La scommessa
di
Eva & Marco
genere
trio
Non sono mai stata affascinata dall’adrenalina del gioco, ho sempre preferito il certo per l’incerto, il rischio preferisco evitarlo. Chi mi conosce tramite il nostro account Twitter (oggi X) @realarrow mi immagina come una donna appariscente e disinibita ma non lo sono affatto. Chi pensa a stili di vita libertini o abitudini di abbigliamento succinto e provocante si sbaglia di grosso. Nella vita di ogni giorno sono una donna che non fa girare il maschio che incrocia il mio cammino, mi vesto in modo normale, il mio punto di forza, il seno, non è quasi mai messo in mostra da scollature maliziose. Insomma sono la classica moglie e mamma che passa inosservata. Però ognuno ha i propri segreti ed i propri “dark side of the moon”. Non si tratta di doppia personalità o di ipocrisia, semplicemente ognuno decide a chi mostrare alcune facce del proprio io. Le storie raccontate e pubblicate su eroticiracconti.it a firma Eva & Marco raccontano quelle facce del mio Ego che i nostri followers tanto bramano.
Io sono Eva e mi eccita l’idea di poter vivere il sesso con Marco, mio marito, con l’aggiunta di un altro uomo. Anzi, per essere sinceri dovrei dire che il desiderio è quello di avere un altro cazzo a mia disposizione per il mio erotico diletto. La passione per il sesso a tre è maturata negli anni e con il tempo si è evoluta nei miei desideri sessuali. Sono passata dal desiderio di essere guardata e fotografata mentre scopavo con mio marito al desiderio di essere al centro delle attenzioni dei due uomini, dal poter decidere quando e come far godere il terzo convenuto fino a renderlo partecipe del mio piacere in forme graduali di coinvolgimento. Nel corso di questo percorso evolutivo sono saltati diversi taboo e diverse regole (vedi la nostra ultima storia dal titolo: “Il nostro gioco tra regole e prospettive”). Oggi ad esempio mi eccita tantissimo poter sentire il cazzo del “terzo” strofinato tra le mie grandi labbra, poterlo sentire spingere la cappella sul mio clitoride, sentirlo desideroso di entrare e sfidarlo a restare fuori in un gioco di reciproca resistenza. Con Marco spesso durante i nostri momenti di intimità simuliamo un gioco di questo genere fingendo che il cazzo di mio marito sia quello di un altro uomo. In una coppia di lunga data come noi, l’uso sapiente della fantasia è fondamentale per tenere sempre vivo il fuoco della passione. Marco è bravissimo a simulare la presenza di un altro uomo nella nostra intimità ed ha capito come e quando farmi godere sfruttando il mio lato oscuro. Del resto farmi vivere questa fantasia mi rende molto più provocante e disinibita e lui ovviamente ne giova in termini di maggiore passione e coinvolgimento sessuale.
