Dare Ring 24 - L'orgia finale (parte quarta)

di
genere
orge

«Questo cestino finale è un po’ diverso dagli altri: i bigliettini sono diversi per le ragazze e per i ragazzi. I biglietti dei ragazzi sono colorati d’azzurro sul retro e si trovano sulla destra del cestino. Quelli delle ragazze sono colorati di rosa e si trovano a sinistra. Se per sbaglio pescate un biglietto sbagliato, potete rimetterlo nella cesta» ci spiega Ilaria. Nel frattempo, Monica ha messo al centro, oltre al cestino coperto da un telo bianco, quello del turno finale, anche il cestino azzurro, quello che contiene i bigliettini con sopra scritti i nostri nomi. «Ah sì, mi stavo dimenticando. In questo giro finale non vi do la libertà di scegliere con chi giocare. Dopo aver letto l’obbligo, pescherete dal cestino azzurro per decidere la vostra sorte.» Ilaria sorride diabolicamente, poi aggiunge: «Mi sembra più giusto così: questa è un’orgia e va conclusa come un’orgia. Le romanticherie e la fedeltà verranno dopo, adesso mettete il cuore da parte e pensate solo a dare piacere.» Queste parole suscitano in me una grande eccitazione e, al tempo stesso, la consapevolezza di star vivendo uno dei miei sogni più antichi. Mi sorge la volontà assurda di voler fermare il tempo, di bloccare questi attimi come in un fotogramma, per sempre. Ma mentre sono rapito dai miei pensieri, il gioco va avanti.
Claudia, che si trova alla sinistra di Giovanni, è la prima a pescare. Lo fa lentamente. Non tanto perché non trova il bigliettino ma piuttosto per far crescere la nostra suspence. Mentre ha la mano nella cesta, il mio sguardo si ferma su due particolari: le scritte volgari che gli altri le hanno fatto col pennarello sui seni e sull’inguine e i suoi bellissimi capelli rossi. Claudia pesca un biglietto col retro colorato di un rosa pastello, lo gira e legge ad alta voce: SCOPARE E SUCCHIARE. La volgarità decontestualizzata di quelle parole la fa sorridere. Chiede spiegazioni ad Ilaria.
«Scusate, ma visto che sarebbe stato troppo lungo scrivere ogni biglietto per intero ho messo dei brevi memo per ricordarmi qual è il gioco in ogni caso. Per fortuna, mi ricordo tutto» dice Ilaria e a me viene da pensare quanta dedizione deve averci messo per ricordarsi tutte le regole di questi bigliettini, tutte le procedure del gioco. «Per questo gioco ti servono due ragazzi, quindi devi pescare dal cestino dei nomi.» Claudia avvicina a sé l’altro cestino e mette la mano sotto il telo. Noi quasi facciamo la ola per l’eccitazione mentre lei tira fuori i due nomi. Escono Marco e Vanessa. Ma visto che servono due ragazzi, Claudia pesca di nuovo ed esce il nome di Massimo.
«Bene, adesso devi essere tu a scegliere: uno dei ragazzi ti deve scopare, mentre all’altro lo devi succhiare.» Queste parole di Ilaria ci mandano molto su di giri. Claudia è paralizzata dall’imbarazzo provocatole dalla franchezza con cui Ilaria si è espressa. Eppure, sceglie in fretta. «Massimo mi scopa, a Marco glielo succhio» dice, con un certo sforzo. Marco sembra essere un po’ deluso dal fatto di avere una ricompensa “inferiore” rispetto a quella di Massimo. In effetti, mettere il cazzo dentro la vagina di Claudia deve essere proprio un’esperienza. «Bene, allora non perdiamo altro tempo! Vai al centro e mettiti a quattro zampe» ordina Ilaria. Claudia obbedisce. Dalla mia posizione vedo bene il fianco del suo corpo e il culo, che lei si sforza di tenere in alto, ma non riesco a vedere bene il suo volto. «Bene, Massimo, mettiti dietro di lei. Inginocchiato. Col cazzo all’altezza della sua fica» dice Ilaria come se fosse una regista che dà indicazioni di scena agli attori. Solo che oggi si gira un porno. In ogni caso, Massimo non se lo fa ripetere due volte e, indossato un preservativo, si inginocchia dietro Claudia. Visto che prima Claudia è stata un’ora a fare porcate con Paola, Massimo sarà il primo maschio della serata a scoparsela. Ilaria continua con le sue indicazioni: «Marco, tu vai sul davanti. Inginocchiati davanti alla sua bocca.» Marco è ben felice di obbedire e si posiziona in ginocchio davanti alla faccia di Claudia con il cazzo a un centimetro dalle labbra della ragazza. Anticipando le istruzioni di Ilaria, Marco dice a Claudia: «Prendilo in bocca.» Rassegnata all’ordine del bigliettino e con un certo divertimento, la ragazza obbedisce e prende in bocca il pene drittissimo del ragazzo.
