Mia cugina la matta ed il suo latte.
di
Ste.
genere
incesti
Da quel lontano 1989 il rapporto tra me è mia cugina Giovanna era diverso, divento più unito.
Non avevamo più fatto niente insieme, ma quando eravamo da soli ne parlavamo e ci scherzavamo sopra. Era il 1992 il mese di Marzo quando mia cugina Giovanna partorì per la seconda volta.
Dopo una settimana mia cugina uscì dall'ospedale e rientro a casa. Io lavoravo fuori paese, ed ero andato solo un volta a trovarla a casa, insieme a mia mamma e mio papà.
Era metà del mese di Marzo a lavoro c'erano problemi per il momento, era di giovedì me lo ricordo bene per una situazione personale. Così il mio datore di lavoro, si a me che ad altri 5 operai ci diete, una settimana di ferie forzate.
Ritornai a casa presto da lavoro, ed raccontai a casa la situazione, tutto normale fin qui. Quel giovedì pomeriggio verso le ore 14 non avendo altro da fare, dissi a mia madre che uscivo. Ok, mi rispose mia madre.
Andai in garage, e pensai, prendo l'auto o la Vespa?
Alla fine presi l'auto, e parti, feci il giro del paese, e mi fermai a comprare un pacchetto di sigarette. Feci di nuovo il giro del paese, poco dopo pensai, vado da mia cugina Giovanna, e faccio due cose, 1) vado a trovarla, e 2) le scrocco un buon caldo espresso. Arrivai a casa di mia cugina, suonai e lei mi aprì, entrai e c'era anche mio cugino ( cioè suo marito l'idiota.) Io dissi: buono pomeriggio a tutti come va?
Tutto bene rispose mio cugino. E mia cugina mi disse: guarda chi è venuto, chi non muore si rivede.
Io: si, si.. scherza sempre tu.. e lei: e dai, sei sempre il solito, preparo la macchinetta per l'espresso. Io: e lo sai che non lo rifiuto. Mio cugino: si lo prendo anche io. Io dissi: dove quella piccola peste di tuo figlio? Mio cugino: è da mia madre, se le portato mia sorella.
Io: ok, tutto bene dai tuoi genitori?
Lui: si, si grazie.
Poco dopo bevevamo l'espresso e si parlava del più è del meno. Finché non suonarono al citofono, mio cugino rispose ed aprì. Era suo fratello, il tempo di bere anche lui una tazzina di espresso, e parlando con suo fratello, ( cioè mio cugino). Salutarono, io: disse: che succede??? E mio cugino, niente dobbiamo andare a rimorchiare il trattore e portarlo in officina.
Io: Ok volete aiuto? No, no tutto ok grazie e se ne andarono. Mia cugina: vedi questo è mio marito e casa, e subito sparisce. Io: che vuoi farci!!!
Fù lì, che circa 10 minuti che se ne erano andati, che con mia cugina Giovanna, Iniziamo a parlare con più libertà, si scerzava anche, mia cugina: vuoi un altro espresso??
Io: si, ok così fumiamo una sigaretta.
Lei: ok
Poco dopo sul balcone, mentre fumavamo, mi accorsi della sua maglietta che era bagniata. E mia cugina guardandomi, mi disse: ma gli occhi c'è li hai sempre lì?
Io: non è certo colpa mia, se hai la maglietta bagniata, e si vede la forma dei tuoi capezzoli.
Lei: lo so, e che questa volta ne ho molto di più rispetto a 3 anni fà di latte. Io: ok tranquilla, me lo ricordo bene il tuo seno.
Lei: sei sempre stronzo.. io: tu prima di me. Rientrammo, e lei andò in bagno a pulirsi, senti parlare mia cugina con una frase: mamma mia e che è??? Io: cosa succede??? Ritorno poco dopo dicendomi guarda qui mi stanno scoppiando..
Io, rimasi a bocca aperta, era col seno di fuori, ed vedevo uscire dai suoi capezzoli neri, latte a volontà. Sembravano due piccoli cannoncini che sparavano latte.
Gli dissi, ma non hai allattato tua figlia? Lei: si, e che era da poco che aveva allattato, aveva finito circa 10 minuti prima che arrivassi io. Mi disse: mi fanno tanto male. Ed io risposi: cugina se tu vuoi, sai cosa possiamo fare!!!
