Bar Antology - 4 _ Otelma
di
IdeaClito Vs. Ambiguo
genere
comici
“Mah, me lo ricordavo diverso!”
:”Uff, che barba manzoniana! Prendi un altro libro.
“Quale?”
:”Scegli tu, a me van tutti benissimo, ma dev'essere uno che ti prende, non una sciacquetta! I Miserabili. No, i Tre moschettieri. Poi La Certosa di Parma e poi voglio I Fratelli Karamazov e Le Sorelle Bronte. Cerca Delitto Castigo e Le Stelle Stanno a Guardare, e David Copperfield ed Oliver Twist, o Il Giro del Mondo in Ottanta Giorni ma col capitano Nemo!!!
“Hai le idee chiare, vedo.”
:”Sì sì, ho tutto qui. Cosa aspetti? Prendilo!
“Cosa???”
:”Ma Il Conte di Montecristo!, te l'ho detto.
“Seee, se ci metti anche gli emoji stiamo qui fino a Natale! Ma hai visto l'ora? Son quasi le due.”
:”Beh? Non avrai mica sonno?
“No, non troppo, ma io non sono un vampiro come te.”
Scelgo un libricino, il più smilzo che c'è: potrebbe essere la versione di Selezione dal Reader's Digest di M'illumino d'immenso.
:”Sei un braccino corto! Questa doveva essere la mia serata e tu taccagni sulle pagine.
“Non si sa mai.”
:”Non si sa mai che?
“Lo cantavano Cochi e Renato.”
“- …?!! Vigliacco!!! La butti in canzone, sai che non posso resistere.
Non si sa mai, non si sa mai
Quello che al mondo ci può capitar
Non si sa mai, non si sa mai
Quello che è stato non può più tornar
Non si sa mai, non si sa mai
Tre o quattro sbagli al giorno tu puoi far
Ma se si tratta dopo di pagare io mi sento male
Sai, non si sa mai,
ohè!
:”Dimmi almeno che libro hai scelto.
Guardo la copertina consunta e le lettere nere, in grassetto elegante, s'allineano nel titolo: Otelma.
“Oh cazzo.”
:”Ahahah, te lo meriti! Beccati il mago Otelma, così impari a fare il micragnoso con me.
“Ma no, non può essere! fammi leggere: “... Ci son più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia.” Ma questo è l'Amleto! No! Non possiamo sputtanare Shakespeare.”
:”Perché? Manzoni sì e Shakespeare no? Sarai mica affetto da esterofilia?
“No, solo da clitofilia.”
:”Scemo! Allora pornifichiamo il Vate?
“D'Annunzio?! Ora che cazzo c'entra lui?
:”No, dicevo il Vate di Stafford-upallen, l'elisabettista, non l'estetista del Littoriale che è già sporcaccione di suo.
“Mi rifiuto, Shakespeare no! È una questione di stile.”
:”Bravo, hai salvato la faccia davanti ai lettori di ER! Ora ci penso io.
Lancia lontano il libricino, afferra una bracciata di tomi dallo scaffale e li rovescia su tavolino.
:”Fa' leggere me!... Che hai?
“Nulla! La notte è giovane.” Accidenti ai miei anni!.
Legge lei, ad alta voce.
:”Dunque:
Jim si rincantucciò meglio nel barile per non essere scoperto. Tremava di paura con la mela stretta in mano: aveva involontariamente udito Long Jhon Silver, il cuoco dalla gamba di legno, parlottare con alcuni marinai ed aveva così scoperto che in realtà Silver era il capo di crudeli pirati imbarcati in segreto sulla nave e che avevano intenzione, una volta giunti all'isola, d'ammutinarsi e d'impossessarsi del tesoro del capitano Flint.
No, Jim non l'avrebbe permesso! Erano ancora in tempo per fermare i pirati!Si sentì improvvisamente coraggioso, doveva solo attendere che se ne andassero e sarebbe corso dal capitano Smollet, che avrebbe sicuramente fatto arrestare ed impiccare tutti i pirati.
Attese a lungo tormentato dalla rabbia e dal rimorso: si sentiva tradito e stava tradendo. Long Jhon Silver in fondo era simpatico e non l'aveva mai trattato come un ragazzo, ma come un vero uomo.
