Commisario d'esame

di
genere
scambio di coppia

Mi chiamo Ferruccio. per tutti Uccio; ho 53 anni, separato da una decina, come professione faccio il dirigente scolastico in un Liceo in provincia di Milano. Da un paio di anni ho una relazione, diciamo solo sessuale, con Gabriella lei di 48 anni, anche lei separata e che lavora negli uffici amministrativi di una scuola media. Non conviviamo, perché, come detto prima, la nostra è solo una relazione di sesso, quando ci va ci vediamo per il resto siamo liberi di frequentare altre persone. Gabry ha una altra relazione con un collega più giovane e sposato, l’ho sempre saputo ed accettato. Gabry è ancora una bellissima donna, Alta 1.70 bionda formosa anche se non grassa, con una quarta di seno ed un culo da favola. Con lei fin dall’inizio della relazione abbiamo scoperto di avere in comune la passione per le trasgressioni, un week end al mese, ci spostiamo in città lontano dalla nostra e frequentiamo locali per scambisti. Ci capita anche di organizzare appoggiandoci ai tanti siti di incontri che si trovano su internet, Gabry tiene il segreto con l’altro amico perché lui non è aperto sessualmente e non riuscirebbe a capire questo suo desiderio di trasgredire.
La storia che vi sto per raccontare inizia un po' prima delle vacanze natalizie. Un amico e collega che per anni si recava in meridione come commissario di esami della maturità, mi interpella chiedendomi se lo volevo sostituire. In parole povere, lui per anni con l’indennità di commissario di pagava 2 mesi di ferie al mare, mi descrive la situazione e quando accetto di fare la domanda al posto suo mi presenta il signore che da anni ad un prezzo molto conveniente gli affittava per 2 mesi un appartamento direttamente sul mare. In cambio la persona aveva i suoi traffici, si faceva portavoce con genitori degli alunni che facevano gli esami chiedendo in cambio un occhio di riguardo. Tutta la situazione non era eticamente corretta, ma con tutto quello che succede, la mia coscienza considerava moralmente accettabile un aiutino a ragazzi un po' in difficoltà. D'altronde non potevo salvare io l’andazzo generale e se non lo avessi fatto io c’era pronto un altro.
Avevo parlato con Gabry, e gli avevo proposto di accompagnarmi. Sarebbe stata la prima volta che avremmo fatto una vacanza così lunga insieme. Ci era capitato di fare una settimana insieme a Cap d’Agde in Francia, ma era diverso, quello era un villaggio naturista con grande percentuale di coppie scambiste, qui sarebbe stata una vacanza come una normale coppia, forse senza possibilità di trasgressioni, visto che non ci risultava che in Calabria ci fossero posti per scambisti. Io sarei partito per l’inizio degli esami, Gabry mi avrebbe raggiunto a fine luglio inizio agosto, il rientro era programmato dopo il 20 agosto. L’anno scolastico era trascorso normalmente e finalmente era arrivato il momento della partenza. Avevo preferito fare il viaggio in macchina in 2 tappe, con sosta a Roma, restare quasi 2 mesi senza auto non mi garbava ed affittarla mi costava troppo.
L’appartamento era piccolino ma in una posizione fantastica. Era composto da soggiorno camera bagno e cucina, direttamente sul lungomare, bastava attraversare la strada e si arrivava in spiaggia. Avevo trovato un parcheggio a pagamento a un centinaio di metri. Il proprietario mi aveva accolto in modo molto amichevole, mi aveva parlato a lungo del mio collega, io gli avevo detto chiaramente che mi aveva informato su tutto e quindi se aveva nominativi su cui serviva un po' più di attenzione di farmi una lista. La cittadina era molto carina, aveva un 30.000 abitanti ma a prima vista dava la sensazione che in estate i divertimenti non mancavano. Essendo la prima sera era stato così cortese di invitarmi a cena a casa sua che praticamente era l’appartamento sopra a dove avrei alloggiato io. Dopo cena mentre bevevamo un limoncello, con molto tatto mi aveva detto che, ci sarebbe stato Il sindaco di un paese vicino, che avendo il figlio come esaminando, aveva chiesto di potermi parlare. Avevo accettato di incontrarlo e lui mi aveva fissato l’appuntamento per il giorno dopo.
