Una cena particolare

di
genere
scambio di coppia

Ciao eccomi qui, sono passati diversi anni dal racconto di gioventù “Vancanza in Tunisia” adesso ho 28 anni e non sto più con la splendida Laura ma sono felicemente single.
Il lavoro, gli studi, le esperienze della vita ci hanno allontanato e portato su strade diverse; oramai io lavoro stabilmente al Nord e la mia Laura, anzi ex Laura ha preso il largo, fa la hostess per una nota compagnia di Crociere.
Ogni tanto ci sentiamo per i rispettivi compleanni e feste comandate ma sono passati anni dall’ultima volta che ci siamo visti.
In settembre 2009 ricevo una telefonata da uno strano numero dall’estero:
“Ciao Royy sono Laura, domani attracco a Genova rimango un solo giorno dai vediamoci per una cena”
Era venerdì sera e non potevo assolutamente mancare a quell’occasione e poi avevo davvero piacere di vederla anche se sapevo che non sarebbe successo nulla.
Così fù, ci incontrammo e come due buoni amici cenammo e ci raccontammo gli anni di vita trascorsi l’uno lontano dall’altro.
Laura era diventata ancora più bella, una vera e propria donna, capelli lunghi color rosso mogano con venature ramate, con una stupenda frangetta squadrata come si porta adesso, un vestitino a tubino nero modello hostess, tacchi non troppo lunghi ed un filino di trucco come piace a me.
Quella sera tra noi non successe nulla purtroppo, non so se per colpa mia o perché era meglio che non succedesse ma parlammo tanto e di tante cose e ovviamente anche dei miei racconti:
“Ne hai scritti altri di racconti?” Mi disse Laura
Ed io:
“Avrei voluto ma dopo un anno ci siamo lasciati” e le sorrisi…
E lei guardandomi negli occhi mi rispose:
“Ma di quella cena??? non hai scritto più, ricordo che volevi farlo”
Vidi nei suoi occhi un lampo di fuoco e passione e per un solo secondo sembrò che non ci fossimo mai lasciati ma presto tutto tornò come prima e quella luce si spense subito.
“Ma no, sai che non lo ho fatto e poi te ne avrei parlato prima di farlo; non avrei mai scritto qualcosa su di noi senza dirti nulla: sai come sono fatto”
Lei mi prese la mano sul tavolo, si alzò e avvicinandomi a me mi diede un bigliettino da visita con il numero di cellulare, che già avevo, ed un indirizzo di posta elettronica, sussurrandomi:
“Voglio che scrivi il racconto di quella sera e me lo mandi per mail, così quando sono triste penso a quando ero felice con te”
Si allontanò per andare in bagno e così potei ammirarla in tutto il suo splendore; mentre percorreva il lungo corridoio che la separava dalla toilette, vedevo persone dai 15 agli 80 anni che giravano lo sguardo per osservarla mentre cavalcava il pavimento.
Mi ribollì il sangue per la gelosia ma forse era solo la rabbia di aver lasciato che quella ragazza spettacolare potesse essermi scappata via……..
È la prima settimana di Settembre, ultimi giorni di vacanza prima di riprendere in mano i libri dell’ Università.
Giù in Campania, dove ero prima di trasferirmi, fà ancora caldo molto caldo, abbiamo deciso di andare a cena in noto ristorante della zona con una coppia di amici: Sandro e Roberta.
Lei è una carissima amica di Laura dall’infanzia mentre Sandro è il suo nuovo ragazzo da qualche mese.
Laura è molto felice di quella cena perché per un motivo o per un altro non si vedevano da diverso tempo.
Ma più che felice è anche particolarmente eccitata e mentre sta preparandosi per la cena inizia a parlarmi di Sandro:
“Sai Royy, Sandro è proprio un bravo ragazzo, oltre ad essere molto carino, non fa altro che riempire Roberta di regali e poi si vede che le vuole proprio bene. Roberta è stata proprio fortunata ad incontrarlo, pensa che la sera che lo ha conosciuto in quel locale c’ero anche io con Roberta e per tutta la sera lo abbiamo mangiato con gli occhi ”
Un po’ infastidito per questa sviolinata un pò inopportuna rispondo freddamente:
“Potevi metterti tu con lui!!” e continuo a insaponarmi il volto con la schiuma da barba.
Laura capisce e spegnendo il phon ancora con i capelli umidi si avvicina a me.
È stupenda, in accappatoio bianco, un pò corto e infeltrito dai tanti lavaggi, che mette in risalto le sue splendide gambe ancora abbronzate e poi quel profumo misto di donna e di bagnoschiuma che mi fa impazzire.
Non curante di quello spettacolo continuo a rasarmi, quando lei con il braccio sinistro mi ferma la mano e mi sussurra all’orecchio:
“Io sto con te e basta”
In un secondo l’accappatoio che era solo tenuto dalla sua mano si apre di pochi centimetri giusto il tempo di godere di uno vista inaspettato: si è depilata facendosi il biscottino, un ciuffetto rettangolare saliva dalle grandi labbra fino ad arrivare al pube.
Un brivido non so se per la visione o per la lingua di Laura che ha sfiorato il mio orecchio, mi percorre tutto il corpo lasciandomi quasi immobile.
Sto quasi per tagliarmi e mi ci sono voluti alcuni secondi per riprendermi e dirle:
“Mhhh vedo che abbiamo fatto il biscottino, forse è per Sandro” e dolcemente con le mani ancora bagnate accarezzo quei cm di pelo così perfettamente squadrati.
Mi becco da Laura un sonoro:
“Cretino!!!”
E subito si allontanòasculettando come solo lei sa fare.
Sono le 20:00, come sempre in ritardo e dobbiamo ancora raggiungere Roberta e Sandro al ristorante per le 21, così acceleriamo i preparativi.
Io mi vestio sobriamente, nulla di particolare un bel jeans attillato come piace a Laura, stivaletto nero per essere un po’ più alto del mio metro e 77 cm e camicia nera e giacca. Insomma sportivo ma anche elegante o almeno così credevo.
Sono di là in bagno che finisco di pettinarmi e dallo specchio posso scorgere la preparazione di Laura.
Ha deciso di mettersi in tiro alla grande, già il pomeriggio era stata dal parrucchiere, adesso è li seduta ai piedi del letto con i suoi lunghi capelli neri scalati leggermente dietro.
Non indossa calze, così che le sue cosce possano dare maggior risalto, un perizoma semplice e un reggiseno a balconcino ovviamente abbinato facevano capolinea:è un incanto vederla prepararsi e mettersi in tiro.
Per l’occasione vuole agghindarsi in maniera sublime, data l’aria fresca dell’estate ha optato per un vestito da sera nero, lungo fino alle caviglie, ma con scollatura e spacco laterale.
Le bretelline sono quasi inesistenti, si allungano morbidamente sopra i seni, prima di cedere il passo alla leggerissima stoffa che avrebbe avuto il compito di coprire il suo corpo fantastico.
L’abito è aperto anche dietro e con le spalline trasparenti rende la schiena di Laura completamente nuda, infine scarpe con tacco non altissime ma ugualmente sexy.
Il tutto condito con il classico trucco leggero di Laura che le dona quell’aria sbarazzina da ragazza ma con una forte essenza di donna e femmina.
Siamo pronti finalmente, raccolgo le ultime cose portafogli, orologio e chiavi della macchina e io e Laura ci incrociamo in corridoio così la vedo finalmente pronta venire verso di me, sorrideva, sapeva di essere tremendamente sexy.
Cammina verso di me e ad ogni movimento deve portare la mano al petto per impedire alle sue tette di saltar fuori dal vestito.
La osservo meglio e mi rendo conto che è semplicemente incantevole, il vestitino spiegazzato e ancora non sistemato, due cosce ben tornite e abbronzate, i suoi lunghi capelli scuri leggermente mossi sul viso nel quale spendono i suoi due grandi occhi verdi.
Le labbra non troppo carnose sono un invito ad essere baciate, insomma una vera dea, una irresistibile e attraente creatura della quale era impossibile non sortire il fascino.
Rimango impietrito e immobile per una seconda volta, mi passa davanti, si avvicina e avvinghiandosi mi da un bacio con la lingua.
Sento le sue tette premere sul mio petto ed un pò per il bacio, un pò per le tette ho un’erezione istantanea.
Forse Laura la percepisce attraverso la patta dei jeans perché stringendomi le mani al sedere avvicina il mio bacino al suo e mi dice:
“Mhhh quasi quasi disdico e chiamo Roberta“ e allontanandosi sghignazzando:
“Ti piacerebbe vero, dai andiamo! Allora dai, non rimanere lí impalato abbiamo solo 30 minuti per arrivare al locale”
Giusto il tempo di riprendermi per quella visione e le dico:
“Voglio sperare che non hai finito di sistemarti, ti balla tutto li davanti ”
“Si si, padrone“
Un pò sbuffando ed infastidita si sistema bene il reggiseno così che il vestito potesse meglio contenere le tette.
Guardandola negli occhi vedo una strana luce in lei, si percepisce che è euforica ed eccitata.
