Buon sangue non mente.
di
gaspo
genere
tradimenti
Quella mattina, contrariamente al solito, decisi di fare il mio giornaliero allenamento tra boschi e campagne. Percorsi diversi sentieri, accumulai una ventina di chilometri, sapevo di una fontanella per dissetarmi, la raggiunsi. Mentre bevevo con la testa piegata scorsi una macchina nascosta dietro un piccolo rilievo, sembrava ci fossero due persone dentro, forse scopavano, si vedevano dei movimenti strani. Con indifferenza cercai di avvicinarmi il più possibile, stavano proprio scopando, quando lei si accorse della mia presenza mi fece segno di avvicinarmi, "Tirati fuori il cazzo e segati". Il cazzo che già era pronto apparve in tutta la sua grandezza "Cazzo che grosso" continuò lei mentre scopava mi disse di avvicinarmi ancora e volle il mio in bocca. In poco tempo venimmo tutti e tre insieme. Tornammo alla fontanella, ci lavammo alla meno peggio, il ragazzo aveva fretta di andar via, lei volle tornare a piedi con me.
Eravamo distanti più di cinque chilometri da casa, lei abitava a qualche centinaio di
metri da casa mia, comunque non c'eravamo mai incontrati. Anche lei come me vestita solo da calzoncini e maglietta. Parlammo di tutto piacevolmente, camminando abbastanza piano
impiegammo oltre un'ora per riavvicinarci alle nostre zone. La cosa più importante che
avevamo in comune a lei piaceva molto il cazzo, a me altrettanto la figa. Identità di
vedute insomma. Quello fu l'inizio della nostra storia, cominciammo a frequentarci e
scopare, sapevo di una casa disabitata poco lontano, quello era diventato il nostro posto.
Fu abbastanza sincera nel dirmi che non disdegnava avere altri cazzi contemporaneamente
al mio, quando le proposi che l'avrei accettata comunque fu felicissima. Mamma e papà
abbastanza disinibiti mi avevano fatto crescere senza avere segreti sul sesso, non
raramente li vedevo scopare in casa, mamma era sempre poco vestita, papà la voleva
sempre più nuda forse le consentiva di avere rapporti con altri. Io avevo ereditato quel sistema e quando rivelai ad Anna la mia situazione familiare, non mi nascose che sapeva
di mamma che scopava con tutti. Disse pure che quello era il tipo di vita a cui ambiva.
Nel giro di una settimana Anna e mamma sembravano sorelle, anche papà fu molto contento
di vedermi con una ragazza finalmente. Padre e figlio felici di vedere le proprie donne scopare con altri.
Eravamo distanti più di cinque chilometri da casa, lei abitava a qualche centinaio di
metri da casa mia, comunque non c'eravamo mai incontrati. Anche lei come me vestita solo da calzoncini e maglietta. Parlammo di tutto piacevolmente, camminando abbastanza piano
impiegammo oltre un'ora per riavvicinarci alle nostre zone. La cosa più importante che
avevamo in comune a lei piaceva molto il cazzo, a me altrettanto la figa. Identità di
vedute insomma. Quello fu l'inizio della nostra storia, cominciammo a frequentarci e
scopare, sapevo di una casa disabitata poco lontano, quello era diventato il nostro posto.
Fu abbastanza sincera nel dirmi che non disdegnava avere altri cazzi contemporaneamente
al mio, quando le proposi che l'avrei accettata comunque fu felicissima. Mamma e papà
abbastanza disinibiti mi avevano fatto crescere senza avere segreti sul sesso, non
raramente li vedevo scopare in casa, mamma era sempre poco vestita, papà la voleva
sempre più nuda forse le consentiva di avere rapporti con altri. Io avevo ereditato quel sistema e quando rivelai ad Anna la mia situazione familiare, non mi nascose che sapeva
di mamma che scopava con tutti. Disse pure che quello era il tipo di vita a cui ambiva.
Nel giro di una settimana Anna e mamma sembravano sorelle, anche papà fu molto contento
di vedermi con una ragazza finalmente. Padre e figlio felici di vedere le proprie donne scopare con altri.
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