La mia ragazza guardata, ispezionata e valutata
di
Innominabile
genere
esibizionismo
Dall'autore di "fidanzata esibizionista e l'amico 'medico'"
La mia fidanzata, Giulia, è una bella ragazza, solare, sorridente e affascinante. Castana, con una capigliatura poco più lunga di un caschetto. Non è molto alta, ha un fisico tonico e prestante, un seno piccolo e un sedere alto, grande e sodo.
Giulia è una ragazza molto aggressiva e sessualmente aperta, a letto è una pantera ma non è tanto sicura di sé. L'altro giorno stavamo avendo una discussione a riguardo, in cui lei sosteneva di non essere bella o eccitante. A un certo punto della discussione, mi dice una frase che mi ha aperto il mondo: "mi piacerebbe vedere cosa ne pensa qualcun altro, sono sicuro che darebbe ragione a me". Non so se lo abbia detto per provocarmi o perché ne è veramente convinta, ma ho deciso di accogliere la sua sfida. Le ho proposto di mettere un annuncio e cercare qualcuno disposto a "valutarla", a dire cosa ne pensa di lei, fisicamente, caratterialmente. Potrebbe essere anche un giochino sessualmente interessante, così decidiamo di mettere un annuncio sui social.
Nel giro di pochi giorni riceviamo, ovviamente, molte adesioni: tanti chiacchieroni e tanti segaioli, finché non troviamo una risposta che ci intriga particolarmente. La risposta recita: "Ciao, sono Alessandro, ho 26 anni. Sogno da sempre di trovare qualcuno con cui fare questo gioco, se vi interessa vi dico la mia idea. Vi ricevo dal vivo, farò una serie di domande alla ragazza per capire come si approccia al genere maschile, qual è il suo temperamento. Poi la voglio vedere nel complesso, anche il fisico è una parte importante in una ragazza. È importante vedere com'è fisicamente oltre all'apparenza. Sarà poco più di una prova costume! Ovviamente guiderò io l'incontro".
Dopo una breve discussione con Giulia, conveniamo che sia una proposta interessante. Ci accordiamo con il ragazzo, ci facciamo dare l'indirizzo e fissiamo una data per l'incontro.
Finalmente il giorno dell'incontro giunge. Per rendere tutto equilibrato, Giulia è vestita in maniera accattivante, ma comunque molto sobria. Indossa dei jeans neri stretti, una maglietta bianca e un bomber color caramello. Sotto ha un intimo coordinato nero, reggiseno e brasiliana. Suoniamo al citofono, io sono teso: l'idea che un altro ragazzo la guardi e la valuti mi fa una strana sensazione, a metà strada tra l'eccitazione, la gelosia e l'imbarazzo. Vale la stessa cosa per Giulia, è abbastanza evidente che sia eccitata e che ricevere un parere imparziale sia sempre di più una scusa.
Alessandro arriva e apre la porta: è un ragazzo alto più di un metro e novanta, abbastanza definito, ciuffo moro. Ci apre in camicia bianca a maniche corte, con un block notes in mano. Ci fa entrare, ci offre un caffè e ci fa accomodare in una stanza, come se fosse tutto reale. Nella stanza c'è un tavolo con quattro sedie e un divano. Alessandro di siede al tavolo, di fronte a noi.
"Siamo qua per valutare la ragazza, giusto?"
Giulia annuisce.
Alessandro le chiede nome, cognome, altezza, peso. Appunta tutto sul suo block notes.
"Fai sport?", Le chiede. Giulia risponde che frequenta un corso di spinning presso una palestra lì vicino. Alessandro appunta,poi prosegue a chiederle cosa studia, quali siano le sue passioni e altre domande personali.