Tornando a questo gioco di resistenza e stimolazione che tanto mi fa eccitare, molto spesso mi è capitato di non riuscire a resistere alla tentazione di essere affondata da quel cazzo che tanto stimola la mia lussuria. Quando non riesco più a resistere, nel momento in cui il cazzo inizia il percorso discendente dal clitoride fino giù al limite estremo della mia figa, alzo il bacino così da favorire una involontaria penetrazione agevolata da labbra pulsanti e bagnatissime che richiamano dentro il cazzo. Marco è sempre stato al gioco e in questa sfida di resistenza non ci sono vinti e vincitori, chi prima, chi dopo, qualcuno cede…ma anche chi “cede” vince lo stesso… In uno dei nostri momenti di intimità, Marco decise di aggiungere al piacere della fantasia anche un elemento che potesse stimolare ancora di più l’uso del sesto senso; prese una benda di raso rosso e mi fasció la testa in modo che i miei occhi non potessero vedere nulla, lasciando così spazio alle sole immagini della mente. I preliminari, dosati con cura e usati con sapiente tempismo, hanno l’effetto di accendere il sacro fuoco del desiderio. Quando iniziò a strofinare il cazzo sulla mia fighetta porgendomi il suo dito vicino alla mia bocca, i miei desideri e le mie fantasie volarono ad una situazione che ormai conosco bene e desidero nel mio profondo. Marco si rese conto immediatamente di quanto effetto mi faceva quella situazione e continuò con maggiore convinzione quel gioco di fantasia perversa che tanto mi eccitava fin quando mi chiese se, essendo bendata, avrei riconosciuto quale cazzo stesse nell sua bocca e quale tra le sue grandi labbra. Ero certa della risposta, il suo cazzo lo conosco perfettamente, non avrei mai potuto sbagliare. Eppure Marco mi sfidò, proponendomi una scommessa, a mettermi alla prova. In qualsiasi altra situazione non avrei accettato la scommessa ma in quel momento... accettai. Marco perse la sfida di resistenza ed affondò il suo cazzo nella mia fighetta fradicia. Il mio sorriso, o ghigno malizioso, era più esplicito di mille parole. Scopammo con ardente passione fino a godere entrambi di quella straordinaria scintilla di proibito che la scommessa aveva acceso. Il post sesso è sempre dedicato al romanticismo e alle coccole quindi l’argomento non fu toccato. Passarono i giorni e nessuno menzionò la “scommessa” ma l’idea cresceva dentro le nostre fantasie fin quando Marco dovette partire per lavoro. Il suo ultimo messaggio prima di spegnere il cellulare in vista della partenza del volo fu criptico ma nello stesso tempo chiaro: “In questi giorni mi dedicherò anche a Noi”.
Uno dei nostri follower su Twitter gioca spesso con noi mandandoci videoracconti in cui, mentre si sega, ci racconta delle situazioni in cui si immagina di essere con noi e di e venire coinvolto nei nostri giochi erotici. Si è creata una certa confidenza e spesso anche noi lo “ricompensiamo” con dei video dedicati. Questa tipologia di gioco mi eccita molto anche perché le fantasie altrui, se sono ideate nel pieno rispetto della coppia, sono sempre stimolanti, soprattutto quando sono ben raccontate e coinvolgono un cazzo bello grosso come quello nostro follower. Devo dire che ricevo tante foto di cazzi sul nostro account ma il suo, bhè… mi fa sempre un effetto molto ma molto intenso.
Al rientro dal viaggio Marco non mi disse nulla e sinceramente anche io non approfondii il significato del suo messaggio immersa come ero nelle incombenze della routine. Per il mio compleanno però Marco organizzò una giornata solo per noi due in una struttura dove eravamo già stati in una delle nostre esperienze erotiche precedenti. Arrivati in struttura avemmo il tempo solo di cambiarci e prepararci per la cena.
L’outfit scelto era da urlo, gonna nera con spacco, camicetta nera trasparente molto poco abbottonata e reggiseno di pizzo in vista. Un bomba per gli occhi di chi avrei incrociato, anche del cameriere che avesse avuto in cura il nostro tavolo.