Il giorno dopo avevo incontrato Il Sindaco, in parole povere avrebbe gradito molto se il suo ragazzo avesse preso maturità con il massimo dei voti. Gli avevo detto che volevo vedere il ragazzo per vedere come stava a preparazione e se ci fosse stato la possibilità lo avremmo aiutato. Avrebbe fatto venire il ragazzo il giorno dopo ad avere un colloquio con me. Il giorno dopo all’insediamento della commissione d’esame, avevo scelto come da prassi il vicepreside dell’istituto. Dai vari discorsi e da qualche battuta avevo fin da subito percepito che ogni membro della commissione aveva i suoi raccomandati, la situazione non mi aveva meravigliato, sapevo che era una prassi consueta.
Il giorno dopo il ragazzo era stato accompagnato dalla madre, Lei era una bella donna, elegante voleva essere fine ma si capiva che era di estrazione proletaria. Il figlio era un bel ragazzo ma era anche viziato presuntuoso ed arrogante, si notava subito che era il tipo che pensava che tutto gli era dovuto, in parole povere il classico ragazzo viziato che avrei preso volentieri a calci in culo. Dopo una breve chiacchierata, gli avevo fatto una piccola interrogazione per rendermi conto della sua preparazione, era bastato poco per capire che i libri li aveva aperti per lo stretto necessario.
- Ragazzo mio così non va proprio, si nota che gai studiato poco.
- E cosa possiamo fare?
- Dovrai fare quello che non hai fatto fino ad adesso. Studiare. Ti aspetto domani e vediamo se riusciamo a fare qualcosa. Ma se non ti impegni sarà tutto inutile.
Il ragazzo dopo 10 minuti era andato via dicendo che aveva un impegno, la madre era rimasta.
- Allora professore cosa mi dice? Riuscirà?
- Signora non dipende da me, io posso aiutarlo fino a un certo punto. Tocca a lui darsi da fare.
La madre si era incupita, poi aveva iniziato a raccontarmi che il ragazzo aveva avuto sempre dei problemi con il padre che da lui pretendeva il massimo e che per motivo di prestigio adesso avrebbe voluto che si diplomasse con il massimo dei voti. Poi quasi piangendo mi aveva detto
- Professore, devi capirmi, io per questo figlio e per stare in pace in casa sarebbe disposta a qualunque cosa. Voglio solo serenità in famiglia.
Mentre mi diceva queste parole mi aveva appoggiato una mano sulla gamba e mi aveva guardato con un lieve sorriso. Per capire se avevo intuito bene rivolto a lei gli avevo chiesto
- Non ho capito bene a cosa si riferisce con “qualunque cosa”.
- Una madre per il bene del proprio figlio è pronta a qualsiasi sacrificio.
Aveva detto le ultime frasi sempre tenendomi la mano sulla gamba, poi di scatto si era alzata ed era andata via salutandomi. La sera quando avevo telefonato a Gabry gli avevo raccontato tutto
- Te la sei scopata?
- Ma no dai. Che dici mica posso saltare addosso a chiunque solo per una frase
- Voi maschi siete i soliti cretini. Ma non hai capito che è disposta a tutto. Ti ha detto chiaramente che è disponibile a scopare.
