Infermiera, moglie, amante, femmina. Parte 1
di
Nurse41
genere
tradimenti
Mi chiamo Antonella. Sono una donna di 40 anni. Vivo in un paese del Sud Italia. Sono sposata e mamma di un bimbo di 10 anni. Non ho mai avuto, come si dice, “grilli per la testa”. Il mio matrimonio fila, amo mio marito e non ho mai avuto pensieri per così dire “alternativi”. Il tradimento è una cosa che non mi ha mai sfiorato per la testa. Anche perché il sesso è sì importante ma per me non è tutto, ho tanti interessi e sono sempre stata una che su questo aspetto ha sempre fatto guidare mio marito, se mi cerca ci sono se no è difficile che sia io a cercare il rapporto. E come spesso dice lui …non sono una da “grandi fantasie”. Direi un po' tradizionale, in effetti mi ci vedo. Non mi ha mai trascurato, anzi. Nell’ultimo periodo però i nostri ritmi di lavoro sono diventati molto incalzanti. E se prima ero cercata e mi sentivo desiderata…negli ultimi tempi lo sto sentendo distaccato. Facciamo l’amore di rado. Non ho dubbi, non ha nessuna…credo che sia perchè non siamo più ragazzini e tutto, come è normale che sia, cambia. Però mentre prima non facevo caso perché ero cercata spesso…ora che lo sono di meno a volte mi mancano le attenzioni che avevo. Ma poi, la quotidianità, ti ingloba e finisci per fartene una ragione. Il mio poi, è un lavoro che mi prende tanto, sono sempre in mezzo a persone e non ho tempo di pensare. Sono infermiera e lavoro in un reparto ospedaliero. Ed è qui, sul lavoro, che è successa una cosa che mai e poi mai avrei immaginato. Una cosa totalmente fuori dai miei schemi, dai miei pensieri, dal mio modo di concepire le cose, ma.. è successa. Come un urgano è arrivata e..allo stesso modo è finita. E ora che è finita e non sono più turbata come all’inizio la voglio raccontare, per poi però, provare a dimenticarla e lasciarmela alle spalle.
Qualche mese fa…a giugno per la precisione, ero in turno di notte. Tutto era normale. Quella settimana avevamo pochi pazienti e quindi capitava che la caposala ci metteva in turni singoli. Tra questi pazienti c’era un signore sulla Sessantina, 65 per la precisione. Giampaolo era il suo nome ed era arrivato già da qualche giorno. Da subito si dimostrò molto espansivo, simpatico e predisposto alla chiacchera facile senza per altro mai risultare né invadente né volgare pur non essendo una persona che aveva studiato. Ormai eravamo in confidenza, mi chiese fin da subito di dargli del tu. Si capiva infatti che era di umili origini educato ma un po' “rozzo” e crudo nei modi. Quella notte ero sola in reparto ma avevo per così dire poco lavoro perché per come sono abituata io, gestire solo 4 pazienti era una passeggiata. Anche il medico non c’era, lo condividevamo con l’altro reparto e pertanto dormiva al piano superiore. Giampaolo aveva avuto diverse terapie prescritte nel giorno e iniziò a lamentarsi quando mi vide arrivare “Antonella ma quante flebo mi devi fare ancora ah ah”…”quelle che ti ha prescritto il medico, non ti lamentare su”. “e quando sta l’ultima??” “alle 22 ti faccio l’ultima, resisti dai” “resisto se però mi fai compagnia qui accanto al mio letto se no non la prendo ah ah” “vediamo dai, se sto messa bene dopo il giro letti magari mi fermo un po' prima di andare in stanza infermieri” e cosi me ne uscii dalla stanza sbrigando il lavoro che mi attendeva con gli altri. Finito il giro entrai come da copione da Giampaolo e preparai l’ultima flebo prevista e poi per accontentarlo mi sedetti sulla sedia accanto al suo letto. In effetti gli altri ormai dormivano e si prospettava una serata tranquilla. Decisi quindi di concedermi una chiacchera in relax prima di stendermi per riposare. Da subito Giampaolo mi iniziò a raccontare della sua vita in maniera un po' più confidenziale rispetto ai giorni scorsi. Era vedovo ormai da 8 anni ed era rimasto solo senza più frequentare nessuna altra donna. “sai antonella, a volte mi pesa questa cosa…non so più che significa essere uomo e avere una donna accanto ah ah ah”. “ma dai su giampaolo, non essere triste…nessuno ti impedisce di trovare una nuova amica con cui disegnare un pezzo di vita insieme” “eh antonella, non è cosi facile, sarei impacciatissimo…lo sai che non tocco più una donna da 8 anni?” …sebbene nella mia risposta di prima provai a sviare dall’argomento, tenendo la conversazione sull’aspetto più relazionale della sua mancanza…con questa domanda tornò dritto sull’aspetto più “piccante” del ragionamento e la cosa iniziava – per come sono fatta - a mettermi in imbarazzo. Annui impacciata ai suoi discorsi lui forse se ne accorse e tornò a parlare del più e del meno. Poi d’un tratto mi disse “lo sai che sei molto bella?” divenni rossa e sorrisi limitandomi ad un grazie timidissimo. Era tantissimo che non sentivo qualcuno che mi diceva cosi. Mi fece molto piacere. In realtà io non penso di essere molto bella. Mi vedo normale. Non sono molto alta, 155 più o meno. Sono un po' morbidina in alcuni punti. Sono magra nel busto e non ho un seno particolarmente grosso, una seconda. Sono invece più rotondetta sui fianchi e su sedere e gambe. Di taglia faccio una 44. Ho pelle chiara, i capelli sono castani chiari ma li tengo biondi con riflessi neri. Li ho mossi lunghi sul collo che toccano appena le spalle. Ho occhi azzurri.
