Un'esperienza particolare

di
genere
etero

Mi chiamo Silvia e sono una ragazza di 30 anni. Stamani svegliandomi ho sentito la necessità di raccontare al mondo la storia di un'esperienza fresca che ho vissuto il primo maggio di quest'anno.

Dunque partiamo dal principio, sono una ragazza semplice che conduce una vita molto ordinaria, casa lavoro amici. Sono single da due anni, sono uscita da una storia bella e molto intensa che purtroppo per vari motivi è finita. Non sto a descrivermi fisicamente perché non mi piace, basta solo dire che sono una ragazza normale, bionda, abbastanza alta e molto molto semplice.

Veniamo al primo maggio.
Già da due settimane prima avevamo organizzato una scampagnata con gli amici, l'idea era di passare una giornata nella natura e la decisione di tutti fu quella di andarsene in un podere di proprietà di un amico comune. Quindi dato che il tempo era buono, abbiamo fatto la carne alla brace e ci siamo mangiati il mondo.
È facile immaginare che dopo pranzo eravamo tutti morti e abbioccati.

La comitiva di amici era formata dai soliti irriducibili, quelli con cui sono cresciuta e poi, come succede spesso, si erano aggiunti degli amici di amici.
La giornata passava tra una chiacchiera e l'altra, era bello socializzare con gli amici di sempre e anche con i nuovi.

E tra i nuovi c'era un ragazzo moro, di pelle scura ma non di colore, alto e con un fisico da mille e una notte.

Non so come definirlo, era per me una sensazione strana...era attraente e magnetico. Insomma era bellissimo e per una ragazza fa sempre piacere potersi rifare gli occhi. E io i miei occhi non riuscivo a staccarglieli di dosso.

Passato l'abbiocco ci dovevamo riprendere e quindi decidemmo di sfruttare il bel paesaggio intorno al podere per fare una passeggiata nella natura e finire la digestione.

Il bel moro nel frattempo si era accorto del mio continuo guardarlo e quindi si fece coraggio e mi si avvicinò mentre camminavamo.
Si presentò come Francesco (poi scoprii più tardi che era il suo nome da adottato, lui era latino americano) ed iniziammo a chiacchierare del più e del meno, per conoscersi.

Più chiacchieravamo e più lui cercava il mio sguardo, avevamo cominciato a flirtare senza nemmeno rendercene conto, perlomeno io.
Di lì a poco ci trovammo leggermente defilati rispetto agli altri, io ero stanca e gli chiesi se gli andava di fermarsi seduti su un enorme sasso ai margini del bosco.

Lui non se lo fece dire due volte, non cercava altro che gli chiedessi di "appartarsi".
E io non ero da meno, credo che il mio corpo avesse già deciso che quel bel moro doveva essere un'occasione da non perdere.

Insomma senza troppo dilungarmi, una chiacchiera tira l'altra e in meno di dieci minuti ci ritrovammo con le nostre lingue intrigate in baci ed effusioni amorose.

Io ero al settimo cielo, sentivo il mio corpo vibrare, il cuore accelerava ogni volta che le sue mani si allungavano sui miei fianchi , ero in estasi.

Mi sentivo benissimo e finalmente donna dopo ormai diverso tempo.

Tremavo di piacere e di gioia e lui se ne era accorto, allora mi accarezza e si faceva meno rude e più dolce. Mi sussurrava all'orecchio che mi desiderava e che ero bellissima.

Io ero completamente stregata dal suo fascino e dalla sua virilità in quel momento, non potevo e non volevo scappare da quella situazione, anzi volevo che durasse più a lungo possibile.

Poi in un baleno di lucidità, ho oe sato che forse era meglio se ci ritiravamo in casa; fintanto che gli altri erano fuori in giro, noi saremmo stati soli.
Allora lo presi per mano e vorremmo indietro verso casa.

La corsa terminò in camera da letto al piano superiore, io mi ritrovai seduta sul letto e lui era in piedi davanti a me. Da quella prospettiva notai che il suo cazzo era talmente gonfio che non riusciva a stare nei pantaloni. Li capii che avevo di fronte a me il cazzo più grosso della mia vita.

Ero eccitatissima, lui mi guardava come a chiedermi di tirarglielo fuori, io lo guardavo e mi mordicchiavo le labbra.
Poi lo toccai, gli aprii i pantaloni e lo tirai fuori.
Era mastodontico, semplicemente enorme. Una cosa che io non solo non avevo mai visto, ma non credevo fosse possibile che un uomo avesse un cazzo così grosso e lungo.

