Capello Rosso i Lupi e l'Orso ( Capello Rosso seconda parte )
di
Unicornoazzurro77
genere
gay
L'amicizia tra i gemelli e Capello Rosso si consolidó sviluppando un affiatamento che andava oltre ai giochini di sesso, anche a scuola per via dell'aiuto reciproco e soprattutto in squadra di pallavolo dove erano tutti titolari.
Proprio in campo dimostravano il meglio di se. L'allenatore, nonché prof di ginnastica, soprannominato Bazooka per via dell'evidentissimo gonfiore che promineva dal suo basso ventre sotto la tuta sempre azzurra che indossava, era eccezionalmente entusiasta dei suoi formidabili allievi.
Il prof veniva dalla città, e quando arrivó a scuola si ritrovó dinanzi ad una squadra penosa e gli fu detto dal direttore del collegio che era tempo sprecato far partecipare la scuola alla gara regionale di volley.
Coincidenza volle che Rouge Hans Josh e Lars diedero sin da subito prova di essere particolarmente dotati per questo sport divenendone i suoi pupilli.
Vinsero le selezioni, tutti gli incontri, naturalmente grazie anche agli altri due giocatori di supporto, e notabili erano anche le tre riserve, anche se non contavano poi molto.
Sull'allenatore circolavano voci riguardando la sua vita provata. Era sposato, ma c'erano adulti che sostenevano che il prof lavorasse in un night club.
Le voci e giunsero ai gemelli per bocca del padre loro che una sera lo ascoltarono discutere con un suo collega, ma l'uomo non gli diede peso. Dopotutto erano solo voci di paese, e lui, uomo di mondo, non diede importanza alla cosa. Uno della propria vita può farne ciò che vuole.
Non poca importanza, invece, attribuirono alla faccenda i tre gemelli i quali prontamente lo andarono a riferire al caro amico Capello Rosso che, come loro padre, non diede molto peso, anche se una certa curiosità gli era rimasta dentro la mente.
- Stasera è venerdì! Lo andiamo a trovare? - esplose in classe Josh.
- - Ma non sappiamo nemmeno dove andare a trovarlo- Disse Hans.
- Ma si che lo so io - Rispose Lars - se vuole Rouge andiamo al locale stasera, e magari ci divertiamo po'!-
Capello Rosso annuì con riluttanza. Accettó solo perché erano loro a invitarlo.
Il gruppo gemellare presero l'auto del padre, naturalmente con il suo benestare, con la sola condizione di essere a casa per le undici e mezza massimo mezzanotte.
Fu complicato trovare la via di città giusta, e naturalmente c'era un traffico spaventoso. Alla guida c'era il matematico Hans. E guidava veramente come un adulto.
- Come si chiama il club?- Domandó Rouge.
- Si chiama: Cock&Rok club, un nome tutto un programma sorrisero i tre biondini.
Lo trovarono.
Problema: c'era bisogno della tessera socio per accedervi.
Soluzione: I tre diabolici peperini d'oro con l'ausilio di internet e dei loro lauti conti in banca fu una bazzecola procurarsi le tessere, e naturalmente una anche per Capello Rosso. Anzi! Si accapigliarono per chi dovesse pagare per lui!
Decisero di dividersi la spesa.
Rouge non sapeva che dire per ringraziarli adeguatamente.
Era la loro prima volta in un locale di genere. C'erano uomini ragazzi di tutte le età e gusti, tutti estremamente arrapanti.
All'entrata furono distribuite delle mascherine per coprire gli occhi. I ragazzi le indossarono guadagnando un tavolino in bella vista davanti al palcoscenico. Musica a manetta ma non eccessivamente alta.
Ordinarono da bere Cuba libre martini e ginger hale.
- Ragazzi, siamo ridicoli con queste mascherine!- Esclamó Capello Rosso.
- Ma sono indispensabili per non farci riconoscere da Bazooka.- Rispose Hans.
Trascorsero parecchie ore, e videro molti spogliarellisti che facevano i loro numeri, ma nessuno di loro era il prof.
Tuttavia fu eccitante vedere uomini veri, più adulti di loro che lembo dopo lembo scoprivano i loro corpi, rimanendo con in dosso solo uno striminzito perizoma che nulla lasciava all'immaginazione.
I loro movimenti pelvici, poi, l'ondeggiare sinuoso di quei corpi scolpiti come statue divine, izzó molto la loro eccitazione.
- È tardi, dobbiamo andare.- disse afflitto Josh. E il gruppo, eccitato e un po' brillo, lentamente si alzó dal tavolino quando si udì una voce, una specie di Dragqueen che annunciava:
- Signori e signorine checche! Ormai è passata la mezzanotte, e più le ore diventano piccole più i vostri uccelli diventano grossi nelle mutande!- risata generale, e anche i ragazzi risero- ed è giunta l'ora dell'ultimo spettacolo, lo so che lo stavate aspettando! Ingorde!! Bando alle parole avanti con quello che tutti i locali più malfamati ci invidiano!!- altre risate- ecco a voi Big Elefant!!!!!! Applauso pregooooo!!!!-
I gemelli e Rouge si guardarono in faccia stupiti, e decisero di rimanere ancora. Anche se poi avessero fatto tardi.
Dopo riessersi accomodati al tavolino, le luci si spensero, e al centro del palco un ombra di un uomo si intravedeva. La musica divenne più cupa prima e poi più trascinante. Un fascio di luce investì la figura mostrando le spalle. Era coperto da un mantello nero.
Si voltó con una rapidità felina, mostró le sua immagine alla luce, indossava i panni di Zorro. Mascherato. Stra vestito.
- C'è qualcosa di poco nuovo in quel fisico! - Esclamó Capello Rosso.
- E ci credo!- Rispose Lars. - Guardategli il pacco, non vi sembra che sia familiare?-
Il tizio sul palco portava pure la frusta e la fece schioppettate tante volte prima di abbandonarla a terra. Compì delle evoluzioni, mostró doti ginniche fuori dal comune. Dopo un po', via il mantello. Lo buttó sul pubblico lontano.
Ancheggió e mosse il bacino mille volte avanti e indietro simulando atti sessuali.
Poi scese e salì sul tavolino più infondo della sala dove si tolse la camicia riuscendo a mantenere su il cappello del costume.
Con un balzo saltó su un altro tavolino, per la gioia degli astanti che lo divorarono con gli occhi, e perse un altro indumento.
Arrivó al tavolino accanto a quello dei gemelli e Capello Rosso, i quali videro chiaramente come riuscì a togliersi i pantaloni a strappo verticale tipici di chi svolge quel mestiere.
Rimase con addosso solo un perizoma dal bozzolone davanti enorme! E balzando sull'ultimo tavolino perse il cappello di Zorro e inizió a dimenarsi e scecherarsi e scatenarsi facendo sballonzolare rumorosamente gli attributi malissimamente celati dall'ultimo straccetto ancorato in vita.
I ragazzi deglutirono arrossendo. Quasi imbarazzati. L'uomo se ne accorse delle loro razioni imbarazzate, ma non parve riconoscerli.
Li davanti a loro, si toccó con le mani il petto tornito e liscio, poi scese sul ventre d'acciaio, per poi prendere la mano di uno di loro, Rouge, e la obbligó a strofinarsi contro l'ombelico per poi farla scivolare più giù. Intanto il pubblico in visibilio, urlava scatenato il proprio delirio. Il maschione scatenato sul loro tavoli mostró ogni centimetro del proprio corpo statuario, e con ancora nella mano la mano di Capello Rosso, la obbligó ad afferrare il lembo del perizoma slacciandoselo ai lati regalandoglielo. E regaló loro anche uno stupendo primo piano faccia a faccia del suo mostruoso cazzo il quale, anche se a riposo semi eretto, era grosso e a forma di proboscide di elefante!! Con la punta leggermente protendente all'insù!