“si si, sei molto bella..hai occhi meravigliosi”….incalzava con i complimenti e mi lusingava. Sebbene non fosse un uomo molto acculturato era bravo a creare un clima di confidenza e tranquillità e mi aveva comunque messa a mio agio. Però ero un po' imbarazzata a ricevere i complimenti da un uomo molto più grande di me ma mi piaceva sentirmi nuovamente lusingata. Tornò a raccontarmi aneddoti della sua vita- Girava molto anche perché era un camionista da diversi anni ormai e – a detta sua – ormai prossimo alla pensione – aspetto che gli metteva ansia visto che da solo a casa non sapeva che fare. “ vorrà dire che mi verrai a trovare qualche volta ha ah “ …”si si va bene ah ah “ risposi.
Avevo ormai sonno…e stavo per salutarlo….la flebo era finita….e lui ad un certo punto virò sulla mia vita e mi chiese a freddo se ero felice. Io rimasi un po' spiazzata…risposi di si e iniziai un po' a raccontarmi….gli dissi che con mio marito eravamo in un momento frenetico della nostra vita e quindi capitava che a volte ci si potesse percepire un po' lontani. Non mi resi conto che stavo cadendo in una rete pericolosa. Mentre parlavo lui mi ascoltava e ad un tratto mi chiese di appoggiare e stendere le gambe sul letto per stare più comoda. Annui e lo feci senza dare peso alla cosa anche perchè – in effetti – iniziavo ad essere stanca e stesa sarei stata più comoda. Da li a poco con estrema naturalezza mise la sua mano sui miei piedi che erano davanti al suo petto essendo lui sdraiato su un fianco. Rimasi un po' interdetta…mi sorprese…mi raggelai….ero imbarazzata ma lui continuava a parlare e io rimasi bloccata e non riuscì a tirare indietro la gamba. Mi accarezzava da sopra le calze. Avevo sia i gambaletti di nylon che i fantasmini. “che piedi piccolini che hai, che numero porti?” “ ho un 37”. “brava, chissà come saranno stanchi” …ero sempre più imbarazzata…ero rossa in volto. “eh si” dissi nervosamente e timidamente….non rendendomi conto che mi stavo incasinando. Continuava a parlare ma la sua mano stava togliendo i fantasmini e accarezzava la pianta e il dorso. Anche se rimaneva il nylon sentivo la sua mano…ero imbarazzatissima, confusa. Stava invadendo la mia intimità ed ero come bloccata. Questa ansia che saliva mi stava rendendo esausta. Ero confusa. Lui sembrava molto sicuro e tranquillo, continuava a parlare con voce bassa. Con una mossa veloce sfilò anche il Nylon. Ora la sua mano era completamente a contatto con la mia pelle e io sentivo la sua che accarezzava la pianta dei mie piedi, le dita, il tallone. Ero rigida come un pezzo di marmo. Ero incapace di togliere il piede. Non mi riconoscevo. “sono belle le coccole vero antonella? Ti mancano vero?” “eh bhè le coccole sono belle si però ora è ora che vada dai” “no antonella dove vai, rimani un po con me dai.” Ero cosi in imbarazzo che non riuscivo a fare uscire parole dalla mia bocca. “sai che non toccavo la pelle di una donna da tanto tempo?... come sei liscia…”. Mentre parlava le sue mani non si toglievano dai miei piedi, sentivo le sue carezze e mi stavano facendo un effetto strano…oddio, questa cosa mi iniziava a turbare…ero spaventata e lusingata allo stesso tempo. “sei bellissima principessa”. “ma tuo marito non ti da mai i bacini sui piedini? Li hai cosi belli che come si fa a resistere ah ah“ e cosi dicendo portò il mio piede sulle labbra sue e mi baciò la pianta…un bacio, poi due….poi uno sulle dita….e poi lo rimise sul letto sorridendomi. Ero completamente bloccata….turbata…sentimenti contrastanti, forse piacere…oddio ero spavetata “non hai risposto…te li da i bacini li?” …il suo sguardo fisso voleva una risposta….e timidamente mossi la testa come per dire no…non ebbi il coraggio di usare la voce. “mamma mia non sa che si perde …. Non ho mai visto piedi belli come i tuoi ah ah ….guarda che mi stai provocando ah ah”….e cosi dicendo prese il mio piedino e lo appoggiò sotto le coperte sul pacco…aveva una erezione, non credo molto grande vista l’età ma comunque sentii ancorchè con pigiama e slip che lo coprivano…il suo pene dritto contro la