Padre Renato mi purifica
di
Mela mangio
genere
dominazione
Era un giorno come un altro, quando mia madre mi dice che è ora che io confesso i miei peccati. Vivo in una famiglia molto devota, anche se io non lo sono. Accetto e dico a mia madre che andrò alla chiesa da padre Renato di pomeriggio. Io mi chiamo Eva sono una ragazza di 20
anni, ho la terza di seno e culo sodo. Attiro già attenzioni da uomini più grandi e complimenti indesiderati. Sull’autobus arriva immancabile la palpata con appoggio del membro da parte di un signore che sta accompagnando la figlioletta a scuola, io lo guardo attraverso il vetro e lui di rimando si lecca le labbra e girandosi mi sussurra all’orecchio che se potesse mi prenderebbe qui, che sono una sporca puttanella, una troia da fottere. Scendo alla mia fermata è mi dirigo in chiesa, appena padre Renato mi vede, mi dice che il confessionale è occupato e dovremmo andare nel suo studio, lo seguo. Arrivati mi fa accomodare e togliete il maglione, anche se gli ho detto di non avere caldo, lui insiste, io rimango in minigonna e canotta che appena mi copre l’ombelico. Lui mi accarezza la testa e mi dice di cominciare. Io inizio parlando del fatto di aver risposto male si miei genitori, lui dice che queste sono piccolezze e devia il discorso sui ragazzi. Mi chiede se sono vergine e io rispondo di no, lui è un po’ deluso. Mi chiede chi mi ha deflorata, io gli racconto essere stato l’insegnante di ginnastica l’anno scorso. Mi chiede se mi ha violentata, io dico di no ma è stato molto violento. Lui mi chiede cosa mi piace più fare a letto. Io rispondo che faccio tutto la ciucciare e ingoiare il cazzo è la mia specialità. Allora don Renato dice che per trovare la redenzione del signore glielo devo succhiare anche a lui. Non perde tempo e lo tira fuori già semi rigido, io mi tolgo la canotta rimanendo tette al vento e mi inginocchio per prenderlo in bocca. Lui ansima e mi da in ritmo mettendomi le mani sulla testa, io succhio e risucchio.
Arrivato al limite me lo sbatte fino alla gola e lo lascia lì qualche secondo fino a che non sento la sborra calda inondarmi la gola. Ingoio tutto apro la bocca e tiro fuori la lingua. Mi ordina di girarmi mi strappa la mini e inizia a sculacciarmi, mi intima di chiedere perdono, perché l’ho sedotto e obbligato sotto il controllo di satana a fare cose che lui non voleva. Poi prende il suo membro e me lo sbatte in culo a secco, continua a sodomizzarmi senza sosta e senza pietà fino a godimento. Mi dice che sono una peccatrice e una cattiva ragazza. Per questo devo purificare il mio spirito una volta al giorno, andare da lui e ricevere lo spirito santo attraverso il suo cazzo santo, io annuisco e accetto, sotto una specie di condizionamento psicologico. Torno a casa e dico a mia madre che mi sono confessata e padre Renato mi ha scelta per un gruppo di preghiera che si svolge tutti i giorni. I miei genitori sono contentissimi, mi dicono di fare tutto quello che mi dice padre Renato, seguire i suoi ordini perché lui gli ispira molta fiducia. Io annuisco.
anni, ho la terza di seno e culo sodo. Attiro già attenzioni da uomini più grandi e complimenti indesiderati. Sull’autobus arriva immancabile la palpata con appoggio del membro da parte di un signore che sta accompagnando la figlioletta a scuola, io lo guardo attraverso il vetro e lui di rimando si lecca le labbra e girandosi mi sussurra all’orecchio che se potesse mi prenderebbe qui, che sono una sporca puttanella, una troia da fottere. Scendo alla mia fermata è mi dirigo in chiesa, appena padre Renato mi vede, mi dice che il confessionale è occupato e dovremmo andare nel suo studio, lo seguo. Arrivati mi fa accomodare e togliete il maglione, anche se gli ho detto di non avere caldo, lui insiste, io rimango in minigonna e canotta che appena mi copre l’ombelico. Lui mi accarezza la testa e mi dice di cominciare. Io inizio parlando del fatto di aver risposto male si miei genitori, lui dice che queste sono piccolezze e devia il discorso sui ragazzi. Mi chiede se sono vergine e io rispondo di no, lui è un po’ deluso. Mi chiede chi mi ha deflorata, io gli racconto essere stato l’insegnante di ginnastica l’anno scorso. Mi chiede se mi ha violentata, io dico di no ma è stato molto violento. Lui mi chiede cosa mi piace più fare a letto. Io rispondo che faccio tutto la ciucciare e ingoiare il cazzo è la mia specialità. Allora don Renato dice che per trovare la redenzione del signore glielo devo succhiare anche a lui. Non perde tempo e lo tira fuori già semi rigido, io mi tolgo la canotta rimanendo tette al vento e mi inginocchio per prenderlo in bocca. Lui ansima e mi da in ritmo mettendomi le mani sulla testa, io succhio e risucchio.
Arrivato al limite me lo sbatte fino alla gola e lo lascia lì qualche secondo fino a che non sento la sborra calda inondarmi la gola. Ingoio tutto apro la bocca e tiro fuori la lingua. Mi ordina di girarmi mi strappa la mini e inizia a sculacciarmi, mi intima di chiedere perdono, perché l’ho sedotto e obbligato sotto il controllo di satana a fare cose che lui non voleva. Poi prende il suo membro e me lo sbatte in culo a secco, continua a sodomizzarmi senza sosta e senza pietà fino a godimento. Mi dice che sono una peccatrice e una cattiva ragazza. Per questo devo purificare il mio spirito una volta al giorno, andare da lui e ricevere lo spirito santo attraverso il suo cazzo santo, io annuisco e accetto, sotto una specie di condizionamento psicologico. Torno a casa e dico a mia madre che mi sono confessata e padre Renato mi ha scelta per un gruppo di preghiera che si svolge tutti i giorni. I miei genitori sono contentissimi, mi dicono di fare tutto quello che mi dice padre Renato, seguire i suoi ordini perché lui gli ispira molta fiducia. Io annuisco.
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