I miei piedi come arma di seduzione
di
Le infradito di Edoardo
genere
gay
Ciao sono Edoardo, vi inizio a raccontare qualche mia esperienza. Intanto inizio dalla mia età: ho 23 anni, sono feticista e un amante molto passionale, ho avuto un po’ di esperienze in cui il comune denominatore sono le mie infradito, oggetto di seduzione impeccabile. Vi ho raccontato della mia esperienza con un uomo delle pulizie di nome Dimitri, dell’est europeo, 45 anni e già nonno. Dopo una seduzione fetish siamo finiti col farlo in terrazza condominiale. Ieri lo ho rivisto, dopo averlo evitato un po’ di volte perché pensavo di esagerare con lui, avrebbero potuto scoprirci… Invece ieri mi ha salutato, mi ha abbracciato e baciato su una guancia, in una maniera molto dolce e affettuosa. Ci trovavamo lungo le scale del palazzo e tenendoci per mano, con le dita delle nostre mani intrecciate e incastrate come due ingranaggi che non devono staccarsi. Lui è davvero premuroso, mi chiede come sto etc e mi propone di incontrarci alle 12, una volta finito il suo turno, ci stacchiamo e ci salutiamo con un bacio sulle labbra. Salgo su in terrazza per le 11:45, uscendo in canotta nera, pantaloncini corti e ai piedi le solite infradito nere. Trovo già ad aspettarmi Dimitri che chiude la porta a chiave e inizia a spogliarmi per fare l’amore. Io lo fermo e gli dico che sono molto preso da lui fisicamente, però ho molti dubbi su una nostra probabile storia, in quanto lui è più grandi di me di venti anni e soprattutto perché è nonno, padre e non mi va di coinvolgerlo in una situazione più grande di lui. Dimitri intreccia le sua mani alle mie e mi rincuora dicendomi che la sua situazione in famiglia è serena, praticamente è separato in casa ed è libero di fare ciò che vuole e si sente, aggiungendo però che a mia volta devo essere sicuro anche io di continuare questa nostra conoscenza. Al che aspetta una mia risposta che tarda un po’ ad arrivare, gli stringo fortissimo le mani, che sudano e bagnano anche le mie, gli faccio cenno di sì e lo bacio ardentemente. Iniziamo a spogliarci come due teneri amanti, con meno foga rispetto all’ultima volta, come se volessimo goderci ogni momento del nostro rapporto sessuale. Ci sdraiamo ormai nudi per terra, lui mette un telo per non sporcarci e iniziamo il rapporto fisico. Lui mi abbraccia da dietro, inizia a penetrarmi in maniera così passionale e accurata. È bravo anche negli intervalli, tanto che voglio fargli capire che lo desidero sempre più, che mi piace come mi sta amando, quindi giro la testa e lo bacio, leccandogli prima il collo, poi le orecchie e infine le labbra. Intreccio la mia mano alla sua e continuiamo forse per 10 minuti in quella posizione. Decido dopo un po’ di cavalcarlo, quindi mi metto seduto su di lui, lo penetro e iniziamo a scoparci follemente stavolta come due tori imbizzarriti. Gli afferro le mani come se fossero briglie e lo cavalco con un’indole affamata che lo fa prima gemere, poi godere, poi fermare. Dice che stiamo esagerando, che scopando in quel modo ci avrebbero sentiti, per questo preferiva farlo più soft. Io sorrido, capisco di aver un po’ esagerato e inizio a leccargli il sedere, sputargli dentro, leccargli i piedi e a fargli un footjob con il mio piede. Iniziamo a strusciarci i piedi e a bagnarli con la nostra sborra, così poi da pulirli con leccate infinite. Iniziamo così a farlo sempre più violentemente che a un certo punto pensiamo sia meglio placarci e ricomporci. Peccato che dopo due minuti sentiamo qualcuno salire le scale… Forse ci hanno scoperti…
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