Finalmente Jim sentì la gamba di legno allontanarsi, attese due minuti e saltò fuori dal barile senza far il minimo rumore.
La luna illuminava le vele bianche ed il ponte deserto dell'Hispaniola. Si diresse veloce verso il cassero di prora ma investì una figura spuntata dal boccaporto. “Scusa.”
“E sta' attento!, guarda dove vai.”
Era una bellissima fanciulla, i capelli biondi, il vestito di seta azzurra, la pelle più chiara della luna. Jim non si chiese chi fosse né da dove spuntasse fuori, c'erano i pirati sulla nave e quella fanciulla era in tremendo pericolo! “Vieni, devi nasconderti!”
“Tieni giù le mani screanzato o ti faccio impiccare!”
“No, ti prego, parla più piano. Ti prego, vieni con me.”
“E non spingere! Che fretta hai?”
“Dobbiamo scappare, ci sono i pirati sulla nave.”
“I pirati!?!!! Io li adoro, sono terribili e crudeli... proteggimi tu!”
“Ma cheffai? Che tocchi? Qui non si può.”
“E perché non si potrebbe?”
“Siamo nell'Isola del Tesoro, Stevensons queste cose non le mette.”
“Oh, un altro noioso! Anche Salgari, lo sai?, mi ha fatto bellissima, la più bella fanciulla delle Indie, e mi ha anche fatto rapire da un pirata selvaggio, ma ti giuro, mai neppure un bacetto!”
“Salgari?”
“Sono Lady Marianna, la Perla di Labuan... Dimmi che ti piaccio.”
“Sei bellissima, lo giuro, ed hai un profumo che mi dà alla testa, ma non puoi, fa' la brava, una Lady non fa queste cose...aahh, scusami.”
“Uh, non preoccuparti, Jim. È sempre così con voi bravi ragazzi dei romanzi, venite all'istante... anche David Copperfield e quel cencioso di Tom Sawyer.”
“Mi fai sanguinare il cuore, Marianna.”
“Sandokan!! Che ci fai qui?!”
Con un balzo felino Sandokan si lancia dalle sartie ed atterra di fronte a loro.
“Allora è vero, Marianna, tu sei una puttana ciucciacazzi.”
“Te l'ha detto Yanez?”
Sandokan punta la terribile scimitarra alla gola di Jim. “Tu morrai, meriti la morte!”
“No, fermo, non centro, è stata lei, io non sono nemmeno di questo libro e poi Long John Silver è mio amico, è il capo dei pir...”
“Ma davvero la Tigre della Malesia se la prende con un ragazzo vigliacco che borbotta come le Bronte? Un vero pirata cornuto mi violenterebbe legata all'albero!”
“Si può fare???”
“Certo che si può, sta leggendo Idea.”
Sandokan si scioglie il turbante e la lega per i polsi all'albero maestro . “Sono settecentododici capitoli che aspetto questo momento!” Sguaina la sua scimitarra.
“Uh, Sandokan, trapassami col tuo spadone, uccidimi come la tigre!”
Jim sgattaiola via.
“Sì! sì mio pirata, violentami, son …? Ma Sandy!!! Anche tu?”
“Perdonami, sono settecentododici capitoli.”
Jim irrompe nel ponte di comando: “Capitano! Presto Capitano, Long Jhon Silver vuol... ma voi chi siete?!”
“Chiudi la porta ragazzo, qui a qualcuno è sfuggita la penna di mano!Comunque io sono il Capitano Nemo e il gentiluomo qua sotto è Edmond Dantés, il Conte di Montecristo.”
Fra i due gentiluomini, coperta da metri e metri di gonne e sottogonne, spunta una testa scarmigliata. “E io sono Mercedes, finalmente Edmond m'ha vendicata. Avvicinati Jim.”
“Ma quanti siete?”
Mercedes tira indietro la testa, tenendo però ben stretto in mano il cazzo di Jim. “Non saprei, là nell'angolo ci sono i tre Moschettieri ed i fratelli Karamazov col Gobbo, si stanno montando quella troietta di Esmeralda, e Madame Bovary s'è portata via Ivanhoe, Michele Strogoff e tutti gli altri... Ma dimmi, è vero che la nave è piena di pirati?!!”
Bussano la porta.
“Scusate se disturbo lor signori, non me ne vogliate, ma sono mesi che vago invano per mari e per monti. C'è forse qui tra voi un guerriero acheo dall'elmo dorato?”