Mi precipito alla porta per iniziare a chiamare l’ascensore e guadagnare qualche minuto, ma mi accorgo che l’ascensore è già al mio piano così rientro in casa per spegnere le ultime luci, inserire le chiavi nella toppa della porta e chiamare Laura che a causa del buio non vedo da nessuna parte.
“Laura ma dove sei? Dai facciamo sempre tardi“
Eccola, finalmente la vedo, tutta pronta e preparatissima per uscire, avvicinarsi a me, per uscire Laura è costretta a passarmi davanti creando un gioco di incastro con me che appoggiato alla porta di ingresso me la sento strusciare sul mio cazzo.
“Dai Laura che fai, è tardi non possiamo sempre fare queste figure”
E lei:
“Si hai ragione ma proprio non ci passo, non è colpa mia” e con la mano indica il mio cazzo.
“Hai visto anche tu, bisogna farlo sgonfiare“ Sorridendo mi sussurra all’orecchio mentre mi tiro la porta di casa e cerco di chiudere con le chiavi.
Ma neanche il tempo di fare due mandate alla porta che con un movimento felino Laura si piega in avanti e coperta dal semi buio del pianerottolo è lì in ginocchio che mi ha già slacciato la patta dei pantaloni.
In un attimo le sue voraci mani hanno aperto i pantaloni ed hanno anche liberato dagli slip il mio cazzo che svetta fuori dalla patta.
Senza preamboli o preliminari Laura inginocchiata oscenamente sul pianerottolo della nostra casa ha ingoiato tutto il mio cazzo ed inizia un sublime ma repentino pompino:
“Laura ma che fai, dai potrebbero vederci, se la signora di fronte apre la porta come facciamo, dai staccati non è il momento”
Laura ingoia il mio uccello per altre due volte e dopo aver mugugnato un pò mi disse:
“Mhhh, vorrei smettere ma se non togli la mano dalla mia testa come faccio”
E subito si rifionda sul mio cazzo.
In effetti non me ne sono accorto ma mentre il mio cervello diceva di smettere, la mia mano appoggiata dolcemente sulla sua nuca le dettava i tempi.
“Sei proprio una porca, dai continua” Le dico e con la mano destra mi intrufolo nella scollatura del suo abito per toccarle le tette.
La posso vedere attraverso lo specchio posizionato all’ingresso, è piegata con le cosce aperte, con una mano accompagna l’abile lavoro di bocca mentre con l’altra mi stimola le palle.
Mi accorgo anche che non porta nulla sotto il vestito nonostante la avessi vista prima indossare un perizoma nero.
Così sotto al vestito è completamente nuda, a parte il reggiseno all’interno del quale avevo già messo una mano.
Laura infatti successivamente, mi disse che la gentilissima commessa che le aveva venduto il vestito, aveva dichiarato la totale incompatibilità di tale indumento con qualsiasi capo di intimo e così aveva pensato di togliersi il perizoma prima di uscire: che troia la mia Laura.
Mi piego ancora ulteriormente, inginocchiandomi quasi con lo scopo di passare la mia mano dalle tette alla sua fica.
È completamente bagnata e non ho difficoltà ad inserire l’indice dentro. Mentre sono piegato, le spingo il mio cazzo sempre più in gola fino a farla mugulare più forte, non so se per la spinta o per il mio dito che ha in fica.
È fantastica, di solito mi fa godere con dei pompini certosini, sa che mi piace vederla in faccia mentre lentamente sale e scende sul mio cazzo, vedere i suoi capelli muoversi sinuosamente a ritmo delle sue pompate, alternare leccate a ingoiate, sentire i suoi mugolii soffocati in gola dal mio cazzo. Invece ora è diverso, è una sorta di sveltina, lo succhia forsennatamente come se non avesse mai visto un cazzo.
Sto quasi per venire quando sento chiamare l’ascensore, pochi secondi di lucidità e capisco che c’e’ qualcuno a piano terra che lo ha chiamato e forse sta salendo.
“Dai, Laura fermati, sta salendo qualcuno, ci possono vedere attraverso la finestrella dell’ascensore, dai ci conoscono tutti nel palazzo”
Un ultima leccata e Laura con la faccia di una bambina a cui le è stato tolto il giocattolo si rialza e frettolosamente tenta difficilmente di far rientrare il mio cazzo nelle mutande attraverso la patta dei pantaloni.
Un po’ affannati e dopo esserci frettolosamente sistemati ci avviamo all’ascensore quasi per vedere la faccia della persona che ha disturbato il mio divino pompino. Sento l’ascensore fermarsi al piano inferiore, rumore di porta che si apre, rumore di porta che si chiude e poi silenzio.
Scampato il pericolo, l’ascensore si è fermato un piano sotto al nostro, come un pazzo in preda ad un raptus con una mano tento di riaprirmi la patta dei pantaloni e con l’altra mi avvicino a Laura e la invito a terminare il lavoretto che aveva iniziato.
Laura scansa la mano dal suo collo e con la stessa chiama l’ascensore dicendo:
“E’ tardi sono 20:30 dovevamo essere già sotto casa di Sandro e Roberta” E saltellando rientra in casa per poi uscire dopo pochi secondi con il perizoma in mano dicendo:
“Mhhh forse è meglio che le rimetto mi sa che te ne sei accorto”
Ed io:
“Forse è meglio!! Cammina dai”
Ancora un pò sconvolto ci dirigiamo in fretta sotto casa di Sandro e Roberta con circa 20 minuti di ritardo, classico squillo sul cellulare e dopo 5 minuti finalmente li vedo uscire insieme dal portone mano nella mano.
Sandro indossa un pantalone classico da ufficio, camicia a righe modello slim di quelle che esaltano il fisico e avvolto sopra le spalle un maglioncino di filo, stile figlio di papà; non ricordavo fosse così alto forse 1 ,85 e comunque sicuramente è un bel ragazzo.
Ma è quando vidi Roberta che rimasi abbagliato dalla sua bellezza: lei è una splendida rossettina con occhi verdi scuro e una bocca leggera e sensuale.
Non molto alta, statura normale per una ragazza 1,60 circa ma con i tacchi faceva la sua porca figura.
Conoscevo già Roberta, avevo già ammirato il suo corpo al mare ed in particolare il suo seno, aveva un seno abbondante tenuto a bada da un leggero maglioncino viola a collo alto che però lasciava disegnate le sue prorompenti tette.
Il suo bel culo è fasciato da una stretta gonna longuette nera, che mette in risalto le sue generose curve e fa intravedere maliziosamente il bordo del casto slip che indossava.
Nonostante fosse vestita in modo molto semplice e avesse una faccia da bravissima ragazza viene proprio da spogliarla con gli occhi: una ragazza con la faccia da angelo ma il fisico da porca: uno spettacolo insomma.
Io e Laura usciamo dall’auto per i classici saluti: calorosa stretta di mano tra me e Sandro e classici bacetti sulle guance tra femminucce e maschietti.
Ma nel salutare Laura, Sandro esclama:
“Complimenti sei davvero in tiro, vedi che stasera non esci per andare a caccia di uomini, non vorrai mica farci litigare e fare a botte con qualche balordo che ti molesta”
E abbracciandosi si salutano.
Laura subito ribatte:
“Non ti preoccupare so mettere a posto i mandrilloni come te, anzi visto che fai tanto lo spiritoso vieni dietro con me, così se fai ancora il cretino ti sistemo io per le feste. E poi Roberta soffre l’auto e va a finire che ci rovina la serata come l’altra volta”
Leggo negli occhi di Roberta un pò di fastidio per la troppa confidenza che i due dimostravano.
Infatti nell’entrare in macchina Laura e Sandro iniziano a spingersi con il bacino come per fare a gara a chi entrava prima in auto. Laura ha la meglio e con una gomitata allo stomaco si intrufola per prima in auto, ma nel farlo inevitabilmente finisce per strusciare il suo bel culo sul pacco di Sandro.
Come se non bastasse Laura, nel sedersi fece inopportunamente salire la gonna mettendo in mostra le sue cosce abbronzante.
Il locale dove abbiamo prenotato è un locale un pò fuori mano ma molto carino e con un ottimo panorama quindi impiegamo una buona mezzora per raggiungerlo e durante il tragitto parliamo e scherziamo del più e del meno.
Finalmente ci sediamo, una serata calda con l’aria frizzante, la tavola apparecchiata fuori sulla terrazza in una sorta di giardino con vista mare; iniziamo ad ordinare: antipasto, primo e secondo: il tutto condito con un bel vino rosso 13,5 gradi.
Le ragazze continuano a parlare, scambiarsi inciuci, gossip, segreti sussurrati nelle orecchie e io e Sandro invece parliamo di calcio, lavoro e di come fosse piacevole quella serata.
C’è sempre stata un po’ di sana sfida tra le ragazze sin da bambine, dovuta alla diversità di carattere: Roberta era sempre stata più brava a scuola, anche a casa non aveva mai dato problemi, era reputata la classica brava ragazza ed anche negli amori la sua vita era stata caratterizzata da poche storie, tutte serie e lunghe e pochissimi valzer di ragazzi e fidanzati.
