Eiaculazione precoce.
di
lardo
genere
prime esperienze
Avevo fatto una domanda per essere assunto in una grande azienda, intanto già lavoravo perché avevo messo incinta la mia ragazza ed i nostri genitori non avevano grosse possibilità. La retribuzione era al limite del ridicolo data la mia età, Olga, la mia ragazza, frequentava la scuola. Continuavamo a vivere distanti, nessuno poteva ospitarci,
trovavo difficoltà a cercare una casetta in affitto, data la mia giovane età non riscuotevo tanta fiducia, volevano la garanzia dai genitori, a me questo non piaceva. Avevamo comunque deciso di sposarci, parlammo con un prete che prese a cuore la nostra situazione, fu lui ad interessarsi delle varie dispense, ed in poco tempo riuscimmo nel nostro intento.
Otto giorni dopo il matrimonio è arrivata la lettera di assunzione, era ben specificato che avrei dovuto stare un mese in prova, se questa fosse stata positiva avveniva l'assunzione immediata. Con la lettera fu molto facile trovare un appartamentino in affitto. Lo arredammo con pochissima roba, insomma si trattava di arrangiarsi i primi tempi. Avevamo l'amore dalla nostra parte, non ci faceva paura nulla. Il prete intanto si dava da fare per aiutarci, don Roberto, da noi voleva essere chiamato solo Roberto, senza don, aveva circa quarant'anni, era benvoluto dalla comunità, cercava di aiutare tutti così come stava facendo con noi. Frequentava spesso la nostra casa, molto spesso, aveva il buongusto di venire solo quando ero in casa io anche perché Olga frequentava la scuola e molto spesso andava a pranzo dai suoi genitori. La sera era quasi d'uopo averlo tra i coglioni, noi dovevamo scopare, avevamo una voglia pazza e questo sembrava una sentinella. A me dispiaceva fargli capire di lasciarci soli, ci aveva aiutato e ci aiutava ancora. Olga me lo confessò, si sentiva osservata in ogni sua movenza,
lo guardava in modo particolare, una sera fu lei stessa a sorprendermi con una domanda
"Chissà come avrà il cazzo Roberto"? "Sei scema? Cosa ti salta in mente"? Da ragazzi
spesso non si riesce a giudicare il proprio comportamento, lei proseguì "Amore quando
facciamo l'amore, tu sborri, finora non sono riuscita mai ad avere un orgasmo, resto
eccitata, mi devo masturbare, vorrei farlo con un cazzo, anche il tuo va bene però
vieni subito" Se mi avesse dato una coltellata non sarebbe uscita una goccia di sangue.
La mia riflessione non era dovuta al fatto che desiderasse un altro cazzo, no, era per
non essermi accorto della sua sofferenza, della quale anche lei aveva colpa perché
fingeva l'orgasmo. Questa situazione, se possibile, diventò ancora più grave perché
durante i rapporti la immaginavo scopata da Roberto, questo non faceva altro che aumentare la mia eccitazione ed anticipare la mia sborrata. Cercavo di resistere al massimo, nulla da fare, oggi si chiama eiaculazione precoce, a quel tempo ed a quella
età non sapevo neanche il significato. Arrivati a questo punto un provvedimento andava
preso, riversammo su Roberto tutti i nostri problemi, in pratica mi esposi chiedendogli
di scopare Olga, almeno una volta per vedere se riusciva a portarla all'orgasmo. Pose una condizione, lo dovremmo fare nella canonica, non ci opponemmo, la sera
dopo come per un normale colloquio ci recammo nella sede da lui indicata. Era tutto
predisposto, mi invitò a sedermi ed in due minuti iniziarono una scopata coinvolgente,
soprattutto per loro ma anche per me, una reazione che non mi sarei aspettato, il cazzo
quasi mi scoppiava ed infatti mi sborrai in mano in meno di dieci secondi, aveva ragione
la mia Olga. Lui era un toro, lei godeva da pazzi, gli orgasmi erano continui, recuperava
quelli che noi aveva avuto con me. Alla fine tutti soddisfatti, Roberto diede la disponibilità a ripetersi, vorrei vedere!. La mia Olga soddisfattissima elogiava il cazzo
di Roberto, mi faceva capire che avrebbe ripetuto volentieri la prova. Non ci capivo
nulla ero io stesso a sollecitarla ad andare da Roberto per farla godere. Durammo per qualche mese, noi le scopate le facevamo comunque, sempre col solito mio problema, per
lei ci pensava Roberto. Intanto la pancia era cresciuta, mancavano due mesi per partorire, dicemmo a Roberto che avremmo dovuto cessare quel viavai in canonica, anche
perché nel circondario si sentivano strane voci. Abbastanza risentito Roberto disse che avrebbe voluto scoparla sempre, con le dovute attenzioni, ma scoparla. Al nostro rifiuto
ci pregò di aspettare un attimo, predispose un piccolo proiettore, mise la bobina di pellicola. (allora si usava il super otto) Ci fece rivedere la sua scopata con Olga,
mi vedevo anch'io che mi segavo. Ci faceva capire che avendo in mano quel filmino, noi
avremmo dovuto sottostare alle sue richieste. Ebbi la scaltrezza di fingermi d'accordo
per evitare che distruggesse quella prova. La mattina dopo ci recammo dai carabinieri,
raccontammo tutto senza paura e senza vergogna, ottennero il mandato di perquisizione
immediatamente. La storia finì in quel momento perché lui fu arrestato, allora non si andava tanto per il sottile, con tutte le conseguenze del caso. Il nostro problema
continuò per un certo periodo, dopo la nascita del bambino trovammo una sintonia nei
nostri rapporti che ci portò alla normalizzazione.
