Bello e “possibile”? -quarta parte
di
Lizzie
genere
prime esperienze
Ormai “lui” mi stava insegnando a diventare un’amante perfetta. Per lui ero dimagrita, avevo cambiato modello e colore di capelli, ma erano cose che sembrava non notare particolarmente. A “lui” interessava prendersi il suo piacere e regalarne a me. Mi aveva scopato in molti modi, mi aveva leccato la figa un numero imprecisato di volte e mi aveva fatto diventare un’esperta di pompini. Ormai si eccitava solo a guardarmi perché sapeva cosa sarebbe accaduto dopo e lo stesso succedeva a me. Era imbarazzante incontrarlo nei corridoi dell’università e sentire le mutandine bagnarsi e dover correre in bagno a trovare sollievo con le dita. In una di queste incursioni, mentre ero chiusa dentro uno dei bagni, stavo masturbandomi senza fretta e qualcuno aprì la porta, avevo dimenticato a chiudere per il forte bisogno di darmi subito piacere, la stagista nuova mi trovò con una gamba alzata poggiata sul water, due dita della mano dentro che pompavano mentre il pollice accarezzava il clitoride e l’altra mano a strizzarmi un capezzolo. Io mi bloccai diventando rossa, lei rimase un attimo pietrificata, poi alzò gli occhi verso il mio viso e un sorriso larghissimo prese il posto dello stupore. Non disse nulla, chiuse la porta del bagno a chiave e mi si avvicinò, io ero immobile, mi arrivò con la bocca a sfiorare la mia. “Vuoi fare da sola o posso partecipare?” Cosaaaaa????? Pensai per un attimo sconcertata, che le piacessero le donne mi era chiaro, ma che volesse me lo credevo improbabile. “Ti ho notata da subito….emani sesso da tutti i pori, soprattutto da quando sei cambiata” sussurrò rispondendo alla mia tacita domanda è mostrando di avermi osservata a lungo. Non ero mai stata attratta dalle donne, ma ero incuriosita dall’esperienza, non risposi, avanzai quanto bastò per baciarla, la sua lingua sembrava di velluto mentre leccava la mia, era al gusto di menta e andava in profondità nella mia bocca, intanto aveva afferrato una tetta e con le dita mi stava torturando il capezzolo, l’altra mano era passata all’azione giù, aveva infilato tre dita e mentre mi penetrava con un ritmo paradisiaco, strusciava il mio clitoride ormai sul punto di esplodere, di fatti venni con un orgasmo che solo “lui” mi aveva regalato in qualche occasione. Soffocò il mio urlo dentro il suo bacio, poi mi chiese: “Hai mai leccato una figa? Vuoi assaggiare la mia?” Rimasi a pensarci, ma forse avevo già deciso, mi abbassai a liberarla dagli indumenti e quando mi avvicinai a quella passera tutta rasata, ne notai subito il profumo inebriante. Decidi che avrei usato la mia esperienza, avrei fatto ciò che “lui” faceva a me. Così cominciai a leccare le grandi labbra e lei mi afferrò subito i capelli e sospirò: “Mamma…..sono mesi che lo sogno….si….si….” Mi aveva caricata con quelle parole e la stavo praticamente divorando. La leccavo in ogni piega, mordicchiavo e succhiavo il clitoride e poi infilavo la mia lingua nel suo buco muovendola dentro. “Ah….ah….ma tu lo hai già fatto….mi stai facendo morire” sussurrò e mi tirò di nuovo i capelli. Mi interruppi solo per risponderle: “No, è la prima volta”…..e tornai a scoparla con la bocca. Lei muoveva i fianchi mentre la mia lingua dentro di lei si muoveva freneticamente, le afferrai il culo e cominciai a succhiare il clitoride con forza. Venne nella mia bocca, inondandomela di umori, mentre un urlo strozzato le uscì dalla bocca. Mi sollevai a baciarla, di nuovo la sua lingua famelica di avventò dentro la mia bocca e prese i suoi stessi umori. Mi guardò intensamente: “Tu sei nata per fare sesso….sei meravigliosa! Voglio rivederti…..fuori da qui…” Non avevo minimamente pensato a questa evenienza, ma subito mi balenò un’idea. “Ti piace giocare anche con gli uomini?” “Perché?” Mi chiese interessata. “Ho un amico…..vorrei che ci divertissimo tutti e tre insieme”. Vidi una scintilla nei suoi occhi. “Si può fare….ma presto….ho voglia di assaggiarti io la prossima volta”. Sorrisi raggiante, non mi sembrava vero….finalmente avrei esaudito una delle mie fantasie. Uscii dal bagno per correre a organizzare tutto.
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