Luna di miele
di
Afro-dite
genere
tradimenti
Il resort scelto per il nostro viaggio di nozze ai Caraibi è incantevole, direttamente sulla spiaggia con accoglienti piccoli bungalow dotati di ogni comfort.
Con Matteo eravamo insieme da tre anni e convivevamo da sei mesi quando lui mi propose di sposarlo.
Pur avendo poca abitudine all' alcol la prima sera ha pensato bene di esagerare, o forse chissà, anche dovuto alla stanchezza sembrava davvero molto in là.
Mentre torniamo verso il nostro bungalow barcolla molto ed io a chiedermi se fosse stato in grado di assolvere ai suoi doveri coniugali.
L'ho visto spogliarsi e sdraiarsi sul letto aspettando che tornassi dal bagno.
Sono completamente nuda quando esco, avevo iniziato ad accarezzarmi, un piccolo fai da te perché la sensazione della sua breve durata era realistica.
Tuttavia voglio assolutamente un ricordo della nostra prima notte in un paradiso così incantevole.
A volte però anche in quello che può sembrare un eden può celarsi un inferno. Dopo neanche un minuto Matteo sta già russando!! Catatonicamente ubriaco, a gambe aperte e cazzo fuori uso.
Sono una neo sposa eccitata, scontenta e sessualmente frustrata.
Mi sono sdraiata al suo fianco, ho provato a dormire ma sono troppo irrequieta e poi Matteo russa come un ghiro.
Ho guardato le strisce di luce lunare che penetrano in stanza e ho deciso, sarei uscita per godermi almeno il mare, la luna e la notte calda e mite.
La luce sembra creare dei gradini sulla superficie dell'acqua. Era straordinariamente bello, lascio la veranda del bungalow e mi incammino nuda verso questa splendida luce color ambra. Per un attimo sono in pace con me stessa di fronte alla perfezione artistica della natura.
Ho la sensazione di essere osservata, mi volto di scatto e vedo un uomo anche lui nudo.
"Devi essere Teti" afferma mentre si avvicina. "Prego?" è la risposta incredula. "In un contesto simile puoi essere solo una Dea" prosegue ammiccando.
È un bel ragazzo, sicuro di sé, con la giusta dose di sfrontatezza e l'articolo ancora a riposo prelude ad una merce di tutto rispetto.
"La luna regala al tuo corpo una luce così meravigliosa da esserne incantati", proseguendo in un continuo gioco di seduzione.
Queste ultime parole le ha sussurate piazzandosi alle mie spalle appoggiandosi a me. Il suo cazzo si strofina fra i miei glutei, accarezza i seni e i capezzoli gonfi e duri.
L'altra mano la dirige sul pube trovando una umidità importante, non mi va di dirgli che lo sono spesso per non dire sempre, mortificherei il suo Ego.
"Ho bisogno del tuo nome" gli dico.
"Chiamami Corrado se hai bisogno di un nome" mentre continua a solleticare i capezzoli oramai del volume di duroni. La figa sembra effervescente come il migliore degli champagne.
Mi lecca il lobo dell'orecchio mentre provo a dirgli il mio nome.
"Ti chiamerò Teti", dicendolo con una voce roca e terribilmente sensuale e dominante.
Sa cosa sta facendo, lo so anche io mentre tocco il mio nuovo anello scintillante sotto la luna piena.
Corrado vede la mia esitazione, guarda il mio anello, ma è così sicuro di sé che con decisione affonda completamente due dita nel mio fiore provocandomi un gemito.
Le tira fuori accarezzandomi il ciuffo sul pube e poi con maestria le riaffonda, aumenta il ritmo in sintonia con l'oscillazione del mio corpo mentre il suo cazzo incandescente e oramai durissimo spinge contro di me.
Mi sono girata, era oramai una scelta ineluttabile, ho dovuto succhiargli il cazzo. Non ho mai tradito Matteo, questo razionalizzo mentre succhio con tutto il desiderio più profondo. Sto succhiando il cazzo ad un perfetto sconosciuto mentre mio marito a un passo da me sta dormendo, la cosa più riprovevole possibile che non mi impedisce con ancora più decisione di procedere.
Siamo vicini ad una piccola imbarcazione spiaggiata, mi fa appoggiare con la schiena divaricando leggermente le gambe. Affonda le sue labbra in quelle del mio pube, apre il cappuccio sul mio clitoride per stuzzicare il nocciolo duro.
Ero completamente assorbita dal mio piacere personale eppure ho buttato una occhiata al nostro bungalow mentre Corrado continua a dare delle sferzate con la sua lingua.
Sono indefinibile come novella sposa eppure il mio piacere necessita di un orgasmo e la lingua di Corrado me lo sta offrendo proprio adesso.