Ma il mascalzone desnudo non si fermó li, afferró con violenza la testa di Rouge, facendogli perdere la maschera, e la tuffó sul suo bazooka offrendogli l'opportunità di prenderlo in bocca.
Opportunità colta al balzo! Capello Rosso accolse nella bocca il gigantesco cazzo dello spogliarellista, e per poco non lo fece venire!
Dopo un po', lo Zorro desnudo abassó gli occhi notando che c'era qualcosa, una specie di aria familiare in quei quattro ragazzi.
Un lampo di luce più chiara illuminó i riccioli rossi di Rouge, poi anche quelli dorati dei gemelli. Improvvisamente acchiappó la fronte di Capello Rosso e riconoscendolo rimase impietrito- MERDA!- Esclamó.
- Salve prof! - salutó Rouge con un occhiolino.
Il prof Bazooka, sgamato, si voltó fulmineamente e con un salto mortale in avanti guadagnó il palco, proseguì il suo spettacolo, fece in fine, roteare il pisellone con movimenti molto sapienti del bacino, e con vera maestria, senza nemmeno toccarselo un po', sborró litri e litri di sperma che si riversó sulla platea investendola di perle liquide opalescenti. Dopodiché abbandonó immediatamente il palco scomparendo dietro le quinte.
L'allegro gruppo era troppo sbalordito per l'accaduto. Rouge ere ammaliato dal prof.
...
Inseguito a quella faccenda, Rouge e i ragazzi, con la loro, forse, innocenza, tormentarono il prof affinché giocasse ancora a suo modo con loro, ma non c'era verso. Sosteneva che quello era stato solo un incidente che non avrebbe dovuto verificarsi.
Tuttavia, il quartetto non perdeva occasione per punzecchiarlo. Infatti, un giorno, durante una lezione teorica sui banche di scuola, il prof era intento a spiegare l'anatomia dei muscoli del braccio, importante per i pallavolisti; e la lezione era talmente sottotono che anche l'insegnante si stava annoiando, e spiegava dondolandosi sulla sedia dietro la cattedra, incroció uno a uno gli sguardi degli alunni, e quando colpì gli occhi verdi di Capelli Rosso questi prese a passarsi la lingua attorno le labbra, e nel vederlo prof Bazooka cadde rovinosamente all'indietro dalla sedia suscitando forti risate generali.
Il pomeriggio di quello stesso giorno, dopo gli allenamenti, i ragazzi rimasero soli con il prof il quale, dopo l'ennesimo tentativo di corruzione da parte dei suoi campioncini, si fece strappare una promessa a una condizione: se la squadra vince il campionato delle scuole il prof si sarebbe concesso alle voglie di quei quattro assatanati.
Per questo motivo, se prima la squadra vinceva, ora con un premio così particolare in palio, seppelliva le formazioni avverse!
Naturalmente, dopo tante vittorie, arrivó l'ultima partita del campionato, la finale tra le scuole. La palestra era gremita di spettatori, genitori e parenti, tifosi e amici.
E, contrariamente alla norma, i nostri stavano clamorosamente perdendo. Un set a zero. Poi, due set a zero.
Arrivarono a non segnare neppure un punto al terzo set che era fermo a quattordici a zero!!
L'allenatore era infuriato. Un solo punto ancora e avrebbero perso.
Non c'era più nulla da fare.
Chiamó il time out.
Parló ai ragazzi. Furono parole di incitamento. Di incoraggiamento, e quando stava per farli entrare in campo disse loro che tutto era nelle loro mani. Fece un occhiolino a Rouge. Questi comprese e sorrise.
L'allenatore chiese pure se fosse il caso di sostitute qualcuno, ma Capello Rosso rispose che ormai i giocatori che hanno giocato fino a quel punto avevano imparato il modo di giocare della squadra avversaria, e che un cambio all'ultimo minuto era piuttosto dannoso.
Ritornarono in campo. Capello Rosso era sotto rete, posizione centrale, la sua preferita. Lanció un ultimo sguardo al mister Bazooka il quale, con sfacciataggine, e incurante delle centinaia di persone che lo guardavano, si toccó il cazzo con decisione.
Capelli Rosso ricordó di quella notte al locale mentre il prof gli tiró il braccio in alto verso il suo coso e istintivamente protese le braccia in alto unendo le mani a bagher.
Nel frattempo, il battitore avverso notó lo stato d'estasi di Capello Rosso, e decise di indirizzargli un colpo.
Il bagher inconsueto di Rouge paró il colpo facendo ritornare il pallone ai piedi del battitore il quale rimase sbigottito.
Quel cambio palla fu euforia allo stato puro. I nostri ragazzi urlarono carica dosi a mille.
Rouge mandó un segnale con le mani dietro il sedere, che venne recepito.
Alla battuta andó un altro compagno poco noto e poco dotato, e naturalmente dall'altra parte la battuta fu intercettata regolarmente. Ma in quel momento scattava il piano di Rouge: Josh si buttó sul pallone di ritorno mandandolo verso la squadra avversaria i quali già pregustavano la vittoria, ed ecco che con un salto da manuale, molto molto alto, Capello Rosso, per la cronaca, saltava più in alto di tutti, intercettó la palla imprimendo con un colpo a rotazione del braccio una tale violenza che la sfera si schiantó con furia al soffitto imponente della palestra. Gli avversari ne rimasero impauriti.
In gergo era una veloce. Pensó il loro allenatore. Solo i professionisti riescono a fare cose simili. Sorrise.
Alla battuta, purtroppo, sempre la loro mezza calzetta. Palle che a malapena superava la rete, viene intercettata, rispedita e di nuovo un'altra idea di Rouge: questa volta organizzó una schiacciata dalla seconda linea, e per Dio, riuscì a saltare più in alto della rete segnando i punti della rimonta.
Gli avversari rimasero soggiogati dal loro gioco e dal loro inaspettato affiatamento. I gemelli impararono i loro modi di colpire la parte e riuscivano a recuperarle tutte, ormai. Capello Rosso mandó a segno cannonate e bolidi assortiti e il set fu salvo. Due set a uno.
Due set a due.
....
Quando finì la partita, caddero tutti a terra stremati. Uno addosso all'altro. Hans, ansimando disse :- e ora la ricompensa... Anf, anf...-
- Sono troppo tramortito per pensare a quello... anf anf anf- Rispose Josh.
Naturalmente vissero spacciatamente. E all'ultimo set, per ripicca, non gli fecero segnare nemmeno il punto della bandiera.
Il mister della loro squadra era nero.
Dalla rabbia d'aver perso.
I giorni dopo passarono tra scuola e palestra. Il prof sembrava che si fosse dimenticato della promessa.
Ma ci pensarono i ragazzi a rinfrescargli la memoria.
Infatti, in un tardo pomeriggio di inizio estate, quando tutti i compagni se ne furono andati, i gemelli e Capello Rosso rimasero negli spogliatoi tardando a dismisura l'ora della doccia.
Attesero che il prof andasse sotto le docce.
Si fecero trovare li, lo salutarono.
Purtroppo le cabine docce erano singole e chiuse da porte.
Si lavarono con rapidità. Uscirono nudi, si asciugarono. Si diressero nella saletta massaggi. Passaggio obliasti per andar via.
- Che ci fate qui ancora ragazzi?- Chiese l'uomo intuendo subito la risposta, il motivo e le loro aspettative.
- Abbiamo vinto.- Disse Josh.
