L'isola (quasi) deserta-3-a carte scoperte

di
genere
scambio di coppia

Monica sulla sdraio si spalmava la crema, allora mi decisi a fare la mia mossa,
un po' rischiosa forse visto che ci conoscevamo da troppo poco per avere la
sufficiente confidenza, ma era la cosa giusta, ne ero sicuro:
vuoi che ti aiuti?
se fosse andata storta l'avrei fatta passare per una inopportuna ma
innocente cortesia...
mia moglie Luana si irrigidi', e guardo la scena, ma lo sguardo non sembrava
infastidito, era piu' che altro sorpreso.
Ma si che quel culo pesante del mio maritino figurati se si degna di venire
fino a qui a darmi una mano.
Non rompere le palle disse Luca sghignazzando con gli occhi chiusi per il troppo sole.
Mia moglie continuava a gustarsi sopresa ed incuriosita la scena e questo mi fece
diventare il cazzo, gia' in allerta, durissimo.
Mi alzai e iniziai a spalmare la crema sulla schiena di Monica stesa prona con le
braccia stese al di sopra della testa.
Il mio bacino le tocco (inavvertitamente?) le sue natiche, da cui mi ero tenuto fino
a quel punto alla larga, e a lei sfuggi un leggero sospiro di apprezzamento.
Suo marito Luca aveva sentito.
Guarda, per me non ti fare problemi a sparmarle la crema anche sul culo, cosi' non si
lamenta che le e' diventato rosso e non sono stato io.
A Luana, occhi chiusi, supina a prendere il sole, scappo' una sonora risata. a quel punto era chiaro, a mia moglie quel gioco garbava;
non so se avesse davvero in mente quello che avevo in mente io, ma non si sarebbe
potuta piu' lamentare di altri miei passi avanti.
Frizionai, cercando di tenere a bada la pressione a cui mi induceva la mia voglia,
la crema che le avevo versato sul culo.
Veniva schiacciato verso la schiena e poi verso le gambe, i glutei venivano prima
schiacciati l'uno contro l'altro e poi separati a rendere la modesta quantita' di
tessuto del costume insufficiente a coprire completamente i sui buchi, che mi
diventavano un ormai irresistibile centro di attrazione.
Le misi le mani tra il cordino del costume e la pelle e lo trascinai verso il basso,
al che glielo slacciai dal lato e lo sfilai con Monica che sollevava il bacino per
facilitarmi il lavoro.
Tra le gambe leggermente aperte la sua fica molto curata si dimostrava davvero
a suo agio con le labbra ingrossate a pregustare l'eccitazione che montava.
Gliela accarezzai premendo con il medio per un accenno di penetrazione e lei ansimo'.
Guardai istintivamente mia moglie per carpirne la reazione e vidi che sulla sdraio si
era liberata dello slip.
Tra le sue gambe aperte con naturalezza la sua fica era li' ormai a disposizione e
disse, chiaramente rivolgendosi a Luca, con gli occhi chiusi per la troppa luce:
sai, ti credevo piu' intraprendete.
Ma mentre lo diceva senti' attraverso le palpebre chiuse un'ombra incombere.
Mi gustai la scena mentre sentivo tra le mie dita il possesso della fica di Monica
ormai bagnata e pronta.
Luana apri gli occhi e vide Luca che le era in piedi davanti con il suo cazzo armato
ad una distanza minacciosa ed invitante.
Glielo prese facilmente in bocca e, mentre lei accennava a sollevare la schiena dalla sdraio per lavorarselo meglio, Luca le fece capire spingendole con il suo cazzo la testa
sulla sdraio che doveva restare li', il gioco lo guidava lui.
A lei stava piu' che bene.
Ma vedi quei due porci quanto si divertono?!? Disse divertita Monica.

Questa e' la terza parte di un mio racconto di fantasia. Ho pensato di non pubblicare
le prime due in quanto piu' interlocutorie, ma se doveste essere curiosi...
ovviamente la terza parte non e' l'ultima ;-)
scritto il
2023-09-03
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