Un gioco ad “effetto”
di
Eva & Marco
genere
trio
Siamo Eva e Marco, una coppia che sta insieme da diversi anni e che da un po’ di tempo sta sperimentando nuove esperienze per tenere sempre vivo il fuoco della passione. Da anni ormai ho maturato il desiderio sessuale di vivere esperienze di sesso a tre con mio marito ed un altro fortunato. Scriviamo su eroticiracconti.it firmandoci “Eva & Marco” e giochiamo su X (ex Twitter) tramite il nostro profilo @realarrow16.
Ho fatto questa premessa perché leggere le storie pubblicate in passato, dalla prima all’ultima, vi aiuterà a conoscerci meglio e valutare l’evoluzione di questa mia fantasia, il ruolo di Marco, e quel che più ci eccita.
Ora voglio raccontarvi di cosa successe una sera di non tanto tempo fa. Eravamo a cena in una della rare serate che mi regalo con Marco, quando al tavolo accanto a noi si siede una coppia della nostra età. Marco si alza subito e saluta affettuosamente la donna che scoprirò essere una sua amica di lunga data, trasferitasi in un altra città dai tempi dell’università. Mi presenta, e lei ci presenta il marito. Una bella coppia, entrambi di bella presenza, ma se lei risultava immediatamente simpatica, lui sembrava invece più rude e meno incline all’empatia. Dopo quattro chiacchiere decidemmo di unire i tavoli e cenare assieme. Marco e Giulia parlavano del passato ed io e Giuseppe ascoltavamo incuriositi da quella conoscenza. Bevemmo un po’ più del normale, Giulia era quella che reggeva meno l’alcool infatti era abbastanza brilla e Giuseppe di tanto in tanto scendeva con la mano sotto il tavolo, probabilmente accarezzando le gambe della sua donna. Ad un tratto lei quasi sobbalzò dalla sedia, io e Marco non ci scandalizzammo, certi giochi li facevamo pure noi, lei invece era tutta imbarazzata e da lì in avanti a Giuseppe non furono più permesse le “carezze” sotto il tavolo. Evidentemente deluso, Giuseppe inizió a guardare con una certa insistenza il mio décolleté e la cosa mi mise in una certa soggezione, non per il fatto di essere guardata, ma perché sua moglie era lì che cenava con noi. Finita la cena ci salutammo e rientrammo a casa. Raccontai l’accaduto a Marco il quale non ne fu sorpreso, conosceva Giuseppe dai racconti di Giulia e sapeva che era uno di quelli a cui piaceva la stimolazione sessuale e spesso proponeva alla moglie nuovi giochi erotici spingendola a provare nuove esperienze. Del resto chi poteva biasimarlo, non era tanto diverso da quello che facevamo io e Marco e poi la mia scollatura era uno spettacolo per gli occhi. Il giorno successivo mentre ero a lavoro mi arriva un messaggio da un numero che non conoscevo…
“Ciao Eva”
Attendo che mi arrivi un secondo messaggio per capirne di più ma non vi fu alcun seguito. Ero indecisa se rispondere o eliminare la conversazione ma poi, presa dagli impegni lavorativi, mi dimenticai di quel messaggio. Passarono ore fin quando quel numero sconosciuto mi scrisse di nuovo.
“Nemmeno un minimo di curiosità?”“La curiosità va stimolata, chi sei?”
“Il tuo décolleté era da capogiro, non potevo non guardarlo. Ti chiedo scusa se sono stato un po’ invadente”
“Giuseppe… potevi dirlo che eri tu”
“Bhè questo messaggio poteva risultare fuori luogo, non sapevo come avresti potuto reagire”
“Reagire a cosa? A te che mi guardi il seno davanti a mio marito e tua moglie? O al messaggio in cui ti scusi”.
“Bhè in effetti… hai ragione”
“Comunque complimenti, il décolleté ieri ha fatto davvero effetto. Rientrato a casa ero davvero eccitato”.
“Non mi sembra carino che mi parli di queste cose… non so cosa ti passi per la testa, ti ecciti guardando la mia scollatura per poi fare sesso con tua moglie?”
“Non ho detto di aver fatto sesso con Giulia”
“Ok, meglio non approfondire”
“Se volessi approfondire dovresti farmi ricordare quella bella scollatura…”
“Non fare lo stupido… e non esagerare”
“Non mi faresti vedere nulla che non hai già messo in mostra”
“Ma c’era Marco con me”
“Puoi sempre fargli vedere questa chat, so che spesso giocate”.
“E chi ti ha detto che giochiamo?”
“Giulia”.
“Non sapevo che Marco ne parlasse con tua moglie”
“Lui parla con lei, tu puoi parlare con me”
“Si ma tu non vuoi solo parlare”
“E cosa altro vorrei?”
“Vuoi una mia foto sexy”
“Se vuoi mandarmela ne sarei felice, sai…farebbe subito effetto!”
“Ancora?”
“Posso andare avanti per ore quando ne vale la pena”.
“Ne devo parlare con Marco…”
“Allora ci vuoi pensare?”
“Mamma mia quanto sei insistente”
“Ne vale la pena”
“Prometti che mi lasci in pace?”
“Se mi mandi una foto della tua scollatura, certo. Per oggi non ti disturbo più”
Per togliermelo di torno gli mandai una foto di una scollatura, a dire il vero non troppo appariscente.
“Wow, Eva sei davvero stupenda, sembra che tu riesca a sprigionare erotismo puro con semplici gesti. Grazie! Questa foto ha già fatto effetto”
Non risposi più, ricevere quei complimenti inaspettati mi era piaciuto ma dovevo prima parlare con mio marito. Gli scrissi subito.
“Ma tu hai dato il mio numero a Giuseppe?
“No, perché me lo chiedi?”
Mi ha scritto per scusarsi del fatto che ieri mi guardava costantemente le tette”.
“Non credo volesse solo scusarsi…”.
“Ah, e lo sai che mi ha chiesto una foto della mia scollatura?”
“Eccolo qui, sapevo che aveva un piano diverso”.
“Tra l’altro sa dei nostri giochini… Tu ne hai parlato con Giulia ed evidentemente lei lo ha detto al marito”.
“Immaginavo… anche loro volevano sperimentare qualcosa di nuovo. Ho dato dei suggerimenti alla mia amica. Evidentemente funzionano”.
“Si ma lui vuole sperimentare qualcosa di nuovo chiedendo foto sexy a me…”
“Eva ci stai girando intorno… mi vuoi chiedere il permesso di mandargliele o vuoi che intervenga io per chiudere la cosa?”
“A te darebbe fastidio?”
“Se me lo chiedi è perché vuoi mandargliele”
“Quei complimenti inaspettati mi hanno fatto piacere…”
“E allora rispetta le solite regole che usiamo su X, niente viso o dettagli che possano ricondurre a noi”
“Ok… poi ti faccio vedere la conversazione”
Il giorno dopo…
“Buongiorno Eva!”
“Buongiorno Giuseppe”
“Cosa hai preparato per me?”
“Cosa intendi?”
“Lo sai… una bella foto per fare effetto”
“Perché dovrei mandarti una foto al giorno”
“Per farmi eccitare pensando a te”
“Giulia non ti basta?”
“Stiamo sperimentando qualcosa di nuovo…lei sa di questa chat e le sta bene ed immagino che Marco lo sappia quindi…cosa hai preparato per me oggi?”
Gli mandai una foto con una scollatura un po’ più profonda di quella mandata il giorno prima.
“Eva, sei divina…non vedo l’ora di poter vedere quel seno stupendo”
“Chi ti dice che te lo farò vedere?”
“Intuito…”
“Bene, ha fatto effetto?”
“Oh si! Vuoi vedere?”