"Ora cerchiamo di capire il tuo rapporto con il sesso Giulia, lascia da parte di imbarazzi, vediamo come sei veramente", dice con fermezza Alessandro. "Ti piace fare sesso?" Chiede. "Si", risponde Giulia. "La tua specialità a letto?", Prosegue. "I pompini", risponde Giulia mordendosi il labbro. "Ti fai venire in bocca?", Giulia annuisce. "In faccia?", Giulia annuisce ancora. "In culo lo prendi?", Chiede Alessandro. "A volte", risponde Giulia. È eccitata, si vede. "Quindi, riassumendo, ti piace il cazzo?", Chiede Alessandro con aria di superiorità. Giulia annuisce. "Dillo, forza", insiste Alessandro. "SI", dice Giulia. Alessandro sbuffa. "Mi piace il cazzo, tanto", dice Giulia arrossendo dall'eccitazione. "Ohh, brava". Alessandro sorride scrivendo sul suo blocco note. Giulia è eccitatissima, e lo sono anche io.
Alessandro mi guarda, e rivolgendosi a me mi chiede: "ti dispiace se la guardo un po'?". Il mio orgoglio mi frena un po'"penso sia necessario per quello che stiamo facendo,no?", Rispondo. "Lo è. Alzati Giulia" dice Alessandro seccato. Giulia si alza. Alessandro la fa girare su sé stessa. "Togli la giacchetta", le ordina. Giulia la toglie mentre Alessandro compila i suoi fogli. "A colpo d'occhio, devo dire proprio una bella impressione", dice Alessandro. "Bel viso, belle gambe, bel culo", prosegue sempre poi eccitato. "Possiamo vedere tutto meglio?", Chiede Alessandro. Io sono un vortice di emozioni, ma è Giulia che interviene: "certo che possiamo, sono qua apposta". Alessandro sorride, poi le ordina: "Allora togli la maglietta, forza". Giulia si sfila la t-shirt, e poi esclama "ecco qua!". Alessandro non fa una piega, e prosegue imperterrito: "via scarpe e i calzini". Giulia esegue in silenzio. Alessandro si accuccia e le guarda i piedi. "Li usi a letto?", Chiede. Giulia annuisce. Alessandro, senza commentare, torna a sedersi. "Fammi vedere il culo", dice con tono perentorio. Giulia si gira, dando le spalle ad Alessandro. Alessandro la guarda corrucciato. "Ecco", dice ancora Giulia. Alessandro, dopo una risatina, scuote la testa. "Non così, perdi punti Giulia", Dice lui. Giulia inizia a slacciare i jeans. "Brava, tira giù bene i pantaloni", dice Martino sorridendo soddisfatto. Giulia toglie i jeans, mostrando ad Alessandro le chiappe in tanga. Lui, sempre in maniera indifferente, le ordina inesorabilmente di mettersi a quattro zampe. Giulia inizia a gattonare per la stanza. "Posso toccare?" Chiede Alessandro. Sto per intervenire, ma Giulia, dopo avermi guardato, esclama: "certo! Tocca pure se serve!", Alessandro afferra le chiappe di Giulia tra le mani, e poi la sculaccia. Torna a sedersi. Decido di intervenire: "Allora, cosa dici, fisicamente ci siamo?". Alessandro mi squadra sorridendo, e fissandomi mi risponde "non abbiamo ancora finito, manca poco". Deglutisco eccitato. "Giulia, togli il reggiseno. Giulia esegue in silenzio, eccitatissima. Alessandro guarda le sue tettine al vento. Si avvicina e le tira i capezzoli. "Le tette sono piccole", dice Alessandro. "Dai, concludiamo" prosegue poi. "Giulia, tira giù le mutande". Cala il silenzio, si sente solo il rumore del tanga di Giulia scendere lungo le sue gambe. Alessandro si avvicina a lei, allunga le mani verso il basso e le apre le labbra della vagina,le pizzica il clitoride e le passa un dito su tutta la fessura. "Girati, fammi vedere il buco del culo" ,le ordina. Giulia si gira e allarga un po' le chiappe. "Apri di più quel culo Giulia, devo vedere bene lá in mezzo". Giulia lo spalanca. "Si, brava. Apri bene", la incalza Alessandro. "Brava troia, può bastare". Conclude così Alessandro. "Vestiti". Giulia lo ringrazia, e Alessandro, senza rivolgerle nemmeno uno sguardo mi consegna il foglio con un giudizio scritto su Giulia.
