In quel palazzo c'è un ragazzo che va pazzo per il cazzo

di
genere
gay

Frequento una nota libreria queer in una ben nota enorme città del nord. A dire il vero sono un abituée. Amo stuzzicare la mia fantasia leggendo romanzi a tematica omoerotica, e dove vado io c'è di tutto: dai romanzi ai grandi saggi sul tema d'essere gay, ma di solito questo genere lo scarto sovente poiché secondo me non c'è molto da dire sull'argomento: se a uno gli piace il cazzo da quando è nato è finocchio, punto! Ma ci sono anche romanzi tratti dai film a tema, con annessi DVD dei lungometraggi scartati dalle giurie del cinema dirette da sedicenti esperti bacchettoni perbenisti repressi sessualmente e da ogni altro punto di vista. Io, tra miei film preferiti, che consiglierei di far vedere anche e soprattutto nelle scuole e in famiglia, è senza dubbio: " for a lost soldier", assieme a "letter day" e " bait bus, dove tutto è permesso", assieme ad un altro folto mucchio di film! Ma ovviamente nella mia libreria preferita ci trovo anche i DVD più espliciti appresso ad altrettante specifiche riviste!...
Amo entrarci anche se poi, per l'imbarazzo della scelta, finisce che passano le ore ed esco fuori senza acquistare nada.
La completezza del l'esercizio è sottolineato anche dal fatto che periodicamente si allestiscono mostre d'arte, incontri con gli autori che presentano le loro nuove opere e altre situazioni del medesimo genere.
E proprio in occasione di uno di questi eventi mi ritrovai in una situazione della quale ancora adesso non riesco ben classificare. Per farla in breve, devo prima descrivere la sala conferenze che é sufficientemente ampia per accogliere almeno cinquanta persone, ed è ricavata da un seminterrato posto sotto il negozio, si scende una breve scalinata situata al centro dello stabile.
E quel pomeriggio vi andai. Ero incuriosito da un manifesto affisso nel quale si annunciavano dei corsi di sessualità applicata. Non spiegava molto né il genere. Alla cassa pagai il biglietto per una sessione. Il volantino illustrava il busto di un energumeno non si vedeva né il volto né nulla al di sotto dell'ombelico, a parte una profusione di muscoli da paura. Ero eccitato!
Ma riprendiamo...
Scendo la scala e difronte la porte d'ingresso della sala interrata e vi trovo un hostess che reclama il biglietto. Glielo porgo e mi apre la porta. Appena dentro avverto un nauseabondo coacervo di profumi misti tutti femminili! E all'interno, sedute in una specie di platea a gradini un numero esorbitante di donne sedute su delle comode poltrone! Cappero! Erano proprio tutte e sole donne! Solo qualche altro uomo vi era seduto qua e la e ne riconosco pure un paio: uno era un mio condomine del piano di sopra un uomo sposato sulla trentina, affascinante e virile, nell'osservarlo mentre cercavo un posto libero, mi tornarono in mente tutte le volte che che lo ebbi incrociato sul pianerottolo fissandolo mentre lo salutavo, e l'altro era il condomine del piano di sotto: un maschiaccio dall'aria selvaggia, di colore d'ebano e anche lui maledettamente sposato. Entrambe gli individui ai quali aveva dedicato non so quante ore di solitarie seghe notturne erano lì.
Scendo la breva gradinata tra le folte file di donne sedute e con mia somma sorpresa trovai un posto libero giù in prima fila. Mentre mi giravo con garbo da tutti i lati noto che l'attenzione generale era calamitata da un terzetto di esperti del corso, i quali, non so da quanto tempo stavano già impartendo la loro lezione.
Sulla poltrona trovo un taccuino con un folto depliant. Li prendo e finalmente riesco ad accomodarmi, e:
- WOW!- Esclamo tra me mentre i miei occhi furono investiti da una specie di visione: mentre un esperto di una certa età spiegava le sue teorie sessuali al lato della sua enorme cattedra piena di libri tutti uguali, tutte sue probabili opere, un ragazzone non tanto alto ma bello grosso e biondo riccioluto, con un nasino perfetto e una bocca che sembrava uscita dal pennello di un artista, si ergeva fiero, sicuro di se e spavaldo. Le sue gambe erano fasciate da un paio di jeans azzurri consumati e di sopra una camicia a scacchi dai toni ambrati. Lo sguardo mutava dal neutro al guardingo. Mi incrociò brevemente ma poi distolse le pupille concentrandosi altrove.
Mentre mi sorbivo la lezione noto tutte quelle donne, la maggior parte casalinghe o impiegate dall'aria notevolmente frustrata, soprattutto dai mariti... glielo leggevo in volto. Pensai poi che magari ci potessero essere delle lesbiche. Mi ricredetti sulla decisione di aver voluto assistere al corso. Oltretutto quell'insopportabilissimo profumo e odore di donna mi diede il voltastomaco. Ero lì per lì per alzarmi ed andare via.
- ... e come già spiegato, per rinverdire il rapporto sessuale col vostro partner non basta essere accondiscendenti a letto, bensì è opportuno stuzzicare la propria e altrui fantasia anche nei momenti più insoliti...-
Il sedicente professore del sesso spiegava non so cosa ma era chiaro che per sesso intendeva esclusivamente quello etero. Kkkepppallle!!!!!
E che noia!
Sbircio il depliant e scorgo una scheda da compilare. In quel frangente appare una ragazza biondina carina che si frappone tra il professore e il fusto ricciolino.
- ... ecco qui un chiaro esempio di cosa la maggior parte di voi donne non fate, e che ai maschietti piace un casino!- la sua espressione generò una risata collettiva.
La ragazza si avvicinò al biondino, gli accarezzò il petto infilando una mano dentro la camicia tra i bottoni, poi la estrasse e scese giù sul ventre dove sostò brevemente.
- Il ventre, cosa che pochi sanno, è un ottimo punto erogeno che se ben stimolato è in grado di eccitare il pene facendolo diventare duro e grosso come un monumento!-
Ma che termini usa sto specialista? Mi domandai.
- Ed ecco la riprova!- la ragazza sbottonò candidamente le brache del maschietto e le calò rivelando un ripieno di mutanda di tutto rispetto. Si sollevò uno stupore generale da parte delle donne. La biondina, poi, con fare sicuro baciò il marcantonio e lentamente si sollevò la minigonna mostrando il nulla! Era nuda di sotto. Che schifo! Pensai. Era troppo! Mi alzai. Ma con la coda dell'occhio vidi che quella troietta gli aveva calato le mutande e preso in mano il cazzo. Delicatamente. Vedevo altresì gli occhi sgranati e famelici dello zoccolame astante. Ma non avevano mai visto un uomo? Mi chiesi.
Ma la cosa più disgustosa fu proprio quel loro sguardo assatanato.
- Signore!- Sento il professore chiamare ed indicare me. Mi volto.
Prima di andare via, dato che la lezione non è di suo gradimento, la prego di compilare prima la scheda consegnatale, e se ha da suggerire qualcosa può farlo.-
- Si, suggerirei di non indagare troppo sul punto "G" delle donne, a malapena sto trattenendo i conati di vomito.-
Mi risiedo e compilo la scheda in tutta fretta, e non mi accorgo che il "maestro di porcate" mi si avvicinò accompagnato dal bel bono.
- Se le da piacere, ecco qui una bella visione!- Mi disse lui mentre il mio naso sfiorò a momenti la punta semi scappellata del cazzo del modello.
Sollevo il volto ritraendo il capo: avevo il pisello del ragazzo che a momenti mi entrava in bocca!
- Lei che crede di saperne più di me sa dirmi quale punto maschile è considerato il punto "G" degli uomini?-
- Secondo me è il perineo, ma c'è chi sostiene che sia la prostata!- La mia risposta suscitò risate generali. Ma notai che i miei due vicini non risero. Mi osservarono neutralmente.
- Mi Saprebbe indicare il perineo?-
- Dietro le palle.- Rispondo. E le cornacchie risero ancora. Anche il bel biondone dinanzi a me.
- Ce lo indichi.- Mi provocò. E senza batter ciglio accolsi la provocazione. Sollevo con una mano le palle del ragazzone e infilai l'altra dietro di essi, con le dita massaggiai il bello e gonfio perineo e ci volle davvero pochissimo perché il cazzo aumentasse spontaneamente di dimensioni e la capocchia si scappellasse da sola; il giovane stesso rimase stupito. Aveva gemuto per tutto il breve atto. Le sue guance arrossate sottolinearono la mia esperienza.
- In effetti- sentenziò il professore esperto- è proprio il perineo uno dei punti definiti altamente erogeni che davvero viene quasi sempre scartato malgrado le sue potenzialità.-
Lo presi come un complimento.
