La sorpresa
di
Afro-dite
genere
etero
Entro in casa è sera tardi c'è un silenzio assoluto. Subito vengo catturata da un odore, un afrore che prima arriva al naso e poi al cervello. Provo a seguirne la scia, mi porta verso il salotto, accendo la luce e ti trovo lì, seduto sul divano completamente nudo con il cazzone spaventosamente eretto.
Fatico a deglutire, mi spoglio senza dire una parola continuando a fissarti. Mi avvicino e ti bacio, con la lingua, le nostre salive si uniscono. Per la prima volta parli con un semplice "vai". Capisco cosa vuoi, so dove è il mio posto, mi inginocchio in mezzo alle tue gambe e incomincio a leccare quella lama incandescente che sembra voglia bruciare. Lecco lo scalino della cappella e poi ingoio fino in fondo, sino alla radice.
Colo così tanto che temo di aver sporcato il pavimento. Non resisto più mi alzo e mi impalo! La mia figa colante è calda ma il tuo cazzone letteralmente brucia. Vengo quasi subito, ho la sensazione che tu sia vicino ma lo voglio non solo lì. Lo faccio uscire per puntarlo contro il buchino. È così lubrificato che entra senza fatica. Pochi minuti ed entrambi raggiungiamo l'apice del piacere con un urlo liberatorio.
Mi accascio esausta sul tuo petto mentre dal mio culo fuoriesce il tuo seme caldissimo...
A questo punto ti bacio sulla fronte, siamo occhi negli occhi, ancora ebbri del piacere che molto lentamente si affievolisce. Il pene e la vagina sono anch 'essi vicinissimi, a contatto pubico, madidi di piacere, si abbracciano, si fanno compagnia.
Restiamo nudi per un po', stretti l'un l altra, puro contatto di pelle. Ti bacio con la lingua e sento ancora il gusto del tuo sesso.
Hai voglia di gustare grandi e piccole labbra con la lingua il tuo è un pensiero insinuante, crescente, che rianima il tuo membro riprendendo l'erezione e mostrando la cappella armoniosa e lucida. Ti guardo, ed i miei seni in men che non si dica si drizzano puntando i capezzoli verso di te.
Ci guardiamo nuovamente negli occhi. Tu mi mandi un segnale inequivocabile, il mio corpo vuol scoprire, vuol essere invaso.
Così delicatamente mi sollevi la gamba destra, accarezzandomi l'interno della coscia, butti l'occhio sul pube riccioletto, notando già un rivolo luccicante.
Abbassi la testa nell' incavo del mio grembo, e con lento dimenarsi usi la lingua su e giù, a destra e a sinistra, sul mio sesso, che si apre come un fiore che sboccia, regalandoti il profumo più intenso che io possa donarti.
Mi inebrio e ti inebrio ad ogni colpo di lingua, mentre con l'indice della tua mano destra vai ad ispezionare il mio delizioso buco del culo ( ancora ripieno della tua crema bianca), profanandolo per tutta la lunghezza, provocandomi fremiti e gemiti.
Continui a spingere il dito avanti e indietro dentro il mio irresistibile culetto, mentre io reclino la testa e chiudo gli occhi per godere.
Solo un istante, mi desto e con gesto sicuro ma dolce impugno il cazzone eretto in mio onore e madido di liquido preseminale, delicatamente tiro giù la pelle scoprendo la cappella rugiadosa e odorosa; ti regalo un lenta e ritmica masturbazione.
A questo punto siamo nuovamente bollenti, si sente il sibilo dei nostri genitali stimolati e grondanti di promessa di piacere e io ti dico "tesoro mio prendimi alla pecorina, ti prego!"
Così, con movimenti velocissimi, sul divano assumiamo la posizione e quel magico sonoro dei corpi che si compenetrano ci fa compagnia mentre inesorabilmente ci avviciniamo all'orgasmo: la mia figa è talmente bagnata da sgocciolare i suoi umori giù sui cuscini.
Veniamo quasi insieme, riesci a sentire che squirto sul tuo cazzone tra gemiti e urla, lo estrai con lo sperma ormai pronto ad esplodere in fiotti bollenti, quando capisco che vorresti tanto spargerlo nella mia a bocca...e così sia...lo prendo in bocca e subito eiaculi come non mai! Ingoi tutto il nettare senza perderne una goccia.
