divertita. A questo punto vogliamo tutti sapere cosa si sono dette. Ma presto non dovremo sentirlo, ma assistere direttamente a quello che hanno programmato.
Ilaria si avvicina a Giovanni con un fare sensuale. Gli mette le mani sul collo e si avvicina col viso. È un chiaro segnale e lui intuisce: i due iniziano a pomiciare, mentre sono lì al centro in piedi. Noto come, nel frattempo, Paola abbia girato la clessidra che tiene tra le mani e mi sovviene come, durante il supplizio di Monica, Ilaria abbia parlato con Paola, sempre sussurrandole all’orecchio. Mentre è impegnata a pomiciare con Giovanni (che vista spettacolare!) Ilaria inizia ad aprire sempre di più le gambe fino quasi a perdere l’equilibrio. Per un istante mi chiedo perché debba stare così con le cosce aperte, lì in piedi. Intuisco un secondo prima che la cosa avvenga davvero: le gambe aperte di Ilaria consentono a un’altra persona (ovviamente Monica) di insinuarsi lì sotto e, eventualmente spompinare il cazzo di Giovanni che sporge glorioso dietro le gambe di Ilaria. E infatti Monica si avvicina, si inginocchia e terra e va a piazzarsi proprio tra le gambe di Ilaria, alzando la testa fino a poco sotto la sua fica. È lì che si trova il cazzo di Giovanni che la ragazza prende avidamente in bocca. Giovanni è sorpreso da quella nuova sensazione, ma Ilaria gli impedisce di staccare il bacio. Il coglione fortunato sta ricevendo una pomiciata con pompino, il tutto fatto da due ragazze nude, una in piedi davanti a lui e una inginocchiata ai suoi piedi. L’affascinante gioco va avanti per trenta secondi finché Paola, appena la clessidra è finita, grida: “Cambio!”. E subito Ilaria si fa indietro e chiude le gambe mentre Monica si alza in piedi. Allo stupefatto Giovanni non è concesso il tempo di riprendersi, che le labbra di Monica, ancora pregne di sapore di cazzo, si incollano alle sue. Monica apre le gambe e Ilaria si insinua sotto e inizia a succhiargli il pene. Le due ragazze si sono scambiate i ruoli. Giovanni sembra completamente assorbito da quell’attività che lo soddisfa enormemente. Non può reggere a lungo a tutta quell’ondata di piacere. Dopo trenta secondi, le ragazze sono velocissime a scambiarsi di nuovo i ruoli. Giovanni non regge più, stacca la bocca da Ilaria e rantola: “Sto venendo!!!” Monica è rapidissima a staccarsi e a farsi di lato e anche Ilaria si fa subito indietro. Giovanni se lo tocca e in un attimo ci sono spruzzi di sperma che cadono a terra.
“Sei uno sporcaccione!” scherza Ilaria. Poi, più clemente: “Dai vai a pulirti con i fazzoletti e pulisci anche a terra, che è roba tua.”
Non appena Giovanni si è ripreso dai grugniti del maschio che viene, è molto diligente nell’andare a prendere dei fazzoletti dal tavolino e a pulirsi le dita, poi il cazzo e poi a pulire per terra. Noi, nel frattempo, ci siamo seduti di nuovo in cerchio e osserviamo i suoi sforzi con un certo divertimento.
Quando tutto è pulito, Giovanni va a buttare i fazzoletti, poi torna da noi e si siede a terra.
“È stata una cosa spettacolare Ilaria… una cosa meravigliosa” dice ansimando.
“Sono felice che ti sia divertito. Visto perché ti avevo detto che era bene che rimanessi duro prima? Non preoccupatevi voi. Ho dei bei giochi in mente per i vostri cosi” fa Ilaria.
“Ma prima” aggiunge Ilaria sorridendo: “Dovrete soddisfare un’altra di noi. Vanessa, vedi quella poltrona rossa? Siediti!”
Come se non avesse capito di essere stata selezionata, Vanessa si alza e va a sedersi sulla poltrona. Ilaria le chiede poi di aprire le gambe. A questo punto la cosa è chiara: dovremo leccarle la fica mentre siamo inginocchiati davanti alla poltrona. Ilaria ci chiarisce questo punto poi: “Visto che prima il giro era finito con Marco; ora ricominceremo a partire da Giovanni e andremo avanti finché Vanessa non sarà soddisfatta!”
