Lucia ed Alfio
di
LERCIO
genere
tradimenti
Ero ancora in accappatoio, avevo da poco finito di fare in bagno quando era arrivata la mia vicina Lucia che si occupava a farmi le pulizie di casa. Vederla piegata mentre puliva la vasca idromassaggio mi aveva fatto diventare il cazzo duro, aveva un culo favoloso, piegandosi la gonna si era alzata lasciando intravedere le mutandine, ma la cosa che mi faceva eccitare di più di lei erano i suoi polpacci muscolosi. Provarci con lei, se non i fosse stata, sarebbe stato un casino, ero diventato anche amico di suo marito durante il periodo del covid e vista la differenza di età mi trattavano quasi come un figlio. Io avevo quasi 28 anni, Lucia ne aveva 38 e Alfio 42, eravamo molto affiatati ed era nata una bella amicizia, rischiavo di rovinare tutto. A volte si dovrebbe seguire il cervello ma in quel frangente avevo seguito gli impulsi che provenivano dal mio cazzo. Ero entrato in bagno, ero dietro Lucia, potevo ancora fermarmi ma non lo avevo fatto, con le mani l’avevo afferrata dai fianchi e gli avevo appoggiato il cazzo duro come il marmo fra le chiappe. Si era girata verso di me e mi aveva guardato meravigliata e con un impercettibile sorriso mi aveva detto
- Ma cosa fai? Sei diventato matto?
- Si! Sei tu che mi fai impazzire e non mi fai capire nulla.
- Ma ti rendi conto che, se succedesse e lo scoprisse mio marito ci ammazzerebbe tutte e due?
- Non sarò sicuramente io a dirglielo e nemmeno tu credo. Lasciati andare.
Mentre scambiavamo quelle frasi lei era rimasta immobile e quando con la mano gli avevo accarezzato la figa aveva allargato leggermente le gambe come a trovare maggior equilibrio ma anche a facilitarmi. Gli avevo scostato le mutandine ed infilato in cazzo in figa, avevo forzato un po', lei non era molto bagnata
- Fai piano, sento che è grosso.
- Scusa faccio piano, è anche la posizione che non è ideale.
- Visto che è successo, se dobbiamo farlo cerchiamo di farlo comodi andiamo in camera.
Nei pochi passi che avevamo fatto per arrivare in camera, aveva tolto la gonna e la maglietta. Non portava il reggiseno, aveva due belle tette io ero già nudo, mi aveva afferrato il cazzo ed aveva detto
- Ora capisco perché ho sentito male, sei bene messo ed ero asciutta, ma appena mi bagno sarà un piacere prenderlo, me lo voglio proprio godere.
Lo aveva preso in bocca ed aveva iniziato a succhiarlo, ci eravamo messi a 69 e in breve dopo le mie leccate era bagnatissima, continuava a gemere poi mi aveva fatto girare e mi aveva chiesto
- Mi piace un sacco come lecchi ma adesso voglio sentirlo dentro, scopami.
Glielo avevo infilato dentro lentamente osservando mentre gli entrava tutto, poi avevo iniziato a pomparla. Riuscivo a trattenermi a lungo ed anche con lei volevo godermela il più possibile. Lei mi aveva intrecciato le gambe dietro la schiena, avevo avuto dei piccoli orgasmi, ma quando aveva goduto in modo intenso me ne ero accorto perché avevo sentito le sue unghie graffiarmi la schiena. Si era fermata un attimo ed aveva continuato a baciarmi poi mi aveva guardato si era fermata un attimo e mi aveva chiesto
- Ma tu non hai sborrato? Non mi sento piena.
- No. Mi sono trattenuto. Non vuoi farlo ancora?
- Certo che voglio farlo ancora ma mi piace anche sentirti sborrarmi dentro. Ti faro venire io.
Mi aveva fatto sdraiare ed aveva voluto venirmi sopra. Aveva afferrato il cazzo e se lo era infilato dentro, pensavo che avrebbe iniziato a cavalcarmi; invece, era rimasta immobile sopra di me.
