Primo incontro
di
Iac6124
genere
etero
“Sono in fondo alla spiaggia. Mi trovo subito prima della zona chiusa al pubblico in fondo” mi spiega. “Porta qualcosa di fresco”.
Mi attende una camminata di qualche chilometro sotto il sole di luglio.
Ho conosciuto TM, bella mora dalle forme generose, su un sito di incontri.
Vive in Emilia, separata, alloggia in Romagna a Lido di Classe per l’estate assieme al figlio adolescente.
Mi ha dato appuntamento in spiaggia libera a Lido di Classe dove si reca tutti i pomeriggi..
Raggiungo lo stabilimento più vicino e acquisto alcune birre. Mi incammino lungo la riva.
Non conosco TM, non so cosa aspettarmi, spero che le foto inviatemi siano veritiere.
Quasi alla meta individuo in lontananza una figura femminile che corrisponde alle foto. Un tipo è accovacciato vicino a lei. Stanno parlando. Continuo ad avvicinarmi ed il tipo è sempre lì.
Sono ormai ad una cinquantina di metri, ci riconosciamo. TM si incammina verso di me ed il tipo si defila verso la sua postazione.
Mora capello mosso lungo fino a metà schiena, formosa, in topless, indossa solo un perizoma, seno abbondante, lineamenti fini occhi profondi ed un sorriso che contrasta con l’ abbronzatura.
Una figa da paura. Non può essere vero. Sono su candid camera.
“Ciao, finalmente! Non ne potevo più di quel tipo. Piacere TM”.
Mi presento. Ci scambiamo una stretta di mano e uno sguardo intenso. Sono rapito da tanta bellezza.
Sistemo il telo a fianco il suo e iniziamo una piacevolissima conversazione bevendo le birre.
È simpaticissima, oltre che figa. Scherziamo, ridiamo e parliamo. I corpi sempre più vicini. Tutto avviene con naturalezza, sembriamo conoscenti di vecchia data.
Ci tuffiamo in acqua per alleviare la calura. Il contatto fisico è inevitabile. Ci tocchiamo. Ci stringiamo. Ci spingiamo.
Baciarsi è naturale. La mia erezione sfrega sul suo corpo. Le mie mani cercano il suo culo e le sue tette.
Nascosti agli sguardi dei bagnanti grazie all’ acqua.
Cercando di non dare troppo nell’occhio continuiamo a toccarci. Le mie mani dentro il suo perizoma. Le sue dentro i miei boxer.
Sembra le piaccia esibirsi e gli altri bagnanti apprezzano.
Proseguiamo il nostro pomeriggio fra lo star stesi al sole e tuffi rinfrescanti.
Siamo entrambi desiderosi di conoscerci meglio. Appuntamento per cena.
Facciamo ritorno al paese. Continuo ad osservare questa femmina muoversi e sono sempre più incredulo.
All’ ora stabilità sono sotto casa sua.
Esce di casa con indosso solo un mini abito nero, che fa risaltare l’abbronzatura, a schiena nuda e scollatura generosa sul seno, sandalo con tacco e capelli umidi. Non avrei saputo consigliare un look migliore.
Vabbè, tanto sono in costante erezione da quando l’ho vista nel pomeriggio.
Arrivati al ristorante gli sguardi degli uomini son tutti per noi, per lei.
A cena la conversazione è brillante e piacevolissima.
Assume posizioni che fanno risalire lo stretto vestito e mostra il perizoma a me ma anche ai presenti. I camerieri fanno a gara per servire il nostro tavolo.
Dopo cena facciamo una passeggiata. Non perdo occasione di abbracciarla e godermi le sue splendide forme. Gli sguardi dei maschi sono tutti per lei.
Riprendiamo l’ auto e non avendo possibilità di poter andare a casa sua o mia decidiamo di appartarci in auto.
Non conosco i dintorni. Seguo le sue indicazioni e giungiamo in un grande parcheggio sterrato.
La abbraccio in un bacio dolce e deciso mentre con le mani percorro il suo corpo.
