Colleghe d'ufficio - Seconda parte

di
genere
sentimentali

Il rientro dal week end in cui avevo scopato con Elisa e Mary, era stato quasi nella normalità. Elisa come aveva detto aveva mantenuto un comportamento distaccato, anche se qualche volta ci eravamo scambiati qualche complice sorriso. Mary al contrario sembrava cambiata, adesso arrivava in ufficio non più sciatta come una volta ma si curava molto di più. Capelli