Scommessa perduta 3. Al mare con Massimo.
di
histoire
genere
trio
Le nostre battute di pesca continuavano, ormai con Massimo si faceva tutto insieme, i giorni che era con noi, non appena rientravamo dal lavoro, Gea ci accoglieva nuda, era sempre così. Difficile resistere a Gea nuda, è subito da scopare mai prima della doccia.
Una cabina doccia, per grande che voglia essere è difficile starci in tre, li stavo
accompagnando, mi hanno trascinato, stretti come sardine, il cazzo di Massimo l'ho messo
subito nella figa di Gea, non riuscivamo a muovere le braccia, eravamo stretti, il contatto con i loro corpi dava una sensazione meravigliosa. Abbiamo raggiunto il primo orgasmo insieme, un risciacquo e siamo usciti, li ho asciugati, li ho accompagnati sul
letto. "La cena la preparo io, vi chiamo quando è pronta, non credo abbiano scopato
ancora, non mi hanno chiamato, io avevo il compito di provvedere a far indurire il cazzo
di Massimo con la bocca. Erano circa le venti sono andato in camera erano appisolati,
ho baciato sulla bocca Gea che ha aperto subito gli occhioni, ho preso in bocca il cazzo di Massimo, sapeva che ero io, ha aperto gli occhi ed ho dato un bacio sulle labbra
anche a lui. Dopo cena li ho trattenuti in salotto, con caffè e gelato, ho messo in
ordine la cucina, abbiamo lavato i denti e siamo andati a letto. Ho fatto uno scherzo
a Gea, mi sono messo sul corpo di Massimo ed abbiamo legato le bocche, c'era ancora
l'odore del dentifricio, Gea subito si è unita a noi, poi la solita notte. Al risveglio
Massimo ha proposto il mare, Gea si è detta d'accordo ad un patto "Senza immersioni,
non voglio stare sola, vi voglio vicini" Le richieste di Gea sono approvate ad occhi chiusi. Abbiamo, anzi ho caricato la macchina, ho preso tre lettini da mare, frutta, acqua e panini preparati da me e siamo partiti. Il nostro posto è a circa trenta
chilometri da casa, io guidavo, loro seduti dietro. Ho provveduto a piazzare il tutto,
i tre lettini, il frigorifero con acqua e alimenti, Massimo voleva aiutarmi "Stai
vicino a Gea amore". Ci siamo sistemati assaporando la quiete, c'era qualche altra
persona a qualche metro da noi, chi leggeva, chi prendeva il sole, dopo poco è arrivata una coppia, ci hanno chiesto se davano fastidio, si sono sistemati, lei si è tolta
il reggiseno, anche loro con i lettini, aveva lo slip ridottissimo, comunque meno di
Gea, si se lo è messo tra le labbra della figa, erano disinibiti come noi. E' stata
Gea ad aprire il discorso con la ragazza, gli argomenti che possono trattare le donne.
Gea era distesa sul lettino, Massimo era seduto sullo stesso lettino ed ogni tanto
baciava sulla bocca Gea. La curiosità della ragazza ha avuto il sopravvento "Tuo
marito" ""No mio marito e lui" indicandomi "Lui è nostro amico" La ragazza sorpresa
si è seduta sul lettino "Siete una coppia aperta"? Gea spiritosamente ha risposto
"Veramente quella aperta sono io, non è facile sopportare due assatanati" La ragazza
rivolgendosi al suo accompagnatore, che poi ha detto essere suo marito " Hai visto?
prendi esempio, questi sono veri uomini" Lui era in erezione e si massaggiava il cazzo,
ho fatto l'occhiolino a Gea ha iniziato a massaggiare il cazzo di Massimo che è uscito
totalmente dal costume. La ragazza tramortita alla vista di quel cazzo ha perso l'uso
della parola. Anche il marito, forse deluso, non massaggiava più, si era fermato con la mano. Quando si sono ripresi, ci hanno fatto un sacco di domande, soprattutto la ragazza.
La parola che diceva spesso rivolta a Gea "Ti invidio" Lei molto simpatica e disposta
al dialogo, lui forse deluso dalla misura del cazzo di Massimo, parlava poco. Erano arrivate le tredici abbiamo mangiato i panini poi le ragazze sono andate a fare una passeggiata per digerire? Erano quasi nude, veramente in quella spiaggia erano tutte
quasi nude, loro davano nell'occhio perché molto belle. Il marito senza la moglie si è sciolto, ha voluto sapere come abbiamo iniziato, abbiamo dato tutti i dettagli e poi
"Non è facile trovare uno come lui" indicando Massimo ed il suo cazzo. Su questo
eravamo tutti d'accordo. Sono rientrate le ragazze, siamo stati ancora due ore insieme,
e siamo tornati a casa. Gea durante il viaggio ci ha detto che la ragazza ha fatto
mille domande, ha voluto sapere tutto nei particolari. Le ripeteva "Ti invidio, ti invidio, ti invidio". A casa loro hanno fatto la doccia da soli, sono andati a letto
mentre io sistemavo tutto, ho preparato la cena, come al solito loro si erano appisolati,
ho usato lo stesso metodo per svegliarli. La serata è finita come sempre, il nostro
interesse era dare piacere a Gea. Naturalmente il piacere era anche nostro, io non
sapevo chi ringraziare per la situazione in cui mi trovavo.
