Il macellaio

di
genere
bisex

Ricominciano le serate del venerdì nello stabilimento balneare dove si balla e si conoscono belle donne.
Lo vedo al bancone del bar, gli sguardi si incrociano. Siamo distanti ci salutiamo con un cenno.
È il macellaio del supermercato, non ci conosciamo personalmente. Mi è sempre stato simpatico e io lo sono a lui.
Sono bisessuale. In pochi lo sanno. Solo quelli con cui ho fatto sesso. Non i famigliari e gli amici.
Ho sempre pensato che il macellaio fosse etero e si divertisse con le colleghe.
Poi c’è la sua fisicità. Un po’ più vecchio di me, ne ho cinquantuno, lui cinquantacinque-sessanta anni, brizzolato, capelli corti, alto, muscoloso e curato. Le maniche del camice sempre rimboccate a mostrare braccia forti e tatuate.
Nel proseguio della serata ci ritroviamo vicini a bordo pista ad ammirare una signora in vestitino aderente e tacchi che balla a pochi passi da noi. La signora flirta con noi e noi ricambiamo.
Ci scambiamo uno sguardo complice. Commentiamo le movenze della signora e ci presentiamo. Conversiamo come vecchi amici e andiamo al bar. Insiste per scambiarci i numeri.
La serata finisce presto. Ci salutiamo e facciamo ritorno a casa ognuno con le rispettive compagnie di amici.
La notifica di un messaggio. Sarà mia moglie. Invece è lui che mi chiede se voglio andare da lui. Mi spiega che la moglie è fuori per il weekend con le amiche.
Saluto gli amici e lo raggiungo.
Mi accoglie in pantaloncini e maglietta con un bellissimo sorriso e una stretta di mano calorosa.
Ci accomodiamo in salotto, mi offre da bere. Si avvicina e dice che lo ho sempre incuriosito, che sperava di potermi conoscere ma sul lavoro non avrebbe mai approcciato.
Mentre dice questo dai pantaloncini si vede chiaramente montare la sua erezione. Il tipo è carico e mi ha chiamato per sfogarsi.
Il mio ruolo mi appare subito chiaro. Sono magro, alto un metro e settanta. Lui un metro e ottantacinque ben piazzato e sembra piuttosto dotato.
Questo mi vuole fottere.
Penso questo mentre continua a parlare e ad aggiustarsi l’erezione dentro ai pantaloncini.
Mi sto eccitando. Il suo modo di fare, il suo profumo e il suo cazzo mi stanno facendo eccitare.
Mi aggiusto l’ erezione anche io. Mi guarda. Mi chiede se voglio mettermi in libertà.
Si avvicina e mi stampa un bacio sulle labbra. Si stacca mi guarda fisso negli occhi e sorride.
Avvicina il suo viso al mio e affonda la sua lingua nella mia bocca. Sostengo il bacio.
Siamo seduti sul divano. Mi spinge. Sono steso. Mi è sopra. La sua lingua lotta con dolcezza con la mia. La sua mano mi slaccia i pantaloni. Mi sbottona la camicia. Mi pizzica i capezzoli. Mi tasta il culo. Mi prende per i capelli e affonda ancor di più la lingua nella mia bocca.
“Sei una troietta! Lo sapevo” mi sussurra all’orecchio.
Sento il suo cazzo appoggiato al mio bacino duro e grosso. Anche io sono eccitato.
Le mie mani sono sotto la sua maglietta a carezzare i suoi fianchi la sua schiena il suo petto.
Si rialza mi fa alzare. Siamo in piedi. Mi sfila pantaloni e camicia. Sfilo la sua maglietta e affondo il viso nel suo petto tonico e peloso. Mi prende i capelli dietro la nuca fa girare il mio viso verso il suo e mi bacia. Si stacca e fa colare la sua saliva nella mia bocca. Mi bacia ancora. Si stacca e prende un mio capezzolo fra i denti. La sua mano sulla mia schiena scende fin sotto gli slip mi palpa il culo. Con un dito mi solletica e gira attorno. Preme al centro. Mi sto sciogliendo dal piacere.
Ho le mani sulle sue spalle muscolose. Salgo sul collo e fra i suoi capelli mentre continua a succhiarmi i capezzoli e tastarmi il culo.