mia pianta. Giampaolo era un uomo fisicamente corpulento…non molto alto e con una panciotta pronunciata, era moro con pochi capelli e un barba di un paio di giorni bianca. Era peloso, lo si capiva dai peli sulle braccia e sulle gambe. Mi sentivo sudata….avevo paura, stava andando in scena una cosa che non avrei mai osato pensare, contraria al mio essere, ai miei valori ma dietro questo turbamento mi sentivo corteggiata come non avveniva da tanto e la cosa forse mi piaceva…e questo piacere mi turbava….iniziavo a combattere contro i miei sensi di colpa. “hai sentito quindi l’effetto che mi stai procurando ah ah??”….e cosi dicendo rimise il mio piede come prima, accanto al suo petto…e mi fissò….”ehm, Giampaolo …si…credo che però ora devo andare…”. Non riuscivo a parlare…mi uscivano a singhiozzo mezze parole….”sei bellissima….davvero…guarda…che mi sta succendo antonella”….e parlando riprese il piedino e lo mise sotto le coperte….lo adagiò al suo pube…abbassò prima il pigiama e poi gli slip…ora sentivo umido….dagli slip era fuoriuscito il suo pene….che, umido, sentivo che stava bagnando la mia pianta e le mie dita sfregando su e giù visto che dalla caviglia Giampaolo muoveva il mio piede sul suo pene. Era tutto cosi paradossale…faceva tutto con naturalezza…sembravamo conoscerci da sempre….le mie difese erano ormai andate….ero in silenzio ad annuire alle sue considerazioni. Non ero io….non volevo che accadesse questo…ma ero li che aspettavo le sue mosse….una parte di me sperava che smettesse mentre l’altra parte sperava che continuasse. Oddio. “antonella abbiamo bisogno di coccole entrambi…lo so…siamo entrambi bisognosi di coccole…vieni accanto a me dai…vieni sotto le coperte” “no Giampaolo no, ma che dici, non possiamo…..ti prego non va bene tutto questo”…”ma che hai pensato antonella, ti voglio solo abbracciare dai…vieni a fianco a me…dai …” “non posso Giampaolo …sto male non insistere…” “sei bellissima….voglio accarezzarti i capelli….” Mi fissava mentre parlava…ero in trans…incapace di ribellarmi, di andare via….”dai vieni cucciolotta….” E cosi dicendo mi protese il braccio….afferrai la mano e mi alzai dalla seggiola….mi tremavano le gambe….ero cosi spaventata che andai alla porta della camera e chiusi a chiave…avevo il terrore che qualcuno potesse entrare e trovarmi nel letto con lui….ero sicura che non avrei fatto nulla…ma chiaramente sarebbe stato ad ogni modo imbarazzante…una volta chiuso a chiave…in trans…mi avvicinai al letto….lui protese ancora il braccio….presi la sua mano….tremavo e mi sdraiai su un fianco davanti a lui….la sua pancia era contro la mia schiena…eravamo entrambi vestiti….lui aveva riposto il suo pene nuovamente nelle mutande…mi avvolse con la coperta e mi abbracciò…le sue braccia erano sulla mia pancia. Io ero in divisa….pantaloni bordeaux e casacca dello stesso colore….sotto avevo una maglietta della pelle bianca e reggiseno e slip normali neri. Ai piedi non avevo più le calze, me le aveva tolte prima…e i miei piedi erano a contatto con i suoi. Era una situazione surreale. Sarebbe potuto essere mio padre…ero abbracciato con un uomo molto più grande di me che mi stava corteggiando come non mi capitava da tantissimo…..e lo stava facendo in un modo che mi stava sciogliendo…rendendo le mie difese inefficaci. “come sei profumata antonella….” E mentre mi sussurrava queste parole…le sue mani stavano scivolando sotto la casacca…sotto la maglietta….e arrivarono a contatto con il mio reggiseno….stava stingendo il mio seno…”che bella che sei amorino….che taglia hai di seno cucciola?” ero in trans…sussurai “seconda”……”sono emozionato antonella….sto provando bellissime emozioni…grazie….” Chiusi gli occhi…ascoltavo i battiti dl mio cuore che erano a mille…in preda di questo uomo…mi sentivo desiderata…e questo mi provocava emozioni che non sapevo decifrare….la mano….stava superando l’ostacolo del reggiseno….e passando sotto aveva guadagnato il contatto con la pelle del mio seno…i miei capezzoli stavano rispondendo da soli….senza l’autorizzazione del mio cervello…stavano diventando