“Ma io sono appena venuto!” protesta Giovanni.
“Che c’è, perché ti sei sfogato ora non vuoi farci divertire anche a noi? Questo è molto sbagliato. Anche se sei venuto, il gioco continua e la fica non deve farti schifo.”
Giovanni non sembra molto convinto. Effettivamente, leccare la fica non è il massimo come attività e farlo senza avere un desiderio erotico sottostante non deve essere divertentissimo. Tuttavia, Giovanni obbedisce e si mette inginocchiato davanti alla poltrona, con le gambe di Vanessa da ambo i lati e la sua fica davanti al volto di lui. Questa posizione mi piace perché è l’apice della sottomissione per chi lecca. Vanessa è comodamente seduta sulla poltrona, mentre chi lecca è in ginocchio al di sotto di lei. Giovanni sembra ancora non molto convinto, sicché Ilaria gli si mette seduta vicino e gli dà una botta sul culo, come a incoraggiarlo, dicendogli: “Muoviti su, lecca la fica!”
Giovanni inizia la sua opera, mentre Ilaria gira la clessidra che teneva in mano per segnare lo scorrere del tempo. La leccata non si chiuderà prima dei trenta secondi regolamentari. Per evitare che Giovanni si faccia venire dei dubbi. Ilaria gli mette la mano dietro la nuca e lo tiene fermo sulla fica davanti a lui. Comunque, dimostra una certa abilità visto che Vanessa esprime certi vagiti di piacere, di cui ormai si vergogna ben poco. Quando Giovanni sta per finire, Ilaria mi guarda come a dirmi di avvicinarmi. Io sono il prossimo e io e Giovanni dovremo essere veloci nell’alternarci in modo da non lasciare Vanessa insoddisfatta. Mi avvicino alla fica di Vanessa come un bimbo goloso di cioccolatini, chiudo gli occhi e mi dedico alla leccata, mentre dietro di me Ilaria mi tiene ferma la testa sulla fica di Vanessa e mi coccola i capelli. Sono trenta secondi di puro godimento: accompagnato dai vagiti di Vanessa e dalle coccole di Ilaria mi dedico a quella che è la migliore leccata di fica della mia vita. Quando riapro gli occhi (capisco il momento opportuno da quando Ilaria mi stacca la mano dalla nuca) lascio un terreno bagnato e gioioso a Massimo, il mio successore. Ho esplorato ogni anfratto di quelle pieghe. Al colmo della mia contentezza torno a sedermi nel cerchio, mentre Massimo si avvia a dare a Vanessa il mio medesimo trattamento. Anche lui è abile e la ragazza non trattiene più i gridolini, ma il cunnilingus continua implacabile finché Massimo non si alza e torna a posto e Ilaria gli si sostituisce inginocchiandosi sotto Vanessa. Nel frattempo, è Monica ad avvicinarsi. L’alternanza è veloce e non diamo a Vanessa un attimo di respiro, i suoi gridolini crescono sempre più, finché, quando Monica inizia a leccargliela, viene copiosamente mentre annaspa tra gli acuti tipici dell’orgasmo.
Abbiamo tutti un certo contegno carico di pudore mentre osserviamo Vanessa, sapendo quanto può essere imbarazzante per lei questo momento. Aspettiamo che si riprenda un poco. La ragazza chiede poi dei fazzolettini per pulirsi un minimo. Anche la poltrona è unta dei suoi umori. Per quanto si sforzi di pulirla, resta un largo segno scuro sul tessuto rosso. Vanessa lo guarda un po’ sconsolata, sapendo che è stata lei a produrlo, e il suo sguardo suscita una ilarità generale. Poi la ragazza torna a posto.
“Visto che noi ragazze siamo di più invece di fare un maschietto direi di procedere con una di noi.”
“Ilaria TI PREGO sono a limite!” si lamenta Marco senza la minima dignità. In effetti, non siamo ancora venuti neppure una volta durante tutta la serata, i nostri cazzi sono incredibilmente duri e la nostra voglia è alle stelle. È ovvio che tale stato di umiliazione
“Niente storie. Dovrete leccarla almeno a un’altra di noi e poi potrete venire. Se proprio non ce la fate a trattenervi il turno dopo quello di Claudia sarà il vostro. Vi ‘processeremo’ tutti e tre in fila dopo Claudia”
Accettiamo a malincuore quella proposta.
