Lei..
di
Moi77
genere
etero
Erano ancora lì, nudi sul letto, quando lui fece cenno di parlare, e lei poggio' la mano sulla sua bocca.
" Non voglio sapere nulla,né il tuo nome, né di dove sei o perché sei qui, ora ti prego lasciami sola, per favore".
Lui si alzò, si vesti',la sua espressione tradiva almeno dieci domande che sgomitavano nella sua bocca per uscire, ma notò che negli occhi di lei, prima così vivi,luccicanti di emozioni desiderio ,ora c'era un vuoto che metteva a disagio, un vuoto pericoloso " da non toccare".
Così lasciandosi alle spalle un ultimo rapido sguardo, andò via, con una sensazione molto lontana da quella provata recentemente di passione possesso ,eccitazione curiosità, si sentiva usato forse un po' vulnerabile, con mille cose da dire in quel silenzio assordante.
Usci'.
Quando arrivò nella sua stanza la curiosità lo divorava,contemporaneamente però si sentiva trattato come una puttana...ma, era così? Era stato bello ,intenso, però... entrò nella doccia con una confusione in testa che lo tormentava, e sapeva che una semplice doccia non l'avrebbe mandata via.
Lei pure si alzò, guardò fuori le luci e il brusio invitante della sera apparirono dalla terrazza come la scena di un film.
Lei sotto la doccia aveva impresso in testa lo sguardo di lui, la bocca semi aperta, la prima parola appesa alle labbra, la sua aria "debole" che poco prima invece sprigionava forza e virilità, e questo la eccito', l'idea di aver mortificato, di aver preso ciò che voleva e basta, senza curarsi di nulla, la faceva sentire forte, potente, e godeva del fatto di non provare nulla, godeva così tanto di questo che mentre passava la mano insaponata sul suo corpo bagnato, fece scivolare due dita dentro di sé, le gambe si fecero deboli, il calore si concentrava sotto le sue dita che si muovevano dentro.. prese il tubo della doccia con l altra mano aumentò la pressione e lo posiziono' sul clitoride, il getto caldo vibrava, le dita cercavano il suo piacere, mentre i primi brividi caldi si concentravano su di lei.
Mentre il massaggio dell acqua sul clitoride ,gonfio e lucido la portavano verso l' orgasmo, lei aveva la faccia di lui davanti, silenzioso e un po' sconfitto, e l ultimo fiotto d acqua le strappo un gemito un sorriso, e uno sguardo pago di una qualche vittoria ancora incomprensibile.
" Non voglio sapere nulla,né il tuo nome, né di dove sei o perché sei qui, ora ti prego lasciami sola, per favore".
Lui si alzò, si vesti',la sua espressione tradiva almeno dieci domande che sgomitavano nella sua bocca per uscire, ma notò che negli occhi di lei, prima così vivi,luccicanti di emozioni desiderio ,ora c'era un vuoto che metteva a disagio, un vuoto pericoloso " da non toccare".
Così lasciandosi alle spalle un ultimo rapido sguardo, andò via, con una sensazione molto lontana da quella provata recentemente di passione possesso ,eccitazione curiosità, si sentiva usato forse un po' vulnerabile, con mille cose da dire in quel silenzio assordante.
Usci'.
Quando arrivò nella sua stanza la curiosità lo divorava,contemporaneamente però si sentiva trattato come una puttana...ma, era così? Era stato bello ,intenso, però... entrò nella doccia con una confusione in testa che lo tormentava, e sapeva che una semplice doccia non l'avrebbe mandata via.
Lei pure si alzò, guardò fuori le luci e il brusio invitante della sera apparirono dalla terrazza come la scena di un film.
Lei sotto la doccia aveva impresso in testa lo sguardo di lui, la bocca semi aperta, la prima parola appesa alle labbra, la sua aria "debole" che poco prima invece sprigionava forza e virilità, e questo la eccito', l'idea di aver mortificato, di aver preso ciò che voleva e basta, senza curarsi di nulla, la faceva sentire forte, potente, e godeva del fatto di non provare nulla, godeva così tanto di questo che mentre passava la mano insaponata sul suo corpo bagnato, fece scivolare due dita dentro di sé, le gambe si fecero deboli, il calore si concentrava sotto le sue dita che si muovevano dentro.. prese il tubo della doccia con l altra mano aumentò la pressione e lo posiziono' sul clitoride, il getto caldo vibrava, le dita cercavano il suo piacere, mentre i primi brividi caldi si concentravano su di lei.
Mentre il massaggio dell acqua sul clitoride ,gonfio e lucido la portavano verso l' orgasmo, lei aveva la faccia di lui davanti, silenzioso e un po' sconfitto, e l ultimo fiotto d acqua le strappo un gemito un sorriso, e uno sguardo pago di una qualche vittoria ancora incomprensibile.
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