Attrazioni fatali in alta quota

di
genere
etero

Lei
Ultima fila, aereo piccolo, quelli con due posti per lato. Arriva, quasi alla fine dell’imbarco, per sedersi di fianco a me, un giovane uomo. Lui finestrino, io corridoio. Non è esattamente il mio tipo. Niente giacca, ne’ camicia, maglietta bianca e jeans. Ha pero’ qualcosa che mi intriga. Sarà lo sguardo. O forse il profumo. Non riesco a decifrarlo. Mi alzo, lo guardo fisso negli occhi, mi sposto di lato e lo faccio accomodare. Lui regge lo sguardo, senza fare un plisse’. “Coraggioso - penso - posso iniziare a giocare con te. Ti prometto, giovane uomo, che ricorderai questo volo per molto tempo…”
Sciolgo i capelli per appoggiarmi meglio allo schienale, chiudo gli occhi e appoggio il braccio al bracciolo, o meglio al suo braccio. Il contatto fisico mi da una prima scarica elettrica. Lo sento sulla schiena. Bene, prova di chimica superata. A mille…
Lui guarda un video, un film o qualcosa del genere, su uno dei due cellulari. Poi cerca di dormire, poi riprende in mano gli auricolari, li infila nel contenitore e gira il case come se fosse un capezzolo. È nervoso, impaziente, agitato. Sarà preoccupato per le turbolenze…
Forse devo aspettare qualche minuto, poi possiamo iniziare le danze, un passo dopo l’altro. Mentre mi rilasso, leggo qualcosa su ER, qualche nuovo racconto, rispondo a qualche commento. Poi mi ricordo che devo fare un po’ di pulizia alle foto e ai video. Non ho mai davvero tempo… Ecco, la mia galleria segreta. Mi diverto un sacco a guardare le foto più intime, i miei video sfacciati, le versioni più hard a colori, quelle più romantiche in bianco e nero, e quelle più sensuali del vedo/non vedo. Ne ho un tot.. mi domando sempre “Chissà poi a cosa mi serviranno… “ ma mi piace averle a disposizione per i giochi erotici.
Mentre penso e guardo le foto, mi vengono in mente alcuni pensieri più hot, alcune perversioni più spinte e mi sale un languorino allo stomaco. Non è fame. O meglio è fame, ma non di qualcosa da mangiare…
Prendo dei fogli che devo leggere e una penna. Attiro la sua attenzione in un modo sciocco. Lui ora mi deve guardare.Deve immaginare che al posto della penna ci sia il suo cazzo e deve guardarmi mentre la lecco, la ingoio, la accarezzo, la stringo, la circondo con la mano che sale e scende sempre più veloce…
Per controllare se il mio giochino funziona, butto un occhio tra le sue gambe e posso essere soddisfatta della mia performance… Mi sta seguendo. Well done!
Adesso però, a vedere il suo interesse e quel movimento pelvico, un po’ di voglia e’venuta anche a me. Molta, diciamo. Oltre al braccio, faccio scivolare la mano sul bracciolo. Che voglia che ho di toccarglielo, ma non posso…
Faccio finta di dormire, e mi giro dalla sua parte… chissà cosa sta pensando lui in questo momento.
***
Lui
Sono salito, quasi alla fine dell’imbarco. Ultima fila. È già seduta una persona. Una donna. Si alza per farmi passare, mi fissa, sento il suo profumo entrare nelle mie narici e salire al cervello. Lei si riaccomoda in silenzio. Sembra particolarmente seria, distaccata, un po’ fredda. C’è però qualcosa che mi turba e mi distrae dai miei pensieri… Non so se è la chioma da leonessa, gli occhi chiari che, quando ti guardano, ti entrano nell’anima o le movenze che la rendono estramemente sensuale.
Poco dopo che mi sono seduto, non so se per sbaglio o appositamente, appoggia il braccio sul mio bracciolo. Mi tocca il braccio. Mi viene un brivido… mi sposto. Voglio capire se lo fa apposta o meno. Mi viene a cercare ancora. E sta facendo lo stesso con la gamba… mi viene quasi addosso… Questo contatto mi turba. È un caso o ci sta provando? Provo a farle scoprire le carte e spingo la mia gamba sulla sua. E’ una sensazione fortissima, come se fossi sopra di lei e spingessi il mio membro dentro il suo corpo. I pensieri mi portano pericolosamente a pensare ad altro. Lei tiene la posizione e non si scompone. Il contatto e’intenso e pieno di emozioni. All’apparenza sembra tranquilla, sta leggendo qualcosa sul cellulare. Butto un occhio e spio… Cazzo. È un sito porno. No, aspetta, è un sito di racconti erotici e lei sta rispondendo ad un commento, come se fosse lei a scrivere. Non ci credo… non riesco a capacitarmi di questa cosa. E ora… o no… sta guardando delle foto. Sue foto e suoi video, nuda, si sta masturbando… È incredibile… sono senza parole. Comincio a sudare freddo e la mia agitazione cresce. Chi è la mia vicina e cosa sta facendo? Vuole giocare con me o fraintendo io? Non devo farmi beccare ma non riesco a non guardare. Che spettacolo…
Dai Andrea, mi dico, prova a concentrarti sul film e sulle tue cose ma gli occhi e i pensieri tornano li. Provo un turbinio di sensazioni difficili da decifrare che mi sta consumando.