Il giorno dopo quando era venuto il ragazzo, gli avevo dettato degli appunti, sarebbe stato sufficiente che li imparasse a memoria e per quella materia, dove sarei stato io a interrogarlo tutto era a posto. Lo volevo rivedere un paio di giorni prima per essere certo che almeno gli appunti li imparava. Dopo 2 giorni, erano iniziati gli scritti, da subito avevo notato che i docenti che avrebbero dovuto fare sorveglianza, si davano da fare per ben altro. Il vicepreside aveva notato che controllavo perplesso ed aveva fatto una strana espressione, a quel punto ero stato io a chiedergli di accompagnarmi al bar a prendere il caffè. Avevamo fatto una chiacchierata, lui in parole povere mi aveva detto che il famoso “pezzo di carta” al sud era indispensabile. Era l’unico modo per tentare qualche concorso o per aspirare a qualche impiego pubblico negli enti locali. Visto che mi aveva parlato chiaro e che da parte mia aveva avuto comprensione avevo deciso di esporgli il mio problema. Mi aveva rassicurato che i suoi colleghi non avrebbero avuto nulla in contrario, perché quasi tutti avevano i loro assistiti, poi ne aveva approfittato dicendomi che anche lui aveva un problema, due candidati esterni che avevano assoluto bisogno. Gli avevo detto che potevano fare quello che volevano e che l’importante era che i verbali e la parte giuridica amministrativa fosse a posto. Mentre rientravamo mi aveva confidato che era i n contatto con il collega che mi aveva consigliato di andare li, il quale gli aveva detto che sarebbe stato facile con me trovare un accordo. Era tremendamente amorale ma era così.
Gli scritti erano finiti ed erano iniziati gli orali, al mattino passavo in ufficio solo per far presenza poi andavo in giro, tutti era contenti ed io ero più tranquillo a non vedere cosa succedesse. Avevo convocato a casa il figlio del sindacato, mancavano solo 3 o 4 giorni alla sua esaminazione, quando lo avevo interrogato mi aveva fatto incazzare di brutto. Non aveva nemmeno imparato a memoria gli appunti che gli avevo dato. Mi ero incazzato di brutto con lui poi lo avevo cacciato in malo modo.
Dopo nemmeno una oretta della mia incazzatura avevo sentito suonare alla porta, Era la signora Virginia, la madre del ragazzo. L’avevo fatta accomodare e mi ero lamentato che non potevo rischiare di dare il massimo del voto a un impreparato. La donna era scoppiata a piangere dicendomi che avrebbe controllato lei che imparasse almeno i miei appunti. Non smetteva di piangere, mi ero seduto accanto a lei e gli avevo passato una mano sulle spalle tentando di consolarla. Cercavo di rassicurarla che avremmo trovato il modo di risolvere. Aveva smesso di piangere, poi quando si era girata verso di me ed i nostri visi erano molto vicini, si era avventata su di me e mi aveva baciato. Gabry aveva ragione, ed io non avevo intenzione di farmela scappare. Continuavamo a baciarci freneticamente mentre cercavo di spogliarla, in poco tempo eravamo nudi sul divano, mi era venuta cavalcioni e si era infilato il cazzo in figa era calda e bagnatissima, continuava a cavalcarmi come una ossessa non riuscivo quasi a prendergli il seno in bocca dopo avevamo goduto insieme.
Quando si era alzata per andare in bagno l’avevo seguita, si era seduta sul bidet, io gli avevo avvicinato il cazzo in bocca, era quasi restia a prenderlo ma quando gli avevo spinto la testa lo aveva ingoiato ed iniziato a succhiare. Me lo aveva fatto tornare duro, l’avevo portata in camera e dopo averla stesa sul letto avevo iniziato a leccargli la figa poi avevamo scopato a lungo ed in più posizioni avevamo goduto di nuovo. Aveva chiesto i8l permesso di fumarsi una sigaretta a letto dicendo che la rilassava, lo avevo fatto anche io, e mentre eravamo a fumare gli avevo chiesto
- Ma lo hai fatto solo in cambio del favore?
- Diciamo che è stata la causa scatenante. Ultimamente mio marito mi trascura troppo. Penso abbia un amante. Era da tempo che avevo voglia ma farlo con qualcuno del posto è molto pericoloso la gente parla. Tu eri l’ideale, sei di fuori avevo scusa per venire a casa tua
- Spero che troverai ancora altra scusa per venire. È stato molto bello e mi piaci molto.