Ed infatti le attenzioni ricevute dal cameriere furono esattamente quelle che ci aspettvamo, sempre presente, non smetteva di riempire il bicchiere di vino e di offrire il suo consiglio su ogni pietanza (così da poter avere tutto il tempo per restarmi vicino e guardare la mia scollatura). La cena fu ottima e il vino forse anche meglio, bere una bottiglia in due significava per me essere un po’ più che brilla… le attenzioni del cameriere, gli sguardi di Marco e le allusioni durante il pasto mi avevano resa molto eccitata tanto da rendere le mia mutandine molto bagnate dei miei umori. Prima di tornare in camera mi recai in bagno, me le tolsi e tornai al tavolo. Marco parlava con il cameriere e con un altro uomo seduto al tavolo vicino di quale whisky sarebbe stato più adatto per terminare la serata. Il cameriere si allontanò per prendere il whisky scelto dai due uomini ed io feci vedere a Marco le mutandine appoggiandole sul tavolo e poi nascondendole sotto un tovagliolo temendo di esser vista dall’uomo al tavolo difronte. Marco e questo sconosciuto bevvero alla salute mia, poi ci congedammo desiderosi di ritrovare l’intimità della nostra stanza. Come sempre faccio in questi casi mi chiusi in bagno per rassettarmi, aggiustare il trucco e indossare dell’intimo sexy. L’intimo! Ho dimenticato le mutandine sotto il tovagliolo… vabbè, il cameriere avrà gradito il regalo condito dai miei umori. Marco mi attendeva sul letto con il solo accappatoio addosso, nel vedermi il suo cazzo spuntò fuori ritto sull’attenti. Mi fece adagiare sul letto e poi dalla tasca estrasse la benda di raso rosso. Un fremito attreversò il mio corpo… dopo avermi bendata iniziò a baciarmi molto dolcemente, mi rilassai e mi lasciai andare al tocco delle sue labbra voluttuose sul mio corpo ancora ricoperto dal baby doll. Quando si alzó mi sussurrò all’orecchio che avrebbe preso un cosa per me… pensai ad un dildo, mi rilassai in attesa di sentirlo sfiorare le mie intimità ma dopo poco, invece di sentire il tocco di un oggetto di freddo silicone sentii una presenza tra le gambe…ed una lingua insinuarsi tra le labbra della mia figa. Il bacio appassionato della figa penso sia una delle cose che più di tutte mi fa godere quindi, tra i fumi dell’alcool e l’eccitazione del momento, mi lasciai baciare senza pensare a cosa stesse succedendo. Mentre venivo, in preda agli spasmi di piacere, sentii un inconfondibile tocco di lingua sul seno, poi un bacio appassionato, ero quindi certa, due persone mi stavano baciando in punti diversi del mio corpo. La scommessa era partita e a me ora non restava che giocare. Vinsi l’imbarazzo iniziale e mi lasciai trasportare da quella inebriante sensazione di piacere fin quando la mia bocca accolse un cazzo e tra le gambe sentii il tocco inconfondibile di una cappella pulsante. Sentivo sulle mie grandi labbra questo cazzo davvero grosso e caldo che mi sfiorava delicatamente e stimolava il mio desiderio. Potevo quasi sentire le sue vene gonfie che pulsavano vigore e desiderio. Sentirlo strofinare sul mio clitoride mi resa incandescente. Le grandi labbra faticavano ad adattarsi alla sua forma, ero certa che quel cazzone non fosse quello di Marco. Non potevo resistere, inarcai il bacino e lo accolsi dentro me. Feci quasi fatica ad adattarmi alla sua grandezza e lunghezza, pian piano lui entrava dentro me e la mia fica si allargava come mai aveva fatto prima, provai un piacere mai provato nel sentirlo tutto dentro, soprattutto mentre il ritmo della penetrazione incalzava progressivamente. Allora sentii l’altro uomo, evidentemente mio marito, che con il cazzo nella mia bocca quasi impazziva di piacere. Dovevo ricompensare tanta generosità del suo regalo. Gli feci un pompino carico di desiderio mentre immaginavo salire la sua gelosia e la sua eccitazione nel vedermi scopata da quel cazzo così grande e dal piacere che questo mi procurava. Mi presero entrambi e mi cambiarono di posizione, venni messa sopra a cavalcare quel cazzone enorme mentre apparentemente non sentivo più il cazzo di mio marito nelle mie prossimità. Ma d’un tratto riconobbi il sapore della sua lingua che si insinuava nella mia bocca, Marco mi stava baciando mentre venivo