«Bene, ora Massimo puoi iniziare a scoparla mentre lei fa una pompa a Marco. Andrete avanti per cinque minuti» conclude Ilaria sorridendo. Massimo non se lo fa ripetere due volte e, lentamente inserisce il pene nella vagina di Claudia. La ragazza vorrebbe forse emettere un vagito di piacere, ma questo sollievo le viene negato da Marco che, anche lui alla ricerca della sua soddisfazione, prende la ragazza dietro la nuca e inizia a spingerla su e giù sul suo cazzo. Diventa subito evidente che per la ragazza non deve essere facile concentrarsi sul pompino mentre sente quello che Massimo sta facendo da dietro. Tra i due ragazzi si sviluppa subito una buona sincronia: nel momento in cui Massimo si spinge in avanti per un nuovo colpo, Marco spinge a sé la testa di Claudia in modo da farle inghiottire tutto il suo uccello. La ragazza è presa tra i due fuochi in questa specie di strana giostra sessuale e reagisce abbandonando ogni controllo e lasciando fare ai due ragazzi. Il suo viso si riempie dell’estasi del piacere e come un automa si fa scopare in bocca da Marco. Avere una ragazza in quello stato di abbandono e godimento è il sogno di ogni ragazzo e anche i maschietti sono in estasi.
«Stop!» grida Ilaria dopo cinque minuti di quello spettacolo meraviglioso. Molto a malincuore, quasi facendo violenza a sé stesso, Massimo si tira indietro, facendo uscire il suo membro dalla calda vagina di Claudia. Poi si stringe il cazzo nella mano, sentendo quelle che devono essere forti pulsazioni. Nel frattempo, Claudia ha ancora in bocca il cazzo di Marco. La ragazza è come inebetita, l’apice del suo piacere le ha sottratto qualsiasi concentrazione. Marco le coccola dolcemente i capelli prima di ritirarsi anche lui. Claudia dà un bacio alla punta del pene che ha tenuto in bocca fino a quel momento. Poi, come in trance, si alza lentamente in piedi e va a sedersi al suo posto nel cerchio. Si rannicchia su sé stessa, abbracciando le gambe strette sul petto, come catturata dal ricordo del piacere appena provato.
Nel frattempo, Ilaria dice: «Stavolta non ci sono regole. Voi maschietti venite quando volete. Però vi consiglio di aspettare i prossimi giochi!» Una volta che i ragazzi sono andati a sedersi, ordina a Vanessa di pescare. Vanessa è un attimo timorosa. Tra tutte le ragazze è sicuramente la più modesta e pur sognando un trattamento come quello appena riservato a Claudia, riceverlo davanti a tutti la imbarazza, perché teme che possa passare come una poco di buono. Comunque, sotto i ripetuti incoraggiamenti di Ilaria, Vanessa pesca uno dei bigliettini rosa. LECCARE E SUCCHIARE. Vanessa si rivolge a Ilaria per ricevere spiegazioni. «Scegli due ragazzi. Il primo si stenderà sotto di te e dovrà leccartela, mentre tu lo succhierai al secondo.» Vanessa sembra rasserenata dalla natura dell’obbligo, che arrivati a questo punto potrebbe dirsi non troppo pesante, visto che coinvolge solo del sesso orale. Subito, pesca dal cestino dei nomi. I ragazzi selezionati siamo io e, di nuovo, Marco. Stavolta, sentendo il mio nome non mi viene il timore che Francesca possa ingelosirsi, visto che lei sembra aver pienamente accettato le regole libertine di quest’orgia. Il nostro patto di prima con Ilaria sembra andato alle ortiche. L’unica premura che mi prendo è dare un bacino sulla guancia a Francesca, prima di avvicinarmi al centro del cerchio. Una volta che siamo entrambi in piedi al centro, Vanessa decide la nostra sorte: «Beh visto che Marco lo hanno appena succhiato, è meglio se adesso succhio te, Tommy. Marco me la leccherà.» A me piace un sacco leccarla, ma devo dire che il destino