- Non programmiamo nulla, poi chissà se capita occasione perché no?
Avrei voluto farlo ancora, ma aveva fatto tardi ed aveva fretta di rientrare. Gli esami erano andati per tutti bene, tutti erano soddisfatti alunni, professori e genitori. Gabry era arrivata ed avevamo iniziato a farci lunghe giornate al mare. Avevamo accettato l’invito del sindaco ed eravamo ospiti nel suo ombrellone. Il figlio era partito per un viaggio premio lui arrivava di solito verso mezzogiorno quindi con Gabry stavano insieme a Virginia. Fra loro c’era sintonia e chiacchieravano come vecchie amiche, mentre il sindaco faceva una corte serrata a Gabry che per divertirsi lo stuzzicava. Ci avevano presentato un pescatore, che il pomeriggio, visto che loro non tornavano al mare, ci accompagnava in spiaggette isolate raggiungibili solo in barca, poi ci veniva a riprendere. Ne approfittavamo per fare lunghe scopate e prendere il sole nudi. Dopo una settimana, anche se facevamo sesso molto spesso. Gabry aveva iniziato a essere irrequieta, mi aveva detto chiaramente che aveva il desiderio di qualche trasgressione. Un giorno per sondare Virginia, gli aveva fatto capire che sapeva che avevamo scopato insieme e che volendo di poteva fare qualche nuova esperienza. Virginia si era rabbuiata in volto ed era diventata seria, Gabry aveva capito che non era il caso di insistere. Il marinaio era un ragazzo sui 35 anni, lei mi aveva detto se avevo problemi a provare con lui, io gli avevo lasciato libertà. Da allora appena partivamo con la barca, lei toglieva il reggiseno e restava in topless, poi la sera quasi sempre aspettava che arrivasse per vestirsi in modo che la potesse edere nuda. Il marinaio sembrava a disagio ma non aveva mai detto nulla.
Eravamo alla vigilia di Ferragosto, ormai avevamo iniziato a programmare qualche sosta in qualche luogo trasgressivo lungo il viaggio di ritorno, poiché il giorno 20 partivamo. In paese ci sarebbe stata la festa con fuochi d’artificio e qualche spettacolo, però al mattino il sindaco con Virginia ci avevano invitato a cena a casa loro, avevano insistito tanto ed a noi faceva anche piacere andare. La sera Gabry aveva indossato un tubino in seta nero, era mini con allacciatura dietro alla nuca per cui lasciava intravedere parte del seno, praticamente era più sex che a essere nuda
- Wow, sei uno schianto. Mi fai venire voglia di scoparti subito. Farai sbavare il sindaco.
- Meglio! ti avverto che, se capita l’occasione me lo scopo. Ho voglia di una scopata extra.
- Ottimo. Se tu ti assenti a scoparti lui io sarò libero di scoparmi Virginia
La villa di Riccardo, il sindaco, e Virginia, sorgeva su un promontorio aveva un grande parco, ad un centinaio di metri c’era un belvedere da cui si poteva ammirare lo spettacolo del mare e del paese.
La cena era stata abbondante mentre sorseggiavamo il limoncello, Gabry lancia l’idea di andare a vedere i fuochi, io gli rispondo che non ho voglia di spostarmi Virginia gli dice che da promontorio si riesce a vederli. Io insisto a dire che non ho voglia di muovermi, ed a quel punto Gabry facendomi l’occhiolino chiede a Riccardo di accompagnarla. Virginia gli dice di aspettare e gli porta un plaid da mettere per terra per sedersi. Gabry lo prende poi sorridendo mi fa le boccacce, facendomi intendere che lo userà per sdraiarsi e non per sedersi, Riccardo sembra contento di restare da solo con lei.
- Non sei geloso? Saranno da soli è mio marito è un marpione.
- Non sono geloso. Gabry fa quello che vuole. E poi dovrebbe preoccuparsi tuo marito.