scopata. Poi di nuovo non lo sentii più, sentivo però un ritmo incessante stimolare la mia figa mai così aperta e mai così vogliosa. Mi adagiai in avanti per favorirne un’entrata ancora maggiore sentendomi avvinghiata da braccia possenti. Sentivo forte le sue spinte, non potevo più resistere, quel cazzone enorme mi fece venire senza che potessi (o volessi) porvi resistenza. Mi lasciai andare per la prima volta ad un lungo orgasmo, profondo e liberatorio, sul cazzo di un altro uomo… Lui lo capì, uscì dalla mia figa e me lo porse in bocca, voleva che assaporassi i miei umori, non potevo non accontentarlo. Subito dopo mi girò, mi mis a pecora e mi prese da dietro, sotto di me tornai a sentire di nuovo Marco, ne fui felice, avvolsi il suo cazzo tra le mie tettone e gli feci una spagnola seguendo i colpi che da dietro mi assestava quel cazzone desideroso ora solo di venire. Sentivo che accelerava e affondava sempre con maggiore forza dentro me, poi uscì e di colpo e mi riempì la schiena di calda sborra a testimonianza di tutto il piacere provato. Mi spostai in avanti salendo sul cazzo di Marco, mi feci quindi penetrate da lui, ora toccava a mio marito avermi. Lo volevo far venire con la fica ancora aperta e vogliosa, lo cavalcai furiosamente, mi sentivo più disinibita e più vogliosa di quanto posso essere mai stata, venni di nuovo sul cazzo di Marco, stavolta provai un orgasmo diverso, appassionato, estasiato. A quel punto sentivo che anche lui stava per venire, lo cavalcai quindi più forte incitandolo a sborrarmi dentro. Mi inondó la figa di sborra. Ero sfinita… crollai sul letto, abbracciai Marco e lo ringraziai con un bacio innamorato. Sentivo il battito del suo cuore ancora accelerato, mi tolse la benda, vidi per la prima volto quello che poi venni a sapere essere il nostro follower con cui giochiamo spesso, era l’uomo al tavolo vicino a noi. Lui mi ringraziò, ringraziò Marco e si rivestì per lasciarci alla nostra intimità. Avevo visto ed immaginato quel cazzone tante volte… questa volta l’ho assaporato e me lo sono goduto tutto. È stato incredibile… Marco ad un certo punto mi mostró il telefono, quando non lo sentivo più era lì vicino a me e mi stava facendo un video. Aveva filmato anche il momento in cui venivo sul cazzone del nostro follower… “Questo video ce lo conserviamo per una prossima volta…. Sei una porcellona, sei venuta sul suo cazzone”. Gli risposi: “Era impossibile resistere… così come era impossibile non riconoscerlo, la scommessa l’ho vinta io!”
Io sono Eva e mi eccita l’idea di poter vivere il sesso con Marco, mio marito, con l’aggiunta di un altro uomo. Anzi, per essere sinceri dovrei dire che il desiderio è quello di avere un altro cazzo a mia disposizione per il mio erotico diletto. La passione per il sesso a tre è maturata negli anni e con il tempo si è evoluta nei miei desideri sessuali. Sono passata dal desiderio di essere guardata e fotografata mentre scopavo con mio marito al desiderio di essere al centro delle attenzioni dei due uomini, dal poter decidere quando e come far godere il terzo convenuto fino a renderlo partecipe del mio piacere in forme graduali di coinvolgimento. Nel corso di questo percorso evolutivo sono saltati diversi taboo e diverse regole (vedi la nostra ultima storia dal titolo: “Il nostro gioco tra regole e prospettive”). Oggi ad esempio mi eccita tantissimo poter sentire il cazzo del “terzo” strofinato tra le mie grandi labbra, poterlo sentire spingere la cappella sul mio clitoride, sentirlo desideroso di entrare e sfidarlo a restare fuori in un gioco di reciproca resistenza. Con Marco spesso durante i nostri momenti di intimità simuliamo un gioco di questo genere fingendo che il cazzo di mio marito sia quello di un altro uomo. In una coppia di lunga data come noi, l’uso sapiente della fantasia è fondamentale per tenere sempre vivo il fuoco della passione. Marco è bravissimo a simulare la presenza di un altro uomo nella nostra intimità ed ha capito come e quando farmi godere sfruttando il mio lato oscuro. Del resto farmi vivere questa fantasia mi rende molto più provocante e disinibita e lui ovviamente ne giova in termini di maggiore passione e coinvolgimento sessuale.