“Ciao Giuseppe”
“Ciao Eva, a domani”
“Vedremo”
In serata, una volta messi a letto i bambini, feci vedere a Marco la chat con Giuseppe. Marco sembrava colpito dalla strategia di Giuseppe e quindi, seppur fosse geloso, accettò di proseguire quello strano gioco iniziato non su nostra intenzione. Marco nel frattempo scese sotto le coperte, mi sfilò le mutandine e iniziò a baciarmi tra le gambe con incredibile maestria. Mi fa impazzire essere stimolata sul clitoride con la lingua. In quel momento presi il telefono e gli feci una foto avendo cura di ritrarre una porzione delle tettone ed una piccola frazione del monte di venere. Marco se ne accorse e mi chiese se quella foto era per Giuseppe… Risposi che se la sarebbe dovuta guadagnare. Scopammo intensamente e da quel momento, nella mia fantasia di sesso a tre entró Giuseppe.
Il giorno dopo…
“Buongiorno Eva! Mi hai pensato ieri?”
“Buongiorno Giuseppe, a dire il vero si…”
“Brava… anche io ti ho pensato tanto, quelle scollature hanno fatto effetto”
“Un paio di scollature fanno così effetto?
“Se vuoi puoi fare ancora più effetto”
“Te lo devi meritare”
“Ok, vedrai quanto sono bravo, ti mando un regalino a casa, se ti piace mi mandi una foto”
“Non esagerare…”
Dopo qualche ora sentii il citofono suonare, era un corriere che mi portava un pacco. Il regalo di Giuseppe… era stato veloce! Aprii il pacco con una certa curiosità, ne venne fuori un reggiseno davvero molto bello. Modello a balconcino di pizzo nero. Il messaggio era chiaro, voleva una foto con quello indosso. Non potevo certo deluderlo… mi scattai una foto con quel bel reggiseno e gliela mandai. La scollatura del balconcino era molto generosa… stavolta avrebbe avuto sicuramente effetto. La risposta infatti non tardó ad arrivare ma stavolta di rimando ebbi una sua foto. Era Giuseppe con le sole mutande indosso ed un rigonfiamento enorme.
“Ah però! Vedo che la foto con il tuo regalo ha fatto effetto…”
“E che effetto!”
“Ma Giulia lo sa che mi regali reggiseni e mi mandi foto come questa?”
“Ancora no ma stasera lo saprà. Del resto immagino tu faccia lo stesso con Marco, giusto?”
“Può darsi…Devo andare ora, ciao Giuseppe e grazie per il regalo”.
Quella foto mi aveva fatto davvero effetto, devo dire che Giuseppe era proprio ben equipaggiato. Penso di non aver mai visto un cazzo così grande. Chiamai Marco, volevo vederlo quanto prima per soddisfare il desiderio di sesso che quella foto aveva innescato. Marco non se lo fece ripetere due volte, infatti quella sera si dedico completamente a soddisfare le mie voglie… mentre mi mangiava la fica gli raccontai della chat con Giuseppe, della foto con quel reggiseno, della foto con il suo cazzo in evidente erezione seppur coperto dagli slip. Ero bagnata come non mai e la mia figa pulsava di desiderio. Marco se ne accorse e approfittò per scoparmi con tanta veemenza e ancora maggiore desiderio. Questo gioco con Giuseppe mi rendeva davvero eccitata, Giuseppe ottenva gli “effetti” che tanto agoniava e Marco si godeva gli effetti del mio maggior desiderio. Insomma, una situazione in cui vincono tutti…forse anche Giulia, ma di lei sinceramente mi interessava molto meno.
Il giorno dopo…
“Buongiorno Eva! Stanotte ho sognato il tuo seno…”
“In effetti nell’ultima foto era piuttosto visibile”
“Puoi fare di meglio, ne sono certo”
“Sicuramente… ma devi guadagnartelo”
“Un altro regalo?”
“Basta regali, non mi va che spendi soldi”
“Un idea ce l’avrei…”
Pochi minuti dopo mi arriva da Giuseppe una foto di lui con il cazzo in erezione. Un cazzo enorme, sia per lunghezza che per spessore. Un cazzo come quello degli attori maggiormente dotati di film porno. Un brivido percosse la mia schiena... lo immaginai dentro la mia figa e subito avvampai. Era enorme, le mie grandi labbra sarebbero state in grado di dilatarsi al tal punto? Avrei sentito quel cazzo fin nel profondo del mio intimo? Sarei venuta quasi subito solo per effetto di quelle dimensioni?
Mentre la mia testa era immersa in questi pensieri, le mie mutandine si erano bagnate all’istante così mi venne un’idea. Andai in bagno e mi feci un video mentre le sfilavo e mostravo gli effetti umidi sul tessuto della mutandina… inviai quel video consapevole che quel messaggio mi avrebbe fatto superare una linea di confine tra il gioco e qualcosa di più.
La risposta non tardó ad arrivare.
“Sogno di poter gustare quegli umori”
Non risposi anche se, in parte, lo desideravo anche io.
La sera stessa feci un completo resoconto a Marco e mentre raccontavo non potevo esimermi dal provare una forte eccitazione tanto da interrompere il racconto ed esigere di essere scopata da mio marito. La continuazione l’avrei raccontata mentre si gustava i miei umori dal vivo.
Marco aveva capito che il cazzone di Giuseppe aveva suscitato in me forti pulsioni sessuali ma non ne era invidioso per le dimensioni, si godeva gli effetti di quel desiderio sul mio corpo. Addirittura alcune volte per stuzzicarmi mi invitava a pensarci a anche mentre mi scopava per gustarsi gli effetti che aveva su di me.
Il giorno dopo Giuseppe mi mandò il primo messaggio della mattina
“Buongiorno mia musa, mi hai pensato?”
“Può darsi”
“Hai fatto vedere la nostra chat a Marco?”
“Ovviamente”
“Mi devo preoccupare?”
“No, stai tranquillo”
“Piuttosto Giulia?”
“Anche lei sa tutto, la cosa la eccita e ed è proprio quel che volevamo ottenere”
“Sono felice per voi”
Piuttosto, perché non aggiungiamo un po’ di brio?”
“Cosa intendi?”
“Scommettiamo sulle reazioni dei nostri partner?”
“Spiegati meglio”
“Potrei chiederti di mandarmi una foto particolare, tu chiederai a Marco il permesso, ed io devo scommettere sul suo permesso o sul suo diniego”.
“Potrebbe essere interessante ma cosa succede quando si vince e cosa quando si perde?”
“Lo stabiliamo noi due prima di iniziare questo gioco”
“Immagino tu abbia già qualche idea a riguardo…”
“Sicuro, direi che se uno di noi indovina per 10 volte le reazioni del partner ottiene una prestazione sessuale dal vivo. Ogni risposta sbagliata però andrà a ridurre il numero delle corrette. Tutto deve avvenire in estrema sincerità altrimenti non ha senso giocare. Che ne dici?”
“Dico che ne devo parlare con Marco”
“Ok, incrocio le dita”
Iniziai a messaggi armi con mio marito quasi immediatamente e lui continuò ad apprezzare l’approccio strategico di Giuseppe.
“Eva se la cosa ti eccita lascio decidere a te se accettare o meno. Giuseppe si sta dimostrando abbastanza intelligente per poter immaginare le mie possibili risposte quindi dovresti mettere in conto che lui riesca ad arrivare alle 10 risposte esatte”
“E se gli proponessi una modifica alle regole?
“A cosa stai pensando?”
“Potrei imporre che se dovesse arrivare all’obiettivo delle 10 risposte esatte, la prestazione sessuale guadagnata si dovrebbe organizzare alla tua presenza, in modo che io non sia sola con lui”
“Così tu saresti al centro delle nostre attenzioni, questa cosa non mi sorprende”
“I miei gusti sessuali ormai non sono un mistero…”
“Certo, e mi vuoi attivo o preferisci che sia lì a solo a controllare Giuseppe?”
“Magari fai entrambe le cose… sicuramente la tua presenza mi rassicurerebbe, puoi anche fare un video per nostra memoria e partecipare…”
“Vedo che la cosa ti eccita, o mi sbaglio?”