- E... per la prostata?- Incalza lui prendendomi di mira con la sua schermaglia da pseudo erudito.
- Per la prostata ci dovrei arrivare da dietro inculandolo.- Gli risposi secco e a quel punto furono i pochi uomini del pubblico a ridere.
- Ne ho abbastanza. Me ne vado.-
E così uscii con garbo lasciando volentieri il resto dello show.
Mentre entro nel mio appartamento mi ricordai di ciò che avevo scritto nella scheda: alla domanda posta riguardante il tipo ideale, per far prima possibile descrissi il bel biondone. Me ne pentii. Non era il mio tipo malgrado fosse uno schianto di tutto rispetto.
Trascorsi alcune ore facendo zapping col televisore, e nel frattempo preparai la cena. Consumandola rimarcai col pensiero il pentimento del pomeriggio trascorso, se avessi passato il tempo a scegliere un romanzo mi sarei divertito di più.
Ma la cosa che più mi disgustava era quell'insopportabilissimo profumo di donna! Era palese che dovevo assolutamente fare una doccia disinfettante!!
Non dico no al profumo ma a tutto c'è un limite.
Corro in bagno, mi svesto completamente e infilo gli abiti in lavatrice, sembravo impazzito. Ahimè avere i ricci come ce li ho io è un problema poiché catturano gli odori come un rete acchiappa i pesci. Dò una breve sbirciata al mio grande specchio per ammmirarmi... non sono narcisista... beh! Non più di chiunque altro, almeno. Non eccello in altezza ma ho tutto al punto giusto né troppo magro né toppo grosso. I miei fianchi poi fanno impazzire pure me, avendoli stretti e ben torniti. Il pube, poi... non ce l'ho, o per meglio precisare, me lo rado completamente abitualmente visto la totale assenza di peli tipica della mia famiglia. Però noto una lieve ricrescita: fermiamola! Decisi di radermi di nuovo. È un trucco vecchio come il mondo per guadagnare qualche centimetro di cazzo.
Esco dalla doccia e finalmente non sento più quel nauseabondo profumo. Infilo l'accappatoio e mi dirigo in salotto. E non riesco a spiegarmelo, ma per tutto il tempo mi rimase in testa il tono della voce di quel professore. Era e si vedeva un uomo ormai ultra quarantenne ma vagamente biondo, grosso. Chissà magari era grasso. Ma non ci potei fare nulla. Aveva qualcosa in quei suoi occhi azzurri e quella espressione vistosamente arrapata che mi colpì senza che me ne accorgessi. E senza che me ne accorgessi tiro fuori dal mobiletto un plug. Ossia un vibratore anale dalla forma conica. Nero!
Altro che libreria con spettacolo dell' horror, forse avrei fatto meglio a rimorchiare qualcuno! Troppo tardi! Mi faccio bastare il mio " Big Jym"!
Mi adagio sul mio comodo divano, con ancora addosso l'accappatoio e prima di accendere il giocattolo accendo la fantasia lo strumento erotico più potente.
Mentre mi slaccio il telo spugna bianco mi massaggio il petto, stuzzico i miei capezzoli e al sol pensare a Fausto, il vicino del piano di sopra col suo volto quadro, con quella sua barbetta bionda rasa a filo intorno le guance e il suo pizzetto sotto la bocca chiara e carnosa e spigolosa allo stesso tempo il mio cazzo subisce una erezione tanto istantanea quanto dolorosa! Per non parlare di come me lo immagino! E come immagino il negro del piano di sotto! La capocchia mi si scapocchia da sola!
Afferro dal mobiletto il flacone del lubrificante e con generosi zampilli mi ungo tutto. Il fallo, le palle, il perineo, e abbondantemente sul buco del mio culo. E poi anche il vibratore lo rivesto di un quantità esagerata di liquido scivoloso. Mi stravacco sul divano con una gamba sollevata sullo schienale e l'altra sul tappeto allargo il culo e faccio scorrere il dildo lungo la lunghezza del mio cazzo indurito da tempo, aziono il vibratore e il mio corpo riceve piacevolissime scosse goduriose, scendo lentamente sulle palle sulle quali avverto uno stuzzicante solletichio, ma non arresto la mia corsa, scivolo giù giù giù oltrepasso il perineo mio sensibilissimo, sussulto, gemo, e poi... e poi stuzzico il forellino con la punta gommosa dell'oggetto del piacere, ne introduco pochi centimetri mentre sogno il mio vicino di sopra in un modo così indicibile quasi da farmi venire! Ormai ero sul punto su quel bel punto, infilo nel mio culo metà del plug e a quel punto entra in scena nei miei sogni ad occhi aperti anche il negrone del piano di sotto e... zaccc! Il coso il cuneo di lattice è dentro di me! Ed in quel momento, in quel preciso istante suona il campanello.
Chissà chi era? Chi era che mi disturbava proprio sul più bello!
Decisi di ignorare il suono del campanello, ma esso si fece più insistente ed irritante. Mi alzo, con ancora il coso di gomma piantato in culo, e infilo l'accappatoio. Con l'aria più scocciata che mai mi dirigo sulla porta. Erano le dieci di sera. Spio dallo spioncino. A quel punto sussultai dal rumore provocato dai colpi dati alla porta. Bussò e ribussò insistentemente. Aprii più per l'allarme che mi provocò che per altro. Mi si parò di fronte un uomo, un energumeno grosso! Non feci in tempo a guardarlo in faccia che mi afferrò per l'accappatoio stretto sul collo:
- È stato difficile trovarti! Ma adesso ti faccio vedere io!-
Riconobbi la voce del professore dello strano corso di educazione sessuale!
- Ti insegno io ad ignorare i miei corsi!-
Ma che cosa voleva! Che voleva fare?!
Mi trascinò sul divano. Ero ammutolito. Lo vidi era davvero grosso! Si tolse con furia il maglione, cercai di scappare ma lui mi riacchiappò e mi sbatté sul divano, e col peso del mio corpo il dildo di gomma mi entrò più a fondo facendomi urlare!
- Che cazzo hai da urlare! Non ho ancora cominciato!-
Io accusai il dolore al culo massaggiandomi. Intanto lui si tolse la maglia mostrando altro che il flaccidume grasso che avevo supposto: bensì un busto tanto ampio quanto stra pieno di muscoli! E non si fermò lì! Si sfilò quasi con rabbia i calzoni rimanendo con le mutande addosso.
Non erano vere e proprie mutande ma un jock, ovvero il tipico sospensorio che molti sportivi usano. Se prima ero allarmato adesso sono terrorizzato! Terrorizzato dal contenuto di quello slippone! Era qualcosa di indicibile! Se avessi dovuto toccarglielo due mani non sarebbero state sufficienti! Ma che cazzo aveva! Sembrava avesse un cuscino infilato dentro!
Mi guardò arrapato e imbestialito. Mi strappò letteralmente l'accappatoio! Lo fece davvero a brandelli! E quando scoprì il dildo infilato nel mio culo esclamò:
- Ma sei davvero un troiona porca!- Sogghignò trascinandomi a terra obbligandomi ad inginocchiarmi. Afferrò con furia la mia testa e strinse il mio volto contro il suo paccone strabordante! Avvertii sul naso la durezza granitica del suo cazzo ancora coperto da quell'arrapante indumento e sulla bocca la morbidezza dei suoi coglioni.
Mi ritrassi e ricevetti una sberla all'istante! Sollevò un lato del jock e con mio sommo inorridimento tirò fuori un paio di coglioni animaleschi dalle oviniche dimensioni! Erano si lisce, erano si glabre ma erano altresì titaniche palle turgide ed anche bollenti! Mi riprese la nuca e malgrado il mio diniego facilmente respinto, mi obbligò ad affondare il naso, la bocca e il mento tutto contro le sue palle! A quel punto decisi di graffiargli le cosce, che erano di marmo pure quelle! Ed altro non ricevetti che un'altra sberla e per di più mi afferrò per i capelli tirandoli con rabbia. Stavo quasi per soffocare quando decise di farmi riprendere fiato, ma solo per il tempo necessario per liberarsi definitivamente del sospensorio e per mostrarmi, anche se per un breve lasso di tempo, come fosse fatto il cazzonone di un ultra quarantenne stra-ultra-arrapato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
- Prendi questo in bocca lurida porca!!!!!!-
Devo dire che più che lungo era grosso! Grossissimo! Mi riempì tutta la bocca, non c'era più posto nemmeno per la mia lingua! Dovetti sganasciarmi la mandibola! I miei denti, malgrado non volessi, sfregavano contro la superficie del suo minchione:
- Siiii! Brava la mia troiona! Mi piace con i denti! Succhialo! Succhialo!-
Obbedii. La mia faccia ad ogni affondo sbatteva contro il suo ventre e il mento colpiva le sue palle che mi arrivavano quasi sotto il pomo d'Adamo.