- Adesso ti faccio vedere come ti faccio sborrare restando ferma.
Restando immobile sopra di me aveva iniziato a contrarre la figa, i suoi muscoli vaginali stringevano ad intermittenza il mio cazzo, era un piacere che non avevo mai provato prima. Nonostante cercassi di trattenermi non ero riuscito, avevo avuto una sborrata intensa che mi aveva fatto urlare dal piacere. Anche Lucia aveva goduto ed adesso mi guardava con un sorriso soddisfatto. Era andata in bagno a farsi un bidet poi era venuta a stendersi accanto, mi aveva abbracciato e baciato, poi aveva appoggiato un gomito sul letto per poter appoggiare il capo, aveva uno sguardo soddisfatto e con un leggero sorriso mi aveva detto:
- Sai, qualche pensierino su te lo avevo fatto, ma non ci speravo affatto. Prima per la differenza di età che abbiamo, poi vedendo le ragazze che ti portavi a casa, erano giovani e delle gran fighe.
- Anche io avevo fatto qualche pensiero su di te. Ma non sapevo che avresti accettato e poi temevo di rovinare l’amicizia che è nata con Alfio. Ma non sono affatto pentito di aver rischiato.
A quel punto aveva guardato l’orologio e poi mi aveva detto.
- A proposito di Alfio, tra un’oretta torna dal lavoro ed anche lui mi vorrà scopare, quindi se hai ancora voglia diamoci da fare voglio avere il tempo per recuperare.
- Si prenota per scoparti? E come se avesse preso un appuntamento.
- Non si prenota. Lui mi scopa sempre prima di andare al lavoro e quando torna, dice che sono soddisfatta e non mi viene voglia di qualche capriccio. Sa bene che più lo prendo e più lo voglio.
La sua bocca era fantastica, era bastato poco a farmelo venire duro, aveva voluto scopare a pecorina, in quella posizione osservando il suo favoloso culo avevo provato a metterglielo dietro ma si era rifiutata categoricamente dicendo che non lo aveva mai fatto e non ci voleva nemmeno provare. Per completare la scopata quando stavo per venire mi ero sfilato dalla figa e gli avevo messo il cazzo in bocca, aveva ingoiato tutto con grande piacere. Era arrivato l’orario del rientro si era rivestita, gli era bastato attraversare pianerottolo ed entrare a casa sua, non aveva parlato se ci sarebbe stato un seguito ma era sottinteso.
Alfio come impiego aveva quello di guardia carceraria e faceva i turni, Lucia spesso faceva la promoter di prodotti nei centri commerciali, durante la pandemia avendo io bisogno di pulire casa si era offerta lei, veniva da me 2 volte a settimana per 2 ore. Io lavoravo nella ditta di famiglia, mio papà aveva messo su una florida azienda di raccolta e smaltimento rifiuti, avevamo appalti in diversi comuni avevamo una decina di camion ed una discarica in totale avevamo una trentina di dipendenti. Con Alfio e Lucia durante la pandemia era nata una bella amicizia, che era proseguita anche dopo. Io a casa c’ero poco Lucia aveva le chiavi del mio appartamento e ci faceva le pulizie, adesso era mia intenzione di restare di più a casa soprattutto quando Alfio era impegnato al lavoro. Erano passati un paio di giorni da quando avevamo scopato, avevo intravisto Alfio e saputo che faceva il turno del mattino, quindi, era escluso che per quella settimana il pomeriggio avrei potuto scopare con Lucia, era tutto rimandato.
Mi ero svegliato all’improvviso Lucia si stava sdraiando nel letto accanto a me
- Alfio mi ha scopata e poi è andato a lavorare, avevo voglia di te. Non ti va di scoparmi?