Tornando a questo gioco di resistenza e stimolazione che tanto mi fa eccitare, molto spesso mi è capitato di non riuscire a resistere alla tentazione di essere affondata da quel cazzo che tanto stimola la mia lussuria. Quando non riesco più a resistere, nel momento in cui il cazzo inizia il percorso discendente dal clitoride fino giù al limite estremo della mia figa, alzo il bacino così da favorire una involontaria penetrazione agevolata da labbra pulsanti e bagnatissime che richiamano dentro il cazzo. Marco è sempre stato al gioco e in questa sfida di resistenza non ci sono vinti e vincitori, chi prima, chi dopo, qualcuno cede…ma anche chi “cede” vince lo stesso… In uno dei nostri momenti di intimità, Marco decise di aggiungere al piacere della fantasia anche un elemento che potesse stimolare ancora di più l’uso del sesto senso; prese una benda di raso rosso e mi fasció la testa in modo che i miei occhi non potessero vedere nulla, lasciando così spazio alle sole immagini della mente. I preliminari, dosati con cura e usati con sapiente tempismo, hanno l’effetto di accendere il sacro fuoco del desiderio. Quando iniziò a strofinare il cazzo sulla mia fighetta porgendomi il suo dito vicino alla mia bocca, i miei desideri e le mie fantasie volarono ad una situazione che ormai conosco bene e desidero nel mio profondo. Marco si rese conto immediatamente di quanto effetto mi faceva quella situazione e continuò con maggiore convinzione quel gioco di fantasia perversa che tanto mi eccitava fin quando mi chiese se, essendo bendata, avrei riconosciuto quale cazzo stesse nell sua bocca e quale tra le sue grandi labbra. Ero certa della risposta, il suo cazzo lo conosco perfettamente, non avrei mai potuto sbagliare. Eppure Marco mi sfidò, proponendomi una scommessa, a mettermi alla prova. In qualsiasi altra situazione non avrei accettato la scommessa ma in quel momento... accettai. Marco perse la sfida di resistenza ed affondò il suo cazzo nella mia fighetta fradicia. Il mio sorriso, o ghigno malizioso, era più esplicito di mille parole. Scopammo con ardente passione fino a godere entrambi di quella straordinaria scintilla di proibito che la scommessa aveva acceso. Il post sesso è sempre dedicato al romanticismo e alle coccole quindi l’argomento non fu toccato. Passarono i giorni e nessuno menzionò la “scommessa” ma l’idea cresceva dentro le nostre fantasie fin quando Marco dovette partire per lavoro. Il suo ultimo messaggio prima di spegnere il cellulare in vista della partenza del volo fu criptico ma nello stesso tempo chiaro: “In questi giorni mi dedicherò anche a Noi”.
Uno dei nostri follower su Twitter gioca spesso con noi mandandoci videoracconti in cui, mentre si sega, ci racconta delle situazioni in cui si immagina di essere con noi e di e venire coinvolto nei nostri giochi erotici. Si è creata una certa confidenza e spesso anche noi lo “ricompensiamo” con dei video dedicati. Questa tipologia di gioco mi eccita molto anche perché le fantasie altrui, se sono ideate nel pieno rispetto della coppia, sono sempre stimolanti, soprattutto quando sono ben raccontate e coinvolgono un cazzo bello grosso come quello nostro follower. Devo dire che ricevo tante foto di cazzi sul nostro account ma il suo, bhè… mi fa sempre un effetto molto ma molto intenso.
