Piacere da " ginecomastia"

di
genere
bisex

Affetto da sempre da ginecomastia, in modo particolare da adolescente, provavo forte vergogna di fronte ad alcuni miei compagni, altri invece apprezzavano molto. Crescendo ho saputo accettare questo problema, anzi ora che ho trentadue anni e sono sposato mi piace metterlo in mostra. Sono maschio al 99%, l’1% me lo lascio per goderne. Abbiamo la stessa misura io e Lisa mia moglie, quando scopiamo mi dice sempre di sentirsi su un piano rialzato. I rapporti sessuali tra me e lei sono più che appaganti, anche lei ormai è entrata convintamente nel tunnel “illuminato” del mio seno, mi incita a mostrarlo sotto i vestiti e renderlo più che evidente, gode a sentire i commenti. Ne godo
anch’io quando mi guardo allo specchio nella più completa nudità, vedere il contrasto tra quel bellissimo seno e quel meraviglioso cazzo (come lo definisce Lisa) mi eccita in modo particolare.
Ho una piccola passione, quella di fare almeno 20 km al giorno in bici, inizialmente veniva
anche Lisa, poi notando lo sviluppo di alcun muscoli, si è data al podismo, io continuo da solo con la bici. Non mi piace la compagnia nello sport, devo decidere io cosa fare e se ne ho voglia, col mio seno immagino gli sfottò. Dopo l’allenamento è mia abitudine fermarmi su una spiaggia isolata e fare degli esercizi di agilità e allungamento. Sarei ipocrita se non dicessi che a volte sono stato avvicinato da maschi letteralmente impazziti dal mio seno e dal mio cazzo, ho ricevuto pompini da mozzare il respiro, anzi a volte io stesso ho accalappiato qualche ragazzo predisposto a farmi un pompino. Sarei ancora più ipocrita se non dicessi che anch’io mi sono dilettato in qualche gustoso pompino ingoiando tutta la sborra e riversando la mia eccitazione su Lisa
ripensando a quel meraviglioso cazzo che fino a qualche ora fa era il mio piacere. L’eccitazione quando è eccessiva porta a non capire nulla, porta a non rendersi conto delle conseguenze di eventuali iniziative sbagliate. Ecco appunto, in una di queste, dopo aver fatto un pompino, disgraziatamente delizioso, preso dall’eccitazione malata, era una domenica mattina, siamo rientrati insieme io e Lisa, siamo andati subito sul letto, abbiamo scopato quasi con violenza, al massimo del piacere ho coinvolto Lisa raccontandole quello che avevo fatto, aggiunsi “Per la prima volta in vita mia” Si è bloccata di colpo, non se l’aspettava, il mio pentimento è stato immediato ma ormai la frittata era fatta. Più volgare che mai Lisa enunciò “Sei frocio? Ti piace succhiare il cazzo”? “Sai che non è come dici, è stato un momento in cui ho perso
il controllo delle mie azioni, un ragazzo è letteralmente impazzito per il mio seno, mi ha soggiogato, lo ha tirato fuori ha preso la mia mano portandola sul suo cazzo, mi ha abbassato la testa con forza mettendomi quell’arnese in bocca, obbligandomi a farlo con violenza. Se avessi reagito poteva farmi male, era un gigante, in pratica non ho avuto alternative. Mentivo spudoratamente, non c’era stata nessuna violenza, anzi l’ho sollecitato io a sbattermi il cazzo in bocca. Quel tipo di giustificazione la convinse, mi chiese “Era grande quel cazzo”? “Certo che si era attaccato ad un omaccione alto due metri” “Forse non devo lasciarti andare da solo, ora o torno al ciclismo, sai che non mi piace, oppure ti dedichi al podismo”.
Più che un invito era un ordine. In quel caso mi sono piegato al suo volere.
I nostri rapporti sessuali, ripresi in maniera straordinaria, erano contornati spesso dalla domanda “Cosa hai sentito avendo quel cazzo in bocca” “Amore sarò sincero fino all’osso, ad un primo momento di ribrezzo è seguita una parziale indifferenza, per finire poi con un tremendo piacere. E poi perché me lo chiedi anche tu succhi il mio cazzo” “Il tuo cazzo lo conosco, chiedo per sapere cosa si prova avere in bocca un cazzo sconosciuto” “Hai forse intenzione di provare” “Si sono fermamente convinta di ripagarti con la stessa moneta, ti amo sempre, però uno sfizio voglio toglierlo, anzi sarò sincera anch’io ho sempre pensato di farlo ma avevo paura della tua
reazione, ora non più” “Amore se me lo avessi chiesto te lo avrei concesso immediatamente, scegli tu la persona adatta, voglio esagerare, magari è una domanda che non ancora mi fai, se vuoi ci puoi anche scopare, perfino nel nostro letto, ti vorrei proprio vedere succhiare il cazzo ad un estraneo e poi farti scopare” Quella mattina non riuscivamo a mettere la parola fine alla nostra eccitazione. Dopo otto giorni mi fece trovare Davide a casa, aveva scelto. Lisa ha succhiato il cazzo di Davide per oltre un’ora, fino al resto della mattinata hanno scopato, nel pomeriggio Davide si è dedicato a succhiare il mio seno, il mio cazzo e voleva leccarmi il culo a cui mi sono opposto fermamente. Forse quell’uno per cento di non sentirmi maschio va
rivisto è meglio fare 50 e 50.
scritto il
2023-06-22
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