Quando ne ebbe abbastanza, e di tempo c'è ne volle, lo sfilò dalla mia bocca e per me fu come riemergere da un'immersione in apnea!
Avevo il cuore in gola, respiravo avidamente l'aria. Ero dolorante al culo. Il dildo mi faceva proprio un gran male!
Mi si buttò addosso. Tutti e due nudi mi schiacciò di prepotenza, infilò la sua fottuta lingua tutta in gola metre mi copriva col suo corpo disumano. Avevo il suo cazzone che sfregava contro il mio. Era così pesante e duro! Rantolavo e gemevo, e confesso anche di piacere.
Azzardai a rispondere al suo abbraccio. Avvolsi come potevo la sua grande schiena. Il suo petto glabro come il mio era così marmoreo! E di nuovo stavo perdendo il respiro. Fin quando riuscii a dirgli che dovevo urgentemente togliermi il cazzo di gomma dal culo.
Lui rise brevemente e in un istante dopo ero con la pancia appoggiata sulle sue ginocchia mentre era seduto. Presi a dimenarmi seriamente, e lui se la rideva mentre giocherellava con il coso di gomma che aveva in culo!
- Toglilo! Toglilo!- Imploravo.
- E perché? Ti sta bene! Ansi! Adesso mettiamo alla massima potenza!- E così fece! Prese a vibrare il mio corpo fino in cima ai capelli! E poi, non contento: schiaff! Uno schiaffo e in mezzo al culo e il dildo di gomma a momenti mi arrivava all'esofago!
Poi, quando ne ebbe abbastanza lo sfilò a tradimento tutto d'un colpo! Gridai come un Lupo mannaro! Penso che m'avranno sentito a distanza di chilometri!
Mi mise carponi sul divano con le braccia appoggiate al poggia schiena, obbligandomi ad allargare le cosce in una maniera talmente oscena che persino lui si stupì.
- Ed ora, visto che ti piacciono i giocattoli, prova un po' sto' giocattolone!- E non fece in tempo a terminare la frase che il suo cazzo affondò nel mio già bagnato e slargatissimo buco del culo! Inarcai la schiena cercai di oppormi, ma lui afferrò saldamente i miei fianchi e sistemò come lui voleva tutto il suo tronco di carne dura dentro le mie chiappe sfondandole ulteriormente! E stantuffò e stantuffò e stantuffò! Ed io gemevo, gridavo urlavo!
Ad ogni penetrazione data con violenza le sue palle abnormi urtavano le mie più regolari e sembrava come se una grossa borsa dell'acqua calda mi colpiva ripetutamente! Infilai la mano tra le mie gambe cercando di proteggere i miei coglioni ma lui provò fastidio:
- E non muoverti! Cagna!- E schiaff!!!!!!!!!! Un ennesimo schiaffo e doppio su entrambe le natiche!
Ma quando mi afferrò per le cosce e mi fece sedere sul suo cazzone compresi l'esatto significato ed ogni forma di sfumatura possibile circa il concetto: " essere impalato a fondo e con dovizia di particolari"!
Lui si sedette sul divano ed io sopra di lui che mi teneva le cosce ben allargate al vento e il mio buco del culo attorno al suo minchione! Mi sollevò di forza e di colpo mi lasciò andare penetrandomi per effetto di gravità! Una volta, due tre un milione di volte!!!!!..... e all'ennesima cascata sul suo cazzone ebbi la più dirompente sborrata prostatica, talmente potente che mi infiammò tutto il cazzo! Parecchi schizzi di sborra volarono ad arco sopra la mia testa andando a colpire la faccia dell'omaccione che mi stava straviolentando!
Fu allora che con una forza incredibile mi scaraventò da un lato del divano e mi si buttò addosso più inferocito che arrapato e mi si strusciò contro col suo aggeggione di carne durissima comprimendomi sul cazzo fino a schiacciarmi e andava avanti e indietro quasi volesse accendere il fuoco. Ma il falò della depravazione era già in corso di ardimento fuori e dentro di me. Mi baciò con foga rantolando famelicamente e ad un certo punto inarcò la schiena e dal buco in cima al suo cazzone sparò fuori come una fontana pazza tanta di quella sborra rovente che mi ricoprì la faccia il collo il petto il ventre il cazzo le palle e il culo!!!!!!!!!!!!!!
Respiravamo come se avessimo corso alle olimpiadi!!!!
Con le mani massaggiò tutto il mio busto, azzardai ad accarezzargli le braccia e ad accennare un vago sorriso, ma lui altro non fece che una smorfia beffarda, come per dire: ti ho scopato come la più troia delle baldracche!!!
Ed era in vena di repliche! Si, perché subito dopo mi alzò le cosce all'aria e posizionò nuovamente la minchia sul buco del mio culo e flapppp!!! Mi penetrò alla grande! Le sue palle inesauribili sembravano addirittura aumentate di volume! Colpivano le mie chiappe sonoramente e insistentemente come palle d football!
- SI!!!!!! SIIIIIIIII!!!!!!!!!!! COSÌ!!!!!!!!!!!! -
E non ebbe davvero bisogno di incitamenti ulteriori! E di nuovo il mastodontico prof estrasse il cazzo dal buco del mio culo e schizzò nuovamente e copiosamente anche più di prima!!!! Vedevo sussultare i suoi coglionazzi ad ogni fiotto di sborra espulsa! Era sudato come un maiale. Raccolse la sborra dal mio busto e la riportò sul mio cazzo inturgidito e con foga mi sparò una sega. Il suo pugno tratteneva il mio fallo e con velocità massima mi segò colpendo ripetutamente il mio ventre. Cercai di fermarlo, mi contorcevo, ma lui continuò incurante di me fin quando venni anch'io per la seconda volta lasciandomi svuotato e sfiancato!
Ero ormai esausto, ma quel porco non accennava a smettere! Mi tirò obbligandomi a sedermi accanto a lui che divaricando le gambe mi offrì una superba visione del suo minchione esplosivo e delle sue bizzarre e inesauribili palle. Afferrò una mia mano e se la portò alla base del suo cazzo la strinse obbligandomi a segarlo! Ero più stupito che mai! Sentivo sul palmo ogni particolare al tatto, io stringevo già di mio ma lui raddoppiò la stretta attorno al suo superbo nerchione! E mai sazio, mi lasciò la mano ma solo per potermi afferrare la testa per i capelli costringendomi a piegarmi sul suo cannone e a rispompinarlo con l'impeto che la sua foga dettava!
Infine quasi annegato nella sua copiosa sborrata in gola ero totalmente distrutto ma anche... diciamolo pure, appagatissimo. E anche lui. Reclinò la testa sul divano e con una mano mi accarezzò il capo.
- Vuoi una birra?- Gli domandai e lui sorrise.
Accettò e lo vidi finalmente più ragionevole.
Con il culo in fiammato e con molta difficoltà nel camminare, mi diressi in cucina e aprii il frigo. Tempo di preparare le bottiglie e quando arrivai in salotto sentii la porta chiudersi. Se ne era già andato! Aprii la porta ma nel pianerottolo vidi Fausto e Cesar i miei vicino del piano di sopra e di sotto che si dileguarono speranzosi di non essere stati scoperti ad origliare e spiare le mie prodezze.
CHE CAZZO DI VERGOGNA CHE PROVAI!!!!!!!!!!!

I giorni seguenti morivo dalla paura di incrociare gli sguardi dei vicini. Era palese che le mie urla erano state udite da tutto il palazzo. E poi più di una volta notai gli sguardi sghignazzanti di Fausto e Cesar. Specie quando uscivano con le loro mogli!
Una sera, di ritorno dal mio lavoro trovai sotto la porta un biglietto: < La prossima volta fatti trovare a pecorina!!>
Era il prof. Immaginai. Avevo tra le mani ancora la sensazione di accarezzare i suoi enormi coglioni cocomeriformi. Per non parlare della sensazione che avevo ancora dentro il buco del mio culo!!!!
Ma i giorni trascorsero ed una sera: " toc toc!" Sento bussare. Ero appena tornato dal lavoro. Chissà chi era. D'un tratto mi ricordo del messaggio trovato sul foglietto fatto scorrere dalla porta. Mi allarmai. Se era lui dovevo mettermi a pecorina o dovevo ignorarlo?
Sento bussare gentilmente una seconda volta.
Apro con timore.
- Ciao! Scusa disturbo? Ti ho visto dal balcone mentre entravi nel palazzo. -
Cazzo! Era Fausto! Il bonazzo stra sposato del piano di sopra. Ero sorpreso, imbarazzato. Ma anche lui palesava la medesima sensazione. Mi salutò con un sorriso impacciato mentre si grattava la nuca.