“Bhè si, a dire il vero si”
“E allora la decisione l’hai già presa, io sono con te”
Pochi minuti dopo
“Giuseppe ci sto! Se vinci otterrai la prestazione sessuale ma solo alla presenza di Marco, altrimenti non se ne fa nulla”
“Nessun problema, ci mancherebbe. Ma al contrario, tu vorresti la partecipazione di Giulia?”
“Sinceramente no…se dovessi vincere io offrirai a me e Marco un giornata di puro relax in Spa con massaggio di coppia incluso”
“Ci sto, quando iniziamo?”
“Anche subito”
“Ok, iniziano le Signore”
“Direi di iniziare con una cosa semplice, mandami una foto di quel bel cazzone in erezione”
“Ok, e secondo te Giulia me lo permette?”
“Secondo me Giulia accetta”
“Ok, ti scrivo dopo aver avuto la sua risposta”
Passarono diverse ore e da Giuseppe non ricevetti nulla, stavo andando in piscina quando il telefono vibrò. Ero nello spogliatoio, mi stavo cambiando, sfruttando il fatto di essere sola aprì il messaggio…
“Giulia ha accettato, eccoti il mio amichetto in tiro tutto per te”
La foto del suo cazzone apparve in un istante… quasi contemporaneamente un brivido caldo attraversò il mio corpo. La mia fighetta iniziò a surriscaldarsi ed inumidirsi. L’effetto era stato quasi immediato.
“Eva pensa quando potrai godertelo dal vivo”
“Impertinente…”
“Ora tocca a me, voglio un tuo video dove ti denudi del tuo intimo. E sono certo che Marco non creerà problemi”
Scrissi subito a Marco raccontando della foto ricevuta e della sua richiesta.
“Eva mi hai detto che sei nello spogliatoio, filmati mentre ti svesti per mettere il costume. E questo video mandalo anche a me”
“Ok, grazie dell’idea”
Feci il video avendo cura di non riprendere il volto e tornai a scrivere a Giuseppe.
“Siamo 1 a 1, Marco ha accettato”
“Non avevo dubbi, non vedo l’ora di vedere il tuo video”
“Eccolo… goditelo”
“Eva sei una bomba sexy! Non puoi capire l’effetto che mi fai!”
“Direi che ora posso immaginarlo…”
Interruppi le comunicazioni e andai in piscina. I pensieri che mi frullavano in testa erano quasi opprimenti….ed il gioco era appena iniziato. In serata volli essere scopata per bene da Marco che quasi lo aveva immaginato e colse la palla al balzo. Mentre mi scopava prese il telefono e mi filmó… le parole mi vennero in mente con sorprendente spontaneità.
“Giuseppe le tue foto mi hanno fatto eccitare tantissimo, mi sto facendo scopare da Marco e mentre godo nel sentirlo affondare dentro me, immagino che se ci fosse il tuo cazzone a farmi godere…”
Marco era ingelosito e anche molto eccitato, avevo già riempito il suo cazzo di umori frutto di un orgasmo vibrante e quasi incontrollato. Quindi venne anche lui copiosamente, mi riempì il seno del suo piacere e lo fotografò. Poi cadde esausto accanto a me e mi guardò intensamente negli occhi…
“Devo riconoscere che quel cazzone ti fa davvero un grande effetto”
“E tu non ne sei geloso?”
“Certo che lo sono, ma se poi questo effetto ti spinge a scopare in quel modo… direi che il gioco funziona”.
Non risposi, lo baciai e mi feci avvolgere dal suo abbraccio. Le coccole dopo il sesso sono sempre molto romantiche. Ci addormentammo di lì a poco. La mattina dopo ero ancora bagnata, non so se durante la notte avessi fatto sogni erotici o se la scopata con Marco ed il video registrato avessero generato questo stato di eccitazione prolungata. Presi il cellulare e trovai il messaggio di Giuseppe
“Tocca a te…”
“Fatti un video mentre ti seghi e parlami di cosa ti eccita di me. Temo per ora che Giulia non accetterà”
“Ci sentiamo dopo”
Qualche ora dopo Giuseppe mi scrisse
“Avevo già in mente cosa dire e come farti il video…purtroppo però Giulia non ha accettato. 2 a 1 per te”
“Lo immaginavo, tocca a te”
“Mandami un video dove ti masturbi il clitoride e ti rivolgi direttamente a me, Marco non accetterà ma almeno ci provo…”
Feci un screenshot della conversazione con Giuseppe e la mandai a Marco il quale, dopo aver visto che Giulia aveva negato la richiesta di Eva, decise di acconsentire. Del resto questo avrebbe sancito il primo sorpasso nel risultato.
“Immagino che la tua fighetta sia già bagnata all’idea… fagliela vedere quanto è vogliosa! A meno che tu non abbia qualcosa in contrario…”
“Sono molto bagnata…”
“Ne ero certo”
Tornai a scrivere a Giuseppe in serata
“Giuseppe non conosci bene Marco… lui ha accettato. Perdi un punto, 2 a zero per me! Goditi il video… è stato un vero piacere farlo”
“Oh mio Dio! Mi esplode il cazzo, Eva sei spettacolare! E che bella figa bagnata! Quanta voglia hai di sentire il mio cazzone?”
“Sono felice ti sia piaciuto, ho immaginato tanto il tuo cazzone mentre lo facevo”
“Che peccato non aver potuto farlo io quel video”
“Voi siete più indietro rispetto a me e Marco in questo tipo esperienze…Giulia probabilmente ha bisogno dei suoi tempi, non metterle fretta”
“Certo, ma che peccato…”
“Buonanotte Giuseppe”
“Buonanotte mia Dea, ho il cazzo così duro che mi fa male”
Nell’intimità del nostro letto Marco volle vedere il video fatto per Giuseppe. Mentre lo vedeva gli venne immediatamente il cazzo duro, mi portai sotto le coperte e inizia a fargli un bel pompino mentre mi guardava stimolare il clitoride parlando a Giuseppe, scossa da spasmi e gemiti di piacere.
“Ti piacerebbe sentire quel cazzone dentro di te?”
Non risposi… accelerai il ritmo del pompino. Marco avrebbe capito la risposta… Ingelosito e molto eccitato, Marco si alzó e ricambiò il “favore” orale. Mi mangiò la figa con foga e lussuria. La mia figa grondava umori ed era imbarazzante sentirla così aperta. Marco se ne accorse e seppe usare le parole più adatte a quel momento.
“È talmente aperta che così non avresti fatica a farlo entrare”
Gli venni in bocca ansimando di piacere. Iniziò quindi a anche lui a scoparmi con foga.
“Stai immaginando quel cazzone dentro te?”
“Siiii, se mi entrasse in profondità credo che se anche volessi resistere non riuscirei a non venire su quel cazzone”
“Questa è una novità…solitamente nelle tue fantasie non vieni sul cazzo di un altro uomo”
“Evidentemente quel cazzo mi fa uno strano effetto”
“E dopo che ti ha aperta per bene vuoi che ti prenda anche io?”
“Siiiii amore mio! Vorrei che mi scopassi con la figa tutta allargata e ancora grondante di umori”
In preda a fremiti di piacere incontrollabili venimmo entrambi quasi all’unisono. La sensazione di appagamento fu estremamente profonda e coinvolgente. Lo baciai intensamente e lo ringraziai per avermi fatto godere così tanto e per avermi fatto immaginare dettagli di pura vibrazione erotica.
Il gioco andò avanti nei giorni successivi e sia io che Giuseppe indovinammo le reazioni dei nostri partner. Durante la sfida gli mandai altri video e foto piccanti, anche perché l’inventiva di Giuseppe era davvero stimolante. Due dei video meglio riusciti furono quello dove inquadravo le mie tettone che sobbalzavano sui colpi di Marco che mi scopava alla pecorina ed un altro dove, mentre Marco mi scopava, simulavo di avere in bocca il suo cazzone e poi li invertivo. Mentre li facevo ero così eccitata all’idea di farglieli vedere che qualcosa dentro me mi spingeva ad essere ancor più disinibita.