Lui, consapevole delle sue dimensioni, mi disse che avrebbe fatto piano e con dolcezza, mi diceva di stare tranquilla.

Io ero totalmente fuori di me, avevo voglia e paura nello stesso momento.
Ma si sa le paure vanno vinte.....cominciai a segarlo lentamente e poi mi avvicinai alla cappella con la mia bocca.
E lo presi in bocca...era buonissimo e soprattutto durissimo, come fosse di legno.
Manco a dirlo ovviamente, non mi entrava tutto in bocca ma non solo perché era lungo, più che altro perché era enorme come diametro.

Ma ci provavo comunque tanto ero affamata e ammaliata da quel trofeo, la sua cappella gonfia mi spingeva la gola, respiravo a fatica e mi facevano male le mascelle, ma ero felice. Stavo godendo di quella situazione e mi resi conto che mi ero già completamente bagnata.

Mentre lo succhiavo gli tolsi pantaloni e maglietta, lui mi tolse la maglietta e il reggiseno e aveva cominciato a toccarmi i capezzoli, ma voleva di più....mi tolse delicatamente il cazzo di bocca e mi spinse per sdraiarmi sul letto.

Mi tolse pantaloni e mutande e si abbassò sopra di me, cominciò a leccarmi e succhiarmi i capezzoli mentre la sua enorme cappella sbatteva sulla mia fica bagnata.
Poi piano piano scese sempre di più fino a leccarmela, io stavo impazzendo di piacere.

Era bravissimo, sapeva leccare ma soprattutto sapeva come far eccitare e godere una donna.
Io ansimavo di piacere e mi dimenavo, ero in uno stato di estasi .

Ma volevo di più, gli presi la testa carezzandogli i capelli, lo guardai e gli chiesi di scoparmi.
Lui allora non si fece pregare, mi prese le gambe, me le poggiò sul petto e mi infilò il cazzo duro come non mai nella mia fica ormai totalmente fradicia.
Ad ogni sua spinta godevo come una pazza, era veramente bravo, ci sapeva fare.

Cambiammo posizione diverse volte, eravamo sudati e ansimanti, godevamo entrambi come maiali, i nostri respiri erano ormai sempre più ansimanti, ma non ci fermavamo.
Io ero già venuta 2 volte ma lui non ne voleva sapere, continuava a sbattermi imperterrito.

Gli chiesi allora una pausa, non ne potevo più. E la pausa la barattai con un altro pompino, certo non potevo lasciarlo senza godere, e a dire la verità avevo voglia di assaggiare la sua sborra calda.

Mi impegnavo tantissimo, lo succhiavo con tutta me stessa, lo volevo far godere in ogni modo.
Succhiavo e lo segavo, gli massaggiavo le enormi palle, e di tanto in tanto lo guardavo negli occhi. Stava godendo e si vedeva, ed io ero felice di questo. Voleva dire che ci sapevo fare.

Continuai a succhiarlo forte fino a che ad un certo punto cominciai a sentire il suo cazzo pulsare sempre più nella mia bocca....era durissimo e gonfio, era chiaro che non ne poteva più, aumentai ancora il ritmo e lui comincio ad ansimare sempre più forte.

Fece appena in tempo a sussurrarmi che stava per venire, e mi trovai la bocca piena di caldo seme maschile.
Ne aveva fatta una quantità assurda, calda e dolce, aveva un sapore buonissimo per il mio gusto, non avevo mai assaggiato sborra così buona.

Lo guardavo mentre mi rigiravo il suo seme dentro la bocca e gli mostravo il suo ben di dio tirando fuori la lingua.....poi mentre lo guardavo dritto negli occhi ingoiai tutto.

Lui era in ecstasy e io non ero da meno, tremavo tutta di piacere.
Era stata per me un'esperienza nuova, incredibile.....nessuno mai mi aveva scopato così bene, ne credevo che fosse possibile.
Mi ha fatto toccare il cielo con le mani.

Ci sdraiammo sul letto e per qualche minuto rimanemmo in silenzio, io ero felicissima, euforica e credo che anche lui lo fosse.
Poi ci guardammo, ci baciammo appassionatamente e decidemmo di rivestirci prima che gli altri fossero tornati.

Quella è stata per me un esperienza unica, particolare, forse irripetibile, certo ci siamo scambiati i numeri con la promessa di rivederci presto, ma anche se sono convinta che saprà scoparmi bene ancora una o chissà quante volte, nessuna sarà mai come la prima, intensa e passionale come è stata. Un'esperienza particolare.
scritto il
2023-06-07
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