- Adesso tocca a lei pagare pegno. - Aggiunse Hans.
L'uomo sorrise.
E dire che a ben vederlo, il mister non era un adone, si aveva un corpo muscoloso e perfetto, ma anche due occhi piccoli castani che male erano abbinati al naso schiacciato ai lati e di notevoli dimenzioni, pareva una banderuola!
A Venezia si dice: tanto naso tanto cazzo!
E cazzo! Che cazzone aveva!
Bastava quello a supplire il suo aspetto da impiegato statale!
- E vabene.- Disse sommesso.
Prese a danzare una delle sue danza da spogliarellista.
Indossava ancora l'accappatoio. Blu.
I gemelli e Capello Rosso, non ebbero bisogno di smanettarsi per ritrovarsi già rigidi e duri li nei sotto ombelichi.
Improvvisamente, con irruenza, si svestì del suo accappatoio mostrandosi completamente nudo come già lo erano i ragazzi.
Si sdraió sul lettino dei massaggi. Hans gli si avvicinó e prese a leccargli un ascella. Con goduria. Josh l'altra, con golosità. Lars si occupó subito di assaggiare il pisellone semi rigido, che subito divenne duro, mostrando le reali e regali dimenzioni! Sotto la sua lingua la ineguagliabile capocchia era liscia e morbida, mentre la pelle del cazzo gommosa e consistente. Non aveva peli, eccetto una piccola corona alla base del pene, riccioluta e lucente.
Profumava di vero maschio. Adulto e conseziente.
Capello Rosso, invece lo baciava ripetutamente sulla lingua, quasi volesse spompinarla.
E a turno presero in bocca la carne del prof Bazooka.
Giocarono fin quando, ad un certo punto, dall'altoparlante in palestra una voce reclamava la presenza del prof in direzione.
I gemelli e Rouge rimasero a bocca asciutta.
Dovremmo sequestrarlo! Pensarono.
Nel mente e nero un idea.
Rouge ebbe l'idea di spegnere le luci e di chiudere la porta.
Dopo parecchi minuti, ritornó il prof.
Naturalmente dal direttore ci andó vestito della tuta.
Aprì la porta della saletta dei massaggi.
- Ragazzi?!-
- Accenda la luce prof-
Tadaaaaannnnn!!!!!
- Sorpreeeeesaaaaaaaaa!!!!!!!!- Gridarono facendosi trovare a pecora uno accanto all'altro sul lettino.
Il prof rimase sbalordito. Il bazooka gli si gonfió all'istante ed era incontenibile. Avvertì quasi come se si stesse rompendo da quanto era diventato tesissimo ben oltre lo spasmo.
Ammiró la bellezza di quei quattro culetti bianchi. E l'occhietto corvino che ogniuno aveva.
Non riuscì a trattenersi, e quando cominciarono loro a sculettare non ci vide più dalla foga di incularli tutti!
Si strappó di dosso i feticci sportivi, si avvicinó al primo della fila, Hans, appoggió la punta del cazzo sul piccolo buchetto e premette per constatarne l'elasticità, ne fece entrare pochi millimetri poi lo ritrasse, mentre con un dito della mano appoggiata sulle natiche del gemello acanto, cercava di questi il suo forellino e trovatolo lo infiló tutto nella carne morbida di lui facendolo sussultare di piacere. Al dito si sostituì il proboscidone che come in precedenza ne infiló uguale misura e dato che ora era in una posizione centrale, con entrambe le mani accarezzava le candide chiappette vicine, deliziose.
Dopo Josh e Lars, mister Bazooka si diresse verso Capello Rosso, dapprima si bagnó le dita di saliva abbondantemente e poi le strofinó con delicatezza attorno al suo intimo nascondiglio, poi piano piano dolcemente le infiló una a una quattro dita della mano, dilatandolo al massimo.
Dopo un po' si staccó dal gruppo dirigendosi verso il suo borsone dal quale estrasse un vasetto contenente una crema piuttosto densa. Ritornato al suo posto, tra le chiappe dei quattro culi, si abassó es uno a uno, leccó i loro quattro piccoli pertugini prima di ingrassarli a dovere con la cremina a base di paraffina. E per la sua più completa gioia, schiaffeggió ripetutamente quelle rotondità muscolose e vogliose. Li sculacció sonoramente. Li fece gemere e contorcere dall'estasi si cavata dai suoi colpi. Li torturó lussuriosamente prima di gratificare i loro culetti del suo tanto soapirato cazzo.
Unti bisunti e tramanti, i quattro atleti avvertirono quel senso di dolore dopo la sculacciata, la pelle del culo arrossata, violacea, infiammata, erano in balìa del sogno divenuto realtà.
Nuovamente il prof Bazooka posizionó l'anguillone tra le chiappe, in posizione verticale, lo schiacció contro con violenza a ogniuno di loro, glielo fece sospirare. Non era ancora il momento giusto per sbatterglielo dentro.
Ad ogni strusciata di cazzo il prof imprimeva una tale forza da far vibrare l'intero lettino dei massaggi. Gemeva con ferocia.
- Siete contenti?-Ansimó il prof - E adesso, da quale puttanella comincio a fare sul serio?-
- Vi piace il mio cazzo!!- Chiese con tracotanza affermativa e per nulla interrogativa.
- Forza! Ditemi quanto vi piace!!-
- Tanto!..signore...- rispose Lars.
- Tantissimo signore, mi inculi la prego!- ripetette Hans.
- Quel bazooka è una delle nuove meravigli del mondo!- riveló invece Josh gratificando l'ego dell'omaccione nerboruto tutto teso e duro che più sentiva parole di lode sul proprio minchione più questo sembrava addirittura aumentare di dimezioni!
Toccó a Capello Rosso elogiare l'arrosto crudo del prof:
- Vaffanculo figlio di puttana!- Tuonó di colpo, e il mister rimanendone colpito sgranó gli occhi, per poco incredulo, gli si contrassero le iridi, e senza nemmeno accorgersene, caricó come un elefante Capello Rosso. Questi si dimenó, ma il signore dal cazzo grande lo immobilizzó da dietro, lo spinse in avanti costringendo Capello Rosso a posizionarsi alla pecorina:
- Piccolo demonio ti fotteró come una cagna!!! Preparati!!-
Con una mano appoggiata sui lombi del Rosso, e con l'altra indirizzó la capocchia sul buco del culo e senza pietà affondó per intero il suo cazzone proboscidato!! Deturpó quel candido fiorellino. E tra le urla di fottuto dolore, Capello Rosso perse la verginità. A nulla valsero i suoi sforzi di lottare e contrastare la furia penetrativa del maschione cazzuto/incazzato. Avvertì con chiarezza che quel cazzo durissimo era stato più forte della stretta del buco del culo il quale, lo avvertì chiaramente, fu violato con violenza. E nonostante le urla di perentorio dolore, e nonostante più in dentro nel culo non riusciva a infilarglielo più insistette nello spingerlo di più fino a sbattere i coglioni contro. Lo assestó tutto. Capello Rosso trattenne il fiato. Strinse i muscoli dello sfintere provocando un lancinante dolore al proprietario del bazooka che lo stava dilaniando.
- Rilassati!- Gli intimó il prof sculacciandolo sulle chiappe ripiene del suo cazzo- altrimenti me lo rompi! Brutta zoccola!-
Obbedì. E notó che non era poi male, o per lo meno non gli fece più male ricevere il mostro dentro se.
Ne cominció a godere. Di brutto!