di ricevere un pompino da Vanessa non mi dispiace affatto. Il primo a muoversi è Marco, a cui Vanessa dà l’ordine di stendersi a terra, pancia verso l’alto. Io trovo buffo il pene durissimo di Marco che indica verso il soffitto. Non appena Marco è steso. Vanessa si accovaccia sul suo volto, in modo da avere il culo sui suoi occhi e la fica sulla sua bocca. Non so quanto la cosa sia divertente per Marco, ma il ragazzo non sembra farsi problemi e tira fuori la lingua per iniziare a leccarla a Vanessa. Nel frattempo, io avanzo, restando in piedi, lungo il corpo di Marco, fino ad arrivare all’altezza del suo petto. Il mio pene è appena sopra la bocca di Vanessa, la quale alza un po’ il mento e lo prende in bocca. Ilaria dice: «Avete cinque minuti da adesso! Mi raccomando, impegnatevi a dare piacere!» Anche solo l’idea di quella specie di macchina erotica, con una ragazza che deve fare un pompino mentre è distratta dal ricevere del sesso orale, mi aveva eccitato non appena l’avevo sentita. Ma vedere davanti a me il volto della seria Vanessa, completamente nuda, mentre spinge la bocca su e giù per il mio cazzo accresce il mio godimento oltre ogni immaginazione. La mia sola preoccupazione è che Vanessa possa distrarsi troppo se Marco è bravo, e in effetti la vedo andare un po’ piano a causa, sicuramente, delle sensazioni che sta provando lì sotto. Per ovviare al problema la prendo dietro la nuca e inizio a dettare io il ritmo. Quello che lo sguardo di Vanessa mi comunica è il desiderio di rimanere ancora un po’ in controllo di sé stessa e delle sue sensazioni, una resistenza rispetto alla situazione che vuole ridurla a un mero ingranaggio nella macchina sessuale che abbiamo creato. Non vuole vedere ridotto il suo corpo a un mero strumento di piacere per dei maschi infoiati, vorrebbe dimostrarsi superiore al piacere stesso che sta provando e conservare così un briciolo di dignità. Ma Marco sta facendo un lavoro eccellente lì sotto e io non calo il ritmo con cui la spingo sul mio cazzo. Forse Vanessa sperava, questa sera, di divertirsi un poco e farsi passare uno sfizio con noi maschi, ma certo non si aspettava tutto questo. Ma adesso non c’è modo di tornare indietro: ora l’unica cosa che può fare è abbandonarsi al dare e ricevere piacere, come ha fatto prima Claudia. Siamo in un’orgia: non c’è nessuna dignità da preservare, non importa quanto una persona sia spaventata dalla prospettiva che gli altri la giudichino una troia. Aumento il ritmo e noto un cambiamento nello sguardo di Vanessa: sta godendo così tanto che finalmente si è arresa. Domani ci sarà modo di rientrare nei ranghi, di recuperare il nostro status sociale, ora il suo corpo serve al nostro piacere collettivo. Chiudo gli occhi e inizio a godermi solo la sensazione sul cazzo e nel ventre e penso che tutti (Ilaria, Giovanni, Francesca…) stanno osservando il mio godimento in questo momento e non so perché ma la cosa mi accresce ancora il mio piacere.
“Stop!” sento dire da Ilaria dopo quelli che devono essere stati cinque minuti (io ho perso completamente cognizione del tempo). Tolgo la mano dalla nuca di Vanessa. Molto lentamente, la ragazza si ritira dal mio cazzo e si alza in piedi. La faccia di Marco, per terra, è piena dei suoi umori. Anche lui si alza, prima a sedere e poi in piedi. Ci muoviamo lentamente, presi dallo stupore, concentrati sul piacere appena provato. Io e Vanessa torniamo a sedere, Marco va a pulirsi in bagno, poi anche lui torna a sedersi nel cerchio. Quando siamo di nuovo ai nostri posti, Massimo pesca.
scritto il
2023-12-14
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