Mentre gli rispondevo mi ero avvicinato, l’avevo abbracciata e baciata, lei aveva risposto
- I fuochi non iniziano prima di una oretta, abbiamo tempo anche noi. Vieni andiamo nella camera degli ospiti, staremo più comodi.
Una volta a letto era stata fantastica. Aveva voluto che stessi fermo sdraiato, mi aveva baciato e leccato tutto per poi farmi un pompino favoloso. Poi mi aveva chiesto di scoparla, lo avevamo fatto a lungo ed in diverse posizioni, l’unica cosa che non aveva voluto era stata di prenderlo nel culo, non lo aveva mai fatto e aveva paura di sentire male. Al contrario, tutte le volte che stavo per sborrare voleva he lo facessi in bocca, ingioiava tutto e poi continuava a succhiarmi il cazzo. Era intenta a succhiarmelo quando avevamo sentito lo scoppio dei fuochi allora mi aveva chiesto
- I Fuochi durano una decina di minuti più il tragitto per tornare, saranno più entro 30 minuti, tu che dici facciamo in tempo a fare ancora una scopata?
- Io ti dico che non arrivano prima di 1 ora conosco Gabry. Ah ah ah
Avevamo scopato di nuovo, poi ci eravamo rivestiti ed eravamo ritornati a sedere su divano. Come mie previsioni, era passata quasi un’ora quanto erano rientrati. Lo sguardo sorridente di Gabry mi faceva capire che avevano scopato. Riccardo evitava il mio sguardo, era un po' impacciato. Dopo aver bevuto qualcosa ancora era arrivato il momento di andare e dopo i saluti eravamo partiti.
- Allora come è andata? Sei riuscita a scopartelo?
- Benissimo. Azz è un toro. Mi ha scopato 3 volte. Non la smetteva più. Avrebbe voluto continuare ma temeva che poteste sospettare qualcosa. Quando gli ho fatto battuta che c’era anche la possibilità che tu ti stessi scopando la moglie è rimasto perplesso, pensava che scherzassi e glielo lasciato credere. Lui è convinto che Virginia certe cose non le fa. Comunque, questa scopata extra ci voleva, peccato non averla potuta fare insieme.
La vacanza stava per finire, 2 giorni prima della partenza, mentre il marinaio ci accompagnava gli avevamo chiesto se veniva a riprenderci più tardi, l’ultima volta volevamo godercela, sarebbe venuto a prenderci al tramonto. Avevamo fatto un lungo bagno, poi avevamo affrontato l’argomento Riccardo e Virginia perché ci avevano promesso che sarebbero venuti a trovarci. Programmavamo cosa fare, solo a parlarne Gabry si era eccitata, gli era venuta voglia e si era messa a farmi un pompino. Avevo gli occhi chiusi a godermi la sua bocca che mi succhiava l’uccello quando avevo sentito dei rumori, quando avevo aperto gli occhi, da dietro gli scogli erano spuntati 3 persone incappucciati, uno di loro teneva un fucile per la caccia subacquea. Ci eravamo spaventati, di sicuro le loro intenzioni non era affatto amichevoli, cercando di stare calmo gli avevo detto:
- Ragazzi non fate cazzate. Il mio portafoglio è nei pantaloni ci sono dei soldi, prendeteli.
A quel punto uno dei 3, guardando Gabry e toccandosi la patta dei pantaloni aveva detto:
- Non è per i soldi che siamo venuti. Vogliamo altro.
A quel punto era chiaro cosa volevano. Gabry che inizialmente era più impaurita gli aveva risposto
- Tranquilli farò tutto quello che volete. Non usate violenza per favore, non farò resistenza.
Gli uomini si era avvicinati, ed a quel punto Gabry, superando la paura, aveva allungato la mano e gli aveva toccato il cazzo da sopra i pantaloni. L’Uomo aveva aperto la cerniera e tirato fuori il cazzo infilandoglielo in bocca. Un altro degli uomini mi aveva fatto cenno di sedermi contro uno scoglio.
