Segare il suocero e il suo cazzone
di
Darkside
genere
masturbazione
Questa è una storia vera.. avevo 19 anni e da qualche anno stavo insieme a Paolo un ragazzo bruttarello ma con un cazzo di 20 cm sempre in tiro e con il glande da scappellare. Passavamo le giornate a masturbarci, leccarci e scopare. Ma non era bravissimo spesso non venivo e mi toccava sditalinare la mia fica nera e pelosa quando tornavo a casa. Ma per quel cazzone lungo e turgido avrei fatto follie!
Un giorno eravamo in cameretta, tira fuori dai jeans quel cazzone mi chiede di fare una sveltina la mia fica nera e pelosa non sa dirgli di no, gli salto sopra e inizia a darmi qualche colpo.
Dopo neanche un minuto squilla il cellulare un suo amico lo aspetta sotto casa perché devono recuperare alcune cose importanti dalla cantina.
Mi dice scendo tu aspettami. E io con la fica calda è piena di umori mi rivesto e aspetto che torni.
Dopo 30 secondi bussa alla porta della cameretta Vincenzino il papà di Paolo, un uomo sulla 50ina bruttarello come il figlio.
Entra e si dirige verso la mensola dove ci sono dei cd appoggiati, mi dice che deve sceglierne alcuni per ascoltarli in macchina.
E’ di lato e dalla tuta inizio a vedere un cazzone bello barzotto, penso tra me e me che saranno gli odori della stanza ad averlo eccitato.
Lui non curante continua a guardare i cd intento a sceglierne uno.
Io invece continuo a guardare quel gran bel cazzo che cresce e intravedo dalla forma della tuta un bel glande scappellato di quelli con lo “scalino” che mi fanno impazzire.
La mia fica inizia a pulsare, non so se per incoscienza o per cosa mi alzo e mi posiziono davanti a lui.
Il suo cazzo ora è completamente in tiro, sta per uscire dalla tuta.
Non ci penso un attimo e lo afferro con le mani. Penso al massimo mi dirà che sto facendo una cazzata.
Mi guarda con quello sguardo da maniaco che ha sempre avuto e mi dice fammi una sega se hai il coraggio!
Tiro giù la tuta e mi trovo un cazzone di 25cm pieno di vene con quella cappella che da rossa è diventata viola.
Mi bagno completamente e inizio a segarlo con vigore.
Non riesco a chiudere la mano talmente è grande, inizio a gemere lui prende coraggio e mi infila in maniera bruta la mano nei pantaloni.
A quel punto smetto di segarlo e mi spoglio dei pantaloni e delle mutande.
Lui infila due dita nella fica pelosa nera e vogliosa. Le sue dita son callose e tozze. Le sento che fanno su e giù con quel vigore di chi non vede una bella fica come la mia da anni.
Riprendo a segarlo, data la mia giovane età non avevo mai visto un cazzo di quelle dimensioni.
Si sente la mia fica che schizza umori e fa cic cic mentre lui mi sditalina con vigore.
Siamo ancora in piedi ma dopo poco inizio a venire, glielo sussurro.. son senza forze.
Nessuno neanche il figlio mi aveva sditalinato così.
Vengo e lui mi dice di continuare, eseguo tutto quello che mi dice anche se per il vigore dell’orgasmo son senza forze.
Dietro di noi c’è la scrivania del figlio mi prende di forza e mi appoggia sollevandomi e lasciandomi li con le gambe aperte e la fica sbrodolante e rossa.
Infila quella cappella così grossa e turgida, rimane lì nel mio bucchetto e io vengo di nuovo. Scoprirò poi negli anni successivi che il bucchetto è la mia zona erogena. Basta che si appoggi una cappella bella turgida per venire subito.
Ho spasmi e brividi in tutto il corpo lui per non perdere quell’erezione maestosa si sega davanti alla mia fica.
Con quello sguardo da depravato mi dice che sta per venire non ci penso un attimo e gli chiedo di venirmi dentro.
Rinfila quel cazzone da due colpi e mi innonda di sborra calda è così tanta che sento di venire ancora ma non succede.
Ci rivestiamo. il figlio sale e mi chiede se vogliamo continuare a scopare ma invento una scusa e torno a casa.
Nei giorni successivi faccio mille test di gravidanza penso che un figlio dal padre del mio fidanzato sarebbe il colmo.