Ci baciamo con passione. Si stacca mi lecca il viso e ritorna a baciarmi. Mi tira i capelli, mi stringe, mi attira a se, mi graffia.
Passionalità pura. D'altronde è di padre napoletano e madre romagnola.
Le espressioni del suo viso sono proprie delle bellezze mediterranee. Forti, dure, dolcissime e sexy.
È caldissimo, anche i finestrini dell’ auto completamente abbassati non rinfrescano. È la tipica serata estiva romagnola dove l’ aria è immobile. Siamo sudati.
Scendo una spallina del vestito e le scopro un seno che prendo in mano. Fatico a contenerlo nella mia mano. Pizzico con forza il capezzolo e mugola. Scendo con la bocca sul capezzolo. Lo succhio delicatamente. Gli passo la lingua tutta attorno. Appoggio entrambe le labbra e succhio.
Con la testa riversa all’ indietro per il piacere mi afferra i capelli con decisione.
Le mordo il capezzolo. Geme forte e mi tira i capelli.
Proseguo sul resto del seno sul petto sull’ ‘ascella sul collo sul mento. Mi stacco da lei e la guardo negli occhi. La sua languida espressione mi eccita ancor più.
Siamo sempre più accaldati, sudati. Apre lo sportello dal suo lato.
Cerco la sua bocca con la mia, voglio la sua lingua. Con la mano sono sul culo. Ho fatto salire il suo qbito e mi godo la ronditá della sua chiappa. Mi stringe a se con un braccio. L ’altra mano è sul mio petto. Corre veloce alle spalle ai capelli, poi scende arriva al cazzo duro da sopra ai pantaloni e poi sale di nuovo.
I fari di un’ auto ci puntano. Passa dietro di noi.
Controllo che non siano forze dell’ ordine.
Si va a parcheggiare ad una ventina di metri.
“Chi è? Che fa? Mi vergogno” mi dice. La rassicuro.
Calo anche l’ altra spallina del vestito. Mi tuffo su quel seno meraviglioso.
Le sollevo l’ abito, che ora è arricciato in vita, fino a scoprire il perizoma e le tette. È nuda.
In breve la mia mano si infila sotto il perizoma.
Quanto è bagnata!
Lei fa scendere i miei pantaloni ed i miei slip e libera il mio cazzo. Lo massaggia in tutta la sua lunghezza dalla cappella alle palle più volte. La mia mano continua a massaggiarle il clitoride e le labbra esterne. Alterno qualche tocco delicato più centrale. Le mie labbra, la mia lingua sul suo collo sul seno.
Inizia a masturbarmi sempre più energicamente. Ricambio. Le mie dita esplorano l’interno della sua figa bagnata.
Procedo con delicatezza con un secondo dito. I suoi mugolii aumentano. La sua mano sul mio cazzo sempre più energica.
Aggiungo un terzo dito. Me lo sta strappando.
“Di più!” sussurra al mio orecchio.
Le dita sono quattro. Mi morde una spalla. Ho la mano fradicia.
“Di più!” dice con voce roca. Mi masturba così forte che soffro i colpi sulle palle.
Provo con tutta la mano.
Squittisce e spinge il bacino verso la mia mano.
Si libera in un orgasmo quasi violento mi colpisce ripetutamente sul petto, mi graffia e morde.
Uno spettacolo.
Si distende sul sedile per godersi il momento e lentamente riprende a masturbarmi.
Mi lecca un capezzolo. Mi bacia il petto. Continua a scendere baciandomi. L’ ombelico l’ addome e finalmente mi bacia il cazzo, sulla cappella sempre impugnandolo.
Mi lancia uno sguardo carico di desiderio e circonda la mia cappella con le labbra. Si ferma. Sento roteare la lingua sulla mia cappella sempre dentro la sua bocca.
La posizione è scomoda. L’ auto è piccola. Si solleva e si posiziona in ginocchio sul sedile col culo rivolto verso lo sportello e si piega sul mio cazzo.
Ora ha più libertà di movimento e comincia a spompinarmi con ritmo.