“Claudia, mettiti in piedi al centro.”
Claudia la rossa si alza in piedi e obbedisce. Senza che glielo dica nessuno, tiene aperte le gambe in previsione del trattamento che dovrà ricevere.
“Dovrete leccargliela stando inginocchiati mentre lei è in piedi. Visto che Monica è stata l’ultima a leccare, ricominceremo da Vanessa.”
Per la seconda volta capita che chi è stato appena soddisfatto è il primo a ricominciare a leccare. Vanessa si dispone in ginocchio sotto Claudia, dovendo faticare un poco per posizionarsi con il volto esattamente all’altezza della sua fica, e inizia a leccare. Dopo trenta secondi in cui ci godiamo quel meraviglioso spettacolo, è il turno di Francesca. La ragazza si era avvicinata per sostituirsi in tempo a Vanessa e non appena il tempo scade, le due donne si alternano nel loro lavoro. Claudia pare incredibilmente soddisfatta del lavoro che sta ricevendo e mette la mano dietro la nuca di chi la lecca in modo da controllarne i movimenti. Quando, dopo Francesca e Paola, si arriva a Marco, Claudia, che ha iniziato ad emettere gridolini sempre più forti ed espliciti, non regge più e ha un orgasmo plateale, anche se l’hanno leccata per poco più di due minuti. È tutta la tensione che abbiamo accumulato fino a questo momento che ci rende così sensibili. Non appena Claudia, imbarazzata, va a sedersi, a noi maschietti inizia a battere forte il cuore, nella consapevolezza che il nostro turno è giunto.
“Bene… è venuto il momento di sfogarci un attimo… anche perché vedo che i vostri cazzi sono al limite” dice Ilaria, con oculata lentezza, rivolge a noi maschietti, poi: “Ma anche noi ragazze vogliamo una soddisfazione. Ho in mente qualcosa per questo gioco finale…” di nuovo prende il sopravvento la sua indole autoritaria e organizzativa: “Procederemo così. A turno ognuna delle ragazze si farà leccare la fica da tutti. Ognuno avrà diritto a trenta secondi di leccata, poi si passerà alla persona successiva. Il trattamento andrà avanti finché la ragazza in questione desidera. Tra una ragazza e l’altra ci saranno le ricompense dei maschi. Ho in mente qualcosa di speciale per ognuno di voi e sono sicura che faremo un bello spettacolino in ogni caso.”
Una cosa del genere è stata sicuramente accuratamente pensata, ma ho la sensazione che non tutti abbiano capito alla perfezione cosa Ilaria ha in mente, quindi serve un esempio pratico.
Ilaria chiede a Monica: “Puoi andarti a sedere al centro del cerchio?”
La ragazza obbedisce e va a sedersi a centro del cerchio, aprendo le gambe, con un sorriso allegro.
“Adesso a turno per 30 secondi ciascuno dobbiamo leccarle la fica mentre lei mantiene la posizione. Andremo secondo l’ordine del giro, quindi inizio io, poi va Vanessa.”