:”Uff, che barba manzoniana! Prendi un altro libro.
“Quale?”
:”Scegli tu, a me van tutti benissimo, ma dev'essere uno che ti prende, non una sciacquetta! I Miserabili. No, i Tre moschettieri. Poi La Certosa di Parma e poi voglio I Fratelli Karamazov e Le Sorelle Bronte. Cerca Delitto Castigo e Le Stelle Stanno a Guardare, e David Copperfield ed Oliver Twist, o Il Giro del Mondo in Ottanta Giorni ma col capitano Nemo!!!
“Hai le idee chiare, vedo.”
:”Sì sì, ho tutto qui. Cosa aspetti? Prendilo!
“Cosa???”
:”Ma Il Conte di Montecristo!, te l'ho detto.
“Seee, se ci metti anche gli emoji stiamo qui fino a Natale! Ma hai visto l'ora? Son quasi le due.”
:”Beh? Non avrai mica sonno?
“No, non troppo, ma io non sono un vampiro come te.”
Scelgo un libricino, il più smilzo che c'è: potrebbe essere la versione di Selezione dal Reader's Digest di M'illumino d'immenso.
:”Sei un braccino corto! Questa doveva essere la mia serata e tu taccagni sulle pagine.
“Non si sa mai.”
:”Non si sa mai che?
“Lo cantavano Cochi e Renato.”
“- …?!! Vigliacco!!! La butti in canzone, sai che non posso resistere.
Non si sa mai, non si sa mai
Quello che al mondo ci può capitar
Non si sa mai, non si sa mai
Quello che è stato non può più tornar
Non si sa mai, non si sa mai
Tre o quattro sbagli al giorno tu puoi far
Ma se si tratta dopo di pagare io mi sento male
Sai, non si sa mai,
ohè!
:”Dimmi almeno che libro hai scelto.
Guardo la copertina consunta e le lettere nere, in grassetto elegante, s'allineano nel titolo: Otelma.
“Oh cazzo.”
:”Ahahah, te lo meriti! Beccati il mago Otelma, così impari a fare il micragnoso con me.
“Ma no, non può essere! fammi leggere: “... Ci son più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia.” Ma questo è l'Amleto! No! Non possiamo sputtanare Shakespeare.”
:”Perché? Manzoni sì e Shakespeare no? Sarai mica affetto da esterofilia?
“No, solo da clitofilia.”
:”Scemo! Allora pornifichiamo il Vate?
“D'Annunzio?! Ora che cazzo c'entra lui?
:”No, dicevo il Vate di Stafford-upallen, l'elisabettista, non l'estetista del Littoriale che è già sporcaccione di suo.
“Mi rifiuto, Shakespeare no! È una questione di stile.”
:”Bravo, hai salvato la faccia davanti ai lettori di ER! Ora ci penso io.
Lancia lontano il libricino, afferra una bracciata di tomi dallo scaffale e li rovescia su tavolino.
:”Fa' leggere me!... Che hai?
“Nulla! La notte è giovane.” Accidenti ai miei anni!.
Legge lei, ad alta voce.
:”Dunque:
Jim si rincantucciò meglio nel barile per non essere scoperto. Tremava di paura con la mela stretta in mano: aveva involontariamente udito Long Jhon Silver, il cuoco dalla gamba di legno, parlottare con alcuni marinai ed aveva così scoperto che in realtà Silver era il capo di crudeli pirati imbarcati in segreto sulla nave e che avevano intenzione, una volta giunti all'isola, d'ammutinarsi e d'impossessarsi del tesoro del capitano Flint.
No, Jim non l'avrebbe permesso! Erano ancora in tempo per fermare i pirati!Si sentì improvvisamente coraggioso, doveva solo attendere che se ne andassero e sarebbe corso dal capitano Smollet, che avrebbe sicuramente fatto arrestare ed impiccare tutti i pirati.
Attese a lungo tormentato dalla rabbia e dal rimorso: si sentiva tradito e stava tradendo. Long Jhon Silver in fondo era simpatico e non l'aveva mai trattato come un ragazzo, ma come un vero uomo.
Finalmente Jim sentì la gamba di legno allontanarsi, attese due minuti e saltò fuori dal barile senza far il minimo rumore.