Sono ancora incredulo. Ma la visione della sua schiena che culmina in un culo che sembra disegnato mi fa godere oltremodo. Allungo una mano sul suo culo e inizio a palparlo con gusto. Passo le dita nel solco delle chiappe raggiungo la figa bagnata e ritorno al culo bagnandolo del suo piacere. Tiro il perizoma a stimolarle le labbra della figa.
La sua bocca sul mio cazzo mi porta al massimo godimento. Sono vicino all’ orgasmo.
Ancora bagliore di fari. Un’ auto si avvicina e parcheggia a fianco alla mia, dal lato passeggero, dove lo sportello è completamente spalancato. C’è un parcheggio enorme, vuoto e questo parcheggia proprio qui.
Sollevo il capo per guardare. È la polizia? No, una coppia.
Il tipo alla guida guarda verso di noi e la visione del culo di TM che continua il pompino è magnetica, insiste a guardare.
Lei prosegue, non si sarà accorta. Non aveva detto di vergognarsi? Boh. Mi godo il pompino.
La tipa dell’ auto non si vede più probabilmente starà facendo un pompino al tipo.
Lui continua a guardare il culo di TM.
Non sono totalmente a mio agio. Ero quasi sul punto di godere ma questo imprevisto mi ha bloccato.
Presto mi abituo alla presenza degli estranei che se ne stanno al loro posto e torno a godere delle attenzioni che TM mi sta dedicando.
Mi concentro sulle sensazioni che mi regala con la bocca e continuo a carezzare il suo corpo stupendo.
Nell’ auto a fianco sono di nuovo due teste. Hanno già terminato. Accendono la luce dell’ abitacolo. Si riassettano. Ripartono.
Siamo nuovamente soli.
TM accelera il ritmo e inizia a massaggiarmi le palle. Ora mi sto veramente godendo la sua bocca.
Finalmente sento che sto per venire. Glielo dico. Si solleva e viene a baciarmi mentre mi masturba.
Vengo sulla mia pancia.
Restiamo abbracciati in silenzio a goderci il momento.
“È trafficato” dice. “Ma chi era?” prosegue.
“Penso fosse un cliente con un trans. Si è fatto fare un pompino. Ma ha guardato tutto il tempo il tuo culo” rispondo.
Scoppiamo a ridere entrambi.
Mi attende una camminata di qualche chilometro sotto il sole di luglio.
Ho conosciuto TM, bella mora dalle forme generose, su un sito di incontri.
Vive in Emilia, separata, alloggia in Romagna a Lido di Classe per l’estate assieme al figlio adolescente.
Mi ha dato appuntamento in spiaggia libera a Lido di Classe dove si reca tutti i pomeriggi..
Raggiungo lo stabilimento più vicino e acquisto alcune birre. Mi incammino lungo la riva.
Non conosco TM, non so cosa aspettarmi, spero che le foto inviatemi siano veritiere.
Quasi alla meta individuo in lontananza una figura femminile che corrisponde alle foto. Un tipo è accovacciato vicino a lei. Stanno parlando. Continuo ad avvicinarmi ed il tipo è sempre lì.
Sono ormai ad una cinquantina di metri, ci riconosciamo. TM si incammina verso di me ed il tipo si defila verso la sua postazione.
Mora capello mosso lungo fino a metà schiena, formosa, in topless, indossa solo un perizoma, seno abbondante, lineamenti fini occhi profondi ed un sorriso che contrasta con l’ abbronzatura.
Una figa da paura. Non può essere vero. Sono su candid camera.
“Ciao, finalmente! Non ne potevo più di quel tipo. Piacere TM”.
Mi presento. Ci scambiamo una stretta di mano e uno sguardo intenso. Sono rapito da tanta bellezza.
Sistemo il telo a fianco il suo e iniziamo una piacevolissima conversazione bevendo le birre.
È simpaticissima, oltre che figa. Scherziamo, ridiamo e parliamo. I corpi sempre più vicini. Tutto avviene con naturalezza, sembriamo conoscenti di vecchia data.
Ci tuffiamo in acqua per alleviare la calura. Il contatto fisico è inevitabile. Ci tocchiamo. Ci stringiamo. Ci spingiamo.
