Zio Tomm
di
cornelio
genere
prime esperienze
ZIO TOMM
Mi chiamo Andrea, oggi ho 31 anni, mia moglie Federica (detta Fede) ne ha 25, quattro anni fa mi sono sposato, lei origine Svedese, bionda, occhi azzurri, alta 174 cm, 46 di taglia, una quarta di seno a forma di pera con un capezzolo che dice mangiami. Io tecnico in una azienda che costruisce apparecchiature elettromedicali, lei conoscendo 5 lingue lavorava alla reception di un lussuoso albergo della città, insomma una vera gnocca di donna. Eravamo una coppia felicemente sposati come tante altre coppie, anche noi con un dignitoso lavoro, questo fino a due anni fa, per colpa della crisi: prima venne licenziata mia moglie (in quanto era arrivata l’ultima all’impiego) due mesi dopo anche il fui licenziato per scarsa richiesta di produzione e in pochi mesi ci ritrovammo in mezzo ad una strada. Grazie a Dio mio zio Tommaso, (detto Tomm) pensionato di 71 anni, ci ospitò nella sua villa fuori centro, mettendo a disposizione casa, auto e soldi. Dopo circa quattro mesi di convivenza nella stessa villa, zio Tomm regalò sia a me che a mia moglie (per il cambio stagione) diversi vestiti, di ottima qualità solo che, quelli di Fede erano un po’ corti, diciamo sopra il ginocchio. Lei era titubante nell’indossare quei vestiti, ma io le dissi che non poteva fare un torto a zio Tomm, fu così che il giorno dopo ne indossò uno colore verde acqua bello attillato ma se alzava le braccia o si sedeva si accorciava vistosamente. Nel primo pomeriggio dopo pranzato faceva freddo, io avevo mal di testa, dopo aver assunto un antidolorifico mi coricai, zio Tomm era nel divano davanti la tv con un plaid sopra le gambe, Federica dopo aver lavato i piatti, si sedette accanto a lui per visionare la tv, lui allungò il plaid sopra le gambe di Fede per riscaldarla, lei accettò il gesto ricambiando con un sorriso. Dopo circa venti minuti arriva da mè Federica tutta infuriata, arrossata nel viso e con le lacrime agli occhi. Le domandai, che ai? mi raccontò l’accaduto, cioè, che pochi minuti dopo che lo zio le coprì le gambe, di sotto con la mano prima le toccò il ginocchio, qualche secondo dopo, salì verso la coscia, fino a toccarle le parti intime, ma a quel punto infastidita si alzò e venne da mè a raccontarmi. A primo impatto mi incazzai, ma ragionando ci siamo chiesti che fare? Ritorniamo in mezzo alla strada o facciamo finta che tu non mi hai detto nulla? In comune accordo accettammo per la seconda soluzione. Arrivata la sera il mal di testa non mi lascia, mentre Federica in cucina prepara la cena, lui si avvicina e infilando la mano sotto il vestito, le palpa il culo, lei si sposta, e lui chiede perché ti sposti, alla mia età solo questo mi è rimasto, ormai non faccio sesso già da anni. Lei ricordando il nostro accordo si rilassò e si fece palpare quel ben di Dio. Poco dopo lui sorridendo esclamò brava! Tu sei una donna veramente intelligente. Io do a tè tu dai a mè, in fondo non chiedo poi tanto. La sera dopo cena nel divano eravamo io da una parte, Fede (al centro) e zio accanto a lei, tutti coperti dal plaid, poco dopo vidi Fede che mi guardava negli occhi mentre la mano di Tomm (sotto il plaid si faceva strada) era arrivata al clitoride di Fede stuzzicandoglielo, io vedendo muovere sotto il plaid, capii e mi alzai con la scusa di un bicchiere di acqua scostai leggermente il plaid lasciandola nelle mani di Tomm, dalla cucina li sentivo parlare sotto voce ma non capii una parola di quello che si erano detti. Dopo pochi minuti al mio ritorno fede si mordicchiava le labbra e stringeva le gambe, in occasione che io mi avvicinai per sedermi Fede si alzò dandoci la buona notte e si ritirò in camera da letto, pochi minuti dopo anche io andai a letto trovando Fede che si sditalinava. Chiesi cosa si fossero detti e lei mi