eretti… Giampaolo iniziava a respirare con affanno….l’altra mano…era sotto le coperte che iniziava a cercare di abbassare i pantaloni…sentivo il pantalone scendere….sotto il sedere……ora sulle ginocchia…..la stessa mano….alzava la casacca…la mia schiena stava diventando nuda….la sua pancia…iniziava a farsi sentire sulla mia pelle…..i suoi peli a contatto con me….” Giampaolo fermati ti prego…” “antonella….amore….. sono emozionato…non riesco, scusami…” …l’abbraccio diventava sempre più forte….la sua mano ora era impegnata ad abbassare le mie mutandine…sentivo la fessura del mio sederotto…ormai libera sentivo qualcosa di umido bagnarmi la fessura….aveva anche lui calato le mutande….il suo pene…non credo molto grande ma credo largo…puntava contro le mie chiappine…lo sentivo sulla fessura….i suoi movimenti portarono la cappella a entrare tra le chiappine….era umido di presperma…e mi stava bagnando ovunque dietro….ormai la mia paura mi stava annebbiando ma sebbene la ragione mi volesse fermare l’inconscio mi stava eccitando…. Giampaolo iniziò movimenti ritmici…che portavano il suo pene a sfregare in mezzo alle chiappine e con le mani stava stringendo il seno…..chiusi gli occhi….e rimasi in preda sua….”sei bellissima….antonella….mi sto emozionando…” A queste parole mi emozionai anche io….mi girai di scatto….ormai ero andata….mi trovai il suo viso a contatto con il mio….le nostre labbra si unirono….iniziammo a baciarci….mi prese con foga….mi abbracciò e la sua lingua entrò nella mia bocca….un bacio appassionato….”amore togliti la maglia”…..e a queste parole ubbidì ormai ero fuori controllo….mi alzai seduta sul letto….tirai su tutto…scoprendo il mio seno…..”anche le mutandine amore, sei bellissima antonella…quanto sei sensuale”….e rossa in volto ubbidii anche a questa richiesta….le tolsi….e tornai sotto le coperte….lui fece lo stesso….tolse il piagiama sotto e sopra….e le mutande…anche lui torno sotto le coperte….mi abbracciò…i nostri corpi erano l’uno accanto all’altro..sentivo il suo cazzo su di me….la sua cappella a contatto con le mie labbra, con la mia vulva ormai calda….bagnata…ero eccitatissima….non ero cosi eccitata da una vita…ci volevamo entrambi….volevo quell’uomo….cosi sicuro, uomo, maturo…feci un movimento per andare sopra di lui….con la sua pancia era difficile averlo sopra….salii sopra di lui…..con la mano…presi il suo cazzo e lo puntai alla mia patatina…non ero più io….non era razionale…..agivo d’istinto….feci un movimento e lui anche…la sua cappella bagnata entrò dentro di me….il suo cazzo… inziò a scendere nella mia patatina…era tutto dentro….ero eccitatissima….anche lui….mi sdraiai su si lui…il mio seno era sulla sua pancia…lui lo afferrò con le mani…e lo portò alla bocca…succhiando…e iniziò a muoversi su e giù…..stavo facendo l’amore con un altro uomo….oddio…era successo un casino…ma ormai volevo godere sino in fondo. Inizammo a muoverci su e giù….”antonella è bellissimo….ti voglio”…..”si giampaolo…”……mi muovevo ritmicamente su e giu’…sentivo il suo cazzo bagnato che mi bagnava….mi faceva impazzire…..mi è sempre piaciuto sentirmi bagnare….e sentirmi ora bagnata di un altro uomo mi stava facendo impazzire. Il mio seno ballava su e giù mentre mi muovevo. Come dicevo non ho un seno grandissimo, ho una seconda…con capezzolini piccoli e chiari e anche l’aureola piccola e chiara …. ”si amore…anto….sto per venire”……mi muovevo su e giù…ero all’apice anche io…..”siiiiiii amoreeeeeeeeeeeeeeeee antoooooooooooooooooo vengooooooooooo”….si Giampaolo dai…anche io….” E d’un tratto mi senti piena…calda….aveva lasciato uscire il suo seme….dentro di me….perchè nella foga non avevamo neache pensato al preservativo…..caddi stremata sul suo petto….e lui mi baciò…accarezzandomi il viso….il suo pene si stava rimpicciolendo…ma era ancora dentro..sino a quando usci definitivamente…..stavo tornando in me….stavo realizzando cosa era successo….e mi prese il panico…..mi alzai….raccolsi i miei vestiti…e mi portai in bagno a ricompormi…..e poi usci dalla stanza….senza dire una parola….e piansi tutta notte.