La luna illuminava le vele bianche ed il ponte deserto dell'Hispaniola. Si diresse veloce verso il cassero di prora ma investì una figura spuntata dal boccaporto. “Scusa.”
“E sta' attento!, guarda dove vai.”
Era una bellissima fanciulla, i capelli biondi, il vestito di seta azzurra, la pelle più chiara della luna. Jim non si chiese chi fosse né da dove spuntasse fuori, c'erano i pirati sulla nave e quella fanciulla era in tremendo pericolo! “Vieni, devi nasconderti!”
“Tieni giù le mani screanzato o ti faccio impiccare!”
“No, ti prego, parla più piano. Ti prego, vieni con me.”
“E non spingere! Che fretta hai?”
“Dobbiamo scappare, ci sono i pirati sulla nave.”
“I pirati!?!!! Io li adoro, sono terribili e crudeli... proteggimi tu!”
“Ma cheffai? Che tocchi? Qui non si può.”
“E perché non si potrebbe?”
“Siamo nell'Isola del Tesoro, Stevensons queste cose non le mette.”
“Oh, un altro noioso! Anche Salgari, lo sai?, mi ha fatto bellissima, la più bella fanciulla delle Indie, e mi ha anche fatto rapire da un pirata selvaggio, ma ti giuro, mai neppure un bacetto!”
“Salgari?”
“Sono Lady Marianna, la Perla di Labuan... Dimmi che ti piaccio.”
“Sei bellissima, lo giuro, ed hai un profumo che mi dà alla testa, ma non puoi, fa' la brava, una Lady non fa queste cose...aahh, scusami.”
“Uh, non preoccuparti, Jim. È sempre così con voi bravi ragazzi dei romanzi, venite all'istante... anche David Copperfield e quel cencioso di Tom Sawyer.”
“Mi fai sanguinare il cuore, Marianna.”
“Sandokan!! Che ci fai qui?!”
Con un balzo felino Sandokan si lancia dalle sartie ed atterra di fronte a loro.
“Allora è vero, Marianna, tu sei una puttana ciucciacazzi.”
“Te l'ha detto Yanez?”
Sandokan punta la terribile scimitarra alla gola di Jim. “Tu morrai, meriti la morte!”
“No, fermo, non centro, è stata lei, io non sono nemmeno di questo libro e poi Long John Silver è mio amico, è il capo dei pir...”
“Ma davvero la Tigre della Malesia se la prende con un ragazzo vigliacco che borbotta come le Bronte? Un vero pirata cornuto mi violenterebbe legata all'albero!”
“Si può fare???”
“Certo che si può, sta leggendo Idea.”
Sandokan si scioglie il turbante e la lega per i polsi all'albero maestro . “Sono settecentododici capitoli che aspetto questo momento!” Sguaina la sua scimitarra.
“Uh, Sandokan, trapassami col tuo spadone, uccidimi come la tigre!”
Jim sgattaiola via.
“Sì! sì mio pirata, violentami, son …? Ma Sandy!!! Anche tu?”
“Perdonami, sono settecentododici capitoli.”
Jim irrompe nel ponte di comando: “Capitano! Presto Capitano, Long Jhon Silver vuol... ma voi chi siete?!”
“Chiudi la porta ragazzo, qui a qualcuno è sfuggita la penna di mano!Comunque io sono il Capitano Nemo e il gentiluomo qua sotto è Edmond Dantés, il Conte di Montecristo.”
Fra i due gentiluomini, coperta da metri e metri di gonne e sottogonne, spunta una testa scarmigliata. “E io sono Mercedes, finalmente Edmond m'ha vendicata. Avvicinati Jim.”
“Ma quanti siete?”
Mercedes tira indietro la testa, tenendo però ben stretto in mano il cazzo di Jim. “Non saprei, là nell'angolo ci sono i tre Moschettieri ed i fratelli Karamazov col Gobbo, si stanno montando quella troietta di Esmeralda, e Madame Bovary s'è portata via Ivanhoe, Michele Strogoff e tutti gli altri... Ma dimmi, è vero che la nave è piena di pirati?!!”
Bussano la porta.
“Scusate se disturbo lor signori, non me ne vogliate, ma sono mesi che vago invano per mari e per monti. C'è forse qui tra voi un guerriero acheo dall'elmo dorato?”
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