rispose che lo implorò a smettere, perché se lui era ormai impotente, lei sentendosi toccare diventava un vulcano in eruzione, lui rispose “stai tranquilla se Andrea non ti saprà spegnere, quando diventi un vulcano, ci penserò io a te” io e Fede ci siamo messi a ridere e fu l’occasione buona per farci una max scopata con mugoli e spasmi di piacere per entrambi, con sborrata finale in bocca. La mattina seguente andai fuori a fumare una sigaretta e zio Tomm in mia assenza disse a Fede “non ti puoi lamentare, ieri sera avete scopato alla grande”, lei non gli rispose e venne anche lei fuori a fumare. Pochi giorni dopo era sabato Luca il giardiniere (un ragazzo di circa 24 anni) doveva sistemare il prato, io e Fede avevamo programmato di andare al centro per la spesa, ma purtroppo lo zio dichiarò di stare male pertanto Fede dovette rinunciare restando a casa ed io mi avviai. Appena mi sono allontanato di casa (riferì Fede dopo) lui è diventato un galletto. Invitò Fede ad indossare un completino intimo molto sex, lei non capiva perché ma lo accontentò presentandosi nel salotto con reggiseno a balconcino (mettendo in mostra quelle meravigliose pere), mutandina in pizzo nero alla brasiliana (mettendo in risalto le sue meraviglie, cosce, culo e fiorellino) lui, non contento di quel corpo statuario, lo fece salire su una scarpa con tacco a spillo da 12 cm, era una sciumanta di donna alta e bella, infine la accompagno nella nostra camera da letto e le chiese di mettere una benda nera negli occhi e sdraiarsi nel nostro letto e attendere lui. Detto fatto, ma pochi minuti dopo, lei, sentii non uno ma due passi differenti lo zio aveva portato con sé Luca il giardiniere (che da tempo si mangiava Fede con gli occhi). Lei, a prima impatto, ignorando chi ci fosse in quella stanza con lo zio Tomm, cercò con le mani di proteggersi le parti intime, ma bastarono pochi minuti per cedere alla tentazione dopo che Luca iniziò ad accarezzarle tutto il corpo, inizio a baciarla e palparle tutte le parti del suo statuario corpo, lui gli avvicino in bocca qualcosa che sembrava un cazzo finto per le sue enormi dimensioni, lei a quel punto, calda e vogliosa invitò al ragazzo di dargli il suo cazzo vero non uno finto, fu a quel punto che lo zio le liberò gli occhi e vide quello che non credeva esistere, rimasi qualche secondo immobile a guardare quel palo lungo circa 22 o addirittura 23 cm di carne, grosso e duro, non sapendo da dove iniziare cercò di leccare la cappella ma era impossibile metterlo tutto dentro la bocca. Anche Luca iniziò a leccare la fica e si ritrovarono i due giovani in un bel 69 mentre lo zio seduto nella poltrona vicino il letto li guardava con un sorrisetto malizioso. Lei si scatenò come non mai (forse l’effetto di quella mazza di carne) iniziò a godere come una troia, urlando di piacere implorando il ragazzo a sfondargli la fica già fradicia di umori che le colavano fino a metà coscia, non fu semplice, ma poco dopo, lei urlando e lui spingendo entrò tutto dentro, una volta dentro Luca lo fermò pochi secondi per slabbrare completamente la fica di Fede e subito iniziò in una stantuffata di oltre 15 minuti in questo tempo diverse furono le posizioni che la coppia ha assunto fino a che Luca cercò invano di passare al secondo canale, ma Fede si ribello pertanto dovette rinunciare. La scopata durò circa 40 minuti di lungo piacere per entrambi, lei godette come non mai tre o quattro volte arrivò all’orgasmo, lui poco dopo la prima sborrata riversata sopra il meraviglioso corpo della mia piccola Fede, ne arrivò una seconda all’interno della bocca calda di mia moglie. Al mio rientro tutti erano al proprio posto lo zio nel divano davanti la tv, Luca fuori nel prato e Fede in cucina a cucinare. Ora, votatemi che il seguito ve lo racconterò una prossima volta con