Aveva iniziato a strusciarsi contro ci era voluto poco a farmi venire voglia, avevamo scopato e poi mi aveva preparato la colazione. Nei giorni che seguirono, quando Alfio era a lavoro ed io ero in casa da solo arrivava sempre. Non sempre la scopavo, spesso per farmi eccitare stava seduta sul divano davanti a me ed iniziava a masturbarsi, era più maiala di quanto avessi potuto pensare. Piu di una volta avevo provato a metterglielo nel culo ma aveva sempre detto o, aveva paura di sentire male, tranne questo era disposta a tutto. Mi aveva confessato che la sua fantasia ricorrente era quella di scoparla mentre Alfio ci guardava. Io continuavo a far venire amiche da me, non aveva mai dato segni di gelosia o altro, anzi si eccitava a sapere che le scopavo.
Eravamo prossimi al mio compleanno e gli avevo proposto di festeggiare, cena e poi discoteca, logicamente anche con Alfio ed io avrei invitato amica. Avevo in mente di invitare Elisa, una ragazza molto disinibita che se glielo avessi chiesto avrebbe tenuto occupato Alfio, a Lucia l’idea era subito piaciuta ed avevamo organizzato per il sabato sera in cui Alfio era libero, anche se il mio compleanno era 2 giorni prima. Il giorno del mio compleanno Lucia mi aveva telefonato per gli auguri poi mi aveva chiesto se il pomeriggio fossi stato a casa perché voleva darmi il regalo. Avevo pranzato a casa di mia mamma che aveva voluto festeggiare poi ero andato a casa mia. Lucia era affacciata al balcone quando ero arrivato, era subito venuta da me, dopo avermi dato un lungo bacio mi aveva passato un pacchettino regalo facendomi gli auguri. Lo avevo aperto curioso di vedere cosa ci fosse. Il pacchetto conteneva un tubetto, in un primo momento mi era sembrato un dentifricio, era rimasto perplesso poi avevo controllato e letto etichetta, “gel anestetizzante”. Avevo guardato perplesso Lucia, non capivo il senso del regalo, lei si era messa a ridere e poi mi aveva detto
- Non è quello il regalo, quello serve a prendertelo. Auguri tesoro oggi ti do il mio culo.
Ero rimasto piacevolmente sorpreso, lei mi aveva subito portato in camera e si era spogliata
- Però prima scopami bene, ho voglia di godere e poi con calma te lo do.
Avevamo scopato fino a quando lei aveva goduto, poi si era messa in ginocchio, gli avevo spalmato il gel sul culo, quando gli avevo appoggiato il cazzo non lo aveva quasi sentito, ero molto eccitato, avevo iniziato a spingere lentamente volevo osservare mentre gli entrava nel culo. Non aveva sentito dolore, il cazzo era entrato tutto dentro, ero eccitatissimo, non perché la stavo inculando, non era la prima volta che inculavo una donna, ma perché aveva voluto che io fossi il primo, mi aveva promesso anche che lo avrebbe dato solo a me. Gli avevo sborrato nel culo, non aveva sentito dolore, ma nemmeno un eccessivo piacere ma mi aveva promesso che ogni volta che avrei voluto potevo incularla, non aveva sentito male.
Per il sabato sera che uscivamo a festeggiare, avevo invitato Elisa, una mia amica molto porca e disponibile a scopare. Durante la cena Alfio si mangiava con gli occhi Elisa, che dal canto suo rispondeva a tono ad ogni battuta a doppio senso. Quando eravamo arrivati in discoteca eravamo già tutti euforici, Alfio aveva iniziato a ballare con Elisa, mentre Lucia era ben felice di stare con me, era palesemente eccitata e su di giri. Dopo una oretta in un momento di pausa Elisa avvicinandosi a me senza farsi sentire mi aveva detto
- Cazzo il tuo amico ci sta provando di brutto. Mi vuole portare fuori nel parco, che faccio?
- Tranquilla non c’è problema se ti va assecondalo, divertiti pure.
Dal sorriso di Elisa avevo capito che gli andava, e che si sarebbe divertita e fatto divertire Alfio. Infatti, dopo una mezzoretta non li avevamo più visti in sala, sicuramente erano usciti fuori. Lucia mentre eravamo seduti sui divanetti, aveva iniziato a limonarmi, non si limitava solo a baciarmi ma le se mani erano continuamente sul mio cazzo, più di una volta aveva tentato di aprirmi la cerniera e tirarmi fuori il cazzo
- Ma sei fuori? Se me lo tiri fuori se ne accorgono tutti.