Ben diversa invece la mia Laura sempre in bilico a scuola con promozioni sofferte, sempre casini a casa ed in strada e soprattutto tanti fidanzati prima di me.
Anche i loro fisici erano completamente diversi.
Laura magra, con un fisico asciutto e atletico, un culetto da modella, una bella terza scarsa di seno e soprattutto sempre abbronzata.
Roberta alta un metro e 60 circa con un bel fisico mediterraneo, un bel culone alto, belle cosce tornite e soprattutto una 4 abbondante di reggiseno.
Sandro continua ad essere il nostro sommelier e chissà perché finisce sempre con il riempire prima il bicchiere di Laura che oramai è evidentemente un pò brilla; Roberta ha smesso di bere già al primo piatto mentre io con moderazione seguo il susseguirsi dei brindisi.
Si è fatto abbastanza tardi ed il ristorante inizia a svuotarsi e rimaniamo quasi soli
Continuiamo con un giro di dolci, liquori, caffè e ammazzacaffè; l’alcool inizia a fare il suo effetto e tra una risata ed un brindisi il discorso finisce inevitabilmente sul sesso: storie di ex, paragoni con fidanzati e fidanzate di amici, luoghi comuni sulle dimensioni dei ragazzi di colore ect ect.
Laura e Roberta si alzano per andare in bagno: Laura a causa dell’alcool ondeggia più del solito, ogni passo ancheggia paurosamente il suo bellissimo culo, la stoffa leggera del vestito che indossa scende morbidamente sulle sue forme e mette in risalto il culo.
Roberta invece cammina più sicura e dritta ma è un incanto anche lei.
Oltre ai camerieri, anche Sandro rimane abbagliato da quello spettacolo tanto che in segno di scherzo gli passo più volte la mano davanti agli occhi e gli dico:
“Spero stai guardando il culo della tua ragazza vero? ” E lui mi risponde:
“ Certo che si, allora mi sa che guardiamo tutti e due la stessa cosa?“
E ci mettiamo fragorosamente a ridere.
Sandro era simpatico, andavamo d’accordo ma non mi piaceva molto, aveva sempre quell’aria da furbetto e non riuscivo mai a capire cosa stesse pensando e cosa avesse in mente.
È tardi, chiediamo il conto, ci offrono un ultimo giro di limoncello e così ci incamminiamo verso la nostra auto.
Laura e Sandro sembrano i più alticci tra noi, ma anche Roberta non è completamente sobria, l’unico in grado di guidare e di non rischiare punti sulla patente sono io.
Apro l’auto e stavolta Laura e Roberta si posizionano dietro e nonostante Sandro faccio lo scemo facendo finta di passare anche lui dietro in mezzo alle 2 ragazze, alla fine si posiziona di fianco a me.
Stavolta nel salire dietro, tocca a Roberta farci vedere le sue grazie, infatti in un attimo la sua gonna castigata le sale vertiginosamente scoprendo le sue fantastiche cosce.
Roberta:
“Cazzo dai non state tutti a guardare. Ma non avete mai visto delle gambe ”
Roberta imbarazzatissima, subito si sistema ma nel farlo con troppa foga finisce per tirare troppo giù la gonna mostrando così la parte bassa della pancia e parte degli slip che indossava.
Laura, nel frattempo, le sfiora la pancia esclamando:
“Hai proprio un bel monte di venere ma questi - - indicando un piccolo ciuffo di peli che faceva capolinea dagli slip - - ai ragazzi proprio non piacciono, te lo detto un sacco di volte, hi hi hi hi”.
E così dicendo, in un secondo apre a più non posso lo spacco laterale del suo vestito e scansando leggermente lo slip verso il basso ci fece ammirare il suo monte di venere dal quale invece non sporgevano peli.
Scoppiammo tutti in una sonora e fragorosa risata.
Arriviamo sotto casa di Sandro e Roberta cantando e urlando come degli ubriachi e loro ci invitano a salire per un caffè.
Saliti sopra Sandro e Roberta ci fanno lasciare i cappotti in camera da letto dove non posso non notare un grande specchio di almeno due metri posto sulla parete di fronte al letto matrimoniale.
Laura notando che mi ci sonolm soffermato disse ad alta voce:
“Cosa stai immaginando porcello, lo vorresti mettere anche in camera nostra vero? Chissà quante maialate avrà visto questo specchio?“
Roberta allora le rispose:
”Ma che dici, serve per truccarmi e vestirmi meglio “
È tutti quanti ridendo le rispondiamo:
“Si si certo….. “
E di nuovo tutti a ridere.
Le ragazze sono più stanche di noi, forse anche per i tacchi alti, così decidono di andare a darsi una sistemata in bagno mentre Sandro ha iniziato a preparare il caffè per tutti.
Dopo pochi minuti le vediamo arrivare belle come due dee:
“Eccoci qui avete fatto i bravi ? ” Con una voce sbarazzina la mia Laura entra in soggiorno con Roberta.
Io e Sandro rimaniamo di stucco, Roberta si era completamente cambiata con abiti per casa, indossa un pantaloncino di tessuto color grigio, corto sopra le ginocchia ed una t-shirt bianca classica, la maglia sarà forse una xl e le scende abbastanza larga dando maggiore fascino a quella splendida visione.
Ha anche legato i capelli, ora tiratissimi dietro alla nuca in una coda che mostra maggiormente i lineamenti e il suo viso: era stupenda.
Laura invece si è solamente struccata e tolta le scarpe, aveva legato anche lei i capelli dietro la testa con fermaglio: ora il vestito da sera fa uno strano effetto indossato con ciabatte, senza gioielli e orecchini.
Il vestito portato senza reggiseno faceva trasparire due capezzoli turgidi. Laura prende posto sul divano accanto a me e così le sussurro dietro ad un orecchio:
“Ho notato che Sandro non ti toglie gli occhi di dosso, mi vergogno a dirtelo, ma mi piace sapere che tu sei la fonte delle sue attenzioni, secondo me adesso ti salterebbe addosso se foste soli. Si è anche eccitato, guarda un po’ là ”
Ed indicandole con gli occhi la patta di Sandro, le feccio notare un rigonfiamento in mezzo aale sue gambe.
“Ma dai, che dici, ci conosciamo da tanto tempo, shhhh che ci sentono” Così Laura mi zittisce
La caffettiera inizia a sbuffare sul fuoco e le 2 ragazze iniziano a servirci, una versa e l’altra serve il caffè nelle tazzine.
Laura così si piega a 90 gradi verso di noi per servirci il caffè ma nel farlo ci mostra inavvertitamente le tette che senza reggiseno ora sono in bella mostra e completamente fuori dal vestito.
Laura ignara di tutto si rialza ma le tette le rimangono oscenamente fuori dal vestito; la mia Laura per effetto del movimento è ora era lì in piedi davanti a noi con il vassoio del caffè in mano e con le tette di fuori ed i capezzoli belli dritti.
Roberta:
“Laura cazzo! Copriti hai tutto di fuori“
Laura si guarda il vestito, notando che è completamente arrotolato sul davanti, così ridendo maliziosamente si copre con il vassoio e si incammina sghignazzando verso la cucina.
Mi giro verso Sandro per avere l’amara conferma che avesse visto tutto e lo trovo con una faccia di pesce lesso e la bocca palesemente spalancata a conferma dell’inaspettata visione.
Fortunatamente esiste un dio ed il tutto termina con un sonoro schiaffone di Roberta al suo Sandro e con una mia battuta:
“Non è giusto tu hai visto le tette della mia ragazza ed io…?“
“Ti attacchi”
Risponde prontamente ridendo come un pazzo Sandro:
“Al massimo posso farti vedere il filmino delle vacanze a Praga e Budapest dove c’è Roberta in costume alle terme, daiiii dai, non è di quei filmati che durano tanto, 15 minuti al massimo e poi tutti a letto, ho un certo appetito ”
È si mette a ridere come per dire che la visione precedente gli aveva messo una certa voglia addosso.
Siamo tutti sul divano mentre Sandro armeggia con lettore dvd e vari cavi per iniziare la proiezione, Laura distesa sul divano appoggiata a me a causa della posizione mostra le sue cosce ogni movimento.
Roberta è invece sola sul divano e aspetta che Sandro faccia partire il filmino. Così si alza e prendendo Laura per mano, le chiede di accompagnarla in camera sua per farle vedere l’ultima borsa acquistata in settimana.
Rimasti soli io e Sandro continuiamo a parlare, ridere e fare battutine soprattutto sul sesso e così gli chiedo se a Budapest, città famosa non per i monumenti, fosse riuscito ad avere qualche avventura extraconiugale.
Lui annuendo e facendo spallucce mi riferisce di essere stato vicino ad approcciare una cameriera dell’albergo dove alloggiano ma che per la stretta marcatura di Roberta il tutto non si era concretizzato.