Mi cala gli slip. Guarda la mia erezione si piega e stampa un bacio sulla mia cappella. SI accovaccia ai miei piedi lo guardo dall’alto, mi guarda dritto negli occhi, prende in mano i miei testicoli passa la lingua sulla mia erezione che punta il cielo. Mi accoglie dentro la sua bocca. Fa su e giu una decina di volte. Mi pizzica un capezzolo e poi cerca la mia bocca con le dita. Faccio un pompino alle sue dita mentre mi spompina.
Con le dita umide mi penetra con uno, poi con due dita. Le estrae si sputa sulle dita, si alza, mi solleva una gamba e mi penetra con le dita. Mi bacia il collo, dietro le orecchie.
Sento la sua erezione potente sulla mia pancia attraverso i suoi pantaloncini.
Arpiona le chiappe e mi stringe a se, verso la sua erezione.
Voglio vedere il suo cazzo.
Mi stacco dal suo bacio e iniziò a scendere verso il suo cazzo. Sfrego la guancia sui pettorali pelosi cerco i suoi capezzoli con le mani carezzo la schiena muscolosa. Cerco le sue ascelle col mio viso. Mi riempio i polmoni del suo odore maschio. Continuo a scendere passo la lingua e bacio i suoi addominali e l’ ombelico.
Mi accovaccio ai suoi piedi. Il suo bacino vicino al mio viso. Appoggio le labbra al suo cazzo attraverso la stoffa dei sui calzoncini.
Li calo. Esce un bel cazzo grosso che mi riempie tutta la mano.
Lo guardo. Lo annuso. Lo bacio. È durissimo. Lo lecco, appena appena, sotto il glande.
Lo guardo negli occhi e inizio a baciarlo da sotto in tutta la sua lunghezza e a sfregarmelo sul viso. Mi riempio i polmoni del suo odore di maschio.
Socchiude gli occhi.
Con la lingua percorro tutto il suo cazzo dalla cappella alle palle. Lecco i suoi coglioni depilati. Li prendo in bocca poi ritorno alla cappella. Lentamente lo masturbo.
Con la lingua sono sulla cappella. La bagno, mentre lo masturbo.
Imbocco la cappella. È grossa, fatico a tenerla in bocca. Con le mani gioco coi suoi coglioni.
Mi prende per la nuca e inizia a scoparmi la bocca. Affonda fino in gola e mi provoca conati. Faccio tantissima saliva. Mi scopa la bocca per cinque minuti ho la mascella indolenzita. Ho bisogno di tregua.
Mi stacco, lo faccio uscire. E mi struscio il suo cazzone bagnato sul viso. Lo bacio e lecco in tutta la sua lunghezza.
Con la lingua scendo allo scroto e poi passo al culo. Lecco il suo bellissimo culo e ho le sue palle sugli occhi, sul naso.
Si sta masturbando. Io pure. Sto per venire.
La mia lingua nel suo culo gli da il colpo di grazia. Le sue gambe tremano, cedono. Si siede sul divano. Sono in ginocchio di fronte a lui. Lo riprendo in bocca e sento che sta per arrivare.
Sono al limite continuo a masturbarmi, mi rialzo e sborro sul suo cazzone. Cinque sei fiotti densi di sborra cadono sul suo cazzo la sua pancia e le sue palle.
Mi riprendo e ritorno con la bocca sul suo cazzo. Lo lecco dalla cappella alle palle. Raccolgo la mia sborra con la lingua dai suoi coglioni.
Un suo sospiro prolungato mi fa capire che è al limite.
Torno su e imbocco la cappella. Faccio su e giù. Mi scopa la bocca.
Mi trattiene per la nuca affonda e sento arrivare il primo schizzo diritto in gola. Tossisco. Inghiotto.
Affonda e schizza. Inghiotto.
Schizza. Schizza. Schizza ancora. Mi stacco apro la bocca per mostrargli la sua sborra. Inghiotto.
Sono stremato, sudato.
Prende la mia testa a due mani e mi caccia la lingua in bocca e ci scambiamo la sua e la mia sborra in un bacio finale.
Mi squilla il telefono.
Cazzo mia moglie.
Devo correre a casa.
scritto il
2023-05-07
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