La stanza d'albergo

di
genere
gay

Nel fine settimana ho dovuto partecipare ad una fiera della durata di alcuni giorni in un’altra città. Appena arrivato sono andato subito alla conferenza, e solo a fine giornata mi sono recato all’albergo dove doveo soggiornare. Alla reception mi comunicano il numero della stanza e mi danno le chiavi.
Salgo al secondo piano, entro in stanza, e mi ritrovo una bella stanza col letto matrimoniale, senza farci troppo caso. Dopo un quarto d’ora circa però mi chiamano dalla reception avvisandomi di un disguido. In pratica mi avrebbero offerto la stanza gratis se gli fossi venuto incontro, perché per errore hanno assegnato la stanza anche ad un altro partecipante alla fiera, e quindi sono subito sceso alla reception. Una volta lì mi spiegarono che non mi avrebbero fatto pagare nulla, ma l’unica soluzione era quella di condividere la stanza. In un primo momento ero proprio seccato, la cosa non mi andava per niente bene, però poi ho visto che la persona rimasta senza stanza, era un bel ragazzo moro, sorridente e gentile. Quando mi vide, mi disse subito che avrebbe dovuto essere un problema a carico dell’albergo, e non nostro, e che avrebbero dovuto trovarci un’altra sistemazione, magari anche in altra struttura. Io lo interruppi e gli dissi che se ci offrono la stanza, per me va anche bene condividerla, senza dirgli però che c’era solo un letto matrimoniale. Comunque era anche lui d’accordo sul condividere la stanza, e così siamo saliti assieme. Appena entrati ha visto il letto matrimoniale e si è messo a ridere, ma non ha detto nulla al riguardo.

Ci siamo fatti una doccia e siamo andati a dormire, stanchi dalla giornata appena trascorsa. Addosso solo le mutande. Io però non riuscivo a dormire all’idea di averlo a letto con me, era veramente molto carino, avevo già il cazzo duro, ma non speravo in altro e cercavo di prendere sonno. Ad un certo punto però, il ragazzo, girandosi, mi ha inavvertitamente sfiorato la spalla con la mano. Ha chiesto scusa e si è rigirato. Così mi sono fatto coraggio ed ho fatto la stessa cosa, non involontariamente. Con mia sorpresa, mi ha chiesto se potevo fargli un massaggio alle spalle, perchè si sentiva indolenzito e non riusciva a rilassarsi. Ho accettato ed ho iniziato a fargli il massaggio, sedendomi su di lui. Il mio cazzo, coperto dalle mutande, puntava sulle sue chiappe. Ed ecco che non ce la fa più nemmeno lui, si gira, mi abbassa le mutande ed inizia a spompinarmi. Ci mettiamo a 69, ed inizio a spompinarlo anch’io. Che cazzone sublime, grosso e tozzo, un piacere averne la bocca piena, alternandolo con delle leccate al suo buco del culo, proprio sopra al mio viso. Ed ecco che prende di nuovo l’iniziativa e si siede sul mio cazzo, che aveva ben inumidito, così come io avevo inumidito il suo ano.

Incredibilmente, me lo stavo scopando, ce l’avevo sopra di me che saltellava sopra il mio uccellone come una troia in calore, mentre sentivo il suo ano aprirsi. Poi, cambiando posizione, l’ho messo alla missionaria ed ho iniziato a trombarmelo con foga. Dal suo cazzo usciva tanta pre-sborra, e mentre lo inculavo, pronunciava frasi di questo tenore: “sì, bravo, così, incula questo maialone”, oppure ”il tuo grosso pisellone si fa spazio nel mio culo capiente”. A sentire certe cose mi sono eccitato tantissimo, ed ho iniziato a dargli dei colpi in culo così forti, che quasi gli entravo dentro anche coi coglioni e chissà in quale parte delle budella gli stavo arrivando con la punta del cazzo. Fatto sta che non sono riuscito a resistere e dopo pochi minuti l’ho riempito col mio abbondante ed appicicoso seme, mentre dal suo cazzo sono partiti fiotti di sborra che sono arrivati sia sul suo che sul mio viso, e mentre sborrava sentivo il suo muscolo anale pulsare e stringersi attorno al mio cazzo che aveva appena finito di farcirlo.

E dopo tutta questa ginnastica, ci siamo addormentati subito.
scritto il
2023-05-22
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