Io gli dico:
“Dai alla fine non ti puoi lamentare, anzi non ci possiamo lamentare, le nostre ragazza sono davvero una bomba e tu ti sarai divertito con Roberta sicuramente, lei continua a dire a Laura che hai uno bello strumento lì sotto…. ”
Ahhh ahhh e scoppiamo a ridere.
Lui inorgoglito da questo complimento controbatte:
“Anche Roberta mi ha raccontato di certi giochetti che ti fa Laura e certe avventure che farebbero resuscitare i morti“
Ridendo annuisco ma rimango anche spiazzato e abbastanza interdetto, non sapevo che Laura avesse raccontato le nostre storie particolari (vedi racconto Vacanza in Tunisia)
“E poi la tua Laura è bellissima e soprattutto deve essere una bomba a letto non come Roberta che invece non prende mai l’iniziativa”
Dice Sandro, rincarando anche la dose:
“Beato te, con una ragazza così non uscirei mai di casa, starei sempre a trombarmela”
Nel frattempo Laura e Roberta sono rimaste in silenzio non so da quanto tempo ad ascoltarci ed insieme come quasi si fossero messe d’accordo esclamano:
“Siete proprio dei maiali”
Roberta che con Laura in silenzio ha ascoltato tutto disse:
“Dai fate partire questo filmino così andiamo a letto ma stasera dormi sul divano, sei un porco”
E di nuovo tutti a ridere, tranne Roberta che appare imbarazzata e nervosa.
Laura invece, felice per i complimenti ricevuti, interviene anche in difesa dell’onore dell’amica:
”Dai porco, invece di parlare premi play e visto che non meriti affatto una ragazza come Roberta mi siedo io vicino a te, so bene come tenere a bada i maiali come te; Roberta tu siediti pure accanto a Royy”
E avvicinandosi a Sandro lo accarezza prima lentamente per poi fargli una super tirata di capelli.
Scoppiammo tutti a ridere e Sandro:
“No no per pietà, chiedo scusa non volevo, ritiro tutto dai scherzavo… ”
Roberta prende così posto accanto a me, mentre Laura accanto a Sandro e così il filmino può iniziare.
Io cingendo il braccio attorno a Roberta e avvicinandola a me ridendo le dico:
“Vabbe se proprio mi devo scarificare lo faccio“
Sandro notando la scena ribatte:
“We giovanotti, mi raccomando le mani al posto loro” E tenta di portarsi a se Laura che invece gli tira una spettacolare gomitata ai fianchi.
La proiezione inizia e se non fosse stato per il piacere di avere comodamente appoggiata al mio petto Roberta mi sarei già addormentato.
La stanza è quasi completamente buia se non per la luce proiettata dal tv, nel frattempo dall’altro divano ogni tanto sentivo dei rumorini, risatina e sussulti.
Abbastanza tranquillo, continuo a gustarmi il filmato con la protagonista accanto, anche perché ogni tanto c’erano delle scene che mi eccitavano non poco.
Vedere Roberta in costume era uno spettacolo, con lunghi capelli rosso mogano che le incorniciavano il viso, un seno prosperoso che sbocciava da un bikini nero, la pelle ambrata per l’abbronzatura, le cosce belle tornite e sode. Era irresistibile, soprattutto quello sguardo intelligente ma non aggressivo: rimasi rapito da tanta dolcezza e forte sensualità.
Il filmato è quasi ma io rimango insospettito dal silenzio del divano affianco, provo a guardare ma nella penombra non riesco a scorgere nulla, percepisco solo due ombre che stavano vicino e puntano lo sguardo verso il monitor.
Nello stesso momento in cui sto distogliendo lo sguardo, il filmino termina e così la televisione si illumina di bianco con quella classica immagine statica di quando è appunto assente il segnale.
Non posso credere ai miei occhi, tutto d’un tratto mi appare una visione che non avrei mai creduto potesse manifestarsi.
Sandro sta leccando il collo di Laura che con gli occhi chiusi e la testa completamente reclinata agevola il suo abile lavoro, posso benissimo vedere che la sua mano si sta lentamente intrufolando tra le sue cosce.
Sandro continua a baciarle il collo, adesso è passato all’orecchio, zona erogena di Laura, altri pochi minuti e sarebbe stato troppo tardi per fermarli.
D’un tratto Roberta che non deve essersi accorta di nulla mi da un pizzicotto sulla pancia:
“ Royy ma che sta succedendo, dai ti ci metti anche tu…..”
Capisco solo dopo qualche secondo il motivo, il mio cazzo ha iniziato a pulsare e crescere finendo per spingere sulla testa di Roberta che di scatto si è alzata.
La trattengo facendole segno di fare silenzio e la invito a guardare la scena che si sta consumando a qualche metro di distanza tra noi.
Ora Laura ha le cosce oscenamente aperte per facilitare il compito a Sandro che si è intrufolato e le sta accarezzando la fica con una mano, mentre con l’altra si è impossessato dei seni di Laura alternando leccate di capezzoli a leccate di collo.
Ora sento un mugolio di piacere di Laura, evidentemente Sandro è riuscito a farsi largo tra il suo perizoma ed è arrivato al suo grillettino.
Subito dopo sento un sussulto da parte di Roberta che quasi non riesce a respirare, ha gli occhi sgranati e mi sembra quasi sbiancata:
“Che porco bastar…”
Devo soffocarla e trattenerla con la mano per evitare che fossimo scoperti, anzi che fossimo scoperti a guardare loro.
Roberta rimane ancora più scioccata dal mio gesto, credeva forse di trovare in me un alleato, credeva che saremmo diventati gli attori di una scenata di gelosia.
Do un ultimo sguardo ai due porci che ancora son ignari di essere osservati e mi avvicino a Roberta per sussurrarle:
“Non ti preoccupare lasciali divertire pure, sono fatti così non possiamo farci nulla”
Roberta quasi con una spinta mi allontana:
“Lasciali stare un cazzo, ma li stai vedendo, sono davanti a …“
Le soffoco di nuovo le parole in bocca con la mano e poi togliendola dolcemente la bacio in bocca.
Roberta inizialmente rimane immobile, non apre ne risponde al mio bacio, inizio a passare la mia lingua sulle labbra fin quando non si schiudono delicatamente e mi bacia anche lei.
Sto prendendo coscienza della situazione: è quasi un sogno che si avvera, sto limonando con la migliore amica della mia ragazza, con la migliore e più carina amica della mia ragazza mentre lei sta facendo altrettanto con un altro ragazzo.
“Mhhhhhh”
Sento un mugolio più forte di Laura, troppo forte, doveva aver ricevuto un morso sul collo o sul seno e questo le piace da impazzire.
Ma subito dopo quel gemito, Sandro realizza che hanno fatto troppo rumore e vedendo che li stiamo guardando si allontanano l’uno dall’altro cercando di ricomporsi.
Sandro non aveva il coraggio di guardare verso di noi o forse meglio verso la sua Roberta, Laura invece punta il suo sguardo dritto verso i miei occhi.
I nostri sguardi si incrociano, avrei potuto fermare tutto con un solo cenno, con una sola occhiata ed invece quasi in preda ad un raptus di eccitazione le sorrido e annuendo con la testa mi giro verso Roberta per ribaciarla. D’istinto con la mano cerco il telecomando che è sotto al mio culo: due secondi e la Tv con la sua fastidiosa luce è spenta.
“Ma cosa vuoi fare?” chiese Roberta sottovoce.
“Divertiamoci dai, li hai visti cosa stanno combinando e poi sei bellissima e sei sempre stata l’amica di Laura dei miei sogni” rispondo maliziosamente.
“Se non te la senti, vuol dire che resteremo a guardare loro che se la spassano” Incalzo sorridendo e mi rifondo su di lei baciandola dolcemente come la prima volta. Stavolta le sue labbra mi accolgono al primo colpo e senza sforzo, mentre la bacio le accarezzo il volto e la testa seguendo la linea della sua coda di cavallo.
Siamo completamente al buio se non per qualche luce dei lampioni che viene dalle finestre ma gli occhi si stanno abituando e quindi si crea una sensualissima penombra che permette un fantastico vedo non vedo.
Roberta non si è ancora disinibita completamente, infatti mi bacia timidamente e ho conferma di questa quando provo ad appoggiare una mano sulla parte di coscia scoperta dai pantaloncini.
Ha un sussulto, mi sembra quasi una ragazzina liceale alle prime armi, con la quale andarci piano; ma questo mi eccita ancora di più.
Sono posizionato in maniera tale che mentre bacio Roberta e le accarezzo la coscia posso con lo sguardo percepire quello che accade dall’altra parte, dove la mia Laura si sta comportando da grande troia quale è.
Laura oramai ha il vestito completamente sceso sulla pancia e Sandro si è fiondato sulle sue tette, gliele sta consumando tanto che gliele stringe e gliele bacia.
Laura con la mano guida la testa di Sandro a baciarla dove più preferisce, ogni tanto alza la testa per cercare le sue labbra ma Sandro subito dopo un leggero bacio si rifionda sulle sue tette. Devono piacergli davvero tanto, forse perché sono sode e alte anche se più piccole della quarta abbondante della sua Roberta.