Fine
Fatemi sapere cosa ne pensate, cosa vi è piaciuto, se vi è piaciuto. Lasciate un commento e fatemi sapere se volete una seconda parte!
La mia fidanzata, Giulia, è una bella ragazza, solare, sorridente e affascinante. Castana, con una capigliatura poco più lunga di un caschetto. Non è molto alta, ha un fisico tonico e prestante, un seno piccolo e un sedere alto, grande e sodo.
Giulia è una ragazza molto aggressiva e sessualmente aperta, a letto è una pantera ma non è tanto sicura di sé. L'altro giorno stavamo avendo una discussione a riguardo, in cui lei sosteneva di non essere bella o eccitante. A un certo punto della discussione, mi dice una frase che mi ha aperto il mondo: "mi piacerebbe vedere cosa ne pensa qualcun altro, sono sicuro che darebbe ragione a me". Non so se lo abbia detto per provocarmi o perché ne è veramente convinta, ma ho deciso di accogliere la sua sfida. Le ho proposto di mettere un annuncio e cercare qualcuno disposto a "valutarla", a dire cosa ne pensa di lei, fisicamente, caratterialmente. Potrebbe essere anche un giochino sessualmente interessante, così decidiamo di mettere un annuncio sui social.
Nel giro di pochi giorni riceviamo, ovviamente, molte adesioni: tanti chiacchieroni e tanti segaioli, finché non troviamo una risposta che ci intriga particolarmente. La risposta recita: "Ciao, sono Alessandro, ho 26 anni. Sogno da sempre di trovare qualcuno con cui fare questo gioco, se vi interessa vi dico la mia idea. Vi ricevo dal vivo, farò una serie di domande alla ragazza per capire come si approccia al genere maschile, qual è il suo temperamento. Poi la voglio vedere nel complesso, anche il fisico è una parte importante in una ragazza. È importante vedere com'è fisicamente oltre all'apparenza. Sarà poco più di una prova costume! Ovviamente guiderò io l'incontro".
Dopo una breve discussione con Giulia, conveniamo che sia una proposta interessante. Ci accordiamo con il ragazzo, ci facciamo dare l'indirizzo e fissiamo una data per l'incontro.
Finalmente il giorno dell'incontro giunge. Per rendere tutto equilibrato, Giulia è vestita in maniera accattivante, ma comunque molto sobria. Indossa dei jeans neri stretti, una maglietta bianca e un bomber color caramello. Sotto ha un intimo coordinato nero, reggiseno e brasiliana. Suoniamo al citofono, io sono teso: l'idea che un altro ragazzo la guardi e la valuti mi fa una strana sensazione, a metà strada tra l'eccitazione, la gelosia e l'imbarazzo. Vale la stessa cosa per Giulia, è abbastanza evidente che sia eccitata e che ricevere un parere imparziale sia sempre di più una scusa.
Alessandro arriva e apre la porta: è un ragazzo alto più di un metro e novanta, abbastanza definito, ciuffo moro. Ci apre in camicia bianca a maniche corte, con un block notes in mano. Ci fa entrare, ci offre un caffè e ci fa accomodare in una stanza, come se fosse tutto reale. Nella stanza c'è un tavolo con quattro sedie e un divano. Alessandro di siede al tavolo, di fronte a noi.
"Siamo qua per valutare la ragazza, giusto?"
Giulia annuisce.
Alessandro le chiede nome, cognome, altezza, peso. Appunta tutto sul suo block notes.
"Fai sport?", Le chiede. Giulia risponde che frequenta un corso di spinning presso una palestra lì vicino. Alessandro appunta,poi prosegue a chiederle cosa studia, quali siano le sue passioni e altre domande personali.