Lei si sedette, e mi disse: dai vieni tra le mie braccia per favore. Così io feci, mi misi tra le sue braccia, ed iniziai a succhiare ed nutrirmi del suo latte, non so per quanto tempo succhiai i suoi capezzoli, ma ingoiai tanto latte, e più succhiavo più ne usciva, e più ne volevo. Dopo un bel pò, mi fermai, dissi: cavolo non mi sento più né le labbra e nemmeno la lingua. Mia cugina rispose: e ci credo, mi hai muto come una capra, ora mi sento meglio stronzo, grazie.
Io: prego stronza. Andammo al balcone a fumarci una sigaretta insieme, e mia cugina mi disse: senti Ste, so che ti dico sempre che sei stronzo, ma infondo ti voglio tanto bene.
Io: grazie, vale anche per me, nei tuoi confronti. E poi quello che è successo tra noi 3 anni fà, ed ora dandomi il tuo seno ed allattandomi nuovamente, e come se fossi un pò anche tuo figlio.
Lei: si mise a ridere, e mi disse: bhe come idea non è male.. Infondo 3 anni fà te ne ho dato tanto latte dal mio seno, più quello di ora. Io: risi, dissi, si è vero è mi piace molto. Mia cugina: domani quando torni da lavoro? Io risposi: che avevo avuto una settimana di ferie forzate... E lei: bene, mio marito se ne va alle ore 6 a lavorare in campagna, piu le mucche, e le capre e peccore, torna sempre tardi a casa. Perché non viene e rimani qui, sarò ben lieta di allatarti, ma a una condizione. Io: quale condizione?
Lei: ti dirò soltanto il seno è non di più.
Io: ok, dissi io, peccato.... Mia cugina capì subito la mia risposta, ridendo mi disse: ok, se farai il bravo bambino, forse mammina ti farà un regalo
Ok rispose io. Salutai mia cugina e me ne andai.
Per tutta la settimana andai da mia cugina, tutti i giorni alle ore 8 ero da lei e ci restavo molte ore a casa sua, andavo via quasi sempre verso le ore 16 e le ore 16:30. Mi piaceva molto allattare al suo seno. Durante quella settimana di allattamento, il suo regalo nei miei confronti,furono 4 super pompini ad ingoio. Dopo quella settimana andavo quando potevo, a succhiare il suo seno ma niente di più.
Sono passati ormai molti anni i suoi figli sono grandi, ma quando possiamo ricordimo quel periodo con gioia. Ma anche in quel periodo io feci una pazzia, un fine settimana in campagna da mio cugino, ma ve lo racconto un'altra volta.
Non avevamo più fatto niente insieme, ma quando eravamo da soli ne parlavamo e ci scherzavamo sopra. Era il 1992 il mese di Marzo quando mia cugina Giovanna partorì per la seconda volta.
Dopo una settimana mia cugina uscì dall'ospedale e rientro a casa. Io lavoravo fuori paese, ed ero andato solo un volta a trovarla a casa, insieme a mia mamma e mio papà.
Era metà del mese di Marzo a lavoro c'erano problemi per il momento, era di giovedì me lo ricordo bene per una situazione personale. Così il mio datore di lavoro, si a me che ad altri 5 operai ci diete, una settimana di ferie forzate.
Ritornai a casa presto da lavoro, ed raccontai a casa la situazione, tutto normale fin qui. Quel giovedì pomeriggio verso le ore 14 non avendo altro da fare, dissi a mia madre che uscivo. Ok, mi rispose mia madre.
Andai in garage, e pensai, prendo l'auto o la Vespa?
Alla fine presi l'auto, e parti, feci il giro del paese, e mi fermai a comprare un pacchetto di sigarette. Feci di nuovo il giro del paese, poco dopo pensai, vado da mia cugina Giovanna, e faccio due cose, 1) vado a trovarla, e 2) le scrocco un buon caldo espresso. Arrivai a casa di mia cugina, suonai e lei mi aprì, entrai e c'era anche mio cugino ( cioè suo marito l'idiota.) Io dissi: buono pomeriggio a tutti come va?
Tutto bene rispose mio cugino. E mia cugina mi disse: guarda chi è venuto, chi non muore si rivede.
Io: si, si.. scherza sempre tu.. e lei: e dai, sei sempre il solito, preparo la macchinetta per l'espresso. Io: e lo sai che non lo rifiuto. Mio cugino: si lo prendo anche io. Io dissi: dove quella piccola peste di tuo figlio? Mio cugino: è da mia madre, se le portato mia sorella.
Io: ok, tutto bene dai tuoi genitori?
Lui: si, si grazie.
