L'apparenza inganna

di
genere
dominazione


Quando si trattava di sesso tutto si trasformava, incominciando proprio da lui: quell'uomo apparentemente tranquillo ed introverso diventava qualcosa di molto diverso. Sebbene all'esterno non lasciasse troppo trasparire il suo lato sessuale, al momento giusto Vincent, un uomo di circa trentacinque anni di statura poco superiore alla media, si trasformava in un animale assetato di lussuria: per lui il sesso era un lato tanto celato quanto essenziale della sua vita. Le scopate semplici, alla missionaria e magari a luci spente, a lui non interessavano, anzi, quasi le disprezzava; voleva, e doveva, scopare bene e dominare, con un'unica finalità: raggiungere il massimo del godimento, sia per lui che, soprattutto, per la persona con cui scopava. Sì, perché lui si nutriva di quella sadica consapevolezza che l'altra persona godeva ardentemente nell'essere dominata: vedere una ragazza totalmente soggiogata dalle sue parole, dalle sue mani e, soprattutto, dalla sua mente prima ancora che dal suo cazzo gli dava un piacere indescrivibile.
Quella volta però, era fuori dalla sua comfort-zone. Era fuori città, non c'erano corde, vibratori o dildo da poter usare su di lei, su Marta, ragazza venticinque formosa, mora dai capelli ricci, conosciuta solo poche ore prima.
Lei era molto attraente, indossava un top nero aderente ed una minigonna di jeans, ma era evidente la non abitudine a quel tipo di situazioni: era la prima volta, in sostanza, che acconsentiva a prendere una stanza ad un primo appuntamento. Era possibile scorgere i suoi dubbi attraverso il suo sguardo che tradiva la finta tranquillità che cercava di ostentare, ma ormai erano lì e Lei era seduta ai piedi del letto. Vincent si rese conto di quanto fosse importante metterla a proprio agio: ruppe gli indugi, iniziò a baciarla con passione, spingendola impetuosamente sul letto, senza mai interrompere quell'intreccio ipnotico di lingue. Ad ogni bacio corrispondeva una morsa sempre più intensa ai capelli della nuca da cui la stringeva, ed ad ogni stretta, faceva seguito un gemito che avrebbe indotto chiunque ad essere ancora più rude, più violento, pur di udire ancora ed ancora quel suono di sofferto piacere. Lei era totalmente presa da lui, sembrava in attesa di ogni singola decisione che potesse prendere, di ogni singola mossa che potesse mettere in atto.
Le mani di Vincent scivolavano ormai ovunque: dapprima sotto il top, per stringere innanzitutto i suoi splendidi ed abbondanti seni, indugiando poi sui soli capezzoli, iniziando a giocarci lentamente, a stringerli, prima piano, poi progressivamente più intensamente, tirandoli e mordendoli fino al limite della sopportazione, costringendola ad un impegno notevole per evitare le urla. Lei soffriva e godeva, era in bilico, nel limbo di quella situazione in cui era quasi impossibile distinguere dolore e piacere.
Marta lo desiderava, voleva essere scopata, voleva poter prendere quel cazzo prima in bocca e poi farsi scopare come la più lurida delle troie, ma Vincent ancora non glielo permetteva: dopo aver dedicato tutto il tempo che le sue tette meritavano, infatti, egli scese sempre più giù, fino ad arrivare a quella figa depilata che al contatto con le sue dita trovò già fradicia di umori.
Sebbene praticamente non si conoscessero, Marta sapeva che doveva lasciarlo fare, sapeva che in qualche modo lui l'avrebbe fatta impazzire di piacere. Le incertezze e la tensione iniziale apparivano ormai un vago ricordo lontano nel tempo, ora lei voleva solo godere.
Vincent le sollevò la gonna, indugiò per un attimo, godendosi la vista della figa depilata, per poi dedicarsi subito dopo con avidità al suo clitoride, stimolandolo in maniera intensa attraverso colpi circolari, alternando colpi di maggiore intensità a tocchi di una lentezza tale da sembrare quasi di fermarsi, senza in realtà interrompere mai quel gioco di piacere.
Le piaceva tutto, le piaceva come la leccava, le piaceva come usava le mani per tenerle aperta la figa e le piaceva finanche sentire come lui le sputasse sulla figa in maniera quasi sprezzante.
L'intensità dei suoi gemiti aumentava secondo dopo secondo, Lei ormai teneva ben salde le sue mani sulla nuca di Vincent, quasi terrorizzata dal solo pensiero che potesse fermarsi da un momento all'altro, spezzando quell'incantesimo di lussuria. Ma Vincent aveva ben altre idee in mente, e così, mentre continuava nel suo gioco di lingua, iniziò improvvisamente a penetrarla con le dita: il piacere di Marta triplicò, il suo corpo iniziava ad essere preso da piccoli spasmi, la sua testa diventava sempre più leggera: prima una, poi due e, senza che se ne rendesse conto, Lei aveva ormai quattro dita che la penetravano agevolmente. Il progressivo aumento dei gemiti lo avvertirono che stava per venire, cosa che lo portò istintivamente ad aumentare il ritmo delle dita e della lingua, finché lei non esplose in un urlo liberatorio per uno degli orgasmi più forti che avesse mai avuto. Mentre veniva, ed anche nei momenti immediatamente successivi, Vincent sadicamente continuava a leccare con tutta la sua forza, voleva farla impazzire dal piacere, voleva portarla al limite della sopportazione. Marta, dal canto suo, intontita com'era, riuscì -sebbene in modo farfugliato- solo ad implorargli di staccare la sua lingua da lei.
Una volta terminata quella piccola tortura, pegno da pagare per tutto il godimento provato, Vincent estrasse dalla figa le sue dita totalmente zuppe di umori che non esitò a mettere nella bocca di lei: dopo un primo momento di esitazione, lei capì che non gli bastava un semplice "assaggio", doveva leccare e succhiare, doveva assaporare ogni singola goccia del suo sapore, doveva pulire via ogni traccia dei suoi umori. Lui continuò a penetrarle la bocca con le dita senza mai staccare il contatto dai suoi occhi, e solo quando si reputò pienamente soddisfatto, estrasse la mano per poi sputarle direttamente in bocca. Lei ingoiò senza battere ciglio ed a ciò fece seguito un «Grazie, Padrone» che rese chiaro a Vincent che la serata era iniziata col piede giusto e che ora potevano divertirsi.
scritto il
2023-08-10
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