Una cabina doccia, per grande che voglia essere è difficile starci in tre, li stavo
accompagnando, mi hanno trascinato, stretti come sardine, il cazzo di Massimo l'ho messo
subito nella figa di Gea, non riuscivamo a muovere le braccia, eravamo stretti, il contatto con i loro corpi dava una sensazione meravigliosa. Abbiamo raggiunto il primo orgasmo insieme, un risciacquo e siamo usciti, li ho asciugati, li ho accompagnati sul
letto. "La cena la preparo io, vi chiamo quando è pronta, non credo abbiano scopato
ancora, non mi hanno chiamato, io avevo il compito di provvedere a far indurire il cazzo
di Massimo con la bocca. Erano circa le venti sono andato in camera erano appisolati,
ho baciato sulla bocca Gea che ha aperto subito gli occhioni, ho preso in bocca il cazzo di Massimo, sapeva che ero io, ha aperto gli occhi ed ho dato un bacio sulle labbra
anche a lui. Dopo cena li ho trattenuti in salotto, con caffè e gelato, ho messo in
ordine la cucina, abbiamo lavato i denti e siamo andati a letto. Ho fatto uno scherzo
a Gea, mi sono messo sul corpo di Massimo ed abbiamo legato le bocche, c'era ancora
l'odore del dentifricio, Gea subito si è unita a noi, poi la solita notte. Al risveglio
Massimo ha proposto il mare, Gea si è detta d'accordo ad un patto "Senza immersioni,
non voglio stare sola, vi voglio vicini" Le richieste di Gea sono approvate ad occhi chiusi. Abbiamo, anzi ho caricato la macchina, ho preso tre lettini da mare, frutta, acqua e panini preparati da me e siamo partiti. Il nostro posto è a circa trenta
chilometri da casa, io guidavo, loro seduti dietro. Ho provveduto a piazzare il tutto,
i tre lettini, il frigorifero con acqua e alimenti, Massimo voleva aiutarmi "Stai
vicino a Gea amore". Ci siamo sistemati assaporando la quiete, c'era qualche altra
persona a qualche metro da noi, chi leggeva, chi prendeva il sole, dopo poco è arrivata una coppia, ci hanno chiesto se davano fastidio, si sono sistemati, lei si è tolta
il reggiseno, anche loro con i lettini, aveva lo slip ridottissimo, comunque meno di
Gea, si se lo è messo tra le labbra della figa, erano disinibiti come noi. E' stata
Gea ad aprire il discorso con la ragazza, gli argomenti che possono trattare le donne.
Gea era distesa sul lettino, Massimo era seduto sullo stesso lettino ed ogni tanto
baciava sulla bocca Gea. La curiosità della ragazza ha avuto il sopravvento "Tuo
marito" ""No mio marito e lui" indicandomi "Lui è nostro amico" La ragazza sorpresa
si è seduta sul lettino "Siete una coppia aperta"? Gea spiritosamente ha risposto
"Veramente quella aperta sono io, non è facile sopportare due assatanati" La ragazza
rivolgendosi al suo accompagnatore, che poi ha detto essere suo marito " Hai visto?
prendi esempio, questi sono veri uomini" Lui era in erezione e si massaggiava il cazzo,
ho fatto l'occhiolino a Gea ha iniziato a massaggiare il cazzo di Massimo che è uscito
totalmente dal costume. La ragazza tramortita alla vista di quel cazzo ha perso l'uso
della parola. Anche il marito, forse deluso, non massaggiava più, si era fermato con la mano. Quando si sono ripresi, ci hanno fatto un sacco di domande, soprattutto la ragazza.
La parola che diceva spesso rivolta a Gea "Ti invidio" Lei molto simpatica e disposta
al dialogo, lui forse deluso dalla misura del cazzo di Massimo, parlava poco. Erano arrivate le tredici abbiamo mangiato i panini poi le ragazze sono andate a fare una passeggiata per digerire? Erano quasi nude, veramente in quella spiaggia erano tutte
quasi nude, loro davano nell'occhio perché molto belle. Il marito senza la moglie si è sciolto, ha voluto sapere come abbiamo iniziato, abbiamo dato tutti i dettagli e poi
"Non è facile trovare uno come lui" indicando Massimo ed il suo cazzo. Su questo
eravamo tutti d'accordo. Sono rientrate le ragazze, siamo stati ancora due ore insieme,
e siamo tornati a casa. Gea durante il viaggio ci ha detto che la ragazza ha fatto
mille domande, ha voluto sapere tutto nei particolari. Le ripeteva "Ti invidio, ti invidio, ti invidio". A casa loro hanno fatto la doccia da soli, sono andati a letto
mentre io sistemavo tutto, ho preparato la cena, come al solito loro si erano appisolati,
ho usato lo stesso metodo per svegliarli. La serata è finita come sempre, il nostro
interesse era dare piacere a Gea. Naturalmente il piacere era anche nostro, io non
sapevo chi ringraziare per la situazione in cui mi trovavo.
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