Appoggio le mie mani sulla superficie mentre godo. Scivolo in me stessa, in un Ego sotterraneo profondo, più profondo del mare alle mie spalle. La mia testa è un turbinio nebbioso di sciroppose immagini che fluiscono lentamente.
Corrado non mi ha dato la possibilità di pensare oltre, forse non lo volevo comunque io. Ha sollevato una delle mie gambe sostenendola sotto la coscia infilandomi il suo cazzo bruciante.
È la combinazione di cui avevo bisogno nel mio viaggio di nozze. Maledetto Matteo!
Ho perso ogni scrupolo mentre continuo a farmi scopare. Certo la paura possa svegliarsi e sorprenderci c'è ma dura solo un attimo, perso nel piacere della mia figa, nel suo continuo perpetrarsi.
Continua a lavorare tranquillamente la mia figa con il suo grosso cazzo mentre le sue dita incominciano a prepararmi il buchetto.
È un processo ordinato di attente manipolazioni, un mix di abbondante saliva sulle sue dita, con una sicurezza del maschio alfa.
So che avrei ricordato per sempre questa inculata.
È stata la perfetta invasione!! Il suo cazzo si gode il mio bordo increspato. Il mio canale posteriore era pronto e lui sa di farmi perdere il controllo mentre mi manipola per trovare la flessibilità giusta.
Sa come stimolare il mio clitoride per massimizzare il piacere mentre serro il suo cazzo nel mio culetto.
Mi dondolo avanti e indietro percependo con che pazienza lo spinge sempre più a fondo.
Corrado deve coprire la mia bocca per soffocare i miei intensi gemiti orgasmici.
Incomincia a grugnire e sussultare. Sento le pulsazioni del mio sfintere unirsi al rilascio palpitante dentro di me.
Il suo sperma fuoriesce come un flusso di lava.
Mi abbraccia facendomi vedere la luna oramai staccata dai suo gradini. Il mascalzone conosce l'importanza della tenerezza successiva.
"Goditi la vita matrimoniale", dice con sicurezza, "ma ricordati di amare e condividere il tuo corpo secondo le tue necessità"..
L'ho seguito allontanarsi, fisso a lungo il mare con sguardo assente, ascoltando il rumore delle onde.
Chi sono? Adesso posso semplicemente tornare a dormire al fianco di Matteo?
Torno al talamo e con mia sorpresa dormo profondamente, chissà forse un doppio orgasmo e una nuova consapevolezza hanno aiutato.
O chissà, non abbiamo mai intenzione di tradire, forse semplicemente non conosciamo mai la profondità del nostro cuore e delle nostre tenebre sessuali.
Con Matteo eravamo insieme da tre anni e convivevamo da sei mesi quando lui mi propose di sposarlo.
Pur avendo poca abitudine all' alcol la prima sera ha pensato bene di esagerare, o forse chissà, anche dovuto alla stanchezza sembrava davvero molto in là.
Mentre torniamo verso il nostro bungalow barcolla molto ed io a chiedermi se fosse stato in grado di assolvere ai suoi doveri coniugali.
L'ho visto spogliarsi e sdraiarsi sul letto aspettando che tornassi dal bagno.
Sono completamente nuda quando esco, avevo iniziato ad accarezzarmi, un piccolo fai da te perché la sensazione della sua breve durata era realistica.
Tuttavia voglio assolutamente un ricordo della nostra prima notte in un paradiso così incantevole.
A volte però anche in quello che può sembrare un eden può celarsi un inferno. Dopo neanche un minuto Matteo sta già russando!! Catatonicamente ubriaco, a gambe aperte e cazzo fuori uso.
Sono una neo sposa eccitata, scontenta e sessualmente frustrata.
Mi sono sdraiata al suo fianco, ho provato a dormire ma sono troppo irrequieta e poi Matteo russa come un ghiro.
Ho guardato le strisce di luce lunare che penetrano in stanza e ho deciso, sarei uscita per godermi almeno il mare, la luna e la notte calda e mite.
La luce sembra creare dei gradini sulla superficie dell'acqua. Era straordinariamente bello, lascio la veranda del bungalow e mi incammino nuda verso questa splendida luce color ambra. Per un attimo sono in pace con me stessa di fronte alla perfezione artistica della natura.
Ho la sensazione di essere osservata, mi volto di scatto e vedo un uomo anche lui nudo.
"Devi essere Teti" afferma mentre si avvicina. "Prego?" è la risposta incredula. "In un contesto simile puoi essere solo una Dea" prosegue ammiccando.
È un bel ragazzo, sicuro di sé, con la giusta dose di sfrontatezza e l'articolo ancora a riposo prelude ad una merce di tutto rispetto.
"La luna regala al tuo corpo una luce così meravigliosa da esserne incantati", proseguendo in un continuo gioco di seduzione.