Mi chiamo Andrea, oggi ho 31 anni, mia moglie Federica (detta Fede) ne ha 25, quattro anni fa mi sono sposato, lei origine Svedese, bionda, occhi azzurri, alta 174 cm, 46 di taglia, una quarta di seno a forma di pera con un capezzolo che dice mangiami. Io tecnico in una azienda che costruisce apparecchiature elettromedicali, lei conoscendo 5 lingue lavorava alla reception di un lussuoso albergo della città, insomma una vera gnocca di donna. Eravamo una coppia felicemente sposati come tante altre coppie, anche noi con un dignitoso lavoro, questo fino a due anni fa, per colpa della crisi: prima venne licenziata mia moglie (in quanto era arrivata l’ultima all’impiego) due mesi dopo anche il fui licenziato per scarsa richiesta di produzione e in pochi mesi ci ritrovammo in mezzo ad una strada. Grazie a Dio mio zio Tommaso, (detto Tomm) pensionato di 71 anni, ci ospitò nella sua villa fuori centro, mettendo a disposizione casa, auto e soldi. Dopo circa quattro mesi di convivenza nella stessa villa, zio Tomm regalò sia a me che a mia moglie (per il cambio stagione) diversi vestiti, di ottima qualità solo che, quelli di Fede erano un po’ corti, diciamo sopra il ginocchio. Lei era titubante nell’indossare quei vestiti, ma io le dissi che non poteva fare un torto a zio Tomm, fu così che il giorno dopo ne indossò uno colore verde acqua bello attillato ma se alzava le braccia o si sedeva si accorciava vistosamente. Nel primo pomeriggio dopo pranzato faceva freddo, io avevo mal di testa, dopo aver assunto un antidolorifico mi coricai, zio Tomm era nel divano davanti la tv con un plaid sopra le gambe, Federica dopo aver lavato i piatti, si sedette accanto a lui per visionare la tv, lui allungò il plaid sopra le gambe di Fede per riscaldarla, lei accettò il gesto ricambiando con un sorriso. Dopo circa venti minuti arriva da mè Federica tutta infuriata, arrossata nel viso e con le lacrime agli occhi. Le domandai, che ai? mi raccontò l’accaduto, cioè, che pochi minuti dopo che lo zio le coprì le gambe, di sotto con la mano prima le toccò il ginocchio, qualche secondo dopo, salì verso la coscia, fino a toccarle le parti intime, ma a quel punto infastidita si alzò e venne da mè a raccontarmi. A primo impatto mi incazzai, ma ragionando ci siamo chiesti che fare? Ritorniamo in mezzo alla strada o facciamo finta che tu non mi hai detto nulla? In comune accordo accettammo per la seconda soluzione. Arrivata la sera il mal di testa non mi lascia, mentre Federica in cucina prepara la cena, lui si avvicina e infilando la mano sotto il vestito, le palpa il culo, lei si sposta, e lui chiede perché ti sposti, alla mia età solo questo mi è rimasto, ormai non faccio sesso già da anni. Lei ricordando il nostro accordo si rilassò e si fece palpare quel ben di Dio. Poco dopo lui sorridendo esclamò brava! Tu sei una donna veramente intelligente. Io do a tè tu dai a mè, in fondo non chiedo poi tanto. La sera dopo cena nel divano eravamo io da una parte, Fede (al centro) e zio accanto a lei, tutti coperti dal plaid, poco dopo vidi Fede che mi guardava negli occhi mentre la mano di Tomm (sotto il plaid si faceva strada) era arrivata al clitoride di Fede stuzzicandoglielo, io vedendo muovere sotto il plaid, capii e mi alzai con la scusa di un bicchiere di acqua scostai leggermente il plaid lasciandola nelle mani di Tomm, dalla cucina li sentivo parlare sotto voce ma non capii una parola di quello che si erano detti. Dopo pochi minuti al mio ritorno fede si mordicchiava le labbra e stringeva le gambe, in occasione che io mi avvicinai per sedermi Fede si alzò dandoci la buona notte e si ritirò in camera da letto, pochi minuti dopo anche io andai a letto trovando Fede che si sditalinava. Chiesi cosa si fossero detti e lei mi rispose che lo implorò a smettere, perché se lui era