Più il gioco andava avanti e più Marco si eccitava all’idea di godere delle mie prestazioni sessuali. La sua gelosia divenne una sorta di elisir di eccitazione e la mia fantasia correva sempre più in là, evolvendo in qualcosa mai provato prima, sospinta dal desiderio che quel cazzone, ormai sempre più protagonista dei miei sogni allucinati, suscitava in me.
Quell’unico errore costò caro a Giuseppe che quindi perse la sfida dovendo così rinunciare al suo desiderio più grande.
Giuseppe però mantenne la parola e mi inviò un coupon per un soggiorno ed un massaggio di coppia in una spa fuori città. Dell’organizzazione se ne occupò Marco e di lì a qualche settimana ci regalammo il nostro meritato premio.
Pur frequentando diverse spa della nostra regione non conoscevamo quella struttura. Ci accreditammo alla reception e, dopo aver preso possesso della camera, ci preparammo per il meritato relax della spa. L’alternanza del Bagno turco e della sauna rigenerarono i nostri corpi dallo stress della vita quotidiana. Eravamo dunque pronti per il massaggio, la ragazza del desk ci fece accomodare in uno spogliatoio privato, ci diede un perizoma monouso a testa, un asciugamano e delle infradito monouso, poi ci fece accomodare in una sala adiacente dove ci distendemmo su due lettini da massaggio. Pochi minuti dopo sentimmo la porta aprirsi, entrò una massaggiatrice che si presentò a Marco. “Io sono Silvia, la tua massaggiatrice, rilassati. Sarò pronta in pochi istanti”
Con la coda degli occhi la vidi spogliarsi completamente e restare nuda ed avvicinarsi al lettino di Marco. Non ebbi nemmeno il tempo di protestare che sentii sussurrare al mio orecchio “Io sono Giuseppe, e sarò il tuo massaggiatore”
Quasi sussultai… la sua voce. Era lui!
“Tranquilla Eva, sono un bravo massaggiatore, Marco non te l’aveva detto?”
“Vedremo quanto sei bravo”
“È una sfida?”
“Basta sfide…”
Si spogliò anche lui, feci quasi fatica a non voltare la testa per guardare… iniziai a sentire le sua mani imbevute di olio da massaggio caldo accarezzarmi i piedi, i polpacci, le cosce… il suo tocco era deciso, non aveva la delicatezza del massaggiatore professionista, mi sembrava più di sentire la sua voglia di avere il mio corpo tra le mani. Si concentrò quindi sulle natiche, le massaggió con vigore, la apriva e le richiudeva facendo si che il perizoma monouso perdesse la propria funzione coprente. Con i palmi della mano unti di olio sfiorava sempre più la mia intimità, non penso quindi potesse riuscire a distinguere i miei umori che iniziavano a tradire l’eccitazione che stavo provando. Il suo massaggiarmi il culo con sconfinamenti assolutamente voluti nel mio intimo mi stava provocando diversi turbamenti…ma lo stesso stava provocando a Giuseppe infatti, quando passò dall’altro lato del lettino, ebbi una chiara visuale della sua erezione e la cosa mi fece molto piacere. Finalmente le sue mani diedero riposo al mio sedere, ormai iperstimolato, e mentre il massaggio si spostava sulla lombare non resistetti alla tentazione di sfiorare con una carezza il suo cazzone. Lui quasi si paralizzò, gli dissi quindi di continuare. Massaggiava la mia schiena ormai senza più seguire una logica, sembrava non pensasse più, il sangue era completamente affluito altrove… Marco nel frattempo si stava godendo un bel massaggio di Silvia con scivolamenti del suo corpo su quello di mio marito, pensai quindi di offrirgli un ulteriore spettacolo, afferrrai il cazzo di Giuseppe, interrompendo quel massaggio che ormai non aveva più senso, e me lo portai alla bocca, lo iniziai a stimolare con piccoli e delicati colpi di lingua che fecero vibrare Giuseppe. Iniziai quindi ad avvolgere quella cappella con le mie labbra simulando una dolce penetrazione. Faticavo a tenerlo in bocca ma quel pompino appassionato era il giusto preludio a quel che sarebbe accaduto di lì a poco. Silvia, forse per spirito di emulazione o forse per l’evidente erezione di Marco, gli prese il cazzo in bocca e se lo stava guastando avidamente mentre Marco mi guardava con aria di compiaciuta soddisfazione mista a desiderio e gelosia. Infatti poco dopo si alzò per guadagnare la posizione adatta per leccarmi la figa in stato di evidente ed imbarazzante eccitazione. Bastarono pochi dei suoi sapienti colpi di lingua per farmi esplodere nella sua bocca. Marco adora esser imbevuto dei miei umori ma quella volta fu ancora più eccitante dato che quasi nello stesso momento Silvia accelerò il ritmo del pompino ottenendo in cambio una copiosa sborrata che quasi non seppe contenere in bocca. Si adagiarono quindi sul lettino godendosi lo spettacolo offerto dal me e Giuseppe. Lui non riusciva più resistere, il mio ritmo del pompino era molto più lento… non volevo esagerare per farlo resistere dal venire. Quando Marco lasciò campo libero tra le mie gambe mi chiese di poterne approfittare.
“Posso occuparmi io di lei?”
“Solo se la tratti con delicatezza”
Si spostò quindi in posizione favorevole, ero stesa pancia in su, mi allargò le gambe ed appoggiò il suo cazzone sulla mia figa allagata. Iniziò a masturbare il clitoride con la cappella strofinando il cazzo dal clitoride fino a scendere lungo le grandi labbra per poi risalire. Bastarono pochi attimi per farmi venire dal clitoride, l’eccitazione che provavo era incontenibile… il corpo sussultò al ritmo del mio orgasmo e proprio in quel frangente lui entrò dentro me. Entrò piano ma arrivò fino in fondo facendomi sentire subito tutta la grandezza di quel cazzone. La sensazione che provai fu indescrivibile! Riempita a dovere iniziò a spingere con sempre maggiore decisione facendomi godere in modo mai provato prima. Ero completamente in preda alle scosse di piacere che quasi non mi accorsi che Marco aveva iniziato a filmarmi mentre mi porgeva il cazzo vicino alla bocca. Presi il suo cazzo in bocca tornato immediatamente di marmo alla vista della moglie così aperta e travolta dal piacere di quella scopata con un quasi “sconosciuto” dal cazzo enorme. Lo succhiai con foga mai sperimentata sospinta dai colpi di Giuseppe. Le tettone sballottolavano vorticosamente, Marco e Giuseppe ne afferrarono una per ciascuno stimolandomi anche i capezzoli duri come pietre e sensibili come non mai. Non avevo mai pensato di poter venire sul cazzo di un altro uomo ma non potevo proprio resistere… venni subito dopo, scossa da quelle che potevano sembrare delle convulsioni per quanto fecero vibrare il mio corpo. Vedermi in quello stato di eccitazione incontrollabile fu troppo anche per Giuseppe… uscì il suo cazzone grondante dei miei umori e mi regaló una sborrata lunga ed abbondante che riempì la pancia e anche parte del seno. Rivolsi il mio sguardo a mio marito che era quasi spiritato per lo spettacolo cui aveva appena assistito.
“Ora voglio il tuo!”
Lo feci stendere e stendere gli salì sopra il cazzo e lo cavalcai furiosamente favorita anche dal fatto che la mia figa era vergognosamente aperta ed incredibilmente incadescente. Marco assecondò quella scopata sentendo il piacere salire rapidamente nonostante fosse venuto poco prima. Ma la mia figa era davvero troppo calda e avvolgente che non potette resistere troppo a lungo. Marco mi venne dentro allagandomi del suo piacere. Caddi quasi tramortita tre le sue braccia e lo baciai intensamente, appagata da quella che sarebbe passata per la più eccitante delle nostre esperienze erotiche. Non ci rendemmo nemmeno conto che nel frattempo Giuseppe e Silvia ci avevano lasciati soli. Dopo il meritato riposo ci ripulimmo, ci vestimmo e ce ne andammo.
Rientrati a casi trovai un messaggio di Giuseppe.