Per fortuna non accade nulla di tutto ciò, io e Paolo ci lasciamo dopo poco ma non scordo quel cazzone del suocero che mi scopa e ancora oggi la mia fica pulsa al ricordo di quella cappella appoggiata al mio buchino. Vincenzino che gran cazzone ora avrai 70 anni e chissà quante seghe ti sei fatto su di me ma pure io mi sditalino ancora ripensandoti!!!
Un giorno eravamo in cameretta, tira fuori dai jeans quel cazzone mi chiede di fare una sveltina la mia fica nera e pelosa non sa dirgli di no, gli salto sopra e inizia a darmi qualche colpo.
Dopo neanche un minuto squilla il cellulare un suo amico lo aspetta sotto casa perché devono recuperare alcune cose importanti dalla cantina.
Mi dice scendo tu aspettami. E io con la fica calda è piena di umori mi rivesto e aspetto che torni.
Dopo 30 secondi bussa alla porta della cameretta Vincenzino il papà di Paolo, un uomo sulla 50ina bruttarello come il figlio.
Entra e si dirige verso la mensola dove ci sono dei cd appoggiati, mi dice che deve sceglierne alcuni per ascoltarli in macchina.
E’ di lato e dalla tuta inizio a vedere un cazzone bello barzotto, penso tra me e me che saranno gli odori della stanza ad averlo eccitato.
Lui non curante continua a guardare i cd intento a sceglierne uno.
Io invece continuo a guardare quel gran bel cazzo che cresce e intravedo dalla forma della tuta un bel glande scappellato di quelli con lo “scalino” che mi fanno impazzire.
La mia fica inizia a pulsare, non so se per incoscienza o per cosa mi alzo e mi posiziono davanti a lui.
Il suo cazzo ora è completamente in tiro, sta per uscire dalla tuta.
Non ci penso un attimo e lo afferro con le mani. Penso al massimo mi dirà che sto facendo una cazzata.
Mi guarda con quello sguardo da maniaco che ha sempre avuto e mi dice fammi una sega se hai il coraggio!
Tiro giù la tuta e mi trovo un cazzone di 25cm pieno di vene con quella cappella che da rossa è diventata viola.
Mi bagno completamente e inizio a segarlo con vigore.
Non riesco a chiudere la mano talmente è grande, inizio a gemere lui prende coraggio e mi infila in maniera bruta la mano nei pantaloni.
A quel punto smetto di segarlo e mi spoglio dei pantaloni e delle mutande.
Lui infila due dita nella fica pelosa nera e vogliosa. Le sue dita son callose e tozze. Le sento che fanno su e giù con quel vigore di chi non vede una bella fica come la mia da anni.
Riprendo a segarlo, data la mia giovane età non avevo mai visto un cazzo di quelle dimensioni.
Si sente la mia fica che schizza umori e fa cic cic mentre lui mi sditalina con vigore.
Siamo ancora in piedi ma dopo poco inizio a venire, glielo sussurro.. son senza forze.
Nessuno neanche il figlio mi aveva sditalinato così.
Vengo e lui mi dice di continuare, eseguo tutto quello che mi dice anche se per il vigore dell’orgasmo son senza forze.
Dietro di noi c’è la scrivania del figlio mi prende di forza e mi appoggia sollevandomi e lasciandomi li con le gambe aperte e la fica sbrodolante e rossa.
Infila quella cappella così grossa e turgida, rimane lì nel mio bucchetto e io vengo di nuovo. Scoprirò poi negli anni successivi che il bucchetto è la mia zona erogena. Basta che si appoggi una cappella bella turgida per venire subito.
Ho spasmi e brividi in tutto il corpo lui per non perdere quell’erezione maestosa si sega davanti alla mia fica.
Con quello sguardo da depravato mi dice che sta per venire non ci penso un attimo e gli chiedo di venirmi dentro.
Rinfila quel cazzone da due colpi e mi innonda di sborra calda è così tanta che sento di venire ancora ma non succede.
Ci rivestiamo. il figlio sale e mi chiede se vogliamo continuare a scopare ma invento una scusa e torno a casa.
Nei giorni successivi faccio mille test di gravidanza penso che un figlio dal padre del mio fidanzato sarebbe il colmo.
Per fortuna non accade nulla di tutto ciò, io e Paolo ci lasciamo dopo poco ma non scordo quel cazzone del suocero che mi scopa e ancora oggi la mia fica pulsa al ricordo di quella cappella appoggiata al mio buchino. Vincenzino che gran cazzone ora avrai 70 anni e chissà quante seghe ti sei fatto su di me ma pure io mi sditalino ancora ripensandoti!!!
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