- E’ quello che voglio, mi eccita da morire. Ho voglia che mi scopi mentre qualcuno ci guarda. Essere osservata da sconosciuti mentre mi scopi mi eccita da morire. Ti prego scopami qui.
La proposta aveva fatto eccitare anche me, guardandomi intorno, avevo intravisto dei divanetti in un angolo un po' in penombra, e l’avevo portata li. Una volta seduti, Lucia, incurante che a nemmeno 2 metri di distanza c’era una coppietta che limonava, mi aveva tirato fuori il cazzo ed aveva iniziato a farmi un pompino. Ci eravamo accorti che la coppia ci guardava dai loro sorrisi trattenuti a stento. Lucia era come invasata, si era tolta le mutandine ed eccitata dal fatto di essere osservata, mi era venuta cavalcioni. Quando si era infilato il cazzo in figa aveva fatto in modo che la coppia vedesse tutto. Mi aveva scopato eccitata dall’essere osservata, mentre mi cavalcava guardava dritto negli occhi la coppia che ci osservava divertita, e quando aveva goduto mi aveva incitato a sborrargli dentro, dopo che ero venuto anche io la coppia si era alzata ed allontanata. Ci eravamo puliti con dei fazzoletti e Lucia era rimasta abbracciata a me.
- Sai la mia fantasia ricorrente quale è? Che mi scopi mentre mio marito ci osserva.
- Vorresti fare sesso di gruppo? Una cosa a 3 o a 4?
- Non ho mai fatto queste cose. Ma nella fantasia tu mi scopi ed Alfio ci guarda solo noi.
In lontananza avevamo visto Elisa ed Alfio tornare, ci eravamo ricomposti. Dall’espressione di Elisa era chiaro che qualcosa era success, Alfio al contrario aveva una espressione preoccupata. Nonostante non fosse particolarmente tardi, avevamo deciso di rientrare. Ci eravamo salutati sul pianerottolo di casa, avevamo tutti una espressione strana, era palese che ognuno di noi desiderasse che le coppie fossero diverse. Una volta in camera e dopo essere andati a letto, quando Elisa si era stesa nuda accanto a me gli avevo chiesto
- Allora come è andata? Ti sei divertita?
- Una cosa pazzesca. E’ un torello, mi ha scopato 3 volte e voleva ancora continuare. Vuole rivedermi mi ha dato il suo numero, ma è preoccupato che tu puoi offenderti. E tu? Hai scopato la moglie?
- Ma no che dici. Siamo solo amici. Se vuoi vederlo puoi farlo non c’è problema lo sai.
- Allora lo avviso, lui vorrebbe organizzare un week end. Dice che ha scusa per poter fare notte fuori.
- Hai goduto tanto, ho hai ancora voglia di farlo con me? Mi hai fatto eccitare.
- Logico che voglio farlo con te. E poi lo sai, non dico mai no a una bella scopata.
Fra me e me pensavo, anche se Elisa era una vera porcona, quella sera avevo scoperto che Lucia lo era molto di più. Il pensiero di Lucia e delle sue fantasie mi aveva fatto eccitare enormemente ed avevo scopato Elisa con maggiore intensità diverso dal solito, lei si era convinta che mi aveva fatto eccitare il fatto che mi aveva raccontato che Alfio l’aveva scopata, per adesso mi andava bene, non volevo sapesse di Lucia.
Erano passati una decina di giorni quando Elisa mi aveva telefonato, come eravamo d’accordo, mi aveva comunicato che per il week end che stava per arrivare Alfio gli aveva detto che sarebbe stato libero dal sabato mattina a domenica sera. Gli aveva proposto di accompagnarlo in una città vicina dove non rischiava di essere visto da conoscenti, era terrorizzato dal fatto che la moglie poteva scoprirlo. Non so come mi era venuto in mente ma avevo chiesto a Elisa di fare qualche filmato mentre Alfio la scopava. Mi aveva dato del porcone pervertito, era sua convinzione che mi eccitasse osservarla mentre altri la scopavano.