ormai impotente, lei sentendosi toccare diventava un vulcano in eruzione, lui rispose “stai tranquilla se Andrea non ti saprà spegnere, quando diventi un vulcano, ci penserò io a te” io e Fede ci siamo messi a ridere e fu l’occasione buona per farci una max scopata con mugoli e spasmi di piacere per entrambi, con sborrata finale in bocca. La mattina seguente andai fuori a fumare una sigaretta e zio Tomm in mia assenza disse a Fede “non ti puoi lamentare, ieri sera avete scopato alla grande”, lei non gli rispose e venne anche lei fuori a fumare. Pochi giorni dopo era sabato Luca il giardiniere (un ragazzo di circa 24 anni) doveva sistemare il prato, io e Fede avevamo programmato di andare al centro per la spesa, ma purtroppo lo zio dichiarò di stare male pertanto Fede dovette rinunciare restando a casa ed io mi avviai. Appena mi sono allontanato di casa (riferì Fede dopo) lui è diventato un galletto. Invitò Fede ad indossare un completino intimo molto sex, lei non capiva perché ma lo accontentò presentandosi nel salotto con reggiseno a balconcino (mettendo in mostra quelle meravigliose pere), mutandina in pizzo nero alla brasiliana (mettendo in risalto le sue meraviglie, cosce, culo e fiorellino) lui, non contento di quel corpo statuario, lo fece salire su una scarpa con tacco a spillo da 12 cm, era una sciumanta di donna alta e bella, infine la accompagno nella nostra camera da letto e le chiese di mettere una benda nera negli occhi e sdraiarsi nel nostro letto e attendere lui. Detto fatto, ma pochi minuti dopo, lei, sentii non uno ma due passi differenti lo zio aveva portato con sé Luca il giardiniere (che da tempo si mangiava Fede con gli occhi). Lei, a prima impatto, ignorando chi ci fosse in quella stanza con lo zio Tomm, cercò con le mani di proteggersi le parti intime, ma bastarono pochi minuti per cedere alla tentazione dopo che Luca iniziò ad accarezzarle tutto il corpo, inizio a baciarla e palparle tutte le parti del suo statuario corpo, lui gli avvicino in bocca qualcosa che sembrava un cazzo finto per le sue enormi dimensioni, lei a quel punto, calda e vogliosa invitò al ragazzo di dargli il suo cazzo vero non uno finto, fu a quel punto che lo zio le liberò gli occhi e vide quello che non credeva esistere, rimasi qualche secondo immobile a guardare quel palo lungo circa 22 o addirittura 23 cm di carne, grosso e duro, non sapendo da dove iniziare cercò di leccare la cappella ma era impossibile metterlo tutto dentro la bocca. Anche Luca iniziò a leccare la fica e si ritrovarono i due giovani in un bel 69 mentre lo zio seduto nella poltrona vicino il letto li guardava con un sorrisetto malizioso. Lei si scatenò come non mai (forse l’effetto di quella mazza di carne) iniziò a godere come una troia, urlando di piacere implorando il ragazzo a sfondargli la fica già fradicia di umori che le colavano fino a metà coscia, non fu semplice, ma poco dopo, lei urlando e lui spingendo entrò tutto dentro, una volta dentro Luca lo fermò pochi secondi per slabbrare completamente la fica di Fede e subito iniziò in una stantuffata di oltre 15 minuti in questo tempo diverse furono le posizioni che la coppia ha assunto fino a che Luca cercò invano di passare al secondo canale, ma Fede si ribello pertanto dovette rinunciare. La scopata durò circa 40 minuti di lungo piacere per entrambi, lei godette come non mai tre o quattro volte arrivò all’orgasmo, lui poco dopo la prima sborrata riversata sopra il meraviglioso corpo della mia piccola Fede, ne arrivò una seconda all’interno della bocca calda di mia moglie. Al mio rientro tutti erano al proprio posto lo zio nel divano davanti la tv, Luca fuori nel prato e Fede in cucina a cucinare. Ora, votatemi che il seguito ve lo racconterò una prossima volta con
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