Ora non capisco, ha abbassato gli occhiali da sole e si è messa comoda, come se volesse dormire. Così, sfrontata, senza timore, si gira, con gli occhi chiusi, verso di me. Sento il suo respiro e la sua bocca sempre più vicino alla mia. Voglio baciarla. Le nostre carni si sono prima sfiorate poi toccate e ho voglia di lei.
Non so cosa mi stia prendendo. Sono tremendamente agitato. Anche lei però non e’ tranquilla. Ha preso dei documenti, scrive con una penna… Oddio la penna. Cosa sta facendo a quell’oggetto. Vorrei che ci fosse il mio cazzo tra le sue dita e labbra… mi sta facendo impazzire. Il contatto fisico del braccio e della gamba, insieme al profumo, alle immagini e ai pensieri, mi stanno dando alla testa. I nostri sguardi si incrociano, quasi per sbaglio. Ad un certo punto mi rendo conto che se mi avesse guardato ancora una volta negli occhi, non sarei riuscito a trattenermi. E’ più forte di me..l’avrei baciata, accarezzandole i capelli e sfiorandole i capezzoli. Ma come avrebbe reagito lei? Confuso, tremendamente combattuto, terribilmente nervoso… voglio conoscerla assolutamente. E’ un istinto animale fortissimo.
È veramente duro resistere fino all’atterraggio. Avrei voluto in ogni momento fare una pazzia, baciarla, toccarla e farla mia lì senza nemmeno essersi mai parlati. Non mi è mai successa una cosa del genere.
La manovra di atterraggio sta per iniziare e io devo trovare un modo per avere il suo numero. Comincio a fare le foto alla città. Quando si atterra negli aeroporti cittadini si può’ assaporare meglio il fascino di tutta la città. Noto che anche lei scatta una foto, ma mi rendo conto che io sono davanti. Le chiedo se vuole darmi il cellulare, scatto alcune foto per lei, poi mi sposto indietro per farla avvicinare. Sento il respiro più vicino. Le nostre bocche come due magneti… Sto male…
Per fortuna il vetro del finestrino è rovinato, dalla sua prospettiva si vede veramente male e le sue foto sono inguardabili. Le dico che le invio le mie. È un’ottima scusa per avere il suo numero. Mi chiede di scambiarcele con AirDrop. Fingo di non sapere come usarlo. Mi da il suo numero. Ce l’ho fatta…
Appena atterrati, scende con me, mi dice che rientra il giorno seguente in Italia, molto presto. Non c’è tempo nemmeno per un caffè. Non posso pensare di non rivederla. Ci salutiamo ai bagagli. Mentre aspetto, mi arriva un suo wa di ringraziamento per le foto. Ci penso e poi tento il tutto per tutto. Le dico che avrei voluto offrirle un caffè per dirle quanto piacevole fosse stato il viaggio di fianco a lei. Mi risponde lusingata. Si chiede quale può essere stato il motivo. Le scrivo del suo profumo… so che la conquisto. È così è. Continuiamo a scriverci. Mi dice che è in hotel, si sta preparando per un evento, le chiedo di chiamarci.. Ho voglia di vederla. Mi risponde alla videochiamata e non credo ai miei occhi. Capelli sciolti, completo intimo nero e beige e niente altro. Mi fa impazzire. Mi rendo conto di avere un’espressione da idiota ma non mi e’ mai capitata una cosa del genere. Mi piace maledettamente. Ho voglia di lei… le vene del mio cazzo stanno scoppiando. Le chiedo se vuole bere qualcosa con me dopo cena. Mi risponde che non vuole bere; eventualmente può voler fare sesso con me. Non ci credo. Sto morendo… mi saluta perché deve andare. Io devo masturbarmi, non ce la faccio più. Le scrivo, ho voglia di rivederla ancora un secondo. Mi richiama. Sempre svestita. Mi masturbo mentre la guardo… non posso farne a meno. Lei ora deve proprio andare. Ma forse l’ho convinta e verrà in hotel da me. Dopo 4 ore, tutto quello che mai avrei potuto nemmeno lontanamente immaginare si avvera, in una notte di sesso sfrenato, libero, complice e divertente… non riesco ancora a crederci. Non è successo veramente, non a me…
scritto il
2023-09-19
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