Il giorno dopo anche Lucia, in modo molto euforico mi aveva avvertito che Alfio sarebbe stato via, non vedeva l’ora di passare la notte insieme. Io al contrario avevo in mente un’altra sorpresa per lei, non sapevo ancora se avrebbe gradito ma volevo sfruttare l’occasione per fargliela sperimentare, se non avesse gradito, non penso si sarebbe offesa, ma ero convinto che l’esperienza che gli avrei fatto sperimentare gli sarebbe piaciuta.
CONTINUA.
- Ma cosa fai? Sei diventato matto?
- Si! Sei tu che mi fai impazzire e non mi fai capire nulla.
- Ma ti rendi conto che, se succedesse e lo scoprisse mio marito ci ammazzerebbe tutte e due?
- Non sarò sicuramente io a dirglielo e nemmeno tu credo. Lasciati andare.
Mentre scambiavamo quelle frasi lei era rimasta immobile e quando con la mano gli avevo accarezzato la figa aveva allargato leggermente le gambe come a trovare maggior equilibrio ma anche a facilitarmi. Gli avevo scostato le mutandine ed infilato in cazzo in figa, avevo forzato un po', lei non era molto bagnata
- Fai piano, sento che è grosso.
- Scusa faccio piano, è anche la posizione che non è ideale.
- Visto che è successo, se dobbiamo farlo cerchiamo di farlo comodi andiamo in camera.
Nei pochi passi che avevamo fatto per arrivare in camera, aveva tolto la gonna e la maglietta. Non portava il reggiseno, aveva due belle tette io ero già nudo, mi aveva afferrato il cazzo ed aveva detto
- Ora capisco perché ho sentito male, sei bene messo ed ero asciutta, ma appena mi bagno sarà un piacere prenderlo, me lo voglio proprio godere.
Lo aveva preso in bocca ed aveva iniziato a succhiarlo, ci eravamo messi a 69 e in breve dopo le mie leccate era bagnatissima, continuava a gemere poi mi aveva fatto girare e mi aveva chiesto
- Mi piace un sacco come lecchi ma adesso voglio sentirlo dentro, scopami.
Glielo avevo infilato dentro lentamente osservando mentre gli entrava tutto, poi avevo iniziato a pomparla. Riuscivo a trattenermi a lungo ed anche con lei volevo godermela il più possibile. Lei mi aveva intrecciato le gambe dietro la schiena, avevo avuto dei piccoli orgasmi, ma quando aveva goduto in modo intenso me ne ero accorto perché avevo sentito le sue unghie graffiarmi la schiena. Si era fermata un attimo ed aveva continuato a baciarmi poi mi aveva guardato si era fermata un attimo e mi aveva chiesto
- Ma tu non hai sborrato? Non mi sento piena.
- No. Mi sono trattenuto. Non vuoi farlo ancora?
- Certo che voglio farlo ancora ma mi piace anche sentirti sborrarmi dentro. Ti faro venire io.
Mi aveva fatto sdraiare ed aveva voluto venirmi sopra. Aveva afferrato il cazzo e se lo era infilato dentro, pensavo che avrebbe iniziato a cavalcarmi; invece, era rimasta immobile sopra di me.
- Adesso ti faccio vedere come ti faccio sborrare restando ferma.
Restando immobile sopra di me aveva iniziato a contrarre la figa, i suoi muscoli vaginali stringevano ad intermittenza il mio cazzo, era un piacere che non avevo mai provato prima. Nonostante cercassi di trattenermi non ero riuscito, avevo avuto una sborrata intensa che mi aveva fatto urlare dal piacere. Anche Lucia aveva goduto ed adesso mi guardava con un sorriso soddisfatto. Era andata in bagno a farsi un bidet poi era venuta a stendersi accanto, mi aveva abbracciato e baciato, poi aveva appoggiato un gomito sul letto per poter appoggiare il capo, aveva uno sguardo soddisfatto e con un leggero sorriso mi aveva detto:
- Sai, qualche pensierino su te lo avevo fatto, ma non ci speravo affatto. Prima per la differenza di età che abbiamo, poi vedendo le ragazze che ti portavi a casa, erano giovani e delle gran fighe.