Il prof gli fece rizzare la schiena, mantenendo l'aggancio, gli passó le forti braccia attorno le ascelle fino a mettere le mani ai lati della testa riccioluta e con un portentoso e micidiale colpo di reni, lo sollevó da terra facendolo rimanere appeso contro se mantenuto e dalle braccia e dal suo super cazzo ben piantato nel culo fino alle palle. Con molta energia lo stantuffó facendolo andare su e giù contro se stesso. Il volto di Rouge era esterrefatto, contratto, paonazzo dall'incredibile gioco eccitante e violento allo stesso tempo.
Andó avanti fino all inverosimile. La minchia del mister forte e grossa gli squarciava le viscere, ad ogni affondo ansimava gemeva.
I gemelli strabuzzarono gli occhi stra eccitati nel vedere come il loro idolo dai capelli di rame aveva perso la verginità. Fino ad allora era lui che guidava i giochi, sia in campo che a letto. Le parti furono cambiate. L'allenatore lo fottette con dovizia di colpi non risparmiandone alcuno. E vedere Capello Rosso così appeso, con le gambe oscenamente spalancate, col suo cazzo stra eretto e sotto ancora con il cazzone del prof che penetrava a velocità spaventosa il suo bianco culo li fece arrapare fino all'inverosime e presero a baciarsi e toccarsi vicendevolmente. Ciò non sfuggì allo sguardo di mister Bazooka, il quale, fatto scendere bruscamente a terra Capello Rosso agguantó un gemello a caso, tanto non li distingueva, e postolo difronte a lui lo abbracció e sollevatolo gli fece allargare le gambe; il biondino si avvinghió attorno al suo collo, lasciando l'omaccione libero di dirigere il dardo di carne di fuoco dritto dritto all'entrata del buco del culo e se lo fece svangare pure lui a mezz'aria.
Rouge, ancora a terra, si strofinava il sedere cercando di lenire il dolore. Con lo sguardo riconobbe i due gemelli non ancora battezzati dal prof, uno era Hans e l'altro Josh, per esclusione quello appollaiato sul pisellone era Lars. Ricevette lo stesso trattamento. Rouge osservó le grosse palle dell'adulto che sballonzolavano in alto poi in basso, elastiche come gomma. Ne rimase affascinato e pensó che niente era più bello del corpo maschile. E più adulto è meglio è.
Lo sbattette per benino lasciandolo senza respiro, Lars si sentì a dir poco sventrato.
Toccó poi a Josh. Il prof lo posizionó con le braccia appoggiate saldamente al lettino del massaggiatore, lo obbligó a divaricare gambe e chiappe. E con un colpo violentissimo lo infilzó brutalmente, facendogli scatenare un urlo disumano. Poi lo afferró per le ginocchia e le sollevó formando un potè tra se il lettino. Anche Josh fu scopato senza toccare terra con i piedi. Il prof mentre svangava acrobaticamente il biondino, sfregava le proprie poderose cosce contro l'interno delle cosce del ragazzo eccitandolo a dismisura, più di quanto già non fosse.
Ci diede dentro tantissimo, e l'aria si pervase dell'odore dei loro corpi sudati fino alle ossa.
Venne il turno di Hans, che ansimava dalla voglia d'esser fottuto pure lui. Il prof, visibilmente esausto, diede fondo a tutte e sue forze per prenderlo in braccio e schiaffargli dentro il culo la sua minchia micidiale. Naturalmente fracassó pure il suo sfintere allargandolo col suo ingombrante randello da savana africana.
Finita la giostra, i ragazzi si inginocchiarono tutti attorno al bassoventre delle meravigli e a turno presero in bocca la causa del loro male al culo, e succhiarono, succhiarono e succhiarono rumorosamente e con infinito gusto attendendo il nettare di maschio.
Tuttavia, il prof Bazooka non volle venire subito. Erano trascorse solo tre ore.
Siccome gli piacque infinitamente quando vide i suoi campioncini disposti alla pecorina stretti uno accanto all'altro, ordinó loro di rimettersi in posizione.
Obbedirono con immensa gioia.
Ed uno ad uno, il toro delle sue mutande, la proboscidona di elefante, il flagellum analis spaccó nuovamente la quadriglia di culi che esultava felice e mai sazia dei miracoli di quel gran cazzo.
E nemmeno il prof, per nulla appagato, quasi pazzo di piacere, voleva finire il divertimento. Fece riposizionare gli schiavi del suo cazzo a gambe sollevate, e di nuovo li inforcó li trafisse li sderenó completamente. E nel mentre, tutto il suo sudore coló copioso da ogni poro, dalla fronte, dalle tempie, bagnando i candidi corpi dei non più candidi ragazzi.
L'ultimo ad aver rinnovato il pieno di cazzo in culo fu Capello Rosso, il quale ad ogni inculata gli parve essere sempre la prima volta mai la seconda. Il prof, davvero esausto, perse ritmo. Sfondava, ammesso che ci fosse ancora qualcosa da sfondare, il culetto di Rouge con meno impeto, mentre con la mano gli accarezzava il perineo, la parte del corpo tra le palle e il buco del culo ostruito dalla minchia. Così facendo, oltre a farlo impazzire di piacere col proprio bastone gli insegnó involontariamente quanto fosse arrapante toccarsi quella parte del corpo maschile da tanti misconosciuta.
Era una delizia vedere Capello Rosso con le ginocchia ripiegate sul busto, e le sue palle tonde e seriche lisce riverse su se stesse alla base del suo cazzo che prese in mano e inizió a smanettare con sapiente esperienza fino a farlo sborrare mentre lui, finalmente, svuotó i propri coglioni dentro Capello Rosso, il tutto coronato dagli ultimi preziosi gemiti di piacere.
Caddero l'uno addosso all'altro tutti nudi sudati scopati e contenti.
- Ragazzi! Siete dei piccoli demoni!- Disse il prof col fiato corto.
Poi aggiunse:- Siete stati in quattro, e io ho Vito il primo, il secondo, il terzo e quarto set!-
Josh, dopo esseresi riavuto, e recuperato un po' di fiato rispose:
- Lei prof avrà pure vinto quattro set, ma ne manca ancora uno!-
Il resto del gruppo mangió la foglia!
Presero il prof, che ormai esausto non era più incline al gioco, e lo fecero sdraiare sul lettino.
- No, ragazzi, che fate? Lasciatemi stare, sono un vecchietto, non ho le vostre energie.- Sherzó lui.
Josh sollevó una gamba del mister Bazooka, Lars l'altra, e Hans si mise tra le muscolose cosce, posizionó il cazzo nuovamente inturgidito e penetró il prof, il quale rise sonoramente invece di gemere o contorcersi come lui aveva fatto con loro.
Rise della loro inesperienza, e poi lui il culo glielo avevano rotto già tanti anni,... Si fece sodomizzare a turno dai suoi allievi ciucciacazzi, divertendosi, prima e godendo anche lui dopo.
I turni si susseguirono a ritmi vertiginosi, dalla finestra la luna era ormai alta da tempo. Trascorsero tutto il pomeriggio e la serata a scopare come dei dannati condannati a fottersi.
Arrivó l'ennesimo turno di Capello Rosso ad inculare il suo prof, e ricambió il gesto del massaggio al perineo, grazie al quale, la belva di cazzo smozzicato ritornó forte vigoroso e totalmente eretto pronto a schizzare di nuovo.
Proprio mentre Rouge stava venendo dentro al culo muscoloso di mister abazooca, la porta della saletta si spalancó colpita da un calcio poderoso.
Comparve il direttore della scuola, ammutolito dallo spettacolo che gli si paró dinanzi, e gridó:
- Che cazzo succede qui? Siete impazziti!-
- Lasci che le spieghi...- Intervenne il prof cercando di coprirsi il grosso cazzo con una mano.
