Bello e “possibile” -sesta e ultima parte

di
genere
prime esperienze

Rimasi nuda, esposta, in lacrime, mentre lui mi guardava come mai aveva fatto. “Ero stato chiaro nel non volere una relazione!” “Ma tu mi hai chiesto l’esclusiva….” ribattei quasi in un sussurro. “Perché ci tengo a te e avevo capito che ti saresti data a chiunque pur di sperimentare! Volevo lo facessi in sicurezza e con qualcuno che tiene a te…..e stasera! Cazzo! Io neanche ero d’accordo! Perché quando mi hai detto che era lei….sai da quanto desideravo scoparmela? Ma tu hai insistito e alla fine ho pensato di farti questo regalo e che ci avrei guadagnato io! Se l’avessi avvicinata da sola non mi avrebbe voluto mai, ma così….” “Così cosa?????” Urlai con un dolore indicibile al cuore. “La rivoglio! È giusto che tu lo sappia. È stata una delle migliori scopate della mia vita!” “Bastardo!!!!! Tu avevi promesso!!!! Avevi promesso!” E mentre urlavo lo colpivo dove arrivavo. Lui riuscì a immobilizzarmi e cademmo sul letto, lui era sulla mia schiena, respirava affannosamente, mi leccò il lobo dell’orecchio. “Sei fottutamente eccitante quando ti arrabbi!” E sentii la durezza della sua eccitazione sul mio culo. “Con lei…..a lei hai persino detto cose….” “Mmmmm la mia piccola allieva vuole che usi un linguaggio sporco anche con lei?” E mi baciava collo spalle, stavo cominciando a rilassarmi ed eccitarmi. “No…è solo che non sapevo che tu….” “Non sai molte cose di me….ma stasera credo sia giunto il momento di farti godere come non hai mai goduto….” “Come…?” Chiedi, ma poi capii. Mi bagnai immediatamente, lui si sollevò e mi invitò a mettermi alla pecorina, abbassando il busto e lasciando il culo all’insù. Comunicò a passarmi le dita fra le pieghe. “Brava…sei già bagnata…” raccolse i miei umori e li spalmò nel mio buchetto ancora stretto. Avevo avuto sempre un po’ paura del sesso anale, ma con lui desideravo provare tutto. Infilò il dito mignolo, lo capii perché era corto, fu una sensazione strana, lo uscì e ne entrò uno più grosso, ecco già questo dava un effetto diverso, fu quando ne entrò due che urlai e cercai di spostarmi istintivamente. Lui mi bloccò mettendomi la mano sul fianco e lasciando le due dita dentro. “Calma….rilassati e sarà perfetto…” Respirai profondamente e cercai di calmarmi. Cominciò a muovere le dita dentro il mio buco, mentre con l’altra mano mi masturbava torturando il mio clitoride. Quando sentì che mugolavo di piacere uscì le dita e infilò la punta del suo cazzo, stavo per stringere ma lui lo capì e mi riportò a ciò che stavamo facendo. “No….rilassati…così….” Mi concentrai sul piacere che provocava al mio clitoride, ma inevitabilmente sentivo che entrava centimetro dopo centimetro allargandomi e provocandomi un bruciore fastidioso. Ansimando mi tranquillizzò: “Appena sarà tutto dentro ti piacerà….” E mi eccitai ancora di più nel sentirlo parlare con quella voce. Lui capì e ne approfittò per entrato tutto. Urlai. Lui cominciò a spingersi sempre più dentro con colpi regolari, sembrava ancora più eccitato di me, come se non avesse il controllo come al solito. Infilò tre dita dentro la mia figa e cominciò a scoparmi con quelle mentre colpiva dentro il mio culo sempre più a fondo. Aveva ragione, era davvero fantastico, vedevo puntini neri e volevo che mi riempisse ovunque, volevo non si staccasse più. Dopo poco ringhiò: “Sto venendo…vieni con me….” E io venni come davvero era mai accaduto. Il suo seme mi riempì caldo e mi sembrò molto più del solito. Mi lasciai andare sul letto sfinita. Lui si mise accanto a me. “Sei stata brava….ma non darlo spesso il culo, altrimenti potresti avere problemi”. “Te lo darò ogni volta che vorrai” dissi guardandolo felice. “Questa era l’ultima lezione. Il mio compito è finito” e mi guardò serio. Rimasi impietrita a guardarlo. Mi accarezzò una guancia, è stato bello farti da maestro e prenderti in ogni modo possibile. Ma non sono fatto né per le relazioni, né per l’amore. Troverai qualcuno adatto a te e potrai raggiungere con lui la complicità totale, grazie anche a ciò che hai imparato.” Non risposi, non piansi neanche, di colpo non lo amavo più. Lo lasciai rivestirsi, non lo accompagnai neanche alla porta, avevo compreso. Non lo amavo, avevo creduto di amarlo perché possedeva il mio corpo, ma lui, il vero “lui” non aveva conquistato né il mio cuore né la mia anima. Ne fui quasi sollevata. Andai a farmi una doccia e quando mi misi a letto dormii a meraviglia, ero pronta a vivere nuove avventure e a provare altri uomini senza necessariamente innamorarmi. Per quello c’era tempo, adesso volevo solo godere!
scritto il
2023-11-19
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