Qualche mese fa…a giugno per la precisione, ero in turno di notte. Tutto era normale. Quella settimana avevamo pochi pazienti e quindi capitava che la caposala ci metteva in turni singoli. Tra questi pazienti c’era un signore sulla Sessantina, 65 per la precisione. Giampaolo era il suo nome ed era arrivato già da qualche giorno. Da subito si dimostrò molto espansivo, simpatico e predisposto alla chiacchera facile senza per altro mai risultare né invadente né volgare pur non essendo una persona che aveva studiato. Ormai eravamo in confidenza, mi chiese fin da subito di dargli del tu. Si capiva infatti che era di umili origini educato ma un po' “rozzo” e crudo nei modi. Quella notte ero sola in reparto ma avevo per così dire poco lavoro perché per come sono abituata io, gestire solo 4 pazienti era una passeggiata. Anche il medico non c’era, lo condividevamo con l’altro reparto e pertanto dormiva al piano superiore. Giampaolo aveva avuto diverse terapie prescritte nel giorno e iniziò a lamentarsi quando mi vide arrivare “Antonella ma quante flebo mi devi fare ancora ah ah”…”quelle che ti ha prescritto il medico, non ti lamentare su”. “e quando sta l’ultima??” “alle 22 ti faccio l’ultima, resisti dai” “resisto se però mi fai compagnia qui accanto al mio letto se no non la prendo ah ah” “vediamo dai, se sto messa bene dopo il giro letti magari mi fermo un po' prima di andare in stanza infermieri” e cosi me ne uscii dalla stanza sbrigando il lavoro che mi attendeva con gli altri. Finito il giro entrai come da copione da Giampaolo e preparai l’ultima flebo prevista e poi per accontentarlo mi sedetti sulla sedia accanto al suo letto. In effetti gli altri ormai dormivano e si prospettava una serata tranquilla. Decisi quindi di concedermi una chiacchera in relax prima di stendermi per riposare. Da subito Giampaolo mi iniziò a raccontare della sua vita in maniera un po' più confidenziale rispetto ai giorni scorsi. Era vedovo ormai da 8 anni ed era rimasto solo senza più frequentare nessuna altra donna. “sai antonella, a volte mi pesa questa cosa…non so più che significa essere uomo e avere una donna accanto ah ah ah”. “ma dai su giampaolo, non essere triste…nessuno ti impedisce di trovare una nuova amica con cui disegnare un pezzo di vita insieme” “eh antonella, non è cosi facile, sarei impacciatissimo…lo sai che non tocco più una donna da 8 anni?” …sebbene nella mia risposta di prima provai a sviare dall’argomento, tenendo la conversazione sull’aspetto più relazionale della sua mancanza…con questa domanda tornò dritto sull’aspetto più “piccante” del ragionamento e la cosa iniziava – per come sono fatta - a mettermi in imbarazzo. Annui impacciata ai suoi discorsi lui forse se ne accorse e tornò a parlare del più e del meno. Poi d’un tratto mi disse “lo sai che sei molto bella?” divenni rossa e sorrisi limitandomi ad un grazie timidissimo. Era tantissimo che non sentivo qualcuno che mi diceva cosi. Mi fece molto piacere. In realtà io non penso di essere molto bella. Mi vedo normale. Non sono molto alta, 155 più o meno. Sono un po' morbidina in alcuni punti. Sono magra nel busto e non ho un seno particolarmente grosso, una seconda. Sono invece più rotondetta sui fianchi e su sedere e gambe. Di taglia faccio una 44. Ho pelle chiara, i capelli sono castani chiari ma li tengo biondi con riflessi neri. Li ho mossi lunghi sul collo che toccano appena le spalle. Ho occhi azzurri.