Baciarsi è naturale. La mia erezione sfrega sul suo corpo. Le mie mani cercano il suo culo e le sue tette.
Nascosti agli sguardi dei bagnanti grazie all’ acqua.
Cercando di non dare troppo nell’occhio continuiamo a toccarci. Le mie mani dentro il suo perizoma. Le sue dentro i miei boxer.
Sembra le piaccia esibirsi e gli altri bagnanti apprezzano.
Proseguiamo il nostro pomeriggio fra lo star stesi al sole e tuffi rinfrescanti.
Siamo entrambi desiderosi di conoscerci meglio. Appuntamento per cena.
Facciamo ritorno al paese. Continuo ad osservare questa femmina muoversi e sono sempre più incredulo.
All’ ora stabilità sono sotto casa sua.
Esce di casa con indosso solo un mini abito nero, che fa risaltare l’abbronzatura, a schiena nuda e scollatura generosa sul seno, sandalo con tacco e capelli umidi. Non avrei saputo consigliare un look migliore.
Vabbè, tanto sono in costante erezione da quando l’ho vista nel pomeriggio.
Arrivati al ristorante gli sguardi degli uomini son tutti per noi, per lei.
A cena la conversazione è brillante e piacevolissima.
Assume posizioni che fanno risalire lo stretto vestito e mostra il perizoma a me ma anche ai presenti. I camerieri fanno a gara per servire il nostro tavolo.
Dopo cena facciamo una passeggiata. Non perdo occasione di abbracciarla e godermi le sue splendide forme. Gli sguardi dei maschi sono tutti per lei.
Riprendiamo l’ auto e non avendo possibilità di poter andare a casa sua o mia decidiamo di appartarci in auto.
Non conosco i dintorni. Seguo le sue indicazioni e giungiamo in un grande parcheggio sterrato.
La abbraccio in un bacio dolce e deciso mentre con le mani percorro il suo corpo.
Ci baciamo con passione. Si stacca mi lecca il viso e ritorna a baciarmi. Mi tira i capelli, mi stringe, mi attira a se, mi graffia.
Passionalità pura. D'altronde è di padre napoletano e madre romagnola.
Le espressioni del suo viso sono proprie delle bellezze mediterranee. Forti, dure, dolcissime e sexy.
È caldissimo, anche i finestrini dell’ auto completamente abbassati non rinfrescano. È la tipica serata estiva romagnola dove l’ aria è immobile. Siamo sudati.
Scendo una spallina del vestito e le scopro un seno che prendo in mano. Fatico a contenerlo nella mia mano. Pizzico con forza il capezzolo e mugola. Scendo con la bocca sul capezzolo. Lo succhio delicatamente. Gli passo la lingua tutta attorno. Appoggio entrambe le labbra e succhio.
Con la testa riversa all’ indietro per il piacere mi afferra i capelli con decisione.
Le mordo il capezzolo. Geme forte e mi tira i capelli.
Proseguo sul resto del seno sul petto sull’ ‘ascella sul collo sul mento. Mi stacco da lei e la guardo negli occhi. La sua languida espressione mi eccita ancor più.
Siamo sempre più accaldati, sudati. Apre lo sportello dal suo lato.
Cerco la sua bocca con la mia, voglio la sua lingua. Con la mano sono sul culo. Ho fatto salire il suo qbito e mi godo la ronditá della sua chiappa. Mi stringe a se con un braccio. L ’altra mano è sul mio petto. Corre veloce alle spalle ai capelli, poi scende arriva al cazzo duro da sopra ai pantaloni e poi sale di nuovo.
I fari di un’ auto ci puntano. Passa dietro di noi.
Controllo che non siano forze dell’ ordine.
Si va a parcheggiare ad una ventina di metri.
“Chi è? Che fa? Mi vergogno” mi dice. La rassicuro.
Calo anche l’ altra spallina del vestito. Mi tuffo su quel seno meraviglioso.
Le sollevo l’ abito, che ora è arricciato in vita, fino a scoprire il perizoma e le tette. È nuda.
In breve la mia mano si infila sotto il perizoma.
Quanto è bagnata!