“Grazie, sei stata fantastica”
“E ti credo, hai perso il gioco ma hai ottenuto il premio come se avessi vinto”
“Non potevo resistere… lo dovresti sapere ormai. Mi fai troppo effetto”
“È un gioco ad effetto… reciproco, buonanotte e… alla prossima!”
Fine?
Ho fatto questa premessa perché leggere le storie pubblicate in passato, dalla prima all’ultima, vi aiuterà a conoscerci meglio e valutare l’evoluzione di questa mia fantasia, il ruolo di Marco, e quel che più ci eccita.
Ora voglio raccontarvi di cosa successe una sera di non tanto tempo fa. Eravamo a cena in una della rare serate che mi regalo con Marco, quando al tavolo accanto a noi si siede una coppia della nostra età. Marco si alza subito e saluta affettuosamente la donna che scoprirò essere una sua amica di lunga data, trasferitasi in un altra città dai tempi dell’università. Mi presenta, e lei ci presenta il marito. Una bella coppia, entrambi di bella presenza, ma se lei risultava immediatamente simpatica, lui sembrava invece più rude e meno incline all’empatia. Dopo quattro chiacchiere decidemmo di unire i tavoli e cenare assieme. Marco e Giulia parlavano del passato ed io e Giuseppe ascoltavamo incuriositi da quella conoscenza. Bevemmo un po’ più del normale, Giulia era quella che reggeva meno l’alcool infatti era abbastanza brilla e Giuseppe di tanto in tanto scendeva con la mano sotto il tavolo, probabilmente accarezzando le gambe della sua donna. Ad un tratto lei quasi sobbalzò dalla sedia, io e Marco non ci scandalizzammo, certi giochi li facevamo pure noi, lei invece era tutta imbarazzata e da lì in avanti a Giuseppe non furono più permesse le “carezze” sotto il tavolo. Evidentemente deluso, Giuseppe inizió a guardare con una certa insistenza il mio décolleté e la cosa mi mise in una certa soggezione, non per il fatto di essere guardata, ma perché sua moglie era lì che cenava con noi. Finita la cena ci salutammo e rientrammo a casa. Raccontai l’accaduto a Marco il quale non ne fu sorpreso, conosceva Giuseppe dai racconti di Giulia e sapeva che era uno di quelli a cui piaceva la stimolazione sessuale e spesso proponeva alla moglie nuovi giochi erotici spingendola a provare nuove esperienze. Del resto chi poteva biasimarlo, non era tanto diverso da quello che facevamo io e Marco e poi la mia scollatura era uno spettacolo per gli occhi. Il giorno successivo mentre ero a lavoro mi arriva un messaggio da un numero che non conoscevo…
“Ciao Eva”
Attendo che mi arrivi un secondo messaggio per capirne di più ma non vi fu alcun seguito. Ero indecisa se rispondere o eliminare la conversazione ma poi, presa dagli impegni lavorativi, mi dimenticai di quel messaggio. Passarono ore fin quando quel numero sconosciuto mi scrisse di nuovo.
“Nemmeno un minimo di curiosità?”“La curiosità va stimolata, chi sei?”
“Il tuo décolleté era da capogiro, non potevo non guardarlo. Ti chiedo scusa se sono stato un po’ invadente”
“Giuseppe… potevi dirlo che eri tu”
“Bhè questo messaggio poteva risultare fuori luogo, non sapevo come avresti potuto reagire”
“Reagire a cosa? A te che mi guardi il seno davanti a mio marito e tua moglie? O al messaggio in cui ti scusi”.
“Bhè in effetti… hai ragione”
“Comunque complimenti, il décolleté ieri ha fatto davvero effetto. Rientrato a casa ero davvero eccitato”.
“Non mi sembra carino che mi parli di queste cose… non so cosa ti passi per la testa, ti ecciti guardando la mia scollatura per poi fare sesso con tua moglie?”
“Non ho detto di aver fatto sesso con Giulia”
“Ok, meglio non approfondire”
“Se volessi approfondire dovresti farmi ricordare quella bella scollatura…”
“Non fare lo stupido… e non esagerare”
“Non mi faresti vedere nulla che non hai già messo in mostra”
“Ma c’era Marco con me”
“Puoi sempre fargli vedere questa chat, so che spesso giocate”.
“E chi ti ha detto che giochiamo?”
“Giulia”.
“Non sapevo che Marco ne parlasse con tua moglie”
“Lui parla con lei, tu puoi parlare con me”
“Si ma tu non vuoi solo parlare”
“E cosa altro vorrei?”
“Vuoi una mia foto sexy”
“Se vuoi mandarmela ne sarei felice, sai…farebbe subito effetto!”
“Ancora?”
“Posso andare avanti per ore quando ne vale la pena”.
“Ne devo parlare con Marco…”
“Allora ci vuoi pensare?”
“Mamma mia quanto sei insistente”
“Ne vale la pena”
“Prometti che mi lasci in pace?”
“Se mi mandi una foto della tua scollatura, certo. Per oggi non ti disturbo più”
Per togliermelo di torno gli mandai una foto di una scollatura, a dire il vero non troppo appariscente.
“Wow, Eva sei davvero stupenda, sembra che tu riesca a sprigionare erotismo puro con semplici gesti. Grazie! Questa foto ha già fatto effetto”
Non risposi più, ricevere quei complimenti inaspettati mi era piaciuto ma dovevo prima parlare con mio marito. Gli scrissi subito.
“Ma tu hai dato il mio numero a Giuseppe?
“No, perché me lo chiedi?”
Mi ha scritto per scusarsi del fatto che ieri mi guardava costantemente le tette”.
“Non credo volesse solo scusarsi…”.
“Ah, e lo sai che mi ha chiesto una foto della mia scollatura?”
“Eccolo qui, sapevo che aveva un piano diverso”.
“Tra l’altro sa dei nostri giochini… Tu ne hai parlato con Giulia ed evidentemente lei lo ha detto al marito”.
“Immaginavo… anche loro volevano sperimentare qualcosa di nuovo. Ho dato dei suggerimenti alla mia amica. Evidentemente funzionano”.
“Si ma lui vuole sperimentare qualcosa di nuovo chiedendo foto sexy a me…”
“Eva ci stai girando intorno… mi vuoi chiedere il permesso di mandargliele o vuoi che intervenga io per chiudere la cosa?”
“A te darebbe fastidio?”
“Se me lo chiedi è perché vuoi mandargliele”
“Quei complimenti inaspettati mi hanno fatto piacere…”
“E allora rispetta le solite regole che usiamo su X, niente viso o dettagli che possano ricondurre a noi”
“Ok… poi ti faccio vedere la conversazione”
Il giorno dopo…
“Buongiorno Eva!”
“Buongiorno Giuseppe”
“Cosa hai preparato per me?”
“Cosa intendi?”
“Lo sai… una bella foto per fare effetto”
“Perché dovrei mandarti una foto al giorno”
“Per farmi eccitare pensando a te”
“Giulia non ti basta?”
“Stiamo sperimentando qualcosa di nuovo…lei sa di questa chat e le sta bene ed immagino che Marco lo sappia quindi…cosa hai preparato per me oggi?”
Gli mandai una foto con una scollatura un po’ più profonda di quella mandata il giorno prima.
“Eva, sei divina…non vedo l’ora di poter vedere quel seno stupendo”
“Chi ti dice che te lo farò vedere?”
“Intuito…”
“Bene, ha fatto effetto?”
“Oh si! Vuoi vedere?”
“Ciao Giuseppe”
“Ciao Eva, a domani”
“Vedremo”
In serata, una volta messi a letto i bambini, feci vedere a Marco la chat con Giuseppe. Marco sembrava colpito dalla strategia di Giuseppe e quindi, seppur fosse geloso, accettò di proseguire quello strano gioco iniziato non su nostra intenzione. Marco nel frattempo scese sotto le coperte, mi sfilò le mutandine e iniziò a baciarmi tra le gambe con incredibile maestria. Mi fa impazzire essere stimolata sul clitoride con la lingua. In quel momento presi il telefono e gli feci una foto avendo cura di ritrarre una porzione delle tettone ed una piccola frazione del monte di venere. Marco se ne accorse e mi chiese se quella foto era per Giuseppe… Risposi che se la sarebbe dovuta guadagnare. Scopammo intensamente e da quel momento, nella mia fantasia di sesso a tre entró Giuseppe.
