Fidanzata esibizionista e l'amico "medico"

di
genere
esibizionismo

La mia fidanzata, Giulia, 22 anni, da sempre sospetta che io abbia fantasie Cuckold. Lei è una bella ragazza, solare, sorridente, maliziosa. Capelli castani, abbastanza alta, magra, slanciata, con due tettine piccole ma compensate da un sedere grande e sodo. Tra di noi c'è molta chimica, io sospetto che lei sia un po' esibizionista, e lei sospetta che io abbia un po', come detto prima, una vena Cuckold. Fatto sta che non abbiamo mai affrontato l'argomento seriamente, ne abbiamo sempre parlato in modo scherzoso o lo abbiamo usato come provocazione tra di noi. È sempre quindi rimasta una fantasia, fino a quel fatidico giorno.
È una mattina di autunno come un'altra, e prima di lasciarci andare ad una passionale scopata, iniziamo a stuzzicarci. Ad un certo punto, lei tira fuori un mio punto debole: questo ragazzo, Martino, uno studente di medicina che ha conosciuto in palestra qualche mese fa. Io sono molto geloso di questo ragazzo, lui è molto bello e fisicamente in forma, ma ammetto che nei miei pensieri più reconditi non mi dispiacerebbe pensarla nelle sue mani. Inizia a stuzzicarmi parlando di lui, raccontandomi dei suoi allenamenti in palestra in cui lui non le toglie gli occhi da dosso, seppur in maniera discreta e senza esagerare, é un ragazzo molto timido. Io la incalzo dicendole che le piace farsi guardare, e che so che lo fa di proposito a fare lo stretching proprio sotto ai suoi occhi. Poi la frase che forse non avrei mai dovuto pronunciare: "so che non ti dispiacerebbe farti fare una visitina dal tuo amico medico". Lei mi provoca ancora di più, dicendomi di non sfidarla. Io le do il colpo di grazia, dicendole che le piace puttanella ma che so che non avrebbe mai il coraggio di mettersi in una situazione così ambigua, perché alla fine è una cagnolina fedele. Lei mi monta a cavalcioni e scopiamo avidamente fino all'orgasmo. Ci vestiamo e usciamo di casa, io devo fare delle commissioni, lei deve andare a lezione. Nel pomeriggio ci troviamo a casa, dopo pranzo, e iniziamo a chiacchierare di come sia andata la nostra giornata. Ma questa chiacchierata prende subito una piega strana: Giulia mi dice di aver prenotato una visita per un controllo dei nei. A questa affermazione, perplesso, le chiedo se stesse bene, non avevamo mai affrontato l'argomento. Lei mi risponde che è solo per un controllo e la discussione si chiude così. Più tardi, accoccolati sul divano, iniziamo a stuzzicarci a vicenda. Lei mi sfila i jeans, e mentre prende il cazzo tra le mani mi dice: "quasi dimenticavo, siccome non abbiamo molti soldi ho deciso di risparmiare: la visita medica la ho domani, mi visita Martino, sai, un favore ad un'amica", e ammicca. Vengo pervaso da un senso di gelosia ed eccitazione mescolati tra loro. "Sei proprio una troietta", le rispondo. Lei mi zittisce, si mette a quattro zampe e mi ordina di leccargliela, io eseguo. "Anche il buco del culo", mi dice. Ed io eseguo. "Per fortuna era io la cagnolina", mi dice gongolando, prima di salutarmi sul cazzo e farmi raggiungere l'orgasmo. Dopo la scopata, finito il senso di eccitazione inizia quasi a tormentarmi il pensiero della sua visita da Martino il giorno dopo. Da un lato penso che non succederà nulla, lei non le ha mai dato segnali troppo chiari, ma dall'altra conosco Giulia e so bene che lui è nella posizione di approfittarne un po', con la scusa del controllo medico. Con qualche preoccupazione ancora in testa andiamo a dormire, nonostante i miei pensieri portino solo da una parte.