- Anche io avevo fatto qualche pensiero su di te. Ma non sapevo che avresti accettato e poi temevo di rovinare l’amicizia che è nata con Alfio. Ma non sono affatto pentito di aver rischiato.
A quel punto aveva guardato l’orologio e poi mi aveva detto.
- A proposito di Alfio, tra un’oretta torna dal lavoro ed anche lui mi vorrà scopare, quindi se hai ancora voglia diamoci da fare voglio avere il tempo per recuperare.
- Si prenota per scoparti? E come se avesse preso un appuntamento.
- Non si prenota. Lui mi scopa sempre prima di andare al lavoro e quando torna, dice che sono soddisfatta e non mi viene voglia di qualche capriccio. Sa bene che più lo prendo e più lo voglio.
La sua bocca era fantastica, era bastato poco a farmelo venire duro, aveva voluto scopare a pecorina, in quella posizione osservando il suo favoloso culo avevo provato a metterglielo dietro ma si era rifiutata categoricamente dicendo che non lo aveva mai fatto e non ci voleva nemmeno provare. Per completare la scopata quando stavo per venire mi ero sfilato dalla figa e gli avevo messo il cazzo in bocca, aveva ingoiato tutto con grande piacere. Era arrivato l’orario del rientro si era rivestita, gli era bastato attraversare pianerottolo ed entrare a casa sua, non aveva parlato se ci sarebbe stato un seguito ma era sottinteso.
Alfio come impiego aveva quello di guardia carceraria e faceva i turni, Lucia spesso faceva la promoter di prodotti nei centri commerciali, durante la pandemia avendo io bisogno di pulire casa si era offerta lei, veniva da me 2 volte a settimana per 2 ore. Io lavoravo nella ditta di famiglia, mio papà aveva messo su una florida azienda di raccolta e smaltimento rifiuti, avevamo appalti in diversi comuni avevamo una decina di camion ed una discarica in totale avevamo una trentina di dipendenti. Con Alfio e Lucia durante la pandemia era nata una bella amicizia, che era proseguita anche dopo. Io a casa c’ero poco Lucia aveva le chiavi del mio appartamento e ci faceva le pulizie, adesso era mia intenzione di restare di più a casa soprattutto quando Alfio era impegnato al lavoro. Erano passati un paio di giorni da quando avevamo scopato, avevo intravisto Alfio e saputo che faceva il turno del mattino, quindi, era escluso che per quella settimana il pomeriggio avrei potuto scopare con Lucia, era tutto rimandato.
Mi ero svegliato all’improvviso Lucia si stava sdraiando nel letto accanto a me
- Alfio mi ha scopata e poi è andato a lavorare, avevo voglia di te. Non ti va di scoparmi?
Aveva iniziato a strusciarsi contro ci era voluto poco a farmi venire voglia, avevamo scopato e poi mi aveva preparato la colazione. Nei giorni che seguirono, quando Alfio era a lavoro ed io ero in casa da solo arrivava sempre. Non sempre la scopavo, spesso per farmi eccitare stava seduta sul divano davanti a me ed iniziava a masturbarsi, era più maiala di quanto avessi potuto pensare. Piu di una volta avevo provato a metterglielo nel culo ma aveva sempre detto o, aveva paura di sentire male, tranne questo era disposta a tutto. Mi aveva confessato che la sua fantasia ricorrente era quella di scoparla mentre Alfio ci guardava. Io continuavo a far venire amiche da me, non aveva mai dato segni di gelosia o altro, anzi si eccitava a sapere che le scopavo.