Io continuo a baciare Roberta ma ora mi sto soffermando sul suo collo e interno orecchio, mentre con la mano continuo a sfiorarle le cosce lentamente senza andare troppo all’interno; cerco di surriscaldarla lentamente, ho troppa voglia di scoparla, sento il cazzo che mi esplode nei pantaloni.
Finalmente dopo qualche minuto di abile lavoro di lingua, le mani di Roberta che fino ad un secondo prima sono state immobili mi abbracciano e mi prendono per la nuca: finalmente si sta sciogliendo un pò….
Decido di osare e salgo piano piano con la mia mano e cerco di intrufolarmi sotto la sua T-Shirt per arrivare alle sue tette, le desidero troppo.
Un brivido attraversa Roberta che per un secondo smette di baciarmi, anche io mi fermo in attesa, poi lei riprende a baciarmi sul collo.
La mia mano finalmente arriva alle sue tette, sono davvero enormi quasi non riesco a districarmi tanto sono grandi
Inizio a palparle un seno facendolo uscire senza volere dal reggiseno, non sono sode come quelle di Laura ma sono davvero tante: il sogno di ogni ragazzo.
Non riesco più a trattenermi e di scatto con entrambe le mani le alzo la maglietta fino al collo e mi precipito sul capezzolo che mi punta diritto in faccia.
Inizio a leccare avidamente e con l’altra mano cerco di sbottonarle il reggiseno.
“Tack” e dopo pochi secondo il reggiseno cade sul divano liberando in un sol colpo quelle tette fantastiche.
Mi immaginavo fossero le classiche tettone scese delle ragazze maggiorate ma mi sbagliavo alla grande: Roberta ha un seno fantastico che sta su da solo.
Inizio ad accarezzarle usando il dorso delle dita, ne seguo il profilo dal basso verso l’alto, poi lateralmente fino all’attaccatura e poi torno su.
Sento che Roberta si sta sempre più sciogliendo, che comincia a sentirsi a suo agio anche se quelle mani che la sfiorano non sono quelle del suo Sandro.
Al contatto con le mie mani i suoi capezzoli cominciano a sollevarsi e le areole si raggrinziscono.
“Che bei fiorellini” commento con gli occhi puntati sui capezzoli e su quelle tette eccezionali.
“Aiutamoli a sbocciare”
Ed inizio a leccarglieli entrambi, sono come in trance, non riesco a staccarmi ora la sento finalmente mugugnare come una vera troia sotto i colpi della mia lingua.
Il cazzo dentro i pantaloni mi pulsa, mi posiziono dietro Roberta sul divano e baciandola sulla nuca e sul collo, allungo in avanti le mani e le prendo con forza le tette, le faccio roteare e nel frattempo la bacio dappertutto.
“ Sei fantastica, hai delle tette bellissime “ Le sussurro all’orecchio mentre lei accarezza le mie mani spingendole a strigliare con più forza i suoi seni.
Adesso entrambi siamo girati verso l’altro divano quando sento l’inconfondibile rumore di zip che si apre e Sandro che forsennatamente cercava di togliersi i pantaloni aiutato da Laura che armeggiava con la sua cintura producendo quel suono inconfondibile.
Sandro liberatosi dei pantaloni ancora in mutante si alza in piedi sul divano e porge il suo cazzo duro a Laura.
Sta accadendo realmente, la mia ragazza è a due cm da un altro cazzo che da li a pochi minuti la avrebbe sicuramente scopata in tutti i suoi buchi.
Laura non se lascia dire due volte e lentamente abbassa i boxer di Sandro ed inizia a segarlo lentamente.
In controluce sembrava davvero un bel cazzo, come lunghezza simile al mio, sui 17/18 Cm ma era sicuramente più largo e di molto.
Insomma davvero un bel cazzo….
Come una bambina con un gelato, Laura inizia a dare qualche colpo con la lingua per far arrivare al massimo della durezza il suo nuovo cazzo, ma Sandro spazientito, forse dalla troppa attesa, la prende per la testa e glielo ficca dentro ed inizia a scoparla in bocca velocemente.
La mia Laura cerca di assecondare le spinte di Sandro e accompagnare quel pompino con la mano ma lui gliela toglie e partendo dalla faccia le prende i pochi capelli non legati, li porta dietro alla sua nuca e le fa capire che è lui a dettare il ritmo e che deve solo essere scopata in bocca.
Sandro inizia velocemente a stantuffare la sua bocca mentre io mi dedico alle tette di Roberta continuo a massaggiarle e succhiarle come un forsennato.
Sempre stando alle sue spalle di Roberto ho le sue le tette che mi riempiono le mani completamente e mentre le massaggio, da quella posizione, posso vedere anche come Sandro pompa la bocca di Laura che seduta sul divano si gustava il suo cazzo.
Sandro interrompe le sue stantuffate solo per piegarsi in avanti e stringere con una mano un seno di Laura e forse darle anche un attimo di respiro per poi subito ricominciare a scoparla in bocca più forte di prima.
Anche Roberta in quella posizione con me dietro non può non guardare la scena, chiude gli occhi e alzando le braccia tenta di abbracciarmi da dietro facendo rizzare anche più in su le sue tette.
Non mi sarei mai staccato da loro, ma con una mano decido di scendere e piano piano mi infilo all’interno dei suoi pantaloncini. Mi soffermo per un istante sul morbido ciuffetto che sentivo attraverso lo slip.
Le dico:
“Chi ha detto che ai maschietti non piacciono, a me piacciono le ragazze con un pò di pelo”
E le sorrido.
Scendo anche con l’altra mano verso la sua fica, un brivido che posso addirittura percepire, pervade Roberta lungo tutta la schiena, sempre stando alle sue spalle scanso lentamente il suo slip e inizio a stuzzicarle il clitoride.
Non è molto bagnata e questo un po’ mi dispiace, se ci fosse stata Laura sarebbe stata già un lago in fica. Non mi perdo d’animo ed inizio lentamente a sgrillettarla alternando movimenti sempre diversi ed ogni tanto le infilo un dito in fica per poi ritornare subito a stuzzicarle il clitoride.
Sento la sua eccitazione crescere , la sua fica si sta gonfiando e inizia a bagnarsi copiosamente, entro sempre più dentro fin quando il mio medio è tutto dentro la sua fica facendola gemere per la prima volta:
“Ahhhh“ ma subito si morde il labbro quasi per non farsi sentire.
Sandro deve aver percepito il gemito di Roberta e fermandosi un attimo:
“Non ha perso tempo il tuo Royy ” Sussurra Sandro a Laura che ora con un misto di eccitazione e imbarazzo ha i suoi occhioni sgranati su di noi.
Laura approfittando della pausa fa sedere di forza Sandro spingendolo sullo schienale del divano e subito si rifionda sul suo cazzo.
Sandro non gradisce il cambio di posizione, da seduto non può scoparle la bocca e tenta di alzarsi con ancora il cazzo nella bocca di
Laura ma lei deve avergli morso leggermente il cazzo perché lo ho sentito solamente esclamare:
“Ahi mi fai male, si si, come vuoi tu“
Laura inizia un abile lavoro di bocca come solo lei sa farlo, sale e scende lentamente facendo seguire il movimento dalla mano destra mentre con la sinistra gli accarezzava le palle, alternava leccate di gusto come fosse un gelato a pompate profonde, era talmente vogliosa che sembrava volergli ingoiare anche le palle.
Sono così concentrato a vedere la mia ragazza che sta spompinando divinamente un altro ragazzo che mi sono dimenticato di Roberta che scansando la mia mano mi sussurra:
“Sai, anche io sono brava”
E voltandosi verso di me mi bacia appassionatamente, mentre con le mani cerca timidamente di slacciarmi la cintura dei pantaloni. Il mio cazzo sta scoppiando nelle mutante, lo sento bollente, in pochi secondi le sue mani hanno completamente sbottonato il mio jeans, sento una mano calda liberare dagli slip il mio cazzo che come una molla le si presenta davanti agli occhi.
“Mhh, complimenti, Laura decantava sempre le tue doti nascoste, ti dispiace se assaggio“
Roberta si è finalmente sciolta, in fondo dentro ogni donna anche la più santarellina, c’è una gran troia tutto sta a farla uscire.
Roberta inizia a leccare velocemente solo la cappella, senza mai ingoiare tutto il cazzo, con la mano sinistra, invece mi sega ma con lentezza e dolcezza, è quasi inverosimile un simile movimento così lento, quasi a rallentatore ma mi sta facendo impazzire.
Lecca come un ghiacciolo il mio cazzo, ogni tanto fa cadere della saliva sulla punta della cappella facendola colare sull’asta per poi riprenderla con la lingua e farla salire di nuovo fino alla cappella.
Sono in estasi non riesco a far nulla, un viso da angelo in un corpo da porca che sta leccando e succhiando il mio cazzo divinamente, ora non desideravo altro che metterglielo in bocca fino alle palle, non resisto più:
“Dai ti prego prendilo in bocca, mi fai impazzire così“
Roberta da una leccata più profondo e poi leggermente socchiude le labbra sulla cappella, il tempo di chiudere gli occhi e sentire il calore della sua bocca ed esclamo:
“Mhhh, siii così”

“Ogni cosa al suo tempo”
Subito Roberta mi risponde, si stacca e posizionandosi più in basso inizia a leccarmi le palle mentre con la mano sinistra continua a segarmi il cazzo lentissimamente.