Riesci a dirmi con un filo di voce:
“Sei la mia musa, mi viene voglia subito di baciarti sulle labbra per ringraziarti”
Fatico a deglutire, mi spoglio senza dire una parola continuando a fissarti. Mi avvicino e ti bacio, con la lingua, le nostre salive si uniscono. Per la prima volta parli con un semplice "vai". Capisco cosa vuoi, so dove è il mio posto, mi inginocchio in mezzo alle tue gambe e incomincio a leccare quella lama incandescente che sembra voglia bruciare. Lecco lo scalino della cappella e poi ingoio fino in fondo, sino alla radice.
Colo così tanto che temo di aver sporcato il pavimento. Non resisto più mi alzo e mi impalo! La mia figa colante è calda ma il tuo cazzone letteralmente brucia. Vengo quasi subito, ho la sensazione che tu sia vicino ma lo voglio non solo lì. Lo faccio uscire per puntarlo contro il buchino. È così lubrificato che entra senza fatica. Pochi minuti ed entrambi raggiungiamo l'apice del piacere con un urlo liberatorio.
Mi accascio esausta sul tuo petto mentre dal mio culo fuoriesce il tuo seme caldissimo...
A questo punto ti bacio sulla fronte, siamo occhi negli occhi, ancora ebbri del piacere che molto lentamente si affievolisce. Il pene e la vagina sono anch 'essi vicinissimi, a contatto pubico, madidi di piacere, si abbracciano, si fanno compagnia.
Restiamo nudi per un po', stretti l'un l altra, puro contatto di pelle. Ti bacio con la lingua e sento ancora il gusto del tuo sesso.
Hai voglia di gustare grandi e piccole labbra con la lingua il tuo è un pensiero insinuante, crescente, che rianima il tuo membro riprendendo l'erezione e mostrando la cappella armoniosa e lucida. Ti guardo, ed i miei seni in men che non si dica si drizzano puntando i capezzoli verso di te.
Ci guardiamo nuovamente negli occhi. Tu mi mandi un segnale inequivocabile, il mio corpo vuol scoprire, vuol essere invaso.
Così delicatamente mi sollevi la gamba destra, accarezzandomi l'interno della coscia, butti l'occhio sul pube riccioletto, notando già un rivolo luccicante.
Abbassi la testa nell' incavo del mio grembo, e con lento dimenarsi usi la lingua su e giù, a destra e a sinistra, sul mio sesso, che si apre come un fiore che sboccia, regalandoti il profumo più intenso che io possa donarti.
Mi inebrio e ti inebrio ad ogni colpo di lingua, mentre con l'indice della tua mano destra vai ad ispezionare il mio delizioso buco del culo ( ancora ripieno della tua crema bianca), profanandolo per tutta la lunghezza, provocandomi fremiti e gemiti.
Continui a spingere il dito avanti e indietro dentro il mio irresistibile culetto, mentre io reclino la testa e chiudo gli occhi per godere.
Solo un istante, mi desto e con gesto sicuro ma dolce impugno il cazzone eretto in mio onore e madido di liquido preseminale, delicatamente tiro giù la pelle scoprendo la cappella rugiadosa e odorosa; ti regalo un lenta e ritmica masturbazione.
A questo punto siamo nuovamente bollenti, si sente il sibilo dei nostri genitali stimolati e grondanti di promessa di piacere e io ti dico "tesoro mio prendimi alla pecorina, ti prego!"
Così, con movimenti velocissimi, sul divano assumiamo la posizione e quel magico sonoro dei corpi che si compenetrano ci fa compagnia mentre inesorabilmente ci avviciniamo all'orgasmo: la mia figa è talmente bagnata da sgocciolare i suoi umori giù sui cuscini.
Veniamo quasi insieme, riesci a sentire che squirto sul tuo cazzone tra gemiti e urla, lo estrai con lo sperma ormai pronto ad esplodere in fiotti bollenti, quando capisco che vorresti tanto spargerlo nella mia a bocca...e così sia...lo prendo in bocca e subito eiaculi come non mai! Ingoi tutto il nettare senza perderne una goccia.
Riesci a dirmi con un filo di voce:
“Sei la mia musa, mi viene voglia subito di baciarti sulle labbra per ringraziarti”
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