Ma non ci fu verso. Il prof venne licenziato.
I ragazzi espulsi dalla scuola.
E i genitori furono messi al corrente dei fatti.
Continua........ Ciao :-)
Proprio in campo dimostravano il meglio di se. L'allenatore, nonché prof di ginnastica, soprannominato Bazooka per via dell'evidentissimo gonfiore che promineva dal suo basso ventre sotto la tuta sempre azzurra che indossava, era eccezionalmente entusiasta dei suoi formidabili allievi.
Il prof veniva dalla città, e quando arrivó a scuola si ritrovó dinanzi ad una squadra penosa e gli fu detto dal direttore del collegio che era tempo sprecato far partecipare la scuola alla gara regionale di volley.
Coincidenza volle che Rouge Hans Josh e Lars diedero sin da subito prova di essere particolarmente dotati per questo sport divenendone i suoi pupilli.
Vinsero le selezioni, tutti gli incontri, naturalmente grazie anche agli altri due giocatori di supporto, e notabili erano anche le tre riserve, anche se non contavano poi molto.
Sull'allenatore circolavano voci riguardando la sua vita provata. Era sposato, ma c'erano adulti che sostenevano che il prof lavorasse in un night club.
Le voci e giunsero ai gemelli per bocca del padre loro che una sera lo ascoltarono discutere con un suo collega, ma l'uomo non gli diede peso. Dopotutto erano solo voci di paese, e lui, uomo di mondo, non diede importanza alla cosa. Uno della propria vita può farne ciò che vuole.
Non poca importanza, invece, attribuirono alla faccenda i tre gemelli i quali prontamente lo andarono a riferire al caro amico Capello Rosso che, come loro padre, non diede molto peso, anche se una certa curiosità gli era rimasta dentro la mente.
- Stasera è venerdì! Lo andiamo a trovare? - esplose in classe Josh.
- - Ma non sappiamo nemmeno dove andare a trovarlo- Disse Hans.
- Ma si che lo so io - Rispose Lars - se vuole Rouge andiamo al locale stasera, e magari ci divertiamo po'!-
Capello Rosso annuì con riluttanza. Accettó solo perché erano loro a invitarlo.
Il gruppo gemellare presero l'auto del padre, naturalmente con il suo benestare, con la sola condizione di essere a casa per le undici e mezza massimo mezzanotte.
Fu complicato trovare la via di città giusta, e naturalmente c'era un traffico spaventoso. Alla guida c'era il matematico Hans. E guidava veramente come un adulto.
- Come si chiama il club?- Domandó Rouge.
- Si chiama: Cock&Rok club, un nome tutto un programma sorrisero i tre biondini.
Lo trovarono.
Problema: c'era bisogno della tessera socio per accedervi.
Soluzione: I tre diabolici peperini d'oro con l'ausilio di internet e dei loro lauti conti in banca fu una bazzecola procurarsi le tessere, e naturalmente una anche per Capello Rosso. Anzi! Si accapigliarono per chi dovesse pagare per lui!
Decisero di dividersi la spesa.
Rouge non sapeva che dire per ringraziarli adeguatamente.
Era la loro prima volta in un locale di genere. C'erano uomini ragazzi di tutte le età e gusti, tutti estremamente arrapanti.
All'entrata furono distribuite delle mascherine per coprire gli occhi. I ragazzi le indossarono guadagnando un tavolino in bella vista davanti al palcoscenico. Musica a manetta ma non eccessivamente alta.
Ordinarono da bere Cuba libre martini e ginger hale.
- Ragazzi, siamo ridicoli con queste mascherine!- Esclamó Capello Rosso.
- Ma sono indispensabili per non farci riconoscere da Bazooka.- Rispose Hans.
Trascorsero parecchie ore, e videro molti spogliarellisti che facevano i loro numeri, ma nessuno di loro era il prof.
Tuttavia fu eccitante vedere uomini veri, più adulti di loro che lembo dopo lembo scoprivano i loro corpi, rimanendo con in dosso solo uno striminzito perizoma che nulla lasciava all'immaginazione.
I loro movimenti pelvici, poi, l'ondeggiare sinuoso di quei corpi scolpiti come statue divine, izzó molto la loro eccitazione.
- È tardi, dobbiamo andare.- disse afflitto Josh. E il gruppo, eccitato e un po' brillo, lentamente si alzó dal tavolino quando si udì una voce, una specie di Dragqueen che annunciava:
- Signori e signorine checche! Ormai è passata la mezzanotte, e più le ore diventano piccole più i vostri uccelli diventano grossi nelle mutande!- risata generale, e anche i ragazzi risero- ed è giunta l'ora dell'ultimo spettacolo, lo so che lo stavate aspettando! Ingorde!! Bando alle parole avanti con quello che tutti i locali più malfamati ci invidiano!!- altre risate- ecco a voi Big Elefant!!!!!! Applauso pregooooo!!!!-
I gemelli e Rouge si guardarono in faccia stupiti, e decisero di rimanere ancora. Anche se poi avessero fatto tardi.
Dopo riessersi accomodati al tavolino, le luci si spensero, e al centro del palco un ombra di un uomo si intravedeva. La musica divenne più cupa prima e poi più trascinante. Un fascio di luce investì la figura mostrando le spalle. Era coperto da un mantello nero.
Si voltó con una rapidità felina, mostró le sua immagine alla luce, indossava i panni di Zorro. Mascherato. Stra vestito.
- C'è qualcosa di poco nuovo in quel fisico! - Esclamó Capello Rosso.
- E ci credo!- Rispose Lars. - Guardategli il pacco, non vi sembra che sia familiare?-
Il tizio sul palco portava pure la frusta e la fece schioppettate tante volte prima di abbandonarla a terra. Compì delle evoluzioni, mostró doti ginniche fuori dal comune. Dopo un po', via il mantello. Lo buttó sul pubblico lontano.
Ancheggió e mosse il bacino mille volte avanti e indietro simulando atti sessuali.
Poi scese e salì sul tavolino più infondo della sala dove si tolse la camicia riuscendo a mantenere su il cappello del costume.
Con un balzo saltó su un altro tavolino, per la gioia degli astanti che lo divorarono con gli occhi, e perse un altro indumento.
Arrivó al tavolino accanto a quello dei gemelli e Capello Rosso, i quali videro chiaramente come riuscì a togliersi i pantaloni a strappo verticale tipici di chi svolge quel mestiere.
Rimase con addosso solo un perizoma dal bozzolone davanti enorme! E balzando sull'ultimo tavolino perse il cappello di Zorro e inizió a dimenarsi e scecherarsi e scatenarsi facendo sballonzolare rumorosamente gli attributi malissimamente celati dall'ultimo straccetto ancorato in vita.
I ragazzi deglutirono arrossendo. Quasi imbarazzati. L'uomo se ne accorse delle loro razioni imbarazzate, ma non parve riconoscerli.
Li davanti a loro, si toccó con le mani il petto tornito e liscio, poi scese sul ventre d'acciaio, per poi prendere la mano di uno di loro, Rouge, e la obbligó a strofinarsi contro l'ombelico per poi farla scivolare più giù. Intanto il pubblico in visibilio, urlava scatenato il proprio delirio. Il maschione scatenato sul loro tavoli mostró ogni centimetro del proprio corpo statuario, e con ancora nella mano la mano di Capello Rosso, la obbligó ad afferrare il lembo del perizoma slacciandoselo ai lati regalandoglielo. E regaló loro anche uno stupendo primo piano faccia a faccia del suo mostruoso cazzo il quale, anche se a riposo semi eretto, era grosso e a forma di proboscide di elefante!! Con la punta leggermente protendente all'insù!