Il giorno dopo…
“Buongiorno Eva! Mi hai pensato ieri?”
“Buongiorno Giuseppe, a dire il vero si…”
“Brava… anche io ti ho pensato tanto, quelle scollature hanno fatto effetto”
“Un paio di scollature fanno così effetto?
“Se vuoi puoi fare ancora più effetto”
“Te lo devi meritare”
“Ok, vedrai quanto sono bravo, ti mando un regalino a casa, se ti piace mi mandi una foto”
“Non esagerare…”
Dopo qualche ora sentii il citofono suonare, era un corriere che mi portava un pacco. Il regalo di Giuseppe… era stato veloce! Aprii il pacco con una certa curiosità, ne venne fuori un reggiseno davvero molto bello. Modello a balconcino di pizzo nero. Il messaggio era chiaro, voleva una foto con quello indosso. Non potevo certo deluderlo… mi scattai una foto con quel bel reggiseno e gliela mandai. La scollatura del balconcino era molto generosa… stavolta avrebbe avuto sicuramente effetto. La risposta infatti non tardó ad arrivare ma stavolta di rimando ebbi una sua foto. Era Giuseppe con le sole mutande indosso ed un rigonfiamento enorme.
“Ah però! Vedo che la foto con il tuo regalo ha fatto effetto…”
“E che effetto!”
“Ma Giulia lo sa che mi regali reggiseni e mi mandi foto come questa?”
“Ancora no ma stasera lo saprà. Del resto immagino tu faccia lo stesso con Marco, giusto?”
“Può darsi…Devo andare ora, ciao Giuseppe e grazie per il regalo”.
Quella foto mi aveva fatto davvero effetto, devo dire che Giuseppe era proprio ben equipaggiato. Penso di non aver mai visto un cazzo così grande. Chiamai Marco, volevo vederlo quanto prima per soddisfare il desiderio di sesso che quella foto aveva innescato. Marco non se lo fece ripetere due volte, infatti quella sera si dedico completamente a soddisfare le mie voglie… mentre mi mangiava la fica gli raccontai della chat con Giuseppe, della foto con quel reggiseno, della foto con il suo cazzo in evidente erezione seppur coperto dagli slip. Ero bagnata come non mai e la mia figa pulsava di desiderio. Marco se ne accorse e approfittò per scoparmi con tanta veemenza e ancora maggiore desiderio. Questo gioco con Giuseppe mi rendeva davvero eccitata, Giuseppe ottenva gli “effetti” che tanto agoniava e Marco si godeva gli effetti del mio maggior desiderio. Insomma, una situazione in cui vincono tutti…forse anche Giulia, ma di lei sinceramente mi interessava molto meno.
Il giorno dopo…
“Buongiorno Eva! Stanotte ho sognato il tuo seno…”
“In effetti nell’ultima foto era piuttosto visibile”
“Puoi fare di meglio, ne sono certo”
“Sicuramente… ma devi guadagnartelo”
“Un altro regalo?”
“Basta regali, non mi va che spendi soldi”
“Un idea ce l’avrei…”
Pochi minuti dopo mi arriva da Giuseppe una foto di lui con il cazzo in erezione. Un cazzo enorme, sia per lunghezza che per spessore. Un cazzo come quello degli attori maggiormente dotati di film porno. Un brivido percosse la mia schiena... lo immaginai dentro la mia figa e subito avvampai. Era enorme, le mie grandi labbra sarebbero state in grado di dilatarsi al tal punto? Avrei sentito quel cazzo fin nel profondo del mio intimo? Sarei venuta quasi subito solo per effetto di quelle dimensioni?
Mentre la mia testa era immersa in questi pensieri, le mie mutandine si erano bagnate all’istante così mi venne un’idea. Andai in bagno e mi feci un video mentre le sfilavo e mostravo gli effetti umidi sul tessuto della mutandina… inviai quel video consapevole che quel messaggio mi avrebbe fatto superare una linea di confine tra il gioco e qualcosa di più.
La risposta non tardó ad arrivare.
“Sogno di poter gustare quegli umori”
Non risposi anche se, in parte, lo desideravo anche io.
La sera stessa feci un completo resoconto a Marco e mentre raccontavo non potevo esimermi dal provare una forte eccitazione tanto da interrompere il racconto ed esigere di essere scopata da mio marito. La continuazione l’avrei raccontata mentre si gustava i miei umori dal vivo.
Marco aveva capito che il cazzone di Giuseppe aveva suscitato in me forti pulsioni sessuali ma non ne era invidioso per le dimensioni, si godeva gli effetti di quel desiderio sul mio corpo. Addirittura alcune volte per stuzzicarmi mi invitava a pensarci a anche mentre mi scopava per gustarsi gli effetti che aveva su di me.
Il giorno dopo Giuseppe mi mandò il primo messaggio della mattina
“Buongiorno mia musa, mi hai pensato?”
“Può darsi”
“Hai fatto vedere la nostra chat a Marco?”
“Ovviamente”
“Mi devo preoccupare?”
“No, stai tranquillo”
“Piuttosto Giulia?”
“Anche lei sa tutto, la cosa la eccita e ed è proprio quel che volevamo ottenere”
“Sono felice per voi”
Piuttosto, perché non aggiungiamo un po’ di brio?”
“Cosa intendi?”
“Scommettiamo sulle reazioni dei nostri partner?”
“Spiegati meglio”
“Potrei chiederti di mandarmi una foto particolare, tu chiederai a Marco il permesso, ed io devo scommettere sul suo permesso o sul suo diniego”.
“Potrebbe essere interessante ma cosa succede quando si vince e cosa quando si perde?”
“Lo stabiliamo noi due prima di iniziare questo gioco”
“Immagino tu abbia già qualche idea a riguardo…”
“Sicuro, direi che se uno di noi indovina per 10 volte le reazioni del partner ottiene una prestazione sessuale dal vivo. Ogni risposta sbagliata però andrà a ridurre il numero delle corrette. Tutto deve avvenire in estrema sincerità altrimenti non ha senso giocare. Che ne dici?”
“Dico che ne devo parlare con Marco”
“Ok, incrocio le dita”
Iniziai a messaggi armi con mio marito quasi immediatamente e lui continuò ad apprezzare l’approccio strategico di Giuseppe.
“Eva se la cosa ti eccita lascio decidere a te se accettare o meno. Giuseppe si sta dimostrando abbastanza intelligente per poter immaginare le mie possibili risposte quindi dovresti mettere in conto che lui riesca ad arrivare alle 10 risposte esatte”
“E se gli proponessi una modifica alle regole?
“A cosa stai pensando?”
“Potrei imporre che se dovesse arrivare all’obiettivo delle 10 risposte esatte, la prestazione sessuale guadagnata si dovrebbe organizzare alla tua presenza, in modo che io non sia sola con lui”
“Così tu saresti al centro delle nostre attenzioni, questa cosa non mi sorprende”
“I miei gusti sessuali ormai non sono un mistero…”
“Certo, e mi vuoi attivo o preferisci che sia lì a solo a controllare Giuseppe?”
“Magari fai entrambe le cose… sicuramente la tua presenza mi rassicurerebbe, puoi anche fare un video per nostra memoria e partecipare…”
“Vedo che la cosa ti eccita, o mi sbaglio?”
“Bhè si, a dire il vero si”
“E allora la decisione l’hai già presa, io sono con te”
Pochi minuti dopo
“Giuseppe ci sto! Se vinci otterrai la prestazione sessuale ma solo alla presenza di Marco, altrimenti non se ne fa nulla”
“Nessun problema, ci mancherebbe. Ma al contrario, tu vorresti la partecipazione di Giulia?”