- Ecco... volevo sapere se eri libero... volevo invitarti a cena su da me... il tempo fuori è brutto sta per venire a piovere... e allora... non so, se ti va...
Rimase sulla porta. Era davvero imbarazzato. E di ciò mi stupii, e mi stupii: un uomo grande e grosso che si imbarazzava così.
Dovevo dire subito qualcosa per non fare la parte dello stupido.
- Mm... volentieri... solo che dovrei prima fare una doccia...-
- Bene! Allora ci vediamo su tra un ora? Va bene?-
Aveva l'espressione di un bimbo cha aveva vinto le biglie a gioco!
- Sicuro... ah! Grazie per l'invito!-
Mi sorrise e forse sopra.
Lo vidi disparre come un fulmine.
Nel mentre che mi facevo la doccia il suo volto simpatico mi si radicò in mente come una piacevole ossessione: biondino, bei capelli... barbetta a bordo volto... Mustacchio corto e fine... occhietti blu... MA LA MOGLIE E IL FIGLIOLETTO DI SEI ANNI!!!! Gli ultimi particolari fecero crollare ogni possibile fantasia!
Mille perché mi assillarono. Di certo dopo la mia rumorosa prodezza sessuale avuta col prof non diede lustro alla mia fama nel circondario. E anche se non li potevo ascoltare potevo bene immaginare cosa potevano dire sul mio conto!

Decido, dopo la doccia, di vestirmi semplicemente, né troppo elegante né troppo checca, per preservare l'ultimissimo residuo di dignità che voglio ancora credere di possedere.
RAGAZZI! Bussai alla sua porta dopo un ora precisa, ma vi giuro che poteva bastare il rumore del mio cuore impazzito per palesare la mia presenza!
Ero mentalmente pronto ad essere accolto dalla sua cara mogliettina, e, con molto meno entusiasmo, ad avere il tra i piedi il loro adorabile pargolo...
La porta si aprì e comparve sorridente lui: Fausto!
Che figo! Si era cambiato! Indossava una sottile maglia tessuta in filo scozzese modello alla marinara a righe sottili bianche e blu notte e sotto un bel paio di pantaloni stampati finto jeans chiarissimi come il cielo e le nuvole! E, cosa assai gradita per me, non si era messo nessun profumo, o per lo meno ne usò pochissimo!
Mi incitò ad entrare. Era emozionato, lo percepivo anche senza possedere particolari doti di empatia.
Dovetti far da me e cercare di trovare mio agio perché il suo fare così da scolaretto al primo incontro non mi aiutava.
Mi aspettavo l'entrata in scena della sua donna. Non vedevo l'ora di espletare i consueti convenevoli.
Fausto mi fece accomodare in salotto. E si vedeva che era un salotto di tutto rispetto, si notava la mano femminile di una donna che sa come sistemare e rassettare tutti gli angoli di una casa... ne provai quasi invidia.
Anche per la casa.
Oltre che per il marito!
Ad un certo punto chiesi di sua moglie.
- Ah! No! Mia moglie e mio figlio sono dalla nonna, non sta bene e ha chiesto un aiuto... e così sono rimasto solo.-
Io, non so come mai , tirai un sospiro di sollievo. Ma ancora non capivo, o per meglio dire, non riuscivo a credere che LUI m'avesse invitato a casa sua! Ma sogno? O son desto?
Mentre riesco a trovare mio agio noto difronte il televisore acceso e messo in pausa: vedevo lo schermo fermo, un quarantadue pollici come minimo se non di più, un' immagine sfocata vagamente rosata.
- Tra pochi minuti è pronto, se vuoi puoi vedere la tv, il telecomando è sul tavolino!-
Lo vidi sparire dietro la porta della cucina. Io mi ero incuriosito da quell'immagine. Aziono il play e... porca puttana! Pensai! Era un filmato amatoriale! L'immagine sfocata divenne chiara: era Fausto al mare assieme alla moglie, lei in bikini e lui TOTALMENTE NUDO!!!!!!!
Che chok! In quel momento mi chiamò avvisandomi che era pronta la cena. Per educazione mi alzai subito negandomi la possibilità di mettere bene a fuoco l'immagine.
Ma a fuoco andarono le mie guance e avevo avuto un'erezione difficilmente celabile.
Mi invitò a sedermi scostando la sedia. Che gentiluomo!
Lo osservai ringraziandolo e notai l'impegno che ebbe messo nel preparare la cena. E disquisendo appresi che non era nuovo ai fornelli, molto spesso cucinava lui per la sua famiglia, e devo dire che non a torto la moglie elogiava le sue doti.
Mentre, tra un boccone e l'altro instaurammo un bellissimo dialogo che se pur superficiale ci fece legare abbastanza.
Io, però, avevo negli occhi impressa l'immagine vista in tv di lui nudo che passeggiava con la moglie lungo il bagnasciuga. È in quel momento, mentre stavo bevendo il vino che LUI mi aveva versato mi chiese:
- Allora, è vero che ti piace il cazzo?-
Il vino mi andò di traverso. Tossii. Ma non feci molta scena, riuscii a mantenere un contegno nobilmente pacato.
- Forse dovrei far insonorizzare il mio appartamento!-
Lui rise di gusto.
- In effetti, le urla che udii quella volta mi avevano eccitato a tal punto che scopai con mia moglie per tutta la notte. Anche se non mi sentii molto soddisfatto alla fine.-
- Come mai?- Gli chiesi.
- Perché non voleva che glielo mettessi in culo!- Nel rispondere notai una sua certa agitazione.
- Sei agitato?- Chiedo.
- No... è che mi sono dimenticato di togliere il piercing. Di solito me lo faccio togliere da mia moglie. Ma adesso lei non c'è.-
Io rimango interdetto.
- Me lo toglieresti tu?-
Rimango doppiamente interdetto, ma mi offro volentieri. Chissà dove mai so le sarà messo sto piercing?
Si alzò quasi di scatto inclinato da un lato. Mi si avvicina di fronte ed io resto seduto. Il cuore era arrivato nel cervello.
Ammiro la sua patta, per niente piatta ma molto estroflessa, la cerniera dei suoi pantaloni non cadeva giù dritta come un a cascata, ma sostava generosamente ad un paio di centimetri sotto l'apertura, e quando si sbottonò e fece scendere la zip mi offrì un generoso primo piano del suo pacco avvolto in uno slip di micra bianchissima e semitrasparente ma durò un attimo poiché si voltò dandomi la schiena come un fulmine, e altrettanto fulmineamente si callò le mutande mostrando il culo più sodo e bello che avessi mai visto. Era ricoperto di velluto dorato. E aveva anche le fossette ai lati delle natiche! Si chinò ed ebbi un duplice sussulto quando vidi il suo buco del culo! Per non parlare poi dell'ampio perineo, convesso e duro! E le sue palle viste da dietro! Che belle e perfette che erano! E proprio all'attaccatura dei coglioni che aveva il piercing.
Allungai le mani, mi feci spazio tra le brache a mezza coscia, e che razza di gambe! Erano due pali di carne d'amianto! Provai un certo solletichio sul dorso delle mani provocato dal contato dei suoi peli intimi biondi e riccioluti. Sostai volentieri mentre lo liberavo dal monile, le mia dita affondarono, involontariamente tra le pieghe dello scrotone avvertendo una piacevolissima sensazione di calore!
- Fatto!- Esclamai a malincuore terminando l'operazione.
- Massaggiami un po' la zona per favore.-
Deglutii. Praticai delle leggere frizioni circolari ed avvertii le pulsioni del suo eccitamento.
- Haaaahhhhh!!!! È proprio vero! Il retro delle palle è una zona molto sensibile! Mi sto eccitando da matti!-
Il gioco durò poco e si rivestì subito lasciandomi con un palmo di naso. Nemmeno glielo avevo visto!
Si girò di scatto e chinandosi mi baciò sullo bocca! WOW! Ci Sapeva proprio fare!
Terminammo la cena e lui disse:
- Ops! Sono le 21:15 sta per cominciare la partita in tv!-
Quella notizia mi smontò tutto! Non vorrà mica farmi vedere una stupida partita di calcio?! Ma che cazzo ha in mente?!
Fu un fulmine a sparecchiare e a sistemare tutto come un provetto casalingo! Strano a dirsi dato il suo modo di essere così macho.
Mi invitò a riaccomodarmi in salotto. Il video che stavo guardando era terminato già da tempo e quando lui comparve in salotto prese il telecomando e sintonizzò sul programma sportivo.
Era eccitato. Ma dalla partita non da altro. Io ero già preso da un attacco di mortale noia!