Ma il mascalzone desnudo non si fermó li, afferró con violenza la testa di Rouge, facendogli perdere la maschera, e la tuffó sul suo bazooka offrendogli l'opportunità di prenderlo in bocca.
Opportunità colta al balzo! Capello Rosso accolse nella bocca il gigantesco cazzo dello spogliarellista, e per poco non lo fece venire!
Dopo un po', lo Zorro desnudo abassó gli occhi notando che c'era qualcosa, una specie di aria familiare in quei quattro ragazzi.
Un lampo di luce più chiara illuminó i riccioli rossi di Rouge, poi anche quelli dorati dei gemelli. Improvvisamente acchiappó la fronte di Capello Rosso e riconoscendolo rimase impietrito- MERDA!- Esclamó.
- Salve prof! - salutó Rouge con un occhiolino.
Il prof Bazooka, sgamato, si voltó fulmineamente e con un salto mortale in avanti guadagnó il palco, proseguì il suo spettacolo, fece in fine, roteare il pisellone con movimenti molto sapienti del bacino, e con vera maestria, senza nemmeno toccarselo un po', sborró litri e litri di sperma che si riversó sulla platea investendola di perle liquide opalescenti. Dopodiché abbandonó immediatamente il palco scomparendo dietro le quinte.
L'allegro gruppo era troppo sbalordito per l'accaduto. Rouge ere ammaliato dal prof.
...
Inseguito a quella faccenda, Rouge e i ragazzi, con la loro, forse, innocenza, tormentarono il prof affinché giocasse ancora a suo modo con loro, ma non c'era verso. Sosteneva che quello era stato solo un incidente che non avrebbe dovuto verificarsi.
Tuttavia, il quartetto non perdeva occasione per punzecchiarlo. Infatti, un giorno, durante una lezione teorica sui banche di scuola, il prof era intento a spiegare l'anatomia dei muscoli del braccio, importante per i pallavolisti; e la lezione era talmente sottotono che anche l'insegnante si stava annoiando, e spiegava dondolandosi sulla sedia dietro la cattedra, incroció uno a uno gli sguardi degli alunni, e quando colpì gli occhi verdi di Capelli Rosso questi prese a passarsi la lingua attorno le labbra, e nel vederlo prof Bazooka cadde rovinosamente all'indietro dalla sedia suscitando forti risate generali.
Il pomeriggio di quello stesso giorno, dopo gli allenamenti, i ragazzi rimasero soli con il prof il quale, dopo l'ennesimo tentativo di corruzione da parte dei suoi campioncini, si fece strappare una promessa a una condizione: se la squadra vince il campionato delle scuole il prof si sarebbe concesso alle voglie di quei quattro assatanati.
Per questo motivo, se prima la squadra vinceva, ora con un premio così particolare in palio, seppelliva le formazioni avverse!
Naturalmente, dopo tante vittorie, arrivó l'ultima partita del campionato, la finale tra le scuole. La palestra era gremita di spettatori, genitori e parenti, tifosi e amici.
E, contrariamente alla norma, i nostri stavano clamorosamente perdendo. Un set a zero. Poi, due set a zero.
Arrivarono a non segnare neppure un punto al terzo set che era fermo a quattordici a zero!!
L'allenatore era infuriato. Un solo punto ancora e avrebbero perso.
Non c'era più nulla da fare.
Chiamó il time out.
Parló ai ragazzi. Furono parole di incitamento. Di incoraggiamento, e quando stava per farli entrare in campo disse loro che tutto era nelle loro mani. Fece un occhiolino a Rouge. Questi comprese e sorrise.
L'allenatore chiese pure se fosse il caso di sostitute qualcuno, ma Capello Rosso rispose che ormai i giocatori che hanno giocato fino a quel punto avevano imparato il modo di giocare della squadra avversaria, e che un cambio all'ultimo minuto era piuttosto dannoso.
Ritornarono in campo. Capello Rosso era sotto rete, posizione centrale, la sua preferita. Lanció un ultimo sguardo al mister Bazooka il quale, con sfacciataggine, e incurante delle centinaia di persone che lo guardavano, si toccó il cazzo con decisione.
Capelli Rosso ricordó di quella notte al locale mentre il prof gli tiró il braccio in alto verso il suo coso e istintivamente protese le braccia in alto unendo le mani a bagher.
Nel frattempo, il battitore avverso notó lo stato d'estasi di Capello Rosso, e decise di indirizzargli un colpo.
Il bagher inconsueto di Rouge paró il colpo facendo ritornare il pallone ai piedi del battitore il quale rimase sbigottito.
Quel cambio palla fu euforia allo stato puro. I nostri ragazzi urlarono carica dosi a mille.
Rouge mandó un segnale con le mani dietro il sedere, che venne recepito.
Alla battuta andó un altro compagno poco noto e poco dotato, e naturalmente dall'altra parte la battuta fu intercettata regolarmente. Ma in quel momento scattava il piano di Rouge: Josh si buttó sul pallone di ritorno mandandolo verso la squadra avversaria i quali già pregustavano la vittoria, ed ecco che con un salto da manuale, molto molto alto, Capello Rosso, per la cronaca, saltava più in alto di tutti, intercettó la palla imprimendo con un colpo a rotazione del braccio una tale violenza che la sfera si schiantó con furia al soffitto imponente della palestra. Gli avversari ne rimasero impauriti.
In gergo era una veloce. Pensó il loro allenatore. Solo i professionisti riescono a fare cose simili. Sorrise.
Alla battuta, purtroppo, sempre la loro mezza calzetta. Palle che a malapena superava la rete, viene intercettata, rispedita e di nuovo un'altra idea di Rouge: questa volta organizzó una schiacciata dalla seconda linea, e per Dio, riuscì a saltare più in alto della rete segnando i punti della rimonta.
Gli avversari rimasero soggiogati dal loro gioco e dal loro inaspettato affiatamento. I gemelli impararono i loro modi di colpire la parte e riuscivano a recuperarle tutte, ormai. Capello Rosso mandó a segno cannonate e bolidi assortiti e il set fu salvo. Due set a uno.
Due set a due.
....
Quando finì la partita, caddero tutti a terra stremati. Uno addosso all'altro. Hans, ansimando disse :- e ora la ricompensa... Anf, anf...-
- Sono troppo tramortito per pensare a quello... anf anf anf- Rispose Josh.
Naturalmente vissero spacciatamente. E all'ultimo set, per ripicca, non gli fecero segnare nemmeno il punto della bandiera.
Il mister della loro squadra era nero.
Dalla rabbia d'aver perso.
I giorni dopo passarono tra scuola e palestra. Il prof sembrava che si fosse dimenticato della promessa.
Ma ci pensarono i ragazzi a rinfrescargli la memoria.
Infatti, in un tardo pomeriggio di inizio estate, quando tutti i compagni se ne furono andati, i gemelli e Capello Rosso rimasero negli spogliatoi tardando a dismisura l'ora della doccia.
Attesero che il prof andasse sotto le docce.
Si fecero trovare li, lo salutarono.
Purtroppo le cabine docce erano singole e chiuse da porte.
Si lavarono con rapidità. Uscirono nudi, si asciugarono. Si diressero nella saletta massaggi. Passaggio obliasti per andar via.
- Che ci fate qui ancora ragazzi?- Chiese l'uomo intuendo subito la risposta, il motivo e le loro aspettative.
- Abbiamo vinto.- Disse Josh.
- Adesso tocca a lei pagare pegno. - Aggiunse Hans.
L'uomo sorrise.
