Anche mamma si tocca

di
genere
voyeur

L'adolescenza è un periodo burrascoso per quasi tutti i ragazzi, tra ormoni, voglia di ribellione e prime esperienze sessuali. Il mio risveglio da quel punto di vista è però decisamente fuori dal comune ed anche piuttosto in ritardo, e secondo me vale la pena raccontarlo, andando dritto al sodo.

Durante un caldo primo pomeriggio estivo di ormai diversi anni fa, mi trovavo come mio solito a studiare in camera mia per la maturità, cercando di essere il più veloce possibile per poter uscire con gli amici. Mio padre e mia madre dovevano essere nei rispettivi posti di lavoro fino a sera. Improvvisamente venni interrotto da un rumore sordo e diversi gemiti provenienti dall'altro lato della casa, oltre il corridoio. Ai tempi ero sicuramente coraggioso, per non dire senza paura, per cui mi alzai istantaneamente ed andai quatto quatto a cercare la causa di quel suono, pregando ogni divinità possibile che non si trattasse di malintenzionati all'interno dell'appartamento. La porta, appena socchiusa, dall'altro lato del corridoio apparteneva alla camera dei miei genitori, che in quel momento non dovevano essere in casa. Mi avvicinai silenziosamente e sbirciai dalla fessura lasciata dalla porta socchiusa.

Mia madre, sdraiata sul letto, indossava solamente le mutande. Ansimava ad occhi chiusi e bocca spalancata: con una mano stringeva e muoveva il suo seno mentre l'altra mano si muoveva agilmente all'interno delle mutandine, sul cui tessuto bianco era possibile scorgere alcune macchie umide. Io rimasi interdetto, l'erezione esplose immediatamente.
Dovrebbe essere una scena per certi versi raccapricciante da vedere per chiunque: la propria madre, ai tempi neanche quarantacinquenne, che in preda ad un calore quasi animalesco godeva rumorosamente da sola, come indemoniata. Io però rimasi lì, a guardare ipnotizzato e sconfortato. Il motivo del mio sconforto era quell'indumento intimo che mi permetteva di scorgere vagamente la forma delle grandi labbra, la macchia di umori ormai enorme e le dita che si muovevano vorticosamente. Potevo solo immaginarla mentre si stringeva il clitoride, si penetrava furiosamente con due dita o, perché no, mentre si stuzzicava l'ano con l'indice. In quel momento avrei pagato oro per far svanire nel nulla quelle mutandine. Mi chiesi anche il perché della loro presenza: perché spogliarsi completamente ad eccezione proprio di quell'abito? L'unica risposta che mi diedi era che l'eccitazione l'aveva presa improvvisamente ed intensamente: non importava se fosse stata in ufficio, a casa o in auto, in quel momento aveva un bisogno estremo di godere e l'impellenza di tale necessità le aveva impedito anche di svestirsi completamente. Forse l'idea mi eccitò ancora di più, tant'è che senza nemmeno toccarmi venni all'interno delle mie mutande per il solo sfregamento del glande con le stesse.

Mamma continuò a masturbarsi per diversi minuti, fino all'apice dell'orgasmo, che venne annunciato da un suono gutturale e tremori di tutto il suo corpo. Rimase sdraiata lì, a riprendere fiato, mentre io ne approfittai per allontanarmi dalla scena del crimine senza essere notato. Mentre tornavo in camera mia notai il suono della chiusura della cesta dei panni sporchi, posta nella camera dei miei, e del bagno padronale adiacente alla stanza. Non potevo non approfittarne. Tornai indietro e rubai quelle mutande, che usai per le mie necessità per diversi giorni prima di riporle nuovamente nel cestone, come se non fosse successo nulla.
Oggi sono convinto che mia madre se ne accorse sicuramente, ma non mi disse mai nulla forse per amore.

In ogni caso, mi sdebitai qualche anno dopo, ormai fuori casa. Per il suo compleanno le feci recapitare un regalo anonimo al cui interno si trovava un giocattolo molto particolare. Tutto questo anche a costo di farmi scoprire. Mi accertai qualche tempo dopo, durante un visita a casa, che il regalo non fosse stato eliminato, ed effettivamente lo trovai piuttosto facilmente nel comodino di mia madre, accanto al letto che così tante avventure ha vissuto. Credo abbia apprezzato.

scritto il
2023-05-10
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