- Fai quello che vuoi, mi raccomando. Anzi! Vieni qui che c'è la gustiamo insieme!- Mi tirò a se abbracciandomi, e presa la mia mano destra la portò sul suo petto! Non capivo cosa voleva che facessi. Era concentrato sulla partita. Mentre io ero nuovamente eccitato. Concentrato su di lui sul suo profilo radamente barbuto biondiccio.
Improvvisamente fece un caldo pazzesco! Io, guidato dalla sua mano forte perlustrai il suo petto coperto dalla sottile maglia. Che duro che era!!!!!
Improvvisamente si tolse la maglia mostrandomi il suo petto grosso e generosamente muscoloso. Pieno di eccitante peluria dorata. I capezzoli simmetrici e tondi erano irresistibili. E non resistetti dalla voglia di leccarglieli.
Forse era quello che voleva: giocare con lui mentre guardava il gioco in tv! Bizzarro. Ma originale.
Ed era proprio così! Potevo fargli quello che volevo. Ma a quel punto volevo anche vedere fino a che punto poteva resistere: gli diedi un bacio sulla guancia. Stupefacente! Non fece una piega. Gli leccai la spallona. Nada. Gli sollevai il braccio intrufolandomi sotto l'ascella che odorava di maschione moltiplicato per mille e la leccai di gusto. Fu a quel punto che lui sentì qualcosa: mi prese per il collo facendomi ritrovare col naso poggiato sul suo ombelico e le sue mani che mi accarezzavano la guancia e capelli! Già che avevo il suo bell'ombelico a portata di mano, o per meglio dire di lingua, la infilai dentro con moventi rotatori.
- Ma quante ne conosci!- Mi chiese lui quasi ridendo, ma sempre concentrato su quella stra fottuta partita.
Devo annotare che la guancia appoggiata sopra il suo bassoventre lentamente si sollevò facendomi avvertire con essa un rigonfiamento repentino e tubolare. Stavo azzardando ad allungare una mano sulla patta quando di scatto si alzò:
- È finito il primo tempo, ho sete vado a prendere qualcosa da bere. Vuoi qualcosa da bere?-
Vorrei scopare! Pensai, ma alla fine accettai da bere.
Quando ritornò con una bottiglie di vino stappata e due bicchieri notai che aveva la patta dei pantaloni aperta. Si vedeva il famoso e tanto agoniato rigonfiamento.
- Cazzo! Mi facevano male le palle! Ho avuto un'erezione improvvisa! Ho dovuto sbottonarmi!
Io risi sotto i baffi, che non ho.
Il suo busto nudo, i pantaloni semi aperti, il pacco che gridava di voler uscire, mi eccitò come una cagna in calore.
Si risedette accanto a me, versò da bere e bevemmo. Mi guardò sorridente.
- Prima stavi guardando un mio video ricordo di un'estate al mare?-
- Si, era già inserito il video e mi sono incuriosito.-
- Allora? Che ne pensi?-
- Beh! Non è che abbia visto poi molto...-
- Lo rimetto, tanto c'è un quarto d'ora ancora prima del secondo tempo.-
Così detto, così fece, e di nuovo rividi quello spettacolo: lui che passeggiava nudo, peloso, col cazzo a penzoloni con accanto la moglie in bikini. Che sogno! Pensai. Era così naturale, come un adone, o un Dio del mare. Biondo, massiccio, sicuro di se macho fino all'ostentazione di se stesso! Ma dopo, dopo la passeggiata ci fu qualcosa di più stupefacente nel video: cambiò la locazione, non c'era più il mare, ma lui sdraiato tra un montagna di cuscini, con addosso uno slip scuro. Aveva lo sguardo fissi sulla telecamera, sembrava quasi che potesse vedermi! Nel video si toccava: si massaggiava il petto, ed io ebbi un sussulto di piacere. Lentamente le sue mani scesero giù, giù, giù fino a raggiungere il pacco delle mutande: si impastò la minchia e le palle. È quando si strappò l'indumento intimo sgranai gli occhi! Altro che quella insulsa partita di calcio! Quello era molto più interessante! Sparò fuori dalle mutande un cannone di carne grossissimo! Rimasi col bicchiere di vino in mano, ma proprio mentre stava per arrivare il bello: zacc! Spegne il video e ritorna sulla partitaccia di calcio! Girai lo sguardo verso Fausto che sorridente fece una smorfia che non compresi.
Ma voleva proprio farmi impazzire!?!??!
Bevvi tutto d'un fiato il vino della mia coppa.
Allora, visto che voleva la guerra di resistenza, lo accontentai: attesi pazientemente dieci minuti precisi e poi mi inginocchia ai suoi piedi, facendo attenzione a non ostacolare la vista dello schermo, gli tolgo la scarpe. Poi i calzini. Mi rimisi seduto accanto a lui:
- E succhiamo sto cazzo!- Urlò.
Non avere fretta, tanto prima o poi arrivo alla meta!
- ... Arbitro cornuto!!!-
Non ce l'avevo con me allora!! Pensai.
Dopo dieci minuti mi tolsi la maglia. Presi una sua mano e me la passai sul petto!
Un eterosessuale che mi tocca! WOW!!!!! Pensai.
Dopo dieci minuti ancora mi inginocchiai su di lui e con molta moltissima fatica gli sfilai i pantaloni mentre lui era letteralmente ipnotizzato dalla tv.
Un conto era il video, e un conto era vederlo e toccarlo dal vivo! Che cosce! Che polpacci! Non resistetti alla tentazione di accarezzarlo tutto! Tutti quei peli d'oro! ...
Sbucavano maliziosi anche dai lati delle mutande, come ciuffi e vi affondai le dita, e in quel momento il suo affare di carne, il cannone caldo, il mostro della foresta pelosa si mosse da solo urtandomi il naso! Che profumo di cazzo! Affondai la bocca sul suo slip ripieno di minchia, leccai la stoffa bollente sotto le sue palle e in quel momento avvertii sulla mia testa le sue mani che mi scompigliavano i ricci!
- Ho le mutande bagna!-
Sapessi le mie!!! Pensai.
Mi sollevò la testa dal suo paccone e notò la mia bocca arrossata grondante di saliva, mi sorrise. Ero riuscito a distoglierlo dalla partita, tant'è che un attimo dopo, come nel video, si strappò le mutande dividendole in due lembi!!!!!
Solo il rumore dello strappo mi eccitò ulteriormente!
E voilá! Eccolo il bestione dal vivo, il cazzone che mi aveva rubato notti di sogni! Ma non feci in tempo ad ammirarlo come meritava che GRIDÒ:
- GOOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAALLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLL!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Mi afferrò senza mezzi termini la testa con una furia e con tanta e uguale furia mi mise tuuuuutttttto il cazzo in bocca!!!!!!!! sentivo i capelli staccarsi dalla testa! Si alzò in piedi mentre a moment io soffocavo! Cercai di respingerlo ma col cazzo!! E quel cazzo che mi perforava la gola era impossibile! Sembrava un pazzo! La sua squadra aveva segnato e per l'euforia mi stava strozzando a colpi di minchia!!! E non la smetteva di gridare al goal!!! Anzi, ad ogni urlo mi affondava la nerchia giù con spettacolari movimenti pelvici!!!
Quando esaurì la sua euforia mi lasciò quasi cianotico. Respirai aria a pieno polmoni.
- Senti ci vediamo un'altra volta, s'è fatto tardi!- Gli dissi cercando di scappar via. Lui rise, spense la tv e mi prese in braccio.
- E no! La notte è ancora giovane! Adesso ci divertiamo!-
Mi portò in camera da letto. Ansi! Mi scaraventò sul morbido giaciglio.
Mi si avventò sopra. Mi strinse a se fortemente con tutto il peso e la forza del suo corpo. Mi baciò e mi baciò e ancora mi baciò! Mentre con una sola mano riuscì a togliermi pantaloni mutande scarpe calzini tutti insieme.
Con un colpo di braccia riuscì anche ad aprire le lenzuola e a farmici entrare dentro.
- Allarga le cosce! - Mi ordinò ed io eseguii. Mi ritrovai addosso tutto il suo corpo, le sue forti gambe che contrastavano la mia resistenza. Mi sentivo il cazzo compresso dal suo più grosso e notevole. E inutile dire che le mie braccia e le mie mani avevano perlustrato ed esploravano ancora la sua ampia schiena. I suoi peli sulla mia pelle produssero notevoli brividi di piacere. Ed anche le sue mani su di me cominciavano a conoscermi come io desideravo facesse.
- Cazzo! Ma tu non hai un solo pelo!!- Esclamò sorpreso. Poi sollevò le coperte e vide il mio corpo nudo di ventitreenne.