“Laura non mi aveva mai detto che eri così a letto”
Le dico:
“ Sei fantastica “
Ed ancora Roberta:
“Pensavi fossi una santarellina vero, ora ti faccio vedere io ” e continua leccarmi le palle.
Si alza ed in un secondo ingoia tutto il mio cazzo, ha una bocca caldissima, inizia a muoversi sinuosamente su e giù, con un ritmo perfetto alternando il tutto con la mano….
E’ fantastica con i capelli legati dietro posso godermi quella scena straordinaria, le metto una mano prima sui capelli e poi sulla nuca per cercare di dettare un ritmo più sostenuto alle sue pompate.
Roberta, gradisce e ancora più golosa del mio cazzo lo ingoia completamente fino alle palle, è fantastica ogni tanto con le sue tettone mi sfiora anche le palle facendomi impazzire.
Non c’e’ la faccio quasi più, nonostante avesse iniziato solo da pochi minuti, sento di essere a rischio sborrata.
Le avrei voluto inondare la bocca e le tette ma non posso far finire il tutto così presto, anche perché dall’altra parte Sandro continua a godersi Laura.
Adesso sono in uno spettacolare 69 con Laura a pecora con il culo rivolto verso di me, posso vedere con il riflesso della luce gli umori di Laura che copiosamente bagnano il volto di Sandro.
Mentre Roberta continua ad inghiottire il mio cazzo, chiudo gli occhi e reclino la testa, il mio cazzo pulsa e si è vistosamente fatto più duro e grosso di prima.
“Non starai mica per venire…“ Roberta sorridendo mi sussurra salendomi addosso per baciarmi.
“Mhhhhh e che sei troppo brava e porca…”. le dico ricambiando il suo bacio.
“Ok dai, allora sarò meno brava” e riscendendo sul mio cazzo diede un’ultima leccata e avvicinandosi se lo fece scivolare in mezzo alle tette.
Inizia a muoversi lentamente mentre il mio cazzo è imprigionato in mezzo alle sue tette, è così sinuosa mentre muoveva tutto il busto per provocarmi piacere.
Stavo per venire, non posso resistere ancora molto e a malincuore mi devo staccarmi da lei.
“Ora basta, altrimenti vengo…” con un movimento brusco ma delicato la scanso e la ribalto sul divano.
Ora per effetto dello spintone Roberta è distesa sul divano con le gambe all’aria, mi fiondo su di lei e senza neppure toglierle i pantaloncini e gli slip dopo averglieli scansati entrambi, le inizio a leccarle lentamente la fica.
È davvero bagnata e questo mi eccitava, mi gusto il suo dolce nettare mentre cerco con le mani di scansare quanta più parte di slip e pantalonici per arrivare a leccarle tutta la fica.
In preda ad un raptus mi alzo e sollevandole il culo di peso le strappo via in un sol colpo pantaloncini e slip.
“Piano, piano fai piano” Mi dice sorridendo Roberta
“Mi fai impazzire” Le dico prima di rifondarmi come un pazzo sulla sua fica.
Ho la faccia completamente immersa nelle sue gambe continuo a leccare come un ossesso muovendo anche la faccia per aumentare il suo piacere.
Ogni tanto alterno la lingua con un dito, mi faccio spazio tra le sue labbra e la penetravo fino in fondo per poi subito continuare a leccarla, è un lago, sento i suoi umori uscire copiosi e bagnarmi la faccia..
Ogni tanto con il dito medio prendo un po’ di umori e li faccio scendere verso il suo buchetto posteriore e lo sfioro lentamente.
Roberta sembra gradire, quando è abbastanza lubrificato la mia pressione si fa più forte. Roberta ha un attimo di irrigidimento che sento attraverso le sue gambe e le sue mani che cingono la mia testa.
Non mi perdo d’animo e la penetro con entrambe le dita, il medio in fica e l’anulare per metà nel suo culetto.
“Ahhhh sii“ Roberta esclamo ad alta voce.
È ormai senza più freni, continuo a penetrarle entrambe i buchi mentre continuo a leccarle la fica fino a quando:
“Ahhh ahh siii daiiii” la sento gemere, sento le contrazioni del suo sfintere sul mio dito, la pressione delle sue mani si allenta ed anche le gambe che erano leggermente in tensione si rilassano.
Aveva avuto il primo orgasmo anale, che troia pensai tra me e me.
“Mi hai già fatto venire di dietro se continui così, vengo anche d’avanti e poi finiamo di giocare, voglio averti dentro ora ”
Con lo sguardo perso di chi è appena venuto e mi invita a baciarla ed io con la faccia ancora piena dei suoi umori la bacio.
Sull’altro divano, non si perde tempo, la scena è cambiata, Laura è a 4 zampe con ancora il vestitino addosso che oramai è diventato solo una cintura arrotolato sulla pancia. Sandro le sta dietro e con la più classica delle posizioni la sta scopando a pecorina.
Data l’angolazione riuscivo a vedere il cazzo di Sandro entrare ed uscire dalla fica di Laura che con la testa quasi schiacciata al divano si prendeva senza batter ciglio quel bel cazzo.
Poche spinte e Sandro tira fuori il suo cazzo e ed inizia a leccare forsennatamente la fica della mia Laura.
“Mhhhh dai così“ Laura dice ritornando con la testa sullo schienale e inarcando ancora di più il culo per farsi leccare meglio.
Pochi secondi e Laura esclama di nuovo:
“No, dai continua perché ti sei fermato…”
Sandro in fretta e furia, ricomincia a penetrarla a pecora ma stavolta molto più forte e velocemente:
“Adesso si che posso chiavarti come dico io“
Le rispose Sandro mentre con le mani sul culo di Laura accompagna le spinte per dare maggiore potenza.
“Ahhh sei uno stronzo ma mi fai godere“ Laura gli risponde con la voce tremula per le possenti spinte che riceve.
Sandro gliela aveva leccata e umidificata meglio solamente per chiavarla con più forza.
Anche Roberta che sta succhiandomi i capezzoli fu attirata dallo forte eumore delle palle del suo Sandro sul culo di Laura.
“Non sapevo che a quel porco gli piacesse scopare così, dai ora vieni qui”
E girandomi la testa verso di lei mi invita a stendermi, si posiziona sopra di me e dopo essersi strusciata sul mio cazzo se lo infila tutto dentro a smorzacandela.
Non ho il tempo di capire, è tutto così veloce, ora vedo solo le sue splendite tette saltare su di me.
Riesco solo ad esclamare:
“Sei caldissima, sento un fuoco sul cazzo, sei fantastica“ e allungo entrambe le mani per stringerle le tette che continuano a ballonzolare oscenamente avanti ai miei occhi.
Roberta mi sta cavalcando alla grande, riesce a muoversi e ad inghiottire con il suo movimento tutto il mio cazzo fino alle palle.
È fantastico sentirla sopra di me con le sue tette soffici mentre percepisco Laura che gode sotto i colpi di Sandro. Ogni tanto
tolgo le mani dalle sue tettone per posizionarle sul suo culo e dettare il ritmo soprattutto nella discesa facendola scendere maggiormente e impalandola più profondamente.
Roberta sembra gradire perché ad ogni spinta inarca la testa all’indietro e risponde con un gremito.
Ora però è Roberta a decidere il gioco e con un abile movimento mettendo un piede atterra si gira a 180 gradi e come in precedenza in un secondo si infila tutto il mio cazzo dentro.
Stavolta girata di schiena e con un piede in terra le sue spinte sono più poderose, con la schiena reclinata e le mani appoggiata al mio petto continua a cavalcarmi.
In quella posizione, con lei sopra di me girata non posso toccarle le tette così mi accontento di solleticarle ancora una volta il buchino del culo con l’indice.
Sto godendo come un pazzo e sono anche vicino a venire, ogni tanto giravo lo sguardo per vedere Sandro che continua a scopare Laura, con una mano ogni tanto la schiaffeggia suo culo e con l’altra la tira a se per i capelli come una cagna.
Laura appare stremata e asseconda le sue spinte, chissà quanti orgasmi deve aver avuto in quella posizione.
Ora io sono entrato completamente con 2 dita nel culo di Roberta che quasi in preda ad un raptus si muove sempre più forte:
“Ahh, dai sto godendo di nuovo, non c’e’ la faccio, continua“
Anche io sono quasi al limite, cerco di concentrarmi per non sborrarle dentro, anzi seguii il suo consiglio ed le tolsi le 2 dita dal culo ma solo per poi continuare con 3.
Roberta, si ferma per un istante forse non avevo lubrificato abbastanza il suo culo.
“Ahi, ma che fai, mi fai male così” Roberta rallenta di nuovo ma poi inizia di nuovo a muoversi ansimando con più vigore non so se per il piacere o per il dolore.