Eravamo prossimi al mio compleanno e gli avevo proposto di festeggiare, cena e poi discoteca, logicamente anche con Alfio ed io avrei invitato amica. Avevo in mente di invitare Elisa, una ragazza molto disinibita che se glielo avessi chiesto avrebbe tenuto occupato Alfio, a Lucia l’idea era subito piaciuta ed avevamo organizzato per il sabato sera in cui Alfio era libero, anche se il mio compleanno era 2 giorni prima. Il giorno del mio compleanno Lucia mi aveva telefonato per gli auguri poi mi aveva chiesto se il pomeriggio fossi stato a casa perché voleva darmi il regalo. Avevo pranzato a casa di mia mamma che aveva voluto festeggiare poi ero andato a casa mia. Lucia era affacciata al balcone quando ero arrivato, era subito venuta da me, dopo avermi dato un lungo bacio mi aveva passato un pacchettino regalo facendomi gli auguri. Lo avevo aperto curioso di vedere cosa ci fosse. Il pacchetto conteneva un tubetto, in un primo momento mi era sembrato un dentifricio, era rimasto perplesso poi avevo controllato e letto etichetta, “gel anestetizzante”. Avevo guardato perplesso Lucia, non capivo il senso del regalo, lei si era messa a ridere e poi mi aveva detto
- Non è quello il regalo, quello serve a prendertelo. Auguri tesoro oggi ti do il mio culo.
Ero rimasto piacevolmente sorpreso, lei mi aveva subito portato in camera e si era spogliata
- Però prima scopami bene, ho voglia di godere e poi con calma te lo do.
Avevamo scopato fino a quando lei aveva goduto, poi si era messa in ginocchio, gli avevo spalmato il gel sul culo, quando gli avevo appoggiato il cazzo non lo aveva quasi sentito, ero molto eccitato, avevo iniziato a spingere lentamente volevo osservare mentre gli entrava nel culo. Non aveva sentito dolore, il cazzo era entrato tutto dentro, ero eccitatissimo, non perché la stavo inculando, non era la prima volta che inculavo una donna, ma perché aveva voluto che io fossi il primo, mi aveva promesso anche che lo avrebbe dato solo a me. Gli avevo sborrato nel culo, non aveva sentito dolore, ma nemmeno un eccessivo piacere ma mi aveva promesso che ogni volta che avrei voluto potevo incularla, non aveva sentito male.
Per il sabato sera che uscivamo a festeggiare, avevo invitato Elisa, una mia amica molto porca e disponibile a scopare. Durante la cena Alfio si mangiava con gli occhi Elisa, che dal canto suo rispondeva a tono ad ogni battuta a doppio senso. Quando eravamo arrivati in discoteca eravamo già tutti euforici, Alfio aveva iniziato a ballare con Elisa, mentre Lucia era ben felice di stare con me, era palesemente eccitata e su di giri. Dopo una oretta in un momento di pausa Elisa avvicinandosi a me senza farsi sentire mi aveva detto
- Cazzo il tuo amico ci sta provando di brutto. Mi vuole portare fuori nel parco, che faccio?
- Tranquilla non c’è problema se ti va assecondalo, divertiti pure.
Dal sorriso di Elisa avevo capito che gli andava, e che si sarebbe divertita e fatto divertire Alfio. Infatti, dopo una mezzoretta non li avevamo più visti in sala, sicuramente erano usciti fuori. Lucia mentre eravamo seduti sui divanetti, aveva iniziato a limonarmi, non si limitava solo a baciarmi ma le se mani erano continuamente sul mio cazzo, più di una volta aveva tentato di aprirmi la cerniera e tirarmi fuori il cazzo
- Ma sei fuori? Se me lo tiri fuori se ne accorgono tutti.
- E’ quello che voglio, mi eccita da morire. Ho voglia che mi scopi mentre qualcuno ci guarda. Essere osservata da sconosciuti mentre mi scopi mi eccita da morire. Ti prego scopami qui.