Queste ultime parole le ha sussurate piazzandosi alle mie spalle appoggiandosi a me. Il suo cazzo si strofina fra i miei glutei, accarezza i seni e i capezzoli gonfi e duri.
L'altra mano la dirige sul pube trovando una umidità importante, non mi va di dirgli che lo sono spesso per non dire sempre, mortificherei il suo Ego.
"Ho bisogno del tuo nome" gli dico.
"Chiamami Corrado se hai bisogno di un nome" mentre continua a solleticare i capezzoli oramai del volume di duroni. La figa sembra effervescente come il migliore degli champagne.
Mi lecca il lobo dell'orecchio mentre provo a dirgli il mio nome.
"Ti chiamerò Teti", dicendolo con una voce roca e terribilmente sensuale e dominante.
Sa cosa sta facendo, lo so anche io mentre tocco il mio nuovo anello scintillante sotto la luna piena.
Corrado vede la mia esitazione, guarda il mio anello, ma è così sicuro di sé che con decisione affonda completamente due dita nel mio fiore provocandomi un gemito.
Le tira fuori accarezzandomi il ciuffo sul pube e poi con maestria le riaffonda, aumenta il ritmo in sintonia con l'oscillazione del mio corpo mentre il suo cazzo incandescente e oramai durissimo spinge contro di me.
Mi sono girata, era oramai una scelta ineluttabile, ho dovuto succhiargli il cazzo. Non ho mai tradito Matteo, questo razionalizzo mentre succhio con tutto il desiderio più profondo. Sto succhiando il cazzo ad un perfetto sconosciuto mentre mio marito a un passo da me sta dormendo, la cosa più riprovevole possibile che non mi impedisce con ancora più decisione di procedere.
Siamo vicini ad una piccola imbarcazione spiaggiata, mi fa appoggiare con la schiena divaricando leggermente le gambe. Affonda le sue labbra in quelle del mio pube, apre il cappuccio sul mio clitoride per stuzzicare il nocciolo duro.
Ero completamente assorbita dal mio piacere personale eppure ho buttato una occhiata al nostro bungalow mentre Corrado continua a dare delle sferzate con la sua lingua.
Sono indefinibile come novella sposa eppure il mio piacere necessita di un orgasmo e la lingua di Corrado me lo sta offrendo proprio adesso.
Appoggio le mie mani sulla superficie mentre godo. Scivolo in me stessa, in un Ego sotterraneo profondo, più profondo del mare alle mie spalle. La mia testa è un turbinio nebbioso di sciroppose immagini che fluiscono lentamente.
Corrado non mi ha dato la possibilità di pensare oltre, forse non lo volevo comunque io. Ha sollevato una delle mie gambe sostenendola sotto la coscia infilandomi il suo cazzo bruciante.
È la combinazione di cui avevo bisogno nel mio viaggio di nozze. Maledetto Matteo!
Ho perso ogni scrupolo mentre continuo a farmi scopare. Certo la paura possa svegliarsi e sorprenderci c'è ma dura solo un attimo, perso nel piacere della mia figa, nel suo continuo perpetrarsi.
Continua a lavorare tranquillamente la mia figa con il suo grosso cazzo mentre le sue dita incominciano a prepararmi il buchetto.
È un processo ordinato di attente manipolazioni, un mix di abbondante saliva sulle sue dita, con una sicurezza del maschio alfa.
So che avrei ricordato per sempre questa inculata.
È stata la perfetta invasione!! Il suo cazzo si gode il mio bordo increspato. Il mio canale posteriore era pronto e lui sa di farmi perdere il controllo mentre mi manipola per trovare la flessibilità giusta.
Sa come stimolare il mio clitoride per massimizzare il piacere mentre serro il suo cazzo nel mio culetto.
Mi dondolo avanti e indietro percependo con che pazienza lo spinge sempre più a fondo.
Corrado deve coprire la mia bocca per soffocare i miei intensi gemiti orgasmici.
Incomincia a grugnire e sussultare. Sento le pulsazioni del mio sfintere unirsi al rilascio palpitante dentro di me.
Il suo sperma fuoriesce come un flusso di lava.
Mi abbraccia facendomi vedere la luna oramai staccata dai suo gradini. Il mascalzone conosce l'importanza della tenerezza successiva.
"Goditi la vita matrimoniale", dice con sicurezza, "ma ricordati di amare e condividere il tuo corpo secondo le tue necessità"..
L'ho seguito allontanarsi, fisso a lungo il mare con sguardo assente, ascoltando il rumore delle onde.
Chi sono? Adesso posso semplicemente tornare a dormire al fianco di Matteo?
Torno al talamo e con mia sorpresa dormo profondamente, chissà forse un doppio orgasmo e una nuova consapevolezza hanno aiutato.
O chissà, non abbiamo mai intenzione di tradire, forse semplicemente non conosciamo mai la profondità del nostro cuore e delle nostre tenebre sessuali.
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