E dire che a ben vederlo, il mister non era un adone, si aveva un corpo muscoloso e perfetto, ma anche due occhi piccoli castani che male erano abbinati al naso schiacciato ai lati e di notevoli dimenzioni, pareva una banderuola!
A Venezia si dice: tanto naso tanto cazzo!
E cazzo! Che cazzone aveva!
Bastava quello a supplire il suo aspetto da impiegato statale!
- E vabene.- Disse sommesso.
Prese a danzare una delle sue danza da spogliarellista.
Indossava ancora l'accappatoio. Blu.
I gemelli e Capello Rosso, non ebbero bisogno di smanettarsi per ritrovarsi già rigidi e duri li nei sotto ombelichi.
Improvvisamente, con irruenza, si svestì del suo accappatoio mostrandosi completamente nudo come già lo erano i ragazzi.
Si sdraió sul lettino dei massaggi. Hans gli si avvicinó e prese a leccargli un ascella. Con goduria. Josh l'altra, con golosità. Lars si occupó subito di assaggiare il pisellone semi rigido, che subito divenne duro, mostrando le reali e regali dimenzioni! Sotto la sua lingua la ineguagliabile capocchia era liscia e morbida, mentre la pelle del cazzo gommosa e consistente. Non aveva peli, eccetto una piccola corona alla base del pene, riccioluta e lucente.
Profumava di vero maschio. Adulto e conseziente.
Capello Rosso, invece lo baciava ripetutamente sulla lingua, quasi volesse spompinarla.
E a turno presero in bocca la carne del prof Bazooka.
Giocarono fin quando, ad un certo punto, dall'altoparlante in palestra una voce reclamava la presenza del prof in direzione.
I gemelli e Rouge rimasero a bocca asciutta.
Dovremmo sequestrarlo! Pensarono.
Nel mente e nero un idea.
Rouge ebbe l'idea di spegnere le luci e di chiudere la porta.
Dopo parecchi minuti, ritornó il prof.
Naturalmente dal direttore ci andó vestito della tuta.
Aprì la porta della saletta dei massaggi.
- Ragazzi?!-
- Accenda la luce prof-
Tadaaaaannnnn!!!!!
- Sorpreeeeesaaaaaaaaa!!!!!!!!- Gridarono facendosi trovare a pecora uno accanto all'altro sul lettino.
Il prof rimase sbalordito. Il bazooka gli si gonfió all'istante ed era incontenibile. Avvertì quasi come se si stesse rompendo da quanto era diventato tesissimo ben oltre lo spasmo.
Ammiró la bellezza di quei quattro culetti bianchi. E l'occhietto corvino che ogniuno aveva.
Non riuscì a trattenersi, e quando cominciarono loro a sculettare non ci vide più dalla foga di incularli tutti!
Si strappó di dosso i feticci sportivi, si avvicinó al primo della fila, Hans, appoggió la punta del cazzo sul piccolo buchetto e premette per constatarne l'elasticità, ne fece entrare pochi millimetri poi lo ritrasse, mentre con un dito della mano appoggiata sulle natiche del gemello acanto, cercava di questi il suo forellino e trovatolo lo infiló tutto nella carne morbida di lui facendolo sussultare di piacere. Al dito si sostituì il proboscidone che come in precedenza ne infiló uguale misura e dato che ora era in una posizione centrale, con entrambe le mani accarezzava le candide chiappette vicine, deliziose.
Dopo Josh e Lars, mister Bazooka si diresse verso Capello Rosso, dapprima si bagnó le dita di saliva abbondantemente e poi le strofinó con delicatezza attorno al suo intimo nascondiglio, poi piano piano dolcemente le infiló una a una quattro dita della mano, dilatandolo al massimo.
Dopo un po' si staccó dal gruppo dirigendosi verso il suo borsone dal quale estrasse un vasetto contenente una crema piuttosto densa. Ritornato al suo posto, tra le chiappe dei quattro culi, si abassó es uno a uno, leccó i loro quattro piccoli pertugini prima di ingrassarli a dovere con la cremina a base di paraffina. E per la sua più completa gioia, schiaffeggió ripetutamente quelle rotondità muscolose e vogliose. Li sculacció sonoramente. Li fece gemere e contorcere dall'estasi si cavata dai suoi colpi. Li torturó lussuriosamente prima di gratificare i loro culetti del suo tanto soapirato cazzo.
Unti bisunti e tramanti, i quattro atleti avvertirono quel senso di dolore dopo la sculacciata, la pelle del culo arrossata, violacea, infiammata, erano in balìa del sogno divenuto realtà.
Nuovamente il prof Bazooka posizionó l'anguillone tra le chiappe, in posizione verticale, lo schiacció contro con violenza a ogniuno di loro, glielo fece sospirare. Non era ancora il momento giusto per sbatterglielo dentro.
Ad ogni strusciata di cazzo il prof imprimeva una tale forza da far vibrare l'intero lettino dei massaggi. Gemeva con ferocia.
- Siete contenti?-Ansimó il prof - E adesso, da quale puttanella comincio a fare sul serio?-
- Vi piace il mio cazzo!!- Chiese con tracotanza affermativa e per nulla interrogativa.
- Forza! Ditemi quanto vi piace!!-
- Tanto!..signore...- rispose Lars.
- Tantissimo signore, mi inculi la prego!- ripetette Hans.
- Quel bazooka è una delle nuove meravigli del mondo!- riveló invece Josh gratificando l'ego dell'omaccione nerboruto tutto teso e duro che più sentiva parole di lode sul proprio minchione più questo sembrava addirittura aumentare di dimezioni!
Toccó a Capello Rosso elogiare l'arrosto crudo del prof:
- Vaffanculo figlio di puttana!- Tuonó di colpo, e il mister rimanendone colpito sgranó gli occhi, per poco incredulo, gli si contrassero le iridi, e senza nemmeno accorgersene, caricó come un elefante Capello Rosso. Questi si dimenó, ma il signore dal cazzo grande lo immobilizzó da dietro, lo spinse in avanti costringendo Capello Rosso a posizionarsi alla pecorina:
- Piccolo demonio ti fotteró come una cagna!!! Preparati!!-
Con una mano appoggiata sui lombi del Rosso, e con l'altra indirizzó la capocchia sul buco del culo e senza pietà affondó per intero il suo cazzone proboscidato!! Deturpó quel candido fiorellino. E tra le urla di fottuto dolore, Capello Rosso perse la verginità. A nulla valsero i suoi sforzi di lottare e contrastare la furia penetrativa del maschione cazzuto/incazzato. Avvertì con chiarezza che quel cazzo durissimo era stato più forte della stretta del buco del culo il quale, lo avvertì chiaramente, fu violato con violenza. E nonostante le urla di perentorio dolore, e nonostante più in dentro nel culo non riusciva a infilarglielo più insistette nello spingerlo di più fino a sbattere i coglioni contro. Lo assestó tutto. Capello Rosso trattenne il fiato. Strinse i muscoli dello sfintere provocando un lancinante dolore al proprietario del bazooka che lo stava dilaniando.
- Rilassati!- Gli intimó il prof sculacciandolo sulle chiappe ripiene del suo cazzo- altrimenti me lo rompi! Brutta zoccola!-
Obbedì. E notó che non era poi male, o per lo meno non gli fece più male ricevere il mostro dentro se.
Ne cominció a godere. Di brutto!
Il prof gli fece rizzare la schiena, mantenendo l'aggancio, gli passó le forti braccia attorno le ascelle fino a mettere le mani ai lati della testa riccioluta e con un portentoso e micidiale colpo di reni, lo sollevó da terra facendolo rimanere appeso contro se mantenuto e dalle braccia e dal suo super cazzo ben piantato nel culo fino alle palle. Con molta energia lo stantuffó facendolo andare su e giù contro se stesso. Il volto di Rouge era esterrefatto, contratto, paonazzo dall'incredibile gioco eccitante e violento allo stesso tempo.