Come abbiamo già visto fare numerose volte durante i giri con i bigliettini, Ilaria va davanti a Monica e si china mettendosi a pecorina, con il culo in alto e la faccia a terra, a contatto con la fica della ragazza. Ilaria inizia a leccare diligentemente la fica di Monica, che pare apprezzare parecchio, mentre Claudia ha preso la clessidra per contare i 30 secondi. Non appena il tempo nella clessidra scade, tocca a Vanessa. Ilaria si stacca e le due ragazze si scambiano il ruolo. Monica non ha il tempo di riprendersi che subito viene stimolata di nuovo. Il suo piacere cresce perché Vanessa è anche lei piuttosto brava. La ragazza inizia a tremare e a emettere sospiri e poi grugniti di piacere. Vanessa nel frattempo si è stesa completamente per terra (forse si vergogna un po’ a stare a pecorina mostrando a tutti il suo culo e la sua fica) ma Ilaria senza troppi complimenti le dà una botta sul culo e le dice di mettersi a pecorina “così che tutti possano ammirare lo spettacolo). Vanessa obbedisce continuando la sua leccata. Io sono affascinato da quello spettacolo lesbo che ho davanti agli occhi. Vanessa si stacca al termine dei suoi trenta secondi e a prenderne il posto è Claudia: anche lei si mette a pecorina e inizia a leccare Monica. La ragazza inizia a non trattenersi più ed emette grugniti sempre più forti e espressioni di piacere sempre più inequivocabili. Dopo trenta secondi di ulteriore spettacolo, tocca alla mia favorita Francesca, che si mette a leccare Monica con una incredibile intensità. Monica ormai non si trattiene più e ne capisco bene la causa: quattro lingue hanno massaggiato la sua fica per due minuti consecutivi e c’è da contare anche tutto l’erotismo dei turni con i bigliettini. Non credo sia mai stata così eccitata. Eppure, non dà lo stop e tocca a Paola stimolarla. E così i capelli neri di Paola fanno da sostituto a quelli rossi di Claudia come caschetto per la fica di Monica. La ragazza non resiste più e sta per orgasmare davanti a tutti. Credo il suo unico desiderio adesso sia resistere almeno fino a che la lingua di un maschio non la tocchi. Subito dopo Paola, infatti, il fortunato è Marco la cui lingua si incunea tra le grandi labbra di Monica. Stimolata da quello che è il suo trombamico storico, Monica si lascia andare a un orgasmo prepotente, che le toglie il fiato e che la fa tremare vistosamente di piacere. Nello stesso tempo, squirta abbondantemente. In teoria noi non dovremmo giudicare una simile manifestazione di piacere in pubblico, ma alcune tra le ragazze si mettono a ridere un po’ per rilasciare la tensione un po’ come a deridere la povera Monica. Ilaria le riprende subito: “C’è poco da ridere… tanto finiremo tutti come lei.” Ed è vero, questo giro serve appunto per farci venire tutti e, si spera, per regalarci un orgasmo in pubblico.
“Ora tocca a un maschietto” dice Ilaria mentre Monica, rossa in volto per l’imbarazzo, torna a posto. “Giovanni, ti vedo bello eccitato” risate generali: “Ti va di sfogarti un po’?” Giovanni annuisce convintamente, tra altre risate.
Ilaria ordina a Giovanni di mettersi in piedi al centro del cerchio. Il ragazzo obbedisce. Poi è la ragazza stessa ad alzarsi e gli va di fronte. Ilaria infine chiama la povera Monica, che non si è ancora ripresa dal trattamento ricevuto ma viene comunque scelta per giocare con Giovanni.
Ilaria sussurra qualcosa nell’orecchio di Monica. Sembrano delle istruzioni e sono piuttosto lunghe. Monica fa una faccia sorpresa e divertita. A questo punto vogliamo tutti sapere cosa si sono dette. Ma presto non dovremo sentirlo, ma assistere direttamente a quello che hanno programmato.
Ilaria si avvicina a Giovanni con un fare sensuale. Gli mette le mani sul collo e si avvicina col viso. È un chiaro segnale e lui intuisce: i due iniziano a pomiciare, mentre sono lì al centro in piedi. Noto come, nel frattempo, Paola abbia girato la clessidra che tiene tra le mani e mi sovviene come, durante il supplizio di Monica, Ilaria abbia parlato con Paola, sempre sussurrandole all’orecchio. Mentre è impegnata a pomiciare con Giovanni (che vista spettacolare!) Ilaria inizia ad aprire sempre di più le gambe fino quasi a perdere l’equilibrio. Per un istante mi chiedo perché debba stare così con le cosce aperte, lì in piedi. Intuisco un secondo prima che la cosa avvenga davvero: le gambe aperte di Ilaria consentono a un’altra persona (ovviamente Monica) di insinuarsi lì sotto e, eventualmente spompinare il cazzo di Giovanni che sporge glorioso dietro le gambe di Ilaria. E infatti Monica si avvicina, si inginocchia e terra e va a piazzarsi proprio tra le gambe di Ilaria, alzando la testa fino a poco sotto la sua fica. È lì che si trova il cazzo di Giovanni che la ragazza prende avidamente in bocca. Giovanni è sorpreso da quella nuova sensazione, ma Ilaria gli impedisce di staccare il bacio. Il coglione fortunato sta ricevendo una pomiciata con pompino, il tutto fatto da due ragazze nude, una in piedi davanti a lui e una inginocchiata ai suoi piedi. L’affascinante gioco va avanti per trenta secondi finché Paola, appena la clessidra è finita, grida: “Cambio!”. E subito Ilaria si fa indietro e chiude le gambe mentre Monica si alza in piedi. Allo stupefatto Giovanni non è concesso il tempo di riprendersi, che le labbra di Monica, ancora pregne di sapore di cazzo, si incollano alle sue. Monica apre le gambe e Ilaria si insinua sotto e inizia a succhiargli il pene. Le due ragazze si sono scambiate i ruoli. Giovanni sembra completamente assorbito da quell’attività che lo soddisfa enormemente. Non può reggere a lungo a tutta quell’ondata di piacere. Dopo trenta secondi, le ragazze sono velocissime a scambiarsi di nuovo i ruoli. Giovanni non regge più, stacca la bocca da Ilaria e rantola: “Sto venendo!!!” Monica è rapidissima a staccarsi e a farsi di lato e anche Ilaria si fa subito indietro. Giovanni se lo tocca e in un attimo ci sono spruzzi di sperma che cadono a terra.