- Ma guarda guarda!- Seguitava a meravigliarsi. - Nemmeno li hai i peli!- Si riferiva al mio pube. Per lui fu una tale sorpresa che non poté resistere dalla tentazione di toccarmi proprio la dove emerse la sua curiosità.
- Mmmmmmmmmm! Che pelle liscia! Nemmeno mia moglie..... lei ha i peli anche la dove tu non li hai! Mmmmmmmmmmm!!!!!!!! Cazzo come mi arrapi!!!! Guarda che cazzo m'è venuto!!!!- si tirò le coperte facendo filtrare quel tanto di luce perché il potessi guardargli il pendaglione di ciccia tosta!
Senza ulteriori indugi, mi si rimise tra le cosce, prese il suo cazzone in mano e lo diresse dritto dritto sparato come un silurone su per il buco del mio culo! E solo ad appoggiarlo mi fece vedere le stelle! Per non parlare poi di quando me lo schiaffò di prepotenza tutto dentro!
Era un cavallo biondo imbizzarrito! Avvertivo lucidamente ogni centimetro del suo cazzo andare venire dentro e fuori lungo tutto il tunnel del mio buco di culo. Le urla che cacciai poi ebbero del disumano!!
- Godi! Godi! Sono il tuo stallone!-
- Fottimi fottimi bastardo!-
E non ebbe proprio bisogno che glielo dicessi data la foga con la quale mi stava silurando le chiappe. E non contento mi afferrò per le ginocchia facendomele arrivare sulle spalle allargando così ulteriormente il buco del culo infilzandolo come LUI e IO volevamo!
Il suo spadone di carne d'amianto trovò fodero sicuro e perfetto dentro di me le sue palle rimbalzavano come pazze colpendo i miei glutei furiosamente. E ad un certo punto ebbi un orgasmo a prostatico! Mi aveva proprio trapanato le chiappe per bene! Il mio ventre si bagnò copiosamente della mia sborra ed anche lui si lordò tutto! Poi avvertii il mio buco del culo impantanarsi del suo ma non arrestò la sua folle scopata! Sentivo gli splash! Aveva il volto stravolto, non meno del mio!
Quando si staccò si stese accanto a me ed io stesi le gambe che erano tutto un crampo.
Respiravamo ancora a fatica. Ma poi lui mi si rifiondò addosso. Baciandomi. E ribaciandomi come un pazzo. La sua lingua mai sazia cerava la mia. La sua lingua mi penetrava la gola.
- Si è fatto tardi, dovrei andarmene. - Gli dissi a malincuore.
Lui riprese il suo posta accanto nel letto.
- Ma no! Dormiamo insieme!-
Trascorsero pochi minuti, il tempo di notare il grande specchio lucido e dorato di fronte che rispecchiava la nostra immagine stesi nel letto sotto le coperte uno accanto all'altro.
E poi vidi dal riflesso il corpo di Fausto che si alzava. Solo il tempo di vederglielo il culo il perineo e le palle che gli scendevano sode e bionde! E in un attimo mi fu sopra di nuovo. Il suo corpo peloso era così eccitante! Mi faceva il solletico sul petto. Suo cazzone ancora fradicio di sborra riuscì a infilarsi con una tale naturalezza e senza alcun ostacolo dentro il buco del mio culo che io stesso rimasi stupefatto. E quando riprese a scoparmi divenne più gentile, tenero malgrado le dimensioni del suo silurone. Mi fotteva e con le mani mi tratteneva le cosce sparate in aria. Gl piaceva guardare il suo pisellone entrare e uscire dal mio corpo. E dopo tanto sbatter di minchia e di coglioni contro di me lo estrasse fuori, e mi salì delicatamente sul petto improvvisando una improbabile spagnoletta: strusciò il suo cazzo sul mio sterno ed io vedevo la sua capocchiona e il buco posto alla sua cima vestirsi e svestirsi del prepuzio innumerevoli volte e velocemente fin quando forti vibrazioni lo fecero tremare di piacere e innumerevoli spruzzi di sborra incandescente dissetarono il mio volto. Ero ammaliato da come i fiotti di sperma sgorgavano dalla cima del suo guerriero da bassoventre! E quando finì si distese ancora accanto a me scoprendo il mio corpo strascopato:
- Voglio farti venire di nuovo!- Mi disse e fece scivolare una mano sul mio pube glabro e poi scese giù sul cazzo e sotto le palle, prese a massaggiare furiosamente il mio perineo. Struscìo il palmo a coppa lungo tutto il mio cazzo a dando su e giù in continuazione mentre mi contorcevo dagli spasmi di piacere. Ero già tutto bagnato del suo sperma e altro mio seme aggiunse fino a svuotarmi completamente i coglioni.
Non so poi quanti e quante baci e carezze mi diede prima che ci addormentassimo una volta per tutte abbracciati l'un l'altro.

Dopo quel l'esperienza nulla di nuovo mi attesi, ed ero contento del fatto che ogni volta che Fausto mi incrociava sul pianerottolo mi salutava sorridente. Naturalmente gli incontri si ripeterono ancora e ancora.
Trascorsero molti giorni, del prof non ne seppi più nulla.
Un giorno, scendendo dalle scale non mi accorsi che erano ancora bagnate dopo il servizio di pulizia settimanale e per questo scivolai di culo sui ditagli dei gradini. Il ragazzo delle pulizie mi vide lanciando un grido di attenzione ma era troppo tardi! Ero arrivato sul pianerottolo del vicino di sotto! Produssi un tale trambusto che allarmai il vicino che aprì la porta immediatamente e sorpresa: sbucò fuori la moglie di Cesar:
- Ohh! Poverino! Ti sei fatto male?! Adesso chiamo mio marito: Cesar vieni c'è bisogno del tuo aiuto!-
Osservai dal basso dove ero finito la figura magnifica di quella splendida donna dal color dell'ebano. Cazzo! Era proprio una bella donna! Riccia coi capelli raccolti sempre in ordine sempre elegante. Molto cordiale.
Ero ancora a terra quando giunse quell'animale di uomo che era suo marito il quale appena mi vide rannicchiato e dolorante si chinò su di me come un fulmine e con una facilità straordinaria mi sollevò prendendomi in braccio.
- Tesoro! Fagli un massaggio. Sei bravo in queste cose!- Disse la donna con dolcezza.
- Io esco sono in ritardo, ci vediamo dopodomani o al più tardi la settimana prossima!- Salutò Cesar con un rapido bacio sulla bocca.
Mi portò in braccio su un lettino e lì compresi che Cesar era una specie di massaggiatore, anche perché quando attraversammo l'entrata notai una piccola sala d'attesa dove vi erano seduti su delle poltroncine tre uomini. L'imbarazzo che ebbi incrociando i loro sguardi indagatori era indicibile. Erano tutti negri! Neri come il carbone con occhi grandi e labbra carnosissime!
Cesar chiuse la porta dietro di noi ed io notai gli sguardi di quei tre maschi curiosi portarsi fino all'ultimo attimo.
Tutto dolorante mi depositò sul lettino da massaggiatore diedi uno sguardo attento a tutto l'arredo e devo dire che non mancava nulla: asciugamani puliti e bianchi ampia serie di lozioni e unguenti dal forte profumo esotico... in pratica era uno studio da massaggiatore di tutto rispetto.
Cesar mi si avvicinò gli chiesi se fosse un massaggiatore e lui mi rispose che lo era ma non era il suo lavoro principale, era il massaggiatore di una squadra di basket.
Seduto sul comodo lettino bianco mi si parò di fronte e lentamente mi tolse la maglia. Io non pensavo fosse necessario ma lui insisté e mi arresi. L'esperto dopotutto era lui. Poi mi slacciò i pantaloni e in quel momento ebbi una tremenda erezione! Non volevo che s'accorgesse.
- Non ti preoccupare! È tutto normale!- Mi disse quando di colpo mi sfilò le mutandine! Mi fece stendere a pancia in giù. Mise il mio volto dentro in cuscino forato perché potessi stare comodamente e respirare agevolmente.
Mise poi un piccolissimo asciugamani sul mio culo nudo si allontanò brevemente e poi con un generoso flacone di gel da massaggio me lo spalmò sulle spalle aveva certe mani così grandi... non ci volle poi molto a massaggiarmele arrivando velocemente sul mio fondoschiena con movimenti circolari... le sue mani erano così calde... mmmmhmmm! Mi stavo sciogliendo tutto!
- Bella pelle bianca hai!- Esclamò ed io ringraziai.
Dopo un po' zack!! Mi toglie il lembo dell'asciugamani sul culo scoprendolo. Sussultai. Sentii sulle chiappe rovesciare una quantità esagerata di liquido oleoso e successivamente le sue grandi mani che mi frizionavano insistentemente proprio il punto dove accusai il dolore della caduta. Con una mano spanava una chiappa e l'altra la insinuava dentro cercando e trovando subito il mio buco di culo nel quale versò tanto di quel liquido scivoloso che mi bagnò pure le palle! Ero talmente unto che la pelle a contatto delle mie chiappe scivolavano l'una contro l'altra!