“si si, sei molto bella..hai occhi meravigliosi”….incalzava con i complimenti e mi lusingava. Sebbene non fosse un uomo molto acculturato era bravo a creare un clima di confidenza e tranquillità e mi aveva comunque messa a mio agio. Però ero un po' imbarazzata a ricevere i complimenti da un uomo molto più grande di me ma mi piaceva sentirmi nuovamente lusingata. Tornò a raccontarmi aneddoti della sua vita- Girava molto anche perché era un camionista da diversi anni ormai e – a detta sua – ormai prossimo alla pensione – aspetto che gli metteva ansia visto che da solo a casa non sapeva che fare. “ vorrà dire che mi verrai a trovare qualche volta ha ah “ …”si si va bene ah ah “ risposi.
Avevo ormai sonno…e stavo per salutarlo….la flebo era finita….e lui ad un certo punto virò sulla mia vita e mi chiese a freddo se ero felice. Io rimasi un po' spiazzata…risposi di si e iniziai un po' a raccontarmi….gli dissi che con mio marito eravamo in un momento frenetico della nostra vita e quindi capitava che a volte ci si potesse percepire un po' lontani. Non mi resi conto che stavo cadendo in una rete pericolosa. Mentre parlavo lui mi ascoltava e ad un tratto mi chiese di appoggiare e stendere le gambe sul letto per stare più comoda. Annui e lo feci senza dare peso alla cosa anche perchè – in effetti – iniziavo ad essere stanca e stesa sarei stata più comoda. Da li a poco con estrema naturalezza mise la sua mano sui miei piedi che erano davanti al suo petto essendo lui sdraiato su un fianco. Rimasi un po' interdetta…mi sorprese…mi raggelai….ero imbarazzata ma lui continuava a parlare e io rimasi bloccata e non riuscì a tirare indietro la gamba. Mi accarezzava da sopra le calze. Avevo sia i gambaletti di nylon che i fantasmini. “che piedi piccolini che hai, che numero porti?” “ ho un 37”. “brava, chissà come saranno stanchi” …ero sempre più imbarazzata…ero rossa in volto. “eh si” dissi nervosamente e timidamente….non rendendomi conto che mi stavo incasinando. Continuava a parlare ma la sua mano stava togliendo i fantasmini e accarezzava la pianta e il dorso. Anche se rimaneva il nylon sentivo la sua mano…ero imbarazzatissima, confusa. Stava invadendo la mia intimità ed ero come bloccata. Questa ansia che saliva mi stava rendendo esausta. Ero confusa. Lui sembrava molto sicuro e tranquillo, continuava a parlare con voce bassa. Con una mossa veloce sfilò anche il Nylon. Ora la sua mano era completamente a contatto con la mia pelle e io sentivo la sua che accarezzava la pianta dei mie piedi, le dita, il tallone. Ero rigida come un pezzo di marmo. Ero incapace di togliere il piede. Non mi riconoscevo. “sono belle le coccole vero antonella? Ti mancano vero?” “eh bhè le coccole sono belle si però ora è ora che vada dai” “no antonella dove vai, rimani un po con me dai.” Ero cosi in imbarazzo che non riuscivo a fare uscire parole dalla mia bocca. “sai che non toccavo la pelle di una donna da tanto tempo?... come sei liscia…”. Mentre parlava le sue mani non si toglievano dai miei piedi, sentivo le sue carezze e mi stavano facendo un effetto strano…oddio, questa cosa mi iniziava a turbare…ero spaventata e lusingata allo stesso tempo. “sei bellissima principessa”. “ma tuo marito non ti da mai i bacini sui piedini? Li hai cosi belli che come si fa a resistere ah ah“ e cosi dicendo portò il mio piede sulle labbra sue e mi baciò la pianta…un bacio, poi due….poi uno sulle dita….e poi lo rimise sul letto sorridendomi. Ero completamente bloccata….turbata…sentimenti contrastanti, forse piacere…oddio ero spavetata “non hai risposto…te li da i bacini li?” …il suo sguardo fisso voleva una risposta….e timidamente mossi la testa come per dire no…non ebbi il coraggio di usare la voce. “mamma mia non sa che si perde …. Non ho mai visto piedi belli come i tuoi ah ah ….guarda che mi stai provocando ah ah”….e cosi dicendo prese il mio piedino e lo appoggiò sotto le coperte sul pacco…aveva una erezione, non credo molto grande vista l’età ma comunque sentii ancorchè con pigiama e slip che lo coprivano…il suo pene dritto contro la mia pianta. Giampaolo era un uomo fisicamente corpulento…non molto alto e con una panciotta pronunciata, era moro con pochi capelli e un barba di un paio di giorni bianca. Era peloso, lo si capiva dai peli sulle braccia e sulle gambe. Mi sentivo sudata….avevo paura, stava andando in scena una cosa che non avrei mai osato pensare, contraria al mio essere, ai miei valori ma dietro questo turbamento mi sentivo corteggiata come non avveniva da tanto e la cosa forse mi piaceva…e questo piacere mi turbava….iniziavo a combattere contro i miei sensi di colpa. “hai sentito quindi l’effetto che mi stai procurando ah ah??”