Poco dopo bevevamo l'espresso e si parlava del più è del meno. Finché non suonarono al citofono, mio cugino rispose ed aprì. Era suo fratello, il tempo di bere anche lui una tazzina di espresso, e parlando con suo fratello, ( cioè mio cugino). Salutarono, io: disse: che succede??? E mio cugino, niente dobbiamo andare a rimorchiare il trattore e portarlo in officina.
Io: Ok volete aiuto? No, no tutto ok grazie e se ne andarono. Mia cugina: vedi questo è mio marito e casa, e subito sparisce. Io: che vuoi farci!!!
Fù lì, che circa 10 minuti che se ne erano andati, che con mia cugina Giovanna, Iniziamo a parlare con più libertà, si scerzava anche, mia cugina: vuoi un altro espresso??
Io: si, ok così fumiamo una sigaretta.
Lei: ok
Poco dopo sul balcone, mentre fumavamo, mi accorsi della sua maglietta che era bagniata. E mia cugina guardandomi, mi disse: ma gli occhi c'è li hai sempre lì?
Io: non è certo colpa mia, se hai la maglietta bagniata, e si vede la forma dei tuoi capezzoli.
Lei: lo so, e che questa volta ne ho molto di più rispetto a 3 anni fà di latte. Io: ok tranquilla, me lo ricordo bene il tuo seno.
Lei: sei sempre stronzo.. io: tu prima di me. Rientrammo, e lei andò in bagno a pulirsi, senti parlare mia cugina con una frase: mamma mia e che è??? Io: cosa succede??? Ritorno poco dopo dicendomi guarda qui mi stanno scoppiando..
Io, rimasi a bocca aperta, era col seno di fuori, ed vedevo uscire dai suoi capezzoli neri, latte a volontà. Sembravano due piccoli cannoncini che sparavano latte.
Gli dissi, ma non hai allattato tua figlia? Lei: si, e che era da poco che aveva allattato, aveva finito circa 10 minuti prima che arrivassi io. Mi disse: mi fanno tanto male. Ed io risposi: cugina se tu vuoi, sai cosa possiamo fare!!!
Lei si sedette, e mi disse: dai vieni tra le mie braccia per favore. Così io feci, mi misi tra le sue braccia, ed iniziai a succhiare ed nutrirmi del suo latte, non so per quanto tempo succhiai i suoi capezzoli, ma ingoiai tanto latte, e più succhiavo più ne usciva, e più ne volevo. Dopo un bel pò, mi fermai, dissi: cavolo non mi sento più né le labbra e nemmeno la lingua. Mia cugina rispose: e ci credo, mi hai muto come una capra, ora mi sento meglio stronzo, grazie.
Io: prego stronza. Andammo al balcone a fumarci una sigaretta insieme, e mia cugina mi disse: senti Ste, so che ti dico sempre che sei stronzo, ma infondo ti voglio tanto bene.
Io: grazie, vale anche per me, nei tuoi confronti. E poi quello che è successo tra noi 3 anni fà, ed ora dandomi il tuo seno ed allattandomi nuovamente, e come se fossi un pò anche tuo figlio.
Lei: si mise a ridere, e mi disse: bhe come idea non è male.. Infondo 3 anni fà te ne ho dato tanto latte dal mio seno, più quello di ora. Io: risi, dissi, si è vero è mi piace molto. Mia cugina: domani quando torni da lavoro? Io risposi: che avevo avuto una settimana di ferie forzate... E lei: bene, mio marito se ne va alle ore 6 a lavorare in campagna, piu le mucche, e le capre e peccore, torna sempre tardi a casa. Perché non viene e rimani qui, sarò ben lieta di allatarti, ma a una condizione. Io: quale condizione?
Lei: ti dirò soltanto il seno è non di più.
Io: ok, dissi io, peccato.... Mia cugina capì subito la mia risposta, ridendo mi disse: ok, se farai il bravo bambino, forse mammina ti farà un regalo
Ok rispose io. Salutai mia cugina e me ne andai.
Per tutta la settimana andai da mia cugina, tutti i giorni alle ore 8 ero da lei e ci restavo molte ore a casa sua, andavo via quasi sempre verso le ore 16 e le ore 16:30. Mi piaceva molto allattare al suo seno. Durante quella settimana di allattamento, il suo regalo nei miei confronti,furono 4 super pompini ad ingoio. Dopo quella settimana andavo quando potevo, a succhiare il suo seno ma niente di più.
Sono passati ormai molti anni i suoi figli sono grandi, ma quando possiamo ricordimo quel periodo con gioia. Ma anche in quel periodo io feci una pazzia, un fine settimana in campagna da mio cugino, ma ve lo racconto un'altra volta.
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