Al rientro dal viaggio Marco non mi disse nulla e sinceramente anche io non approfondii il significato del suo messaggio immersa come ero nelle incombenze della routine. Per il mio compleanno però Marco organizzò una giornata solo per noi due in una struttura dove eravamo già stati in una delle nostre esperienze erotiche precedenti. Arrivati in struttura avemmo il tempo solo di cambiarci e prepararci per la cena.
L’outfit scelto era da urlo, gonna nera con spacco, camicetta nera trasparente molto poco abbottonata e reggiseno di pizzo in vista. Un bomba per gli occhi di chi avrei incrociato, anche del cameriere che avesse avuto in cura il nostro tavolo.
Ed infatti le attenzioni ricevute dal cameriere furono esattamente quelle che ci aspettvamo, sempre presente, non smetteva di riempire il bicchiere di vino e di offrire il suo consiglio su ogni pietanza (così da poter avere tutto il tempo per restarmi vicino e guardare la mia scollatura). La cena fu ottima e il vino forse anche meglio, bere una bottiglia in due significava per me essere un po’ più che brilla… le attenzioni del cameriere, gli sguardi di Marco e le allusioni durante il pasto mi avevano resa molto eccitata tanto da rendere le mia mutandine molto bagnate dei miei umori. Prima di tornare in camera mi recai in bagno, me le tolsi e tornai al tavolo. Marco parlava con il cameriere e con un altro uomo seduto al tavolo vicino di quale whisky sarebbe stato più adatto per terminare la serata. Il cameriere si allontanò per prendere il whisky scelto dai due uomini ed io feci vedere a Marco le mutandine appoggiandole sul tavolo e poi nascondendole sotto un tovagliolo temendo di esser vista dall’uomo al tavolo difronte. Marco e questo sconosciuto bevvero alla salute mia, poi ci congedammo desiderosi di ritrovare l’intimità della nostra stanza. Come sempre faccio in questi casi mi chiusi in bagno per rassettarmi, aggiustare il trucco e indossare dell’intimo sexy. L’intimo! Ho dimenticato le mutandine sotto il tovagliolo… vabbè, il cameriere avrà gradito il regalo condito dai miei umori. Marco mi attendeva sul letto con il solo accappatoio addosso, nel vedermi il suo cazzo spuntò fuori ritto sull’attenti. Mi fece adagiare sul letto e poi dalla tasca estrasse la benda di raso rosso. Un fremito attreversò il mio corpo… dopo avermi bendata iniziò a baciarmi molto dolcemente, mi rilassai e mi lasciai andare al tocco delle sue labbra voluttuose sul mio corpo ancora ricoperto dal baby doll. Quando si alzó mi sussurrò all’orecchio che avrebbe preso un cosa per me… pensai ad un dildo, mi rilassai in attesa di sentirlo sfiorare le mie intimità ma dopo poco, invece di sentire il tocco di un oggetto di freddo silicone sentii una presenza tra le gambe…ed una lingua insinuarsi tra le labbra della mia figa. Il bacio appassionato della figa penso sia una delle cose che più di tutte mi fa godere quindi, tra i fumi dell’alcool e l’eccitazione del momento, mi lasciai baciare senza pensare a cosa stesse succedendo. Mentre venivo, in preda agli spasmi di piacere, sentii un inconfondibile tocco di lingua sul seno, poi un bacio appassionato, ero quindi certa, due persone mi stavano baciando in punti diversi del mio corpo. La scommessa era partita e a me ora non restava che giocare. Vinsi l’imbarazzo iniziale e mi lasciai trasportare da quella inebriante sensazione di piacere fin quando la mia bocca accolse un cazzo e tra le gambe sentii il tocco inconfondibile di una cappella pulsante. Sentivo sulle mie grandi labbra questo cazzo davvero grosso e caldo che mi sfiorava delicatamente e stimolava il mio desiderio. Potevo quasi sentire le sue vene gonfie che pulsavano vigore e desiderio. Sentirlo strofinare sul mio