Lei fa scendere i miei pantaloni ed i miei slip e libera il mio cazzo. Lo massaggia in tutta la sua lunghezza dalla cappella alle palle più volte. La mia mano continua a massaggiarle il clitoride e le labbra esterne. Alterno qualche tocco delicato più centrale. Le mie labbra, la mia lingua sul suo collo sul seno.
Inizia a masturbarmi sempre più energicamente. Ricambio. Le mie dita esplorano l’interno della sua figa bagnata.
Procedo con delicatezza con un secondo dito. I suoi mugolii aumentano. La sua mano sul mio cazzo sempre più energica.
Aggiungo un terzo dito. Me lo sta strappando.
“Di più!” sussurra al mio orecchio.
Le dita sono quattro. Mi morde una spalla. Ho la mano fradicia.
“Di più!” dice con voce roca. Mi masturba così forte che soffro i colpi sulle palle.
Provo con tutta la mano.
Squittisce e spinge il bacino verso la mia mano.
Si libera in un orgasmo quasi violento mi colpisce ripetutamente sul petto, mi graffia e morde.
Uno spettacolo.
Si distende sul sedile per godersi il momento e lentamente riprende a masturbarmi.
Mi lecca un capezzolo. Mi bacia il petto. Continua a scendere baciandomi. L’ ombelico l’ addome e finalmente mi bacia il cazzo, sulla cappella sempre impugnandolo.
Mi lancia uno sguardo carico di desiderio e circonda la mia cappella con le labbra. Si ferma. Sento roteare la lingua sulla mia cappella sempre dentro la sua bocca.
La posizione è scomoda. L’ auto è piccola. Si solleva e si posiziona in ginocchio sul sedile col culo rivolto verso lo sportello e si piega sul mio cazzo.
Ora ha più libertà di movimento e comincia a spompinarmi con ritmo.
Sono ancora incredulo. Ma la visione della sua schiena che culmina in un culo che sembra disegnato mi fa godere oltremodo. Allungo una mano sul suo culo e inizio a palparlo con gusto. Passo le dita nel solco delle chiappe raggiungo la figa bagnata e ritorno al culo bagnandolo del suo piacere. Tiro il perizoma a stimolarle le labbra della figa.
La sua bocca sul mio cazzo mi porta al massimo godimento. Sono vicino all’ orgasmo.
Ancora bagliore di fari. Un’ auto si avvicina e parcheggia a fianco alla mia, dal lato passeggero, dove lo sportello è completamente spalancato. C’è un parcheggio enorme, vuoto e questo parcheggia proprio qui.
Sollevo il capo per guardare. È la polizia? No, una coppia.
Il tipo alla guida guarda verso di noi e la visione del culo di TM che continua il pompino è magnetica, insiste a guardare.
Lei prosegue, non si sarà accorta. Non aveva detto di vergognarsi? Boh. Mi godo il pompino.
La tipa dell’ auto non si vede più probabilmente starà facendo un pompino al tipo.
Lui continua a guardare il culo di TM.
Non sono totalmente a mio agio. Ero quasi sul punto di godere ma questo imprevisto mi ha bloccato.
Presto mi abituo alla presenza degli estranei che se ne stanno al loro posto e torno a godere delle attenzioni che TM mi sta dedicando.
Mi concentro sulle sensazioni che mi regala con la bocca e continuo a carezzare il suo corpo stupendo.
Nell’ auto a fianco sono di nuovo due teste. Hanno già terminato. Accendono la luce dell’ abitacolo. Si riassettano. Ripartono.
Siamo nuovamente soli.
TM accelera il ritmo e inizia a massaggiarmi le palle. Ora mi sto veramente godendo la sua bocca.
Finalmente sento che sto per venire. Glielo dico. Si solleva e viene a baciarmi mentre mi masturba.
Vengo sulla mia pancia.
Restiamo abbracciati in silenzio a goderci il momento.
“È trafficato” dice. “Ma chi era?” prosegue.
“Penso fosse un cliente con un trans. Si è fatto fare un pompino. Ma ha guardato tutto il tempo il tuo culo” rispondo.
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