Gemei contorcendomi.
- Sei un esperto!- Gli dissi.
- Si non é difficile, vuoi provare?- Mi chiese. Non finì di proporlo che si allontanò brevemente ed io alzando la testa lo vidi che si spogliava. Via la maglia via la canotta si calò le brache rimanendo subito in mutande bianche e dalle ridotte dimensioni! Il bianco del tessuto contrastava fortemente con il colore cioccolato della sua pelle, e... minchia che minchia che aveva! Non ne fui sicuro se fosse già in tiro certo era che era davvero strabordante: qua e la del triangolo del tessuto fuoriuscivano porzioni sia di cazzo che di coglioni!!! Mi fece scendere dal lettino e lo occupò lui. Sorridendo mi indicò di massaggiarlo con l'olio che aveva usato prima lui. Era insolito ed anche eccitante: io nudo completamente e lui con quel suo corpo grosso pieno, nero ed eccitante dentro la saletta dei massaggi con la porta chiusa dietro la quale c'erano tre persone che attendevano il loro turno!
Mi misi ai suoi piedi presi il contenitore del liquido e lo versai non lesinando ne' quantità ne' centimetri delle sue grosse gambe. Era glabro naturalmente come me. Lo vidi appoggiare il capo sopra un braccio dietro la nuca intento ad osservare ogni mio movimento. Le mie mani, acquistando via via più coraggio, perlustravano più che massaggiare, ogni tratto della sua pelle delle estremità, e man mano che salivò verso le cosce notavo un certo movimento dato dal pacco mal contenuto da quell'insulso straccio di mutanda bianca. Lui allargò le cosce mostrandomi alla perfezione l'altrettanto perfetto insieme di sesso coperto, perineo e anche buco del culo! Non resistetti dalla tentazione di infilare una mano sotto il lembo dello slip... e lo feci!
Cesar con un gesto fulmineo si alzò giusto il tempo di coglierei di sorpresa e levarsi da se l'indumento intimo col quale stavo giocherellando da qualche minuto. Vidi e accarezzai il suo nero pube ed erano gli unici peli che vi trovai. Su di esso era adagiato comodamente una minchia così abnorme e piena di vene in rilievo da dargli un tono di animalesca virilità!
- Posso prenderlo in bocca?- Domandai.
- DEVI PRENDERLO IN BOCCA E POI ANCHE E SOPRATTUTTO IN CULO! - Mi rispose categoricamente!
Giocherellai un po' col suo cazzo ricco di venature la capocchia era semi chiusa ma poco a poco, lo vidi ingrossarsi sempre più sempre più inarrestabile, da curvo e appallottolato divenne ritto e lungo e come un corridore che ranggiunge la meta la sua capocchia scapocchiandosi raggiunse e superò l'ombelico nero!!!! Improvvisamente sentii il peso della sua manaccia sulla testa e dalla sorpresa che ebbi spalancai la bocca che inghiottì moltissimi centimetri di quel tubo nero di carne dura e nodosa!!!! Impartì un ritmo tribale di spompinamemto che a momenti ebbi le vertigini! La mia bava si mescolò al sapore di minchia negra mentre producevo suon di succhio e di risucchio tanto avidi quanto sonori! Ingoiai ogni sorta di cocktail di tale abbinamento! Poi mi tirò di lato a se mi mise una mano sul collo e mi obbligò a baciarlo mentre introdusse l'altra mano tra le mie cosce afferrandomi saldamente per i coglioni! Ero così chino su di lui con le labbra appiccicate alle sue carnose e tumide mentre l'altra sua mano tra le cosce perlustrava tutto il perlustrabile, ma quando infilò di netto un ditone nel culo all'improvviso strinsi le gambe dalla sorpresa e lui rise di gusto! E non ebbe pietà nello sbattermi quel suo dito lungo tanto che ad un certo punto con la forza di quel suo unico braccio mi sollevò di netto!
- Aaaaaahhhhhh!!!!!!!!!- Mi sollevò tutto con la forza del suo braccio inforcandomi con quel suo ditone lungo piantato in culo e mi posizionò sopra il suo cazzone nero nodoso durissimo facendomi sprofondare completamente su di esso!!!!! Sentii ogni suo centimetro di cazzo dentro e senza perdere tempo mi sferzò con colpi vorticosi frenetici incazzati! Il mio buco del culo sembrava spaccarsi ad ogni affondo sempre più! D'impulso appoggiai le mani sul suo petto liscio e muscoloso, inarcai la schiena sotto la furia della sua minchia imbizzarrita! Le mie palle sballonzolavano sul suo ventre di marmo mentre il marmoreo mostro mi violentava le chiappe! E in un attimo dopo mi ritrovai di sotto con le gambe spalancate e sparate in aria attorno al nero e taurino collo di Cesar e così combinato li mio antro era tanto aperto quanto comodo da essere stuprato dal suo cavallone... era così feroce nei suoi affondo e altrettanto veloce e vorace che ad ogni inculata io andavo avanti e in dietro... e come gridavo! A tal punto che i clienti in sala d'attesa si allarmarono e senza pensarci su in minuto spalancarono la porta scoprendo la nostra furibonda scopata selvaggia! Si misero a ridere:
- In questo palazzo c'è un ragazzo che va pazzo per il cazzo!- Disse un di loro. Io inarcai la testa per vederli ed era lì! Sorridenti maliziosi e con lo sguardo minaccioso. Cesar non batté ciglio e continuava continuava continuava a fottermi senza tregua! Mentre io arrossivo ma gemevo e mi contorcevo sotto di lui sotto quel corpo negro duro pesante e ormai immerso in bagno di sudore!
I tre maschietti entrarono prima con un certo timore mal celato ma poi notai le loro mani ravanare i rispettivi pacchi. Sorridevano ancora. Poi con naturalezza si slacciarono i pantaloni a mezza coscia ed io notai i loro dardi gonfiarsi a vista d'occhio dentro le loro mutande! Potevo intuire con facilità dove erano le loro palle dove il corpo del loro cazzo finanche le capocchie ravvivate e probabilmente già scapocchiate dentro il tessuto dell'intimo!
Ad uno a uno si calarono le mutande rivelando i loro cannoni di carne nera dura maschia svettante, e presero a smanettarsi con quelle loro grosse mani! Dopo un po' che mi osservarono cavalcare si avvicinarono e presero ad accarezzarmi tutto: il petto le braccia il ventre il buco del culo occupato dalla minchia di Cesar e ridevano e sogghignavano. Parlavano nella loro lingua d'origine che io non capii. Ma Cesar venne in mio aiuto facendo interprete mentre mi chiavava noncurante della loro presenza:
- Dicono che vogliono fare con te quello che con le loro mogli non possono fare perché non glielo permettono!-
Interessante! Pensai.
Due di loro mi presero sotto braccio e improvvisamente mi sollevarono dal cazzone di Cesar e poi mollarono la presa di colpo facendo arrivare il fallone del mio vicino fino alle tonsille! E lo rifecero una seconda volta ed una terza e ancora e ancora e mentre io gridavo come un maiale dal dolore misto a piacere come una sgualdrina loro se la ridevano di gusto!
Non lesinarono carezze mi toccavano dovunque, vedevo la mia pelle bianca vestirsi delle loro mani nere grandi mi strizzavano i capezzoli li leccavano a turno mi mordicchiavano tutto... che paradiso del cazzo!
Nel frattempo Cesar assestò dentro il mio culo da troia gli ultimi colpi di poderosa minchia svuotando tutto lo sciroppo di sperma che aveva in corpo dentro il mio! I miei occhi a momenti si girarono al contrario! Venni pure io! E anche molto più abbondantemente di quanto mi aspettassi! Che sborratona ragazzi!
Ma non finì li! Sceso giù dal cazzo di Cesar lui si fece disparte e uno dei tre mi mise a pecora facendomi appoggiare le braccia sul lettino e mentre uno di loro si mise a gambe larghe sul lettino offrendomi il cazzone da spompinare un altro da dietro non perse tempo e mi inculò con foga inarrestabile! Avvertivo il mio culo viscido della sborra di Cesar fungere da ottimo lubrificante per l'ennesimo super cazzone! E come affondava bene dentro di me! Le palle, poi, urtavano pazzamente all'impazzata producendo tonfi sordi e ben udibili che generarono altre risate generali!
Ci stavamo proprio divertendo!
Succhiavo a turno i cazzi degli altri due maschiacci che uno per volta si sedevano difronte a me a gambe aperte ed io imparai i loro profumi virili selvaggi... il miglior profumo in assoluto: quello del cazzo!