“Sei uno sporcaccione!” scherza Ilaria. Poi, più clemente: “Dai vai a pulirti con i fazzoletti e pulisci anche a terra, che è roba tua.”
Non appena Giovanni si è ripreso dai grugniti del maschio che viene, è molto diligente nell’andare a prendere dei fazzoletti dal tavolino e a pulirsi le dita, poi il cazzo e poi a pulire per terra. Noi, nel frattempo, ci siamo seduti di nuovo in cerchio e osserviamo i suoi sforzi con un certo divertimento.
Quando tutto è pulito, Giovanni va a buttare i fazzoletti, poi torna da noi e si siede a terra.
“È stata una cosa spettacolare Ilaria… una cosa meravigliosa” dice ansimando.
“Sono felice che ti sia divertito. Visto perché ti avevo detto che era bene che rimanessi duro prima? Non preoccupatevi voi. Ho dei bei giochi in mente per i vostri cosi” fa Ilaria.
“Ma prima” aggiunge Ilaria sorridendo: “Dovrete soddisfare un’altra di noi. Vanessa, vedi quella poltrona rossa? Siediti!”
Come se non avesse capito di essere stata selezionata, Vanessa si alza e va a sedersi sulla poltrona. Ilaria le chiede poi di aprire le gambe. A questo punto la cosa è chiara: dovremo leccarle la fica mentre siamo inginocchiati davanti alla poltrona. Ilaria ci chiarisce questo punto poi: “Visto che prima il giro era finito con Marco; ora ricominceremo a partire da Giovanni e andremo avanti finché Vanessa non sarà soddisfatta!”
“Ma io sono appena venuto!” protesta Giovanni.
“Che c’è, perché ti sei sfogato ora non vuoi farci divertire anche a noi? Questo è molto sbagliato. Anche se sei venuto, il gioco continua e la fica non deve farti schifo.”
Giovanni non sembra molto convinto. Effettivamente, leccare la fica non è il massimo come attività e farlo senza avere un desiderio erotico sottostante non deve essere divertentissimo. Tuttavia, Giovanni obbedisce e si mette inginocchiato davanti alla poltrona, con le gambe di Vanessa da ambo i lati e la sua fica davanti al volto di lui. Questa posizione mi piace perché è l’apice della sottomissione per chi lecca. Vanessa è comodamente seduta sulla poltrona, mentre chi lecca è in ginocchio al di sotto di lei. Giovanni sembra ancora non molto convinto, sicché Ilaria gli si mette seduta vicino e gli dà una botta sul culo, come a incoraggiarlo, dicendogli: “Muoviti su, lecca la fica!”