Sicuramente il solito commenterà con il solito giudizio, purtroppo fummo costretti a questa umiliazione. Ora ce ne rendiamo conto, a quel tempo no.
trovavo difficoltà a cercare una casetta in affitto, data la mia giovane età non riscuotevo tanta fiducia, volevano la garanzia dai genitori, a me questo non piaceva. Avevamo comunque deciso di sposarci, parlammo con un prete che prese a cuore la nostra situazione, fu lui ad interessarsi delle varie dispense, ed in poco tempo riuscimmo nel nostro intento.
Otto giorni dopo il matrimonio è arrivata la lettera di assunzione, era ben specificato che avrei dovuto stare un mese in prova, se questa fosse stata positiva avveniva l'assunzione immediata. Con la lettera fu molto facile trovare un appartamentino in affitto. Lo arredammo con pochissima roba, insomma si trattava di arrangiarsi i primi tempi. Avevamo l'amore dalla nostra parte, non ci faceva paura nulla. Il prete intanto si dava da fare per aiutarci, don Roberto, da noi voleva essere chiamato solo Roberto, senza don, aveva circa quarant'anni, era benvoluto dalla comunità, cercava di aiutare tutti così come stava facendo con noi. Frequentava spesso la nostra casa, molto spesso, aveva il buongusto di venire solo quando ero in casa io anche perché Olga frequentava la scuola e molto spesso andava a pranzo dai suoi genitori. La sera era quasi d'uopo averlo tra i coglioni, noi dovevamo scopare, avevamo una voglia pazza e questo sembrava una sentinella. A me dispiaceva fargli capire di lasciarci soli, ci aveva aiutato e ci aiutava ancora. Olga me lo confessò, si sentiva osservata in ogni sua movenza,
lo guardava in modo particolare, una sera fu lei stessa a sorprendermi con una domanda
"Chissà come avrà il cazzo Roberto"? "Sei scema? Cosa ti salta in mente"? Da ragazzi
spesso non si riesce a giudicare il proprio comportamento, lei proseguì "Amore quando
facciamo l'amore, tu sborri, finora non sono riuscita mai ad avere un orgasmo, resto
eccitata, mi devo masturbare, vorrei farlo con un cazzo, anche il tuo va bene però
vieni subito" Se mi avesse dato una coltellata non sarebbe uscita una goccia di sangue.
La mia riflessione non era dovuta al fatto che desiderasse un altro cazzo, no, era per
non essermi accorto della sua sofferenza, della quale anche lei aveva colpa perché
fingeva l'orgasmo. Questa situazione, se possibile, diventò ancora più grave perché
durante i rapporti la immaginavo scopata da Roberto, questo non faceva altro che aumentare la mia eccitazione ed anticipare la mia sborrata. Cercavo di resistere al massimo, nulla da fare, oggi si chiama eiaculazione precoce, a quel tempo ed a quella
età non sapevo neanche il significato. Arrivati a questo punto un provvedimento andava
preso, riversammo su Roberto tutti i nostri problemi, in pratica mi esposi chiedendogli
di scopare Olga, almeno una volta per vedere se riusciva a portarla all'orgasmo. Pose una condizione, lo dovremmo fare nella canonica, non ci opponemmo, la sera
dopo come per un normale colloquio ci recammo nella sede da lui indicata. Era tutto
predisposto, mi invitò a sedermi ed in due minuti iniziarono una scopata coinvolgente,
soprattutto per loro ma anche per me, una reazione che non mi sarei aspettato, il cazzo
quasi mi scoppiava ed infatti mi sborrai in mano in meno di dieci secondi, aveva ragione
la mia Olga. Lui era un toro, lei godeva da pazzi, gli orgasmi erano continui, recuperava
quelli che noi aveva avuto con me. Alla fine tutti soddisfatti, Roberto diede la disponibilità a ripetersi, vorrei vedere!. La mia Olga soddisfattissima elogiava il cazzo
di Roberto, mi faceva capire che avrebbe ripetuto volentieri la prova. Non ci capivo
nulla ero io stesso a sollecitarla ad andare da Roberto per farla godere. Durammo per qualche mese, noi le scopate le facevamo comunque, sempre col solito mio problema, per
lei ci pensava Roberto. Intanto la pancia era cresciuta, mancavano due mesi per partorire, dicemmo a Roberto che avremmo dovuto cessare quel viavai in canonica, anche
perché nel circondario si sentivano strane voci. Abbastanza risentito Roberto disse che avrebbe voluto scoparla sempre, con le dovute attenzioni, ma scoparla. Al nostro rifiuto
ci pregò di aspettare un attimo, predispose un piccolo proiettore, mise la bobina di pellicola. (allora si usava il super otto) Ci fece rivedere la sua scopata con Olga,
mi vedevo anch'io che mi segavo. Ci faceva capire che avendo in mano quel filmino, noi
avremmo dovuto sottostare alle sue richieste. Ebbi la scaltrezza di fingermi d'accordo
per evitare che distruggesse quella prova. La mattina dopo ci recammo dai carabinieri,
raccontammo tutto senza paura e senza vergogna, ottennero il mandato di perquisizione
immediatamente. La storia finì in quel momento perché lui fu arrestato, allora non si andava tanto per il sottile, con tutte le conseguenze del caso. Il nostro problema
continuò per un certo periodo, dopo la nascita del bambino trovammo una sintonia nei
nostri rapporti che ci portò alla normalizzazione.
Sicuramente il solito commenterà con il solito giudizio, purtroppo fummo costretti a questa umiliazione. Ora ce ne rendiamo conto, a quel tempo no.
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Commenti dei lettori al racconto erotico