“Sinceramente no…se dovessi vincere io offrirai a me e Marco un giornata di puro relax in Spa con massaggio di coppia incluso”
“Ci sto, quando iniziamo?”
“Anche subito”
“Ok, iniziano le Signore”
“Direi di iniziare con una cosa semplice, mandami una foto di quel bel cazzone in erezione”
“Ok, e secondo te Giulia me lo permette?”
“Secondo me Giulia accetta”
“Ok, ti scrivo dopo aver avuto la sua risposta”
Passarono diverse ore e da Giuseppe non ricevetti nulla, stavo andando in piscina quando il telefono vibrò. Ero nello spogliatoio, mi stavo cambiando, sfruttando il fatto di essere sola aprì il messaggio…
“Giulia ha accettato, eccoti il mio amichetto in tiro tutto per te”
La foto del suo cazzone apparve in un istante… quasi contemporaneamente un brivido caldo attraversò il mio corpo. La mia fighetta iniziò a surriscaldarsi ed inumidirsi. L’effetto era stato quasi immediato.
“Eva pensa quando potrai godertelo dal vivo”
“Impertinente…”
“Ora tocca a me, voglio un tuo video dove ti denudi del tuo intimo. E sono certo che Marco non creerà problemi”
Scrissi subito a Marco raccontando della foto ricevuta e della sua richiesta.
“Eva mi hai detto che sei nello spogliatoio, filmati mentre ti svesti per mettere il costume. E questo video mandalo anche a me”
“Ok, grazie dell’idea”
Feci il video avendo cura di non riprendere il volto e tornai a scrivere a Giuseppe.
“Siamo 1 a 1, Marco ha accettato”
“Non avevo dubbi, non vedo l’ora di vedere il tuo video”
“Eccolo… goditelo”
“Eva sei una bomba sexy! Non puoi capire l’effetto che mi fai!”
“Direi che ora posso immaginarlo…”
Interruppi le comunicazioni e andai in piscina. I pensieri che mi frullavano in testa erano quasi opprimenti….ed il gioco era appena iniziato. In serata volli essere scopata per bene da Marco che quasi lo aveva immaginato e colse la palla al balzo. Mentre mi scopava prese il telefono e mi filmó… le parole mi vennero in mente con sorprendente spontaneità.
“Giuseppe le tue foto mi hanno fatto eccitare tantissimo, mi sto facendo scopare da Marco e mentre godo nel sentirlo affondare dentro me, immagino che se ci fosse il tuo cazzone a farmi godere…”
Marco era ingelosito e anche molto eccitato, avevo già riempito il suo cazzo di umori frutto di un orgasmo vibrante e quasi incontrollato. Quindi venne anche lui copiosamente, mi riempì il seno del suo piacere e lo fotografò. Poi cadde esausto accanto a me e mi guardò intensamente negli occhi…
“Devo riconoscere che quel cazzone ti fa davvero un grande effetto”
“E tu non ne sei geloso?”
“Certo che lo sono, ma se poi questo effetto ti spinge a scopare in quel modo… direi che il gioco funziona”.
Non risposi, lo baciai e mi feci avvolgere dal suo abbraccio. Le coccole dopo il sesso sono sempre molto romantiche. Ci addormentammo di lì a poco. La mattina dopo ero ancora bagnata, non so se durante la notte avessi fatto sogni erotici o se la scopata con Marco ed il video registrato avessero generato questo stato di eccitazione prolungata. Presi il cellulare e trovai il messaggio di Giuseppe
“Tocca a te…”
“Fatti un video mentre ti seghi e parlami di cosa ti eccita di me. Temo per ora che Giulia non accetterà”
“Ci sentiamo dopo”
Qualche ora dopo Giuseppe mi scrisse
“Avevo già in mente cosa dire e come farti il video…purtroppo però Giulia non ha accettato. 2 a 1 per te”
“Lo immaginavo, tocca a te”
“Mandami un video dove ti masturbi il clitoride e ti rivolgi direttamente a me, Marco non accetterà ma almeno ci provo…”
Feci un screenshot della conversazione con Giuseppe e la mandai a Marco il quale, dopo aver visto che Giulia aveva negato la richiesta di Eva, decise di acconsentire. Del resto questo avrebbe sancito il primo sorpasso nel risultato.
“Immagino che la tua fighetta sia già bagnata all’idea… fagliela vedere quanto è vogliosa! A meno che tu non abbia qualcosa in contrario…”
“Sono molto bagnata…”
“Ne ero certo”
Tornai a scrivere a Giuseppe in serata
“Giuseppe non conosci bene Marco… lui ha accettato. Perdi un punto, 2 a zero per me! Goditi il video… è stato un vero piacere farlo”
“Oh mio Dio! Mi esplode il cazzo, Eva sei spettacolare! E che bella figa bagnata! Quanta voglia hai di sentire il mio cazzone?”
“Sono felice ti sia piaciuto, ho immaginato tanto il tuo cazzone mentre lo facevo”
“Che peccato non aver potuto farlo io quel video”
“Voi siete più indietro rispetto a me e Marco in questo tipo esperienze…Giulia probabilmente ha bisogno dei suoi tempi, non metterle fretta”
“Certo, ma che peccato…”
“Buonanotte Giuseppe”
“Buonanotte mia Dea, ho il cazzo così duro che mi fa male”
Nell’intimità del nostro letto Marco volle vedere il video fatto per Giuseppe. Mentre lo vedeva gli venne immediatamente il cazzo duro, mi portai sotto le coperte e inizia a fargli un bel pompino mentre mi guardava stimolare il clitoride parlando a Giuseppe, scossa da spasmi e gemiti di piacere.
“Ti piacerebbe sentire quel cazzone dentro di te?”
Non risposi… accelerai il ritmo del pompino. Marco avrebbe capito la risposta… Ingelosito e molto eccitato, Marco si alzó e ricambiò il “favore” orale. Mi mangiò la figa con foga e lussuria. La mia figa grondava umori ed era imbarazzante sentirla così aperta. Marco se ne accorse e seppe usare le parole più adatte a quel momento.
“È talmente aperta che così non avresti fatica a farlo entrare”
Gli venni in bocca ansimando di piacere. Iniziò quindi a anche lui a scoparmi con foga.
“Stai immaginando quel cazzone dentro te?”
“Siiii, se mi entrasse in profondità credo che se anche volessi resistere non riuscirei a non venire su quel cazzone”
“Questa è una novità…solitamente nelle tue fantasie non vieni sul cazzo di un altro uomo”
“Evidentemente quel cazzo mi fa uno strano effetto”
“E dopo che ti ha aperta per bene vuoi che ti prenda anche io?”
“Siiiii amore mio! Vorrei che mi scopassi con la figa tutta allargata e ancora grondante di umori”
In preda a fremiti di piacere incontrollabili venimmo entrambi quasi all’unisono. La sensazione di appagamento fu estremamente profonda e coinvolgente. Lo baciai intensamente e lo ringraziai per avermi fatto godere così tanto e per avermi fatto immaginare dettagli di pura vibrazione erotica.
Il gioco andò avanti nei giorni successivi e sia io che Giuseppe indovinammo le reazioni dei nostri partner. Durante la sfida gli mandai altri video e foto piccanti, anche perché l’inventiva di Giuseppe era davvero stimolante. Due dei video meglio riusciti furono quello dove inquadravo le mie tettone che sobbalzavano sui colpi di Marco che mi scopava alla pecorina ed un altro dove, mentre Marco mi scopava, simulavo di avere in bocca il suo cazzone e poi li invertivo. Mentre li facevo ero così eccitata all’idea di farglieli vedere che qualcosa dentro me mi spingeva ad essere ancor più disinibita.
Più il gioco andava avanti e più Marco si eccitava all’idea di godere delle mie prestazioni sessuali. La sua gelosia divenne una sorta di elisir di eccitazione e la mia fantasia correva sempre più in là, evolvendo in qualcosa mai provato prima, sospinta dal desiderio che quel cazzone, ormai sempre più protagonista dei miei sogni allucinati, suscitava in me.