La mattina seguente io devo andare al lavoro, Giulia ha la fatidica visita da Martino. Ci svegliamo, lei inizia subito a massaggiarmi il pacco con fare malizioso, ma poi si ferma. "Mi preparo per la visita", dice. Vedo che indossa una brasiliana nera con il reggiseno abbinato, dei leggings e un maglioncino corto. "Non vestirti così per favore", le dico. "È solo una visita, Mattino farà il bravo, non c'è tutta questa confidenza", mi risponde ammiccando, prima di afferrarmi nuovamente il cazzo tra le mani. Io non posso oppormi. "Stai tranquillo, sono una brava cagnolina fedele", dice mollando la presa dal mio pisello e lasciandomi a bocca asciutta. Io finisco di vestirmi e prendiamo strade separate, io al lavoro, lei da Martino. Alle 11 mi arriva un messaggio da Giulia: "visita finita, mi ha detto che è tutto apposto! È stato bravo, mi ha controllato bene, ha detto che non ho nei sospetti e che sono in salute;)"
Sbianchisco, ma il mio cazzo nei pantaloni è di marmo. "Come ti ha controllato bene?", Replico. "Amore, era pur sempre una visita, anche se era martino;)". Non le rispondo più. Sono preoccupato, arrabbiato, eccitato. "Nulla di che amore mio", mi scrive poi. Le rispondo con due cuori. La sera torni a casa e la trovo ancora vestita come per la visita, che prepara la cena. Entrando do un'occhiata al suo fondo schiena, cazzo, è davvero bello, e quei leggings lo enfatizzano davvero tanto. Quando la cena è pronta parliamo del più e del meno, e dopo aver mangiato ci buttiamo sul divano. "Allora com'è andata la visita amore?", esordisco. "Mmmm come mai ti interessa? Non ti basta sapere che sono in salute?", Mi dice spacciandomi i jeans. "Vuoi sapere proprio com'è andata? Cosa mi ha fatto Martino?". Il mio cazzo sta esplodendo. Lei me lo tira fuori ed inizia a segarmi lentamente, mentre mi racconta della visita che le fatto martino.
"Sono arrivata a casa di Martino e ci siamo bevuti il caffè. Intento gli ho spiegato che ero preoccupata perché avevi visto un servizio alla televisione che parlava della prevenzione per le malattie della pelle e che volevo essere controllata da qualcuno. Lui ha acconsentito e mi ha spiegato che avrebbe dovuto visionare la pelle nuda, e valutare la presenza di eventuali nei.". La guardo e le chiedo se fosse vero o se voleva solo farsi guardare. "Volevo farmi guardare, cagnolino. E volevo mettere alla prova quel porcello di martino". Sono geloso ma eccitatissimo. "Mi ha fatta spogliare, prima la maglietta, poi i pantaloni. Ha iniziato a controllarmi la testa, il viso, la bocca, le ascelle, il petto". Mi guarda e inizia a segarmi più forte. "Le tette. Mi ha ordinato di togliere il reggiseno e io l'ho fatto. Mi ha guardato le tettine, anche intorno ai capezzoli". Ero una turbina di emozioni, stavo già per venire, le chiedo di rallentare. Lei rallenta, poi stacca le mani e si mette il mio cazzo tra i piedi. "Mi ha fatto togliere i calzini ed ha iniziato a controllare tra le dita dei piedi e sotto la pianta. Mi ha detto che ho dei nei, ma che gli sembrano benevoli." Mi riprende il cazzo tra le mani. "Mi ha fatta sdraiare e ha controllato la pancia e le gambe davanti, poi mi ha chiesto se avessi nei nella zona della patatina". Ero preoccupatissimo, le chiesi la sua risposta. "Lui all'inizio sembrava non volesse mettermi in imbarazzo, ma presto haha capito che tutto sommato non mi dispiaceva. E nemmeno a lui. Gli ho detto che è solo una visita e che sono fidanzata, quindi non deve preoccuparsi. Mi ha spostato le mutande lateralmente e mi ha controllato il pube, poi ha leggermente allargato le labbra della mia fighetta". Stavo per esplodere ma non potevo darle questa soddisfazione. Lei si avvicinò con la sua faccia al mio cazzo e proseguì con il racconto. "Mi ha fatta girare, da distesa, e mi ha controllato gambe e schiena. Dopo mi ha fatta alzare, si è seduto sul divano e mi ha posizionato davanti a lui, di schiena. Mi ha spinto in avanti in modo tale che inarcassi la schiena, ero piegata con il mio culo davanti alla sua faccia." Aumenta il ritmo della sega, e si avvicina sempre di più. "Senza chiedermi nulla mi ha tirato giù le mutande, mi ha aperto le chiappe e ha iniziato a guardarmi dentro. Mi stava controllando per bene il buchino del culo". Non resisto più e le sborro copiosamente in faccia. "Mentre mi allargava il culo con le mani mi ha confessato che era un po' di tempo che sperava di poterlo fare, ma sapeva fossi fidanzata." Mi ha detto mentre le sborravo sul viso. "Poi mi ha fatta rivestire, l'ho ringraziato e gli ho promesso un caffè in cambio, o un favore..". Le infilai il cazzo in bocca, la gelosia stava prevalendo e volevo dimostrarle che ero io a comandare. Si prese l'ultima mia sborra in bocca, e dopo aver deglutito concluse " Lo sapevo che eri un cornutello, cagnolino fedele". Mi diede un bacio appassionato e andammo a dormire. Fu la sborrata migliore della mia vita.
(Se piace pubblico un secondo capitolo)
scritto il
2023-04-09
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