“Shhhh” le sussurro con voce bassa.
Poche altre spinte e Roberta:
“Mhhh, sei uno stronzo, sto venendo, ahhh ahh”
Sento le contrazioni sul mio cazzo, sembra quasi un massaggio non posso resistere, mollo il suo culo ed ancorandomi con le mano ai suoi fianchi la spingo verso di me mentre anche io sto venendo:
“Roby vengo, ti prego dimmi che usi qualcosa”
Roberta:
“Siii vienimi dentro, dai”
Fu come il semaforo verde al Gran Premio, le svuoto tutte le palle dentro in un orgasmo intenso e lunghissimo.
Mollo i suoi fianchi e stremato allargo le braccia, mentre Roberta accasciatasi in avanti si sfila il mio cazzo facendo colare su di esso tutta la mai sborra.
Come una ragazzina alle prime armi con fare innocente si avvicina a me e accasciandosi sul mio petto mi sussurra dolcemente:
“E’ stato bellissimo
“Anche per me…” Sorridendo le rispondo “ Ma per me è stato più bello”
Pochi secondi di pace, in cui eravamo assorti nei nostri pensieri, e sento:
“Bhe avete già finito, vi siete sprecati“
Mi giro e vedo Laura sorridente e Sandro che ancora nella posizione precedente si è fermato per godersi il nostro finale.
Laura si stacca dal suo cazzo e inizia a prenderglielo di nuovo in bocca mentre Sandro continua a guardarci.
Poche leccate e Laura prendendolo per il cazzo lo spinge dolcemente a sdraiarsi sul pavimento, Sandro ubbidisce e si sdraia supino.
Laura che adesso è in piedi, aprendo le gambe, si posizione sopra il suo volto.
Sandro disteso immobile sul pavimento con Laura che in piedi a gambe oscenamente aperte, sopra il suo volto gli mostra la sua fica.
Anche io dal nostro divano riusco a vedere la sua fichetta ancora dilatata per la precedente penetrazione.
Con un movimento brusco, Laura si libera del fastidioso vestito che oramai non copriva più nulla e lo lascia scivolare sulla faccia di Sandro.
Neppure il tempo di toglierselo davanti agli occhi che Laura piegando le ginocchia si fionda con la fica sulla faccia di Sandro.
Laura si posiziona bene e strusciandosi vistosamente:
“Adesso mi lecchi per bene“
Sandro senza proferir parola inizia a leccargli la fica appoggiando le mani sul culo di Laura così da aprirle ben bene le labbra.
Come al cinema io e Roberta ancora stesi uno accanto all’altro ci gustiamo questa fantastica scena.
Laura mugola come una vacca, mentre Sandro quasi soffocato la lecca voracemente, il suo pube completamente depilato metteva in mostra due grandi labbra bagnate ed un clitoride gonfio per l’eccitazione.
Pochi minuti e Laura alzandosi soddisfatta si posizione sopra il suo cazzo e con fare deciso se lo fa scomparire tutto dentro di lei.
Laura ora non è inginocchiata sul suo cazzo, ma quasi in piedi e con le gambe piegate sta letteralmente saltando sul cazzo di Sandro.
Le sue spinte sono così forti che ogni volta il cazzo le si sfila da dentro, ad ogni spinta sento un sussulto di piacere di Laura.
La scena davanti ai nostri occhi iniziano a sortire effetti su di me e Roberta. Come in un trasfert mentale entrambi, prima rivolti verso quella scena dal film porno, ci giriamo l’uno verso l’altro e iniziamo a baciarci dolcemente.
La sua mano finisce sul mio cazzo che inizia a indurirsi.
Mai come questa volta, pochi minuti sono bastati per ritornare di nuovo duro, Roberta si adagia qualche centimetro più in basso, giusto quel poco per riprendere il mio cazzo in bocca.
Inizia a leccarlo e succhiarlo ma non come la prima volta adesso favorita dai suoi stessi umori misti alla mia sborra inizia a pompare forsennatamente il mio cazzo, sembra quasi impazzita, sembra quasi che un’altra ragazza mi stai facendo un pompino e questo mieccita moltissimo.
E’ davvero infoiata, ogni tanto per la troppa velocità mi fa sentire qualche dente sulla cappella:
“Ahi vai piano, me lo rompi così ”
“Mhhh ho troppo voglia…” e fermatasi solo un secondo torna a succhiarmelo.
Chiudo per un istante gli occhi stremato dal piacere per riscoprire un altro senso cioè l’udito.
Ad occhi chiusi potevo prestare attenzione ai suoni che si propagavano per la stanza; più lontano sentivo il culo di Laura schioccare sulla pancia di Sandro, percepivo anche il rumore della fica umida di Laura quando si impalava il suo cazzo.
Vicino a me sentivo invece Roberta che mugolava letteralmente sul mio cazzo.
“Ferma così, voglio scoparti di nuovo” Le dico, la prendo per i capelli allontanandola come una cagna dal suo osso, le mi guarda sorridendo e cerca di ritornare di nuovo al mio cazzo ma senza successo perché la tenevo ben salda per i capelli.
“Non è giusto lo voglio” Mi risponde con fare da bambina.
“Aspetta, che to lo do io ora il cazzo” le faccio segno di accovacciarsi sul bracciolo del divano con la testa verso l’altro divano, così poteva gustarsi anche Laura che scopava il suo Sandro.
Mi fiondo sulla sua fica, in quel modo con il bracciolo sotto la pancia è oscenamente in mostra, anche con poca luce noto il suo colore rosastro e il luccichio dei suoi umori.
Mi immergo dentro di lei, come un cane la inizio a leccare, la mia lingua trova spazio tra le sue labbra che si aprono ad ogni passaggio facendomi assaporare il sapore dei suoi umori misti anche alla mia sborra, che un po’ mi disgusta.
Decido di dedicarmi anche al suo buchetto posteriore, inizio a tintillarlo, stimolandolo e cercando per gioco di penetrarlo con la lingua.
Aspetto un segno, un cenno, non a tutte le ragazze piace questa stimolazione ma un forte mugolio di piacere spiana ulteriormente la strada alla mia lingua che inizia a girare intorno al suo buchetto mentre con 2 dita le penetro la fica, facendola sussurrare più forte.
Roberta inizia a mugugnare ed io a leccare più velocemente mentre spostavo con le dita umori e sborra verso il suo buchino.
Volevo incularla, volevo sfondarle quel suo bel culone che dalla strettezza e dalla resistenza che faceva alla mia lingua non doveva essere stato penetrato troppe volte.
Sr non avessi saputo che era fidanzata da tanti anni con quel porco di Sandro avrei giurato fosse ancora vergine dietro ma era impossibile pensare che Sandro non glielo avesse mai sfondato.
Ora ho smesso di leccare e con l’indice le penetro il culo e con il medio la fica, lentamente ogni tanto invertivo le dita per farle sentire la differenza di larghezza e lunghezza e lei sussultava un po’ quando le infilavo il medio dietro….
Prendo ancora un po’di umori con l’indice e salendo verso il culetto la penetro con 2 dita:
“Ahi, mi fai male, dai rifacciamolo ho voglia di averti di nuovo dentro” Mi prega Roberta.
“Shhhh zitta e godi” Ed inizio velocemente con leccarle di nuovo vorticosamente il suo buchetto alternando leccate a penetrazioni con due dita in profondità.
“Ora te lo do, non ti preoccupare, metti le mani così, si così..” Le faccio cenno di tenere le sue mani sul culo come ad aprirlo , non sapeva che così, sempre in quella posizione, piegata con il bracciolo sotto la pancia e con la testa ed il busto reclinati aveva il culo in bella mostra.
Mi posiziono dietro di lei, strusciando il cazzo sulla sua fica, glielo appoggio quasi un pò dentro, voglio che creda che stia per scoparla.
Ma non è così, dopo esserle entrato in fica solo con la punta, lentamente esco e col cazzo duro come il marmo, già lubrificato dagli umori della sua figa, glielo punto contro il buchetto del culo ed inizio a spingere pian piano.
La sento gemere e sussultare.
In un sol colpo, per l’abile lavoro di bocca e di dita precedenti, la mia cappella è dentro il suo culo.
“Ahii ma che fai, stai sbagliando, sei dietro“ Ridendo con ingenuità Roberta si girò verso di me mentre con una mano cercava di far uscire il cazzo dal buchetto e dirigerlo verso la fica.
“Ferma, ferma, allarga, come prima” Le scanso la mano dal cazzo e sempre con la punta piantata nel suo culo spingo maggiormente e le sussurro:
“No no, non ho sbagliato buco, shhh“
Neanche il tempo di finire che spingo in profondità tutto il cazzo fino a sentire quel rumore classico misto di aria e umori.
Roberta si gira verso di me con gli occhi sgranati come impauriti:
“Ahiii noooo che fai, esci esci“ Tentando di divincolarsi.
Incurante di ciò inizio a stantuffarla lentamente, il suo culo si è abituato al mio cazzo e non oppone più resistenza.