clitoride mi resa incandescente. Le grandi labbra faticavano ad adattarsi alla sua forma, ero certa che quel cazzone non fosse quello di Marco. Non potevo resistere, inarcai il bacino e lo accolsi dentro me. Feci quasi fatica ad adattarmi alla sua grandezza e lunghezza, pian piano lui entrava dentro me e la mia fica si allargava come mai aveva fatto prima, provai un piacere mai provato nel sentirlo tutto dentro, soprattutto mentre il ritmo della penetrazione incalzava progressivamente. Allora sentii l’altro uomo, evidentemente mio marito, che con il cazzo nella mia bocca quasi impazziva di piacere. Dovevo ricompensare tanta generosità del suo regalo. Gli feci un pompino carico di desiderio mentre immaginavo salire la sua gelosia e la sua eccitazione nel vedermi scopata da quel cazzo così grande e dal piacere che questo mi procurava. Mi presero entrambi e mi cambiarono di posizione, venni messa sopra a cavalcare quel cazzone enorme mentre apparentemente non sentivo più il cazzo di mio marito nelle mie prossimità. Ma d’un tratto riconobbi il sapore della sua lingua che si insinuava nella mia bocca, Marco mi stava baciando mentre venivo scopata. Poi di nuovo non lo sentii più, sentivo però un ritmo incessante stimolare la mia figa mai così aperta e mai così vogliosa. Mi adagiai in avanti per favorirne un’entrata ancora maggiore sentendomi avvinghiata da braccia possenti. Sentivo forte le sue spinte, non potevo più resistere, quel cazzone enorme mi fece venire senza che potessi (o volessi) porvi resistenza. Mi lasciai andare per la prima volta ad un lungo orgasmo, profondo e liberatorio, sul cazzo di un altro uomo… Lui lo capì, uscì dalla mia figa e me lo porse in bocca, voleva che assaporassi i miei umori, non potevo non accontentarlo. Subito dopo mi girò, mi mis a pecora e mi prese da dietro, sotto di me tornai a sentire di nuovo Marco, ne fui felice, avvolsi il suo cazzo tra le mie tettone e gli feci una spagnola seguendo i colpi che da dietro mi assestava quel cazzone desideroso ora solo di venire. Sentivo che accelerava e affondava sempre con maggiore forza dentro me, poi uscì e di colpo e mi riempì la schiena di calda sborra a testimonianza di tutto il piacere provato. Mi spostai in avanti salendo sul cazzo di Marco, mi feci quindi penetrate da lui, ora toccava a mio marito avermi. Lo volevo far venire con la fica ancora aperta e vogliosa, lo cavalcai furiosamente, mi sentivo più disinibita e più vogliosa di quanto posso essere mai stata, venni di nuovo sul cazzo di Marco, stavolta provai un orgasmo diverso, appassionato, estasiato. A quel punto sentivo che anche lui stava per venire, lo cavalcai quindi più forte incitandolo a sborrarmi dentro. Mi inondó la figa di sborra. Ero sfinita… crollai sul letto, abbracciai Marco e lo ringraziai con un bacio innamorato. Sentivo il battito del suo cuore ancora accelerato, mi tolse la benda, vidi per la prima volto quello che poi venni a sapere essere il nostro follower con cui giochiamo spesso, era l’uomo al tavolo vicino a noi. Lui mi ringraziò, ringraziò Marco e si rivestì per lasciarci alla nostra intimità. Avevo visto ed immaginato quel cazzone tante volte… questa volta l’ho assaporato e me lo sono goduto tutto. È stato incredibile… Marco ad un certo punto mi mostró il telefono, quando non lo sentivo più era lì vicino a me e mi stava facendo un video. Aveva filmato anche il momento in cui venivo sul cazzone del nostro follower… “Questo video ce lo conserviamo per una prossima volta…. Sei una porcellona, sei venuta sul suo cazzone”. Gli risposi: “Era impossibile resistere… così come era impossibile non riconoscerlo, la scommessa l’ho vinta io!”
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