….e cosi dicendo rimise il mio piede come prima, accanto al suo petto…e mi fissò….”ehm, Giampaolo …si…credo che però ora devo andare…”. Non riuscivo a parlare…mi uscivano a singhiozzo mezze parole….”sei bellissima….davvero…guarda…che mi sta succendo antonella”….e parlando riprese il piedino e lo mise sotto le coperte….lo adagiò al suo pube…abbassò prima il pigiama e poi gli slip…ora sentivo umido….dagli slip era fuoriuscito il suo pene….che, umido, sentivo che stava bagnando la mia pianta e le mie dita sfregando su e giù visto che dalla caviglia Giampaolo muoveva il mio piede sul suo pene. Era tutto cosi paradossale…faceva tutto con naturalezza…sembravamo conoscerci da sempre….le mie difese erano ormai andate….ero in silenzio ad annuire alle sue considerazioni. Non ero io….non volevo che accadesse questo…ma ero li che aspettavo le sue mosse….una parte di me sperava che smettesse mentre l’altra parte sperava che continuasse. Oddio. “antonella abbiamo bisogno di coccole entrambi…lo so…siamo entrambi bisognosi di coccole…vieni accanto a me dai…vieni sotto le coperte” “no Giampaolo no, ma che dici, non possiamo…..ti prego non va bene tutto questo”…”ma che hai pensato antonella, ti voglio solo abbracciare dai…vieni a fianco a me…dai …” “non posso Giampaolo …sto male non insistere…” “sei bellissima….voglio accarezzarti i capelli….” Mi fissava mentre parlava…ero in trans…incapace di ribellarmi, di andare via….”dai vieni cucciolotta….” E cosi dicendo mi protese il braccio….afferrai la mano e mi alzai dalla seggiola….mi tremavano le gambe….ero cosi spaventata che andai alla porta della camera e chiusi a chiave…avevo il terrore che qualcuno potesse entrare e trovarmi nel letto con lui….ero sicura che non avrei fatto nulla…ma chiaramente sarebbe stato ad ogni modo imbarazzante…una volta chiuso a chiave…in trans…mi avvicinai al letto….lui protese ancora il braccio….presi la sua mano….tremavo e mi sdraiai su un fianco davanti a lui….la sua pancia era contro la mia schiena…eravamo entrambi vestiti….lui aveva riposto il suo pene nuovamente nelle mutande…mi avvolse con la coperta e mi abbracciò…le sue braccia erano sulla mia pancia. Io ero in divisa….pantaloni bordeaux e casacca dello stesso colore….sotto avevo una maglietta della pelle bianca e reggiseno e slip normali neri. Ai piedi non avevo più le calze, me le aveva tolte prima…e i miei piedi erano a contatto con i suoi. Era una situazione surreale. Sarebbe potuto essere mio padre…ero abbracciato con un uomo molto più grande di me che mi stava corteggiando come non mi capitava da tantissimo…..e lo stava facendo in un modo che mi stava sciogliendo…rendendo le mie difese inefficaci. “come sei profumata antonella….” E mentre mi sussurrava queste parole…le sue mani stavano scivolando sotto la casacca…sotto la maglietta….e arrivarono a contatto con il mio reggiseno….stava stingendo il mio seno…”che bella che sei amorino….che taglia hai di seno cucciola?” ero in trans…sussurai “seconda”……”sono emozionato antonella….sto provando bellissime emozioni…grazie….” Chiusi gli occhi…ascoltavo i battiti dl mio cuore che erano a mille…in preda di questo uomo…mi sentivo desiderata…e questo mi provocava emozioni che non sapevo decifrare….la mano….stava superando l’ostacolo del reggiseno….e passando sotto aveva guadagnato il contatto con la pelle del mio seno…i miei capezzoli stavano rispondendo da soli….senza l’autorizzazione del mio cervello…stavano diventando eretti… Giampaolo iniziava a