Roberta continuava a gemere di dolore:
“Dai esci, mi fai male sei uno stronzo, non volevo”
Cercando ancora di allontanarsi da me.
“Mhhhh non volevi, mhhhh, allora vuol dire che adesso lo vuoi, se non ti piace esco” Le dico dolcemente all’orecchio fermandomi per un istante ma rimanendo comunque dentro di lei.
“Sei un porco , muoviti solo più lentamente, mi piace ahh ahhh” Mi risponde.
“Lo sapevo, tutte uguali siete” Le dico
Sento le pareti strette del suo culo, aderire al mio cazzo, è infuocato, sto godendo come un possesso.
Anche Roberta ha iniziato a dimenarsi e ad assecondare i miei movimenti allargandosi sempre di più il culo con le mani, ogni tanto abbassava anche la testa inarcando il bacino per farsi inculare più profondamente.
Sono completamente assorto in quell’amplesso, mi sono completamente disinteressato di cosa stesse facendo la mia Laura fino a quando la sento rivolgersi a Sandro:
“Vedi la tua fidanzatina come lo prende dietro da Royy, ci sa proprio fare eh eh eh”
“Cosa?! non è possibile non vuole mai farlo con me, che troia” Risponde Sandro “E le piace pure“
“Hi hi hi, dai vieni qui, non pensare a loro” Hli risponde Laura alzandosi da sopra di lui e invitandolo sul divano per continuare a scopare.
Inculo Roberta che ha anche smesso di allargare le chiappe con le mani, le sta piacendo proprio, mi muovo lentamente dentro di lei ma
con decisione, ogni tanto glielo spingo tutto in fondo, fino alle palle per farglielo sentire e farla così sussultare di dolore o di
piacere: non mi importa, voglio solo continuare a scoparle il culo.
Sandro ancora un pò indispettito spinge con violenza Laura sul divano dicendole:
“Bagnami il cazzo bene, voglio anche io provare il tuo culo…”
Laura un po’ contrariata, non le piace essere comandata, inizia a succhiargli il cazzo per poi dirgli:
“No, no non se ne parla proprio, c’è l’hai troppo grosso, e poi sei sicuro che vuoi il mio culetto, e non vuoi che continui a prendertelo in bocca”
E legandosi i capelli con una molletta trovata li sul divano, inizia un pompino di quelli magistrali, muove la testa e tutto il suo corpo, con una mano gli accarezza i coglioni e lo ingoia fino alle palle nonostante fosse un bel cazzo di dimensioni fuori da comuni.
Ogni tanto si sofferma sulla cappella, aspirando con la bocca, so che effetto faceva quel gesto: ti senti venir quasi meno il respiro.
Laura alterna succhiate profonde e repentine a succhiate e leccate lentissime.
Sandro non può resistere molto a quel trattamento speciale:
“Sei una stronza volevo il tuo culo ma lo succhi troppo bene, non mi staccherei dalla tua bocca per niente al mondo, mhhh mhhh“
Laura: “Lo sapevo…. ”
“Mhhh, dai non parlare, continua sei fantastica, sto venendo“
Laura si sfila quel cazzo dalla bocca e aprendola inizia lentissimamente a segarlo, la troia sa che così gli schizzi di sborra sarebbero stati più potenti.
Laura è proprio una maestra dei pompino, ora ogni tanto gli stuzzica anche il buchetto del cazzo con la lingua quasi a farcela entrare dentro.
“Mhhh mhhhh vengo” I muscoli delle gambe di Sandro si contraggono, inarca la schiena e “Vengo, daiiiii”.
Laura non fa una piega, continua nel suo intento facendo in modo di procurargli il massimo piacere accarezzandogli con l’altra mano le palle.
Sandrò così inizia a sborrare: 3, 4, 5 schizzi di sborra finiscono sul volto ed i capelli di Laura, i restanti sono sapientemente diretti versa la sua bocca.
A lei piaceva un sacco farsi sborrare in faccia, mi diceva che le dava soddisfazione e che era la giusta ricompensa per un grande pompino.
Sandro continua a cacciare liquido dal suo cazzo, finiti i primi schizzi adesso è come un’eruzione di lava bianca, che copiosa cola lentamente dalla sua cappella e Laura golosamente accoglie nella sua bocca.
Ora posso vendere la mia Laura mentre delicatamente pulisce il cazzo di Sandro con la lingua, lecca la cappella e la sua asta a caccia delle ultime gocce di sborra mentre in contro luce ammiro come i suoi capelli e il suo volto fossero completamente impasticciati di sborra come la peggiore delle troie.
Laura ora mi infastidisce un po’ dicendo a Sandro quello che solitamente dice a me:
“Mamma mia quanta ne hai fatta!” e poi ancora:
“Mh era parecchio che non lo facevi con la mia amichetta, c’era tanta roba qui, hi hi hi hi”
Sandro stremato:
“No, no, è che tu sei troppo porca“
La scena di Sandro in piedi che inonda di sborra Laura in ginocchio è stata troppo eccitante ed anche Roberta vi ha assistito.
Nel frattempo io non ho interrotto il le mie spinte ma anzi per l’eccitazione inizio a scoparla con spinte forti:
“Ahiii piano Royy mi fai male” Dice Roberta
Incurante continuo con lo stesso ritmo, orami sono invasato:
“Te lo rompo, stai zitta” Le do anche una sonora pacca sul culo come si fa nei film porno.
“Ahhhh si dai, mi piace, mhhhhh ahhh continua“
Adesso anche lei asseconda le mie spinte, sta godendo come una pazza, ho anche iniziato con un una mano a sgrillettarsi la fica, facendola mugugnare come una troia.
Inizio a sentire le contrazioni del suo sfintere:
“Si dai, vengo, non ti fermare….”
Sento le gambe di Roberta tremare, quasi venire meno.
“Ahhh ahhhhhh “
Roberta raggiunge l’orgasmo sotto le mie spinte che si fanno più lente ed assecondano il suo respiro affannoso, fino a quando stanca e stremata dal piacere si adagia completamente sul divano con ancora il mio cazzo piantato nel culo.
Roberta oramai è esausta, stesa a pecora sul divano con il bracciolo sotto la pancia e la testa in giù , non oppone resistenza e non asseconda più le mie spinte.
Continuavo a scoparle il culo come se fosse solamente un buco, un orifizio, un oggetto del mio piacere.
Roberta dolcemente mi invita a venire:
“Dai vieni anche tu”
E così dopo altre poche spinte e le vengo completamente dentro, dentro quel suo bel culetto soffice.
Roberta ebbe quasi un sussulto quando i miei schizzi di sborra le finirono dentro.
Distrutto anche io mi accascio sopra di lei dicendole:
“E’ stato bellissimo, sei fantastica”
Roberta:
“Anche tu, mi è piaciuto” e sorridendo dolcemente “Ma ora esci ti prego, mi brucia da morire”
Le do un bacio e le sfilo dolcemente il cazzo, la sborra inizia a colare dal culo verso la fica.
Mi adagio affianco a lei e la abbraccio dolcemente non prima di aver rivolto lo sguardo sull’altro divano dove Laura è stesa sul petto di Sandro e così posizionati in pochi minuti ci addormentammo.
Mi risveglio verso le 5 di notte, era buio pesto in stanza, la televisione che prima sullo sfondo dava quel poco di luce è spenta, senza fare rumore vado in bagno per fare pipi, c’è la porta chiusa ma da sotto vedo che la luce è accesa.
Entro e vedo la mia Laura che seduta sul bidet si sta lavando. È bellissima, così semplicemente nuda e con i capelli ancora legati a coda di cavallo ancora sporchi della sborra di Sandro.
Mi avvicino a lei per accarezzarla e lei:
“Ho visto che ti è piaciuta molto la mia amichetta vero? Chissà quante volte hai sognato le sue tettone?”
Mimando con le mani il gesto di chi ha un grande seno:
”Ma io ti amo lo stesso, vieni qui dai“
Le rispondo avvicinandomi per baciarla:
“Tu invece non ti sei divertita con Sandro vero? Ho visto come glielo succhiavi e ti facevi scopare“
Dopo averla baciata:
“Stpuzzzz“ Sputo subito a terra “Ma cosa hai fatto non ti sei lavata la bocca, sai di sb…..”
Laura si mette a ridere come una pazza e ci abbracciamo appassionatamente, ci diamo una lavata veloce e ritornammo mano nella mano nella stanza del peccato, ci rivestiamo ed in silenzio usciamo per ritornare a casa.
Prima di richiudere dolcemente la porta, insieme diamo un ultimo sguardo al soggiorno: li distesi c’erano gli amanti di una sera, da una parta Roberta accovacciata dolcemente in posizione fetale sul divano e dall’altra parte Sandro a pancia in su e con un braccio accasciato sul pavimento.
Che splendida serata…….
Se volete scrivermi i vostri commenti, riflessioni li leggero con piacere a royy@inwind.it
di
scritto il
2023-07-07
5 . 6 K
visite
3
voti
valutazione
9.7
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Vacanza in Tunisia

racconto sucessivo

Halloween in 4 (Prima parte)
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.