Dopo un bel po' di tempo anche da dietro iniziarono a incularmi a turno ed ognuno aveva un modo tutto personale di penetrarmi: uno era irruento, sentivo la sua capocchia dentro il mio sfinterone colpire a cazzo qua e la in ogni direzione; il secondo invece mi dava pure certe ginocchiate mi colpiva pure con le gambe; il terzo era una furia, infilava ed estraeva il suo cazzone negro all'infinito! E centrava sempre il bersaglio!
- AAAAAAAAAAAAAAAAHRRRRRRGGGGHHHHHHHHHHH!!!!!- Ad ogni affondo urlavo...
Ma nulla a confronto a ciò che mi attendeva: rientrò in gioco Cesar che si mi stese sul lettino i suoi compari mi presero di peso come fossi una piuma e mi posizionarono dritto dritto col culo spalancato di schiena sopra il suo cazzone rinvigorito e mi lasciarono affondare come un sacco di patate e flappppp! Il mio culo accolse nuovamente quell'ammasso di nerbi nero e grosso, ero a pancia in su e anche se c'era il soffitto io vedevo le stelle! Subito dopo salì sopra il lettino uno di quei uomini neri che afferrandomi le gambe me fece arrivare sul petto e con un'abile mossa infilò anche il suo membrone equino dentro il mio culo già pieno di minchia!!
- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!! NOOOOOOOOOOOOO DUE È TROPPPOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- Gridai ma quei quattro se la risero di gusto! Avevo due cazzoni grossi e marmorei dritti sparati dentro il buco del mio culo! Che sensazione!!! Che bello però! Mi chiavarono contemporaneamente e con dovizia di furia inarrestabile!!!!! Le loro mani mi tenevano per i fianchi stritolandomeli. E dopo tanto fottermi in culo il compare negro assestò gli ultimi poderosi colpi di cazzone sborrando dentro il mio pertugio tutto il contenuto delle sue palle nere. Ma non rimasi orfano di silurone perché già c'era il secondo fratello negro che prese il suo posto!
Ormai non sapevo più se gemere contorcermi gridare dal dolore o dall'infinito piacere che provavo!
Mi sentii così schiacciato da quei negri dal corpo liscio e duro come rocce che momenti svenivo! È a momenti svenivo quando avvertii la seconda sborrata lavica inondarmi lo sfintere!
Sotto di me, agganciato saldamente come un treno, il minchione di Cesar era ancora li! Nel mio buco slargato slabbrato e sboccato che attese la penetrazione del terzo cazzone/macigno che non si fece attendere per nulla! Anzi, dall'irruenza con la quale mi infiocinò le chiappe sembrava quasi volesse dire: finalmente tocca a me!
E per la terza volta gustai l'ebrezza della doppia inculata contemporanea! Ma a quel punto provai anche la doppia sborrata consecutiva simultanea e il mio culo/bocca lo bevve tutto, era tutto infiammato!... e per questo mi eccitai di nuovo! E davvero non ebbi nemmeno il bisogno di chiedere il bis sia singolarmente che in coppia che di nuovo le loro palle sbatterono contro le mie chiappe e i loro cazzi ballarono il tam-tam facendo a gara a chi raggiungeva la parte più profonda del mio buco del culo! Infine, non fu più il culo a bere il loro miele fior di minchia tropicale ma la mia bocca! Uno dopo l'altro i fiotti di generoso sperma perlato sgorgò a spruzzi violenti colpendo il mio volto le guance il naso le labbra la mia gola!
Mentre mi stavo beando della vista di quei quattro maschioni nudi neri e dei loro cazzoni ancora in tiro con appesi i loro coglioni a penzoloni la porta si aprì di colpo e apparve con stupore di tutti un poliziotto in divisa!
- Ma che cazzo succede qui!-
Cesar chiese spiegazioni mentre io riconobbi dietro il paio di occhiali da sole e sotto il berretto della divisa il bellissimo volto di Fausto! Il vicino del piano d sopra! Lui spiegò che avevano chiamato dal palazzo perché si sentivano delle urla e grida moleste! Io avvampai in viso istantaneamente!
Senza mezzi termini e senza avere il tempo di vestirmi, mi condusse a forza sul piano di sopra in casa mia. Sul pianerottolo vidi un uomo. Era in attesa dietro la mia porta. Era il prof del corso di sessuologia!
Appena mi vide si mise arridere! Ero nudo alla mercé della vista dei vicini e soprattutto della sua che non mancò di notare la quantità spropositata di sperma che mi lordava il viso e che colava giù dal mio culo rigandomi le gambe.
Entrammo in casa mia. Fausto a momenti mi sbatté sul divano con violenza e si rivolse poi al prof con non meno cortesia:
- E tu che cazzo vuoi!-
- Io voglio fottere sta troiona!-
- Allora siamo in due!-
Sentendomi chiamare il quel modo mi eccitai di brutto! E ancora di più mi eccitai mentre vedevo quei due uomini spogliarsi dei loro abiti e nel vedere la loro pelle bianca guadagnare libertà... per non parlare più della vista del pachidermico carico di testicoloni del prof! KKKKKKKKKKKKKKEPPPPPPPPPPPPPPALLLLLLLLLLLLLLLLLLLLE CHE AVEVA! E potevano essere nuovamente mie!
- Lubrificato sei già bello che unto! Ma prendilo un bocca un po'!- Mi ordinò Fausto, ed io lo accontentai! Il suo si che era un cazzone degno di questo appellativo! Era addirittura più grosso di quello di Cesar! Ora che potevo fare il debito confronto! Persino il sapore era migliore! Poi presi in bocca il minchione del prof che però non era molto lungo ma bello grosso anche più dei precedenti! Ma di quell'uomo erano le palle abnormi ciò che mi mandava ai matti! Non era sufficiente un palmo della mia mano per prendere un solo testicolo con adeguata completezza! E quanto erano pesanti! Dopo un po' il peso di quei pendagli li sentivo sbattere forsennatamente contro le mie chiappe ancora impastate del precedente copioso sperma dei negri! Il prof amava incularmi a pecorina mentre Fausto alla missionaria! Potete immaginare che razza di ginnastica dovetti fare quel pomeriggio!
Ma la cosa che più li fece arrapare era la possibilità di usufruire contemporaneamente del buco del mio culo! Ebbene si! Il prof sotto io in mezzo e Fausto sopra di me e i loro cazzi insieme dentro il mio sfintere!
Data la posizione, le palle di Fausto si posarono strusciavano costrette dall'insolito contatto:
- Complimenti per le palle!- Disse lui al prof che rise in risposta.
- Quelle palle sono mie!- Dissi io geloso di quel loro contatto.
- Zitto e goditi sti cazzoni!- Rispose Fausto che centuplicò la furia della sua cavalcata facendomi urlare di un piacere indescrivibile!
E quando scesi da quella giostra della virilità mi inginocchia tra le loro poderose cosce e presi in mano il loro meravigliosi mostruosi animaleschi scettri di carne tosta ne provai un piacere e una gioia ancora maggiore! Per non parlare poi quando mi sborrarono in bocca! MMMMMMMMMMMMMMMMHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!! Che meraviglia!
In seguito, Fausto si rivestì e andò via subito perché era ancora in servizio, ma il prof rimase ancora!!!! Mi permise di giocare come volevo con le sue palle in attesa che la sua minchiaccia si rigonfiasse nuovamente! Che belle che erano! Non mi stancherei mai di ricordare! Era un po' come prendere in mano due belle arance tiepide!
- Mi viene voglia di leggere un tuo romanzo!- Esclamai.
- Ne ho uno in macchina! Te lo vado apprendere! -
- ne sarei felice!-
Si rivestì con velocità virile e sparendo dalla porta mi ordinò di farmi trovare a pecorina!
Io ero già pronto da quando ebbe chiusa la porta! Mi misi a carponi con le braccia appoggiate sul tavolino e col culo stra spaccato stra sborrato stra arrapato in direzione della porta! E quando sentii la porta aprirsi dissi:
- Sbattimelo tutto d'un colpo in culo fottuto lurido bastardo!- E tempo solo qualche minuto che subito il buco del mio culo inghiottì con voracità assurda tutta la lunghezza di quell'asta!
- Si! Si! Fottimi bene così! Le palle! Fammi sentire le palle che sbattono contro le mie chiappe! Di più spingi spingi! Spingiiiiii!!!!!!-
- Magari facesse così l'amore tua madre!!!-
- MA! CHI SEI! PAPÁAAAAAAAAAAA!!!!!
E come fu possibile non lo so, ma... mi inculò anche lui...
e qualcosa mi disse che gli piaceva pure!!!


FINE
scritto il
2013-03-01
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