"Ora cerchiamo di capire il tuo rapporto con il sesso Giulia, lascia da parte di imbarazzi, vediamo come sei veramente", dice con fermezza Alessandro. "Ti piace fare sesso?" Chiede. "Si", risponde Giulia. "La tua specialità a letto?", Prosegue. "I pompini", risponde Giulia mordendosi il labbro. "Ti fai venire in bocca?", Giulia annuisce. "In faccia?", Giulia annuisce ancora. "In culo lo prendi?", Chiede Alessandro. "A volte", risponde Giulia. È eccitata, si vede. "Quindi, riassumendo, ti piace il cazzo?", Chiede Alessandro con aria di superiorità. Giulia annuisce. "Dillo, forza", insiste Alessandro. "SI", dice Giulia. Alessandro sbuffa. "Mi piace il cazzo, tanto", dice Giulia arrossendo dall'eccitazione. "Ohh, brava". Alessandro sorride scrivendo sul suo blocco note. Giulia è eccitatissima, e lo sono anche io.
Alessandro mi guarda, e rivolgendosi a me mi chiede: "ti dispiace se la guardo un po'?". Il mio orgoglio mi frena un po'"penso sia necessario per quello che stiamo facendo,no?", Rispondo. "Lo è. Alzati Giulia" dice Alessandro seccato. Giulia si alza. Alessandro la fa girare su sé stessa. "Togli la giacchetta", le ordina. Giulia la toglie mentre Alessandro compila i suoi fogli. "A colpo d'occhio, devo dire proprio una bella impressione", dice Alessandro. "Bel viso, belle gambe, bel culo", prosegue sempre poi eccitato. "Possiamo vedere tutto meglio?", Chiede Alessandro. Io sono un vortice di emozioni, ma è Giulia che interviene: "certo che possiamo, sono qua apposta". Alessandro sorride, poi le ordina: "Allora togli la maglietta, forza". Giulia si sfila la t-shirt, e poi esclama "ecco qua!". Alessandro non fa una piega, e prosegue imperterrito: "via scarpe e i calzini". Giulia esegue in silenzio. Alessandro si accuccia e le guarda i piedi. "Li usi a letto?", Chiede. Giulia annuisce. Alessandro, senza commentare, torna a sedersi. "Fammi vedere il culo", dice con tono perentorio. Giulia si gira, dando le spalle ad Alessandro. Alessandro la guarda corrucciato. "Ecco", dice ancora Giulia. Alessandro, dopo una risatina, scuote la testa. "Non così, perdi punti Giulia", Dice lui. Giulia inizia a slacciare i jeans. "Brava, tira giù bene i pantaloni", dice Martino sorridendo soddisfatto. Giulia toglie i jeans, mostrando ad Alessandro le chiappe in tanga. Lui, sempre in maniera indifferente, le ordina inesorabilmente di mettersi a quattro zampe. Giulia inizia a gattonare per la stanza. "Posso toccare?" Chiede Alessandro. Sto per intervenire, ma Giulia, dopo avermi guardato, esclama: "certo! Tocca pure se serve!", Alessandro afferra le chiappe di Giulia tra le mani, e poi la sculaccia. Torna a sedersi. Decido di intervenire: "Allora, cosa dici, fisicamente ci siamo?". Alessandro mi squadra sorridendo, e fissandomi mi risponde "non abbiamo ancora finito, manca poco". Deglutisco eccitato. "Giulia, togli il reggiseno. Giulia esegue in silenzio, eccitatissima. Alessandro guarda le sue tettine al vento. Si avvicina e le tira i capezzoli. "Le tette sono piccole", dice Alessandro. "Dai, concludiamo" prosegue poi. "Giulia, tira giù le mutande". Cala il silenzio, si sente solo il rumore del tanga di Giulia scendere lungo le sue gambe. Alessandro si avvicina a lei, allunga le mani verso il basso e le apre le labbra della vagina,le pizzica il clitoride e le passa un dito su tutta la fessura. "Girati, fammi vedere il buco del culo" ,le ordina. Giulia si gira e allarga un po' le chiappe. "Apri di più quel culo Giulia, devo vedere bene lá in mezzo". Giulia lo spalanca. "Si, brava. Apri bene", la incalza Alessandro. "Brava troia, può bastare". Conclude così Alessandro. "Vestiti". Giulia lo ringrazia, e Alessandro, senza rivolgerle nemmeno uno sguardo mi consegna il foglio con un giudizio scritto su Giulia.
Fine
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