Mentre Gabry faceva il pompino ad uno, aveva allungato la mano a toccare il cazzo all’altro, era bastato poco agli uomini che lo faceva non perché minacciata ma per puro piacere. L’avevano posizionata a pecorina e mentre unno la scopava l’altro glielo metteva in bocca. A vedere la scena mi ero eccitato, anche a me era venuto il cazzo duro, me lo menavo mentre li guardavo. Quando i primi due avevano sborrato; Gabry aveva chiamato il terzo, mi aveva guardato con un sorriso complice, poi lo aveva invitato a stendersi e gli era andata sopra facendomi cenno con la testa
- Metteteglielo anche nel culo gli piace.
I due uomini mi avevano guardato, poi avevano fatto cenno che vendo appena goduto dovevano recuperare. A quel punto mi ero alzato ed avvicinato a Gabry, avevano avuto il cenno d’intesa avevo capito che voleva fare la doppia. Si era piegata ed io ero riuscito a metterglielo nel culo, aveva iniziato a gemere di piacere fino a quando aveva goduto anche lei insieme a noi. Quando ci eravamo staccati, colava sborra dal culo e dalla figa, aveva fatto 2 passi e si era lavata in acqua. Gli uomini ci guardavano perplessi, non si aspettavano tanta partecipazione, poi Gabry gli aveva detto
- Non pensavate mica di andare via vero? Ormai che ci siamo ci divertiamo.
Gli uomini continuavano a guardarci e guardarsi come interdetti. Era stata Gabry a riprendere la situazione in mano, aveva iniziato a spompinarli a turno, stavolta non mi avevano tenuto da parte visto che eravamo in 4 ci alternavamo 2 per volta. Alla fine, erano spompati, avevano sborrato 2/3 volte a testa in poco tempo Gabry era esausta la soddisfatta, quando erano andati via ci avevano chiesto se tornassimo ancora ma gli avevamo detto che purtroppo partivamo.
Erano andati, Gabry aveva una espressione radiosa, aveva goduto tantissimo
- Cazzo, ci voleva una scopata così. Averne 4 tutti per me non mi era mai capitato. Molto bello.
Avevano fatto un bagno veloce Gabry lo aveva fatto soprattutto per pulirsi bene. Era tardi ed iniziava a fare freschino, dopo una decina di minuti era arrivato il marinaio a riprenderci. Una volta saliti in barca Gabry facendomi girare in modo che lui non potesse sentire mi aveva detto
- Ecco chi ha organizzato tutto. Il marinaio era uno dei tre.
- Scusa come fai a dirlo? Erano incappucciati.
- Si erano incappucciati ma lui è coglione guardalo, ha gli stessi vestiti di uno di loro.
Lo avevo osservato e facendo mente locale in effetti uno dei 3 era identico a lui. Non gli avevamo detto nulla fino a quando eravamo sbarcati dalla barca, poi Gabry si era rivolta a lui dicendogli
- Alla fine, finalmente ti sei deciso. Per giorni e giorni mi mettevo in topless quando ci accompagnavi, mi facevo trovare nuda quando venivi a prenderci. Pensa se capivi fin dal primo giorno? Ci avremmo fatto 10 giorni di grandi scopate. Peggio per te.
Il marinaio era arrossito, aveva balbettato qualche frase incomprensibile e noi eravamo andati via ridendo come dei matti. Purtroppo, la vacanza era finita davvero. Quella notte ci eravamo addormentati appena messi a letto ma la sera dopo l’ultima, ricordando la scopata con i 3 uomini Gabry si era eccitata tantissimo ed aveva voluto scopare a lungo. Per i primi giorni era stata molto delusa, ma dopo la scopata con Riccardo e con i 3 sconosciuti, quando gli avevo detto che l’anno dopo sarei potuto tornare ancora mi aveva pregato di accettare incarico dicendo che anche lei avrebbe fatto vacanza più lunga. Per adesso avevamo la promessa di Riccardo e Virginia che sarebbero venuti a trovarci.

di
scritto il
2023-08-31
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