La proposta aveva fatto eccitare anche me, guardandomi intorno, avevo intravisto dei divanetti in un angolo un po' in penombra, e l’avevo portata li. Una volta seduti, Lucia, incurante che a nemmeno 2 metri di distanza c’era una coppietta che limonava, mi aveva tirato fuori il cazzo ed aveva iniziato a farmi un pompino. Ci eravamo accorti che la coppia ci guardava dai loro sorrisi trattenuti a stento. Lucia era come invasata, si era tolta le mutandine ed eccitata dal fatto di essere osservata, mi era venuta cavalcioni. Quando si era infilato il cazzo in figa aveva fatto in modo che la coppia vedesse tutto. Mi aveva scopato eccitata dall’essere osservata, mentre mi cavalcava guardava dritto negli occhi la coppia che ci osservava divertita, e quando aveva goduto mi aveva incitato a sborrargli dentro, dopo che ero venuto anche io la coppia si era alzata ed allontanata. Ci eravamo puliti con dei fazzoletti e Lucia era rimasta abbracciata a me.
- Sai la mia fantasia ricorrente quale è? Che mi scopi mentre mio marito ci osserva.
- Vorresti fare sesso di gruppo? Una cosa a 3 o a 4?
- Non ho mai fatto queste cose. Ma nella fantasia tu mi scopi ed Alfio ci guarda solo noi.
In lontananza avevamo visto Elisa ed Alfio tornare, ci eravamo ricomposti. Dall’espressione di Elisa era chiaro che qualcosa era success, Alfio al contrario aveva una espressione preoccupata. Nonostante non fosse particolarmente tardi, avevamo deciso di rientrare. Ci eravamo salutati sul pianerottolo di casa, avevamo tutti una espressione strana, era palese che ognuno di noi desiderasse che le coppie fossero diverse. Una volta in camera e dopo essere andati a letto, quando Elisa si era stesa nuda accanto a me gli avevo chiesto
- Allora come è andata? Ti sei divertita?
- Una cosa pazzesca. E’ un torello, mi ha scopato 3 volte e voleva ancora continuare. Vuole rivedermi mi ha dato il suo numero, ma è preoccupato che tu puoi offenderti. E tu? Hai scopato la moglie?
- Ma no che dici. Siamo solo amici. Se vuoi vederlo puoi farlo non c’è problema lo sai.
- Allora lo avviso, lui vorrebbe organizzare un week end. Dice che ha scusa per poter fare notte fuori.
- Hai goduto tanto, ho hai ancora voglia di farlo con me? Mi hai fatto eccitare.
- Logico che voglio farlo con te. E poi lo sai, non dico mai no a una bella scopata.
Fra me e me pensavo, anche se Elisa era una vera porcona, quella sera avevo scoperto che Lucia lo era molto di più. Il pensiero di Lucia e delle sue fantasie mi aveva fatto eccitare enormemente ed avevo scopato Elisa con maggiore intensità diverso dal solito, lei si era convinta che mi aveva fatto eccitare il fatto che mi aveva raccontato che Alfio l’aveva scopata, per adesso mi andava bene, non volevo sapesse di Lucia.
Erano passati una decina di giorni quando Elisa mi aveva telefonato, come eravamo d’accordo, mi aveva comunicato che per il week end che stava per arrivare Alfio gli aveva detto che sarebbe stato libero dal sabato mattina a domenica sera. Gli aveva proposto di accompagnarlo in una città vicina dove non rischiava di essere visto da conoscenti, era terrorizzato dal fatto che la moglie poteva scoprirlo. Non so come mi era venuto in mente ma avevo chiesto a Elisa di fare qualche filmato mentre Alfio la scopava. Mi aveva dato del porcone pervertito, era sua convinzione che mi eccitasse osservarla mentre altri la scopavano.
Il giorno dopo anche Lucia, in modo molto euforico mi aveva avvertito che Alfio sarebbe stato via, non vedeva l’ora di passare la notte insieme. Io al contrario avevo in mente un’altra sorpresa per lei, non sapevo ancora se avrebbe gradito ma volevo sfruttare l’occasione per fargliela sperimentare, se non avesse gradito, non penso si sarebbe offesa, ma ero convinto che l’esperienza che gli avrei fatto sperimentare gli sarebbe piaciuta.
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