respirare con affanno….l’altra mano…era sotto le coperte che iniziava a cercare di abbassare i pantaloni…sentivo il pantalone scendere….sotto il sedere……ora sulle ginocchia…..la stessa mano….alzava la casacca…la mia schiena stava diventando nuda….la sua pancia…iniziava a farsi sentire sulla mia pelle…..i suoi peli a contatto con me….” Giampaolo fermati ti prego…” “antonella….amore….. sono emozionato…non riesco, scusami…” …l’abbraccio diventava sempre più forte….la sua mano ora era impegnata ad abbassare le mie mutandine…sentivo la fessura del mio sederotto…ormai libera sentivo qualcosa di umido bagnarmi la fessura….aveva anche lui calato le mutande….il suo pene…non credo molto grande ma credo largo…puntava contro le mie chiappine…lo sentivo sulla fessura….i suoi movimenti portarono la cappella a entrare tra le chiappine….era umido di presperma…e mi stava bagnando ovunque dietro….ormai la mia paura mi stava annebbiando ma sebbene la ragione mi volesse fermare l’inconscio mi stava eccitando…. Giampaolo iniziò movimenti ritmici…che portavano il suo pene a sfregare in mezzo alle chiappine e con le mani stava stringendo il seno…..chiusi gli occhi….e rimasi in preda sua….”sei bellissima….antonella….mi sto emozionando…” A queste parole mi emozionai anche io….mi girai di scatto….ormai ero andata….mi trovai il suo viso a contatto con il mio….le nostre labbra si unirono….iniziammo a baciarci….mi prese con foga….mi abbracciò e la sua lingua entrò nella mia bocca….un bacio appassionato….”amore togliti la maglia”…..e a queste parole ubbidì ormai ero fuori controllo….mi alzai seduta sul letto….tirai su tutto…scoprendo il mio seno…..”anche le mutandine amore, sei bellissima antonella…quanto sei sensuale”….e rossa in volto ubbidii anche a questa richiesta….le tolsi….e tornai sotto le coperte….lui fece lo stesso….tolse il piagiama sotto e sopra….e le mutande…anche lui torno sotto le coperte….mi abbracciò…i nostri corpi erano l’uno accanto all’altro..sentivo il suo cazzo su di me….la sua cappella a contatto con le mie labbra, con la mia vulva ormai calda….bagnata…ero eccitatissima….non ero cosi eccitata da una vita…ci volevamo entrambi….volevo quell’uomo….cosi sicuro, uomo, maturo…feci un movimento per andare sopra di lui….con la sua pancia era difficile averlo sopra….salii sopra di lui…..con la mano…presi il suo cazzo e lo puntai alla mia patatina…non ero più io….non era razionale…..agivo d’istinto….feci un movimento e lui anche…la sua cappella bagnata entrò dentro di me….il suo cazzo… inziò a scendere nella mia patatina…era tutto dentro….ero eccitatissima….anche lui….mi sdraiai su si lui…il mio seno era sulla sua pancia…lui lo afferrò con le mani…e lo portò alla bocca…succhiando…e iniziò a muoversi su e giù…..stavo facendo l’amore con un altro uomo….oddio…era successo un casino…ma ormai volevo godere sino in fondo. Inizammo a muoverci su e giù….”antonella è bellissimo….ti voglio”…..”si giampaolo…”……mi muovevo ritmicamente su e giu’…sentivo il suo cazzo bagnato che mi bagnava….mi faceva impazzire…..mi è sempre piaciuto sentirmi bagnare….e sentirmi ora bagnata di un altro uomo mi stava facendo impazzire. Il mio seno ballava su e giù mentre mi muovevo. Come dicevo non ho un seno grandissimo, ho una seconda…con capezzolini piccoli e chiari e anche l’aureola piccola e chiara …. ”si amore…anto….sto per venire”……mi muovevo su e giù…ero all’apice anche io…..”siiiiiii amoreeeeeeeeeeeeeeeee antoooooooooooooooooo vengooooooooooo”….si Giampaolo dai…anche io….” E d’un tratto mi senti piena…calda….aveva lasciato uscire il suo seme….dentro di me….perchè nella foga non avevamo neache pensato al preservativo…..caddi stremata sul suo petto….e lui mi baciò…accarezzandomi il viso….il suo pene si stava rimpicciolendo…ma era ancora dentro..sino a quando usci definitivamente…..stavo tornando in me….stavo realizzando cosa era successo….e mi prese il panico…..mi alzai….raccolsi i miei vestiti…e mi portai in bagno a ricompormi…..e poi usci dalla stanza….senza dire una parola….e piansi tutta notte.
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