Quell’unico errore costò caro a Giuseppe che quindi perse la sfida dovendo così rinunciare al suo desiderio più grande.
Giuseppe però mantenne la parola e mi inviò un coupon per un soggiorno ed un massaggio di coppia in una spa fuori città. Dell’organizzazione se ne occupò Marco e di lì a qualche settimana ci regalammo il nostro meritato premio.
Pur frequentando diverse spa della nostra regione non conoscevamo quella struttura. Ci accreditammo alla reception e, dopo aver preso possesso della camera, ci preparammo per il meritato relax della spa. L’alternanza del Bagno turco e della sauna rigenerarono i nostri corpi dallo stress della vita quotidiana. Eravamo dunque pronti per il massaggio, la ragazza del desk ci fece accomodare in uno spogliatoio privato, ci diede un perizoma monouso a testa, un asciugamano e delle infradito monouso, poi ci fece accomodare in una sala adiacente dove ci distendemmo su due lettini da massaggio. Pochi minuti dopo sentimmo la porta aprirsi, entrò una massaggiatrice che si presentò a Marco. “Io sono Silvia, la tua massaggiatrice, rilassati. Sarò pronta in pochi istanti”
Con la coda degli occhi la vidi spogliarsi completamente e restare nuda ed avvicinarsi al lettino di Marco. Non ebbi nemmeno il tempo di protestare che sentii sussurrare al mio orecchio “Io sono Giuseppe, e sarò il tuo massaggiatore”
Quasi sussultai… la sua voce. Era lui!
“Tranquilla Eva, sono un bravo massaggiatore, Marco non te l’aveva detto?”
“Vedremo quanto sei bravo”
“È una sfida?”
“Basta sfide…”
Si spogliò anche lui, feci quasi fatica a non voltare la testa per guardare… iniziai a sentire le sua mani imbevute di olio da massaggio caldo accarezzarmi i piedi, i polpacci, le cosce… il suo tocco era deciso, non aveva la delicatezza del massaggiatore professionista, mi sembrava più di sentire la sua voglia di avere il mio corpo tra le mani. Si concentrò quindi sulle natiche, le massaggió con vigore, la apriva e le richiudeva facendo si che il perizoma monouso perdesse la propria funzione coprente. Con i palmi della mano unti di olio sfiorava sempre più la mia intimità, non penso quindi potesse riuscire a distinguere i miei umori che iniziavano a tradire l’eccitazione che stavo provando. Il suo massaggiarmi il culo con sconfinamenti assolutamente voluti nel mio intimo mi stava provocando diversi turbamenti…ma lo stesso stava provocando a Giuseppe infatti, quando passò dall’altro lato del lettino, ebbi una chiara visuale della sua erezione e la cosa mi fece molto piacere. Finalmente le sue mani diedero riposo al mio sedere, ormai iperstimolato, e mentre il massaggio si spostava sulla lombare non resistetti alla tentazione di sfiorare con una carezza il suo cazzone. Lui quasi si paralizzò, gli dissi quindi di continuare. Massaggiava la mia schiena ormai senza più seguire una logica, sembrava non pensasse più, il sangue era completamente affluito altrove… Marco nel frattempo si stava godendo un bel massaggio di Silvia con scivolamenti del suo corpo su quello di mio marito, pensai quindi di offrirgli un ulteriore spettacolo, afferrrai il cazzo di Giuseppe, interrompendo quel massaggio che ormai non aveva più senso, e me lo portai alla bocca, lo iniziai a stimolare con piccoli e delicati colpi di lingua che fecero vibrare Giuseppe. Iniziai quindi ad avvolgere quella cappella con le mie labbra simulando una dolce penetrazione. Faticavo a tenerlo in bocca ma quel pompino appassionato era il giusto preludio a quel che sarebbe accaduto di lì a poco. Silvia, forse per spirito di emulazione o forse per l’evidente erezione di Marco, gli prese il cazzo in bocca e se lo stava guastando avidamente mentre Marco mi guardava con aria di compiaciuta soddisfazione mista a desiderio e gelosia. Infatti poco dopo si alzò per guadagnare la posizione adatta per leccarmi la figa in stato di evidente ed imbarazzante eccitazione. Bastarono pochi dei suoi sapienti colpi di lingua per farmi esplodere nella sua bocca. Marco adora esser imbevuto dei miei umori ma quella volta fu ancora più eccitante dato che quasi nello stesso momento Silvia accelerò il ritmo del pompino ottenendo in cambio una copiosa sborrata che quasi non seppe contenere in bocca. Si adagiarono quindi sul lettino godendosi lo spettacolo offerto dal me e Giuseppe. Lui non riusciva più resistere, il mio ritmo del pompino era molto più lento… non volevo esagerare per farlo resistere dal venire. Quando Marco lasciò campo libero tra le mie gambe mi chiese di poterne approfittare.
“Posso occuparmi io di lei?”
“Solo se la tratti con delicatezza”
Si spostò quindi in posizione favorevole, ero stesa pancia in su, mi allargò le gambe ed appoggiò il suo cazzone sulla mia figa allagata. Iniziò a masturbare il clitoride con la cappella strofinando il cazzo dal clitoride fino a scendere lungo le grandi labbra per poi risalire. Bastarono pochi attimi per farmi venire dal clitoride, l’eccitazione che provavo era incontenibile… il corpo sussultò al ritmo del mio orgasmo e proprio in quel frangente lui entrò dentro me. Entrò piano ma arrivò fino in fondo facendomi sentire subito tutta la grandezza di quel cazzone. La sensazione che provai fu indescrivibile! Riempita a dovere iniziò a spingere con sempre maggiore decisione facendomi godere in modo mai provato prima. Ero completamente in preda alle scosse di piacere che quasi non mi accorsi che Marco aveva iniziato a filmarmi mentre mi porgeva il cazzo vicino alla bocca. Presi il suo cazzo in bocca tornato immediatamente di marmo alla vista della moglie così aperta e travolta dal piacere di quella scopata con un quasi “sconosciuto” dal cazzo enorme. Lo succhiai con foga mai sperimentata sospinta dai colpi di Giuseppe. Le tettone sballottolavano vorticosamente, Marco e Giuseppe ne afferrarono una per ciascuno stimolandomi anche i capezzoli duri come pietre e sensibili come non mai. Non avevo mai pensato di poter venire sul cazzo di un altro uomo ma non potevo proprio resistere… venni subito dopo, scossa da quelle che potevano sembrare delle convulsioni per quanto fecero vibrare il mio corpo. Vedermi in quello stato di eccitazione incontrollabile fu troppo anche per Giuseppe… uscì il suo cazzone grondante dei miei umori e mi regaló una sborrata lunga ed abbondante che riempì la pancia e anche parte del seno. Rivolsi il mio sguardo a mio marito che era quasi spiritato per lo spettacolo cui aveva appena assistito.
“Ora voglio il tuo!”
Lo feci stendere e stendere gli salì sopra il cazzo e lo cavalcai furiosamente favorita anche dal fatto che la mia figa era vergognosamente aperta ed incredibilmente incadescente. Marco assecondò quella scopata sentendo il piacere salire rapidamente nonostante fosse venuto poco prima. Ma la mia figa era davvero troppo calda e avvolgente che non potette resistere troppo a lungo. Marco mi venne dentro allagandomi del suo piacere. Caddi quasi tramortita tre le sue braccia e lo baciai intensamente, appagata da quella che sarebbe passata per la più eccitante delle nostre esperienze erotiche. Non ci rendemmo nemmeno conto che nel frattempo Giuseppe e Silvia ci avevano lasciati soli. Dopo il meritato riposo ci ripulimmo, ci vestimmo e ce ne andammo.
Rientrati a casi trovai un messaggio di Giuseppe.
“Grazie, sei stata fantastica”
“E ti credo, hai perso il gioco ma hai ottenuto il premio come se avessi vinto”
“Non potevo resistere… lo dovresti sapere ormai. Mi fai troppo effetto”
“È un gioco ad effetto… reciproco, buonanotte e… alla prossima!”
Fine?
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