Giovanni inizia la sua opera, mentre Ilaria gira la clessidra che teneva in mano per segnare lo scorrere del tempo. La leccata non si chiuderà prima dei trenta secondi regolamentari. Per evitare che Giovanni si faccia venire dei dubbi. Ilaria gli mette la mano dietro la nuca e lo tiene fermo sulla fica davanti a lui. Comunque, dimostra una certa abilità visto che Vanessa esprime certi vagiti di piacere, di cui ormai si vergogna ben poco. Quando Giovanni sta per finire, Ilaria mi guarda come a dirmi di avvicinarmi. Io sono il prossimo e io e Giovanni dovremo essere veloci nell’alternarci in modo da non lasciare Vanessa insoddisfatta. Mi avvicino alla fica di Vanessa come un bimbo goloso di cioccolatini, chiudo gli occhi e mi dedico alla leccata, mentre dietro di me Ilaria mi tiene ferma la testa sulla fica di Vanessa e mi coccola i capelli. Sono trenta secondi di puro godimento: accompagnato dai vagiti di Vanessa e dalle coccole di Ilaria mi dedico a quella che è la migliore leccata di fica della mia vita. Quando riapro gli occhi (capisco il momento opportuno da quando Ilaria mi stacca la mano dalla nuca) lascio un terreno bagnato e gioioso a Massimo, il mio successore. Ho esplorato ogni anfratto di quelle pieghe. Al colmo della mia contentezza torno a sedermi nel cerchio, mentre Massimo si avvia a dare a Vanessa il mio medesimo trattamento. Anche lui è abile e la ragazza non trattiene più i gridolini, ma il cunnilingus continua implacabile finché Massimo non si alza e torna a posto e Ilaria gli si sostituisce inginocchiandosi sotto Vanessa. Nel frattempo, è Monica ad avvicinarsi. L’alternanza è veloce e non diamo a Vanessa un attimo di respiro, i suoi gridolini crescono sempre più, finché, quando Monica inizia a leccargliela, viene copiosamente mentre annaspa tra gli acuti tipici dell’orgasmo.
Abbiamo tutti un certo contegno carico di pudore mentre osserviamo Vanessa, sapendo quanto può essere imbarazzante per lei questo momento. Aspettiamo che si riprenda un poco. La ragazza chiede poi dei fazzolettini per pulirsi un minimo. Anche la poltrona è unta dei suoi umori. Per quanto si sforzi di pulirla, resta un largo segno scuro sul tessuto rosso. Vanessa lo guarda un po’ sconsolata, sapendo che è stata lei a produrlo, e il suo sguardo suscita una ilarità generale. Poi la ragazza torna a posto.
“Visto che noi ragazze siamo di più invece di fare un maschietto direi di procedere con una di noi.”
“Ilaria TI PREGO sono a limite!” si lamenta Marco senza la minima dignità. In effetti, non siamo ancora venuti neppure una volta durante tutta la serata, i nostri cazzi sono incredibilmente duri e la nostra voglia è alle stelle. È ovvio che tale stato di umiliazione
“Niente storie. Dovrete leccarla almeno a un’altra di noi e poi potrete venire. Se proprio non ce la fate a trattenervi il turno dopo quello di Claudia sarà il vostro. Vi ‘processeremo’ tutti e tre in fila dopo Claudia”
Accettiamo a malincuore quella proposta.
“Claudia, mettiti in piedi al centro.”
Claudia la rossa si alza in piedi e obbedisce. Senza che glielo dica nessuno, tiene aperte le gambe in previsione del trattamento che dovrà ricevere.
“Dovrete leccargliela stando inginocchiati mentre lei è in piedi. Visto che Monica è stata l’ultima a leccare, ricominceremo da Vanessa.”
Per la seconda volta capita che chi è stato appena soddisfatto è il primo a ricominciare a leccare. Vanessa si dispone in ginocchio sotto Claudia, dovendo faticare un poco per posizionarsi con il volto esattamente all’altezza della sua fica, e inizia a leccare. Dopo trenta secondi in cui ci godiamo quel meraviglioso spettacolo, è il turno di Francesca. La ragazza si era avvicinata per sostituirsi in tempo a Vanessa e non appena il tempo scade, le due donne si alternano nel loro lavoro. Claudia pare incredibilmente soddisfatta del lavoro che sta ricevendo e mette la mano dietro la nuca di chi la lecca in modo da controllarne i movimenti. Quando, dopo Francesca e Paola, si arriva a Marco, Claudia, che ha iniziato ad emettere gridolini sempre più forti ed espliciti, non regge più e ha un orgasmo plateale, anche se l’hanno leccata per poco più di due minuti. È tutta la tensione che abbiamo accumulato fino a questo momento che ci rende così sensibili. Non appena Claudia, imbarazzata, va a sedersi, a noi maschietti inizia a battere forte il cuore, nella consapevolezza che il nostro turno è giunto.
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