Andó avanti fino all inverosimile. La minchia del mister forte e grossa gli squarciava le viscere, ad ogni affondo ansimava gemeva.
I gemelli strabuzzarono gli occhi stra eccitati nel vedere come il loro idolo dai capelli di rame aveva perso la verginità. Fino ad allora era lui che guidava i giochi, sia in campo che a letto. Le parti furono cambiate. L'allenatore lo fottette con dovizia di colpi non risparmiandone alcuno. E vedere Capello Rosso così appeso, con le gambe oscenamente spalancate, col suo cazzo stra eretto e sotto ancora con il cazzone del prof che penetrava a velocità spaventosa il suo bianco culo li fece arrapare fino all'inverosime e presero a baciarsi e toccarsi vicendevolmente. Ciò non sfuggì allo sguardo di mister Bazooka, il quale, fatto scendere bruscamente a terra Capello Rosso agguantó un gemello a caso, tanto non li distingueva, e postolo difronte a lui lo abbracció e sollevatolo gli fece allargare le gambe; il biondino si avvinghió attorno al suo collo, lasciando l'omaccione libero di dirigere il dardo di carne di fuoco dritto dritto all'entrata del buco del culo e se lo fece svangare pure lui a mezz'aria.
Rouge, ancora a terra, si strofinava il sedere cercando di lenire il dolore. Con lo sguardo riconobbe i due gemelli non ancora battezzati dal prof, uno era Hans e l'altro Josh, per esclusione quello appollaiato sul pisellone era Lars. Ricevette lo stesso trattamento. Rouge osservó le grosse palle dell'adulto che sballonzolavano in alto poi in basso, elastiche come gomma. Ne rimase affascinato e pensó che niente era più bello del corpo maschile. E più adulto è meglio è.
Lo sbattette per benino lasciandolo senza respiro, Lars si sentì a dir poco sventrato.
Toccó poi a Josh. Il prof lo posizionó con le braccia appoggiate saldamente al lettino del massaggiatore, lo obbligó a divaricare gambe e chiappe. E con un colpo violentissimo lo infilzó brutalmente, facendogli scatenare un urlo disumano. Poi lo afferró per le ginocchia e le sollevó formando un potè tra se il lettino. Anche Josh fu scopato senza toccare terra con i piedi. Il prof mentre svangava acrobaticamente il biondino, sfregava le proprie poderose cosce contro l'interno delle cosce del ragazzo eccitandolo a dismisura, più di quanto già non fosse.
Ci diede dentro tantissimo, e l'aria si pervase dell'odore dei loro corpi sudati fino alle ossa.
Venne il turno di Hans, che ansimava dalla voglia d'esser fottuto pure lui. Il prof, visibilmente esausto, diede fondo a tutte e sue forze per prenderlo in braccio e schiaffargli dentro il culo la sua minchia micidiale. Naturalmente fracassó pure il suo sfintere allargandolo col suo ingombrante randello da savana africana.
Finita la giostra, i ragazzi si inginocchiarono tutti attorno al bassoventre delle meravigli e a turno presero in bocca la causa del loro male al culo, e succhiarono, succhiarono e succhiarono rumorosamente e con infinito gusto attendendo il nettare di maschio.
Tuttavia, il prof Bazooka non volle venire subito. Erano trascorse solo tre ore.
Siccome gli piacque infinitamente quando vide i suoi campioncini disposti alla pecorina stretti uno accanto all'altro, ordinó loro di rimettersi in posizione.
Obbedirono con immensa gioia.
Ed uno ad uno, il toro delle sue mutande, la proboscidona di elefante, il flagellum analis spaccó nuovamente la quadriglia di culi che esultava felice e mai sazia dei miracoli di quel gran cazzo.
E nemmeno il prof, per nulla appagato, quasi pazzo di piacere, voleva finire il divertimento. Fece riposizionare gli schiavi del suo cazzo a gambe sollevate, e di nuovo li inforcó li trafisse li sderenó completamente. E nel mentre, tutto il suo sudore coló copioso da ogni poro, dalla fronte, dalle tempie, bagnando i candidi corpi dei non più candidi ragazzi.
L'ultimo ad aver rinnovato il pieno di cazzo in culo fu Capello Rosso, il quale ad ogni inculata gli parve essere sempre la prima volta mai la seconda. Il prof, davvero esausto, perse ritmo. Sfondava, ammesso che ci fosse ancora qualcosa da sfondare, il culetto di Rouge con meno impeto, mentre con la mano gli accarezzava il perineo, la parte del corpo tra le palle e il buco del culo ostruito dalla minchia. Così facendo, oltre a farlo impazzire di piacere col proprio bastone gli insegnó involontariamente quanto fosse arrapante toccarsi quella parte del corpo maschile da tanti misconosciuta.
Era una delizia vedere Capello Rosso con le ginocchia ripiegate sul busto, e le sue palle tonde e seriche lisce riverse su se stesse alla base del suo cazzo che prese in mano e inizió a smanettare con sapiente esperienza fino a farlo sborrare mentre lui, finalmente, svuotó i propri coglioni dentro Capello Rosso, il tutto coronato dagli ultimi preziosi gemiti di piacere.
Caddero l'uno addosso all'altro tutti nudi sudati scopati e contenti.
- Ragazzi! Siete dei piccoli demoni!- Disse il prof col fiato corto.
Poi aggiunse:- Siete stati in quattro, e io ho Vito il primo, il secondo, il terzo e quarto set!-
Josh, dopo esseresi riavuto, e recuperato un po' di fiato rispose:
- Lei prof avrà pure vinto quattro set, ma ne manca ancora uno!-
Il resto del gruppo mangió la foglia!
Presero il prof, che ormai esausto non era più incline al gioco, e lo fecero sdraiare sul lettino.
- No, ragazzi, che fate? Lasciatemi stare, sono un vecchietto, non ho le vostre energie.- Sherzó lui.
Josh sollevó una gamba del mister Bazooka, Lars l'altra, e Hans si mise tra le muscolose cosce, posizionó il cazzo nuovamente inturgidito e penetró il prof, il quale rise sonoramente invece di gemere o contorcersi come lui aveva fatto con loro.
Rise della loro inesperienza, e poi lui il culo glielo avevano rotto già tanti anni,... Si fece sodomizzare a turno dai suoi allievi ciucciacazzi, divertendosi, prima e godendo anche lui dopo.
I turni si susseguirono a ritmi vertiginosi, dalla finestra la luna era ormai alta da tempo. Trascorsero tutto il pomeriggio e la serata a scopare come dei dannati condannati a fottersi.
Arrivó l'ennesimo turno di Capello Rosso ad inculare il suo prof, e ricambió il gesto del massaggio al perineo, grazie al quale, la belva di cazzo smozzicato ritornó forte vigoroso e totalmente eretto pronto a schizzare di nuovo.
Proprio mentre Rouge stava venendo dentro al culo muscoloso di mister abazooca, la porta della saletta si spalancó colpita da un calcio poderoso.
Comparve il direttore della scuola, ammutolito dallo spettacolo che gli si paró dinanzi, e gridó:
- Che cazzo succede qui? Siete impazziti!-
- Lasci che le spieghi...- Intervenne il prof cercando di coprirsi il grosso cazzo con una mano.
Ma non ci fu verso. Il prof venne licenziato.
I ragazzi espulsi dalla scuola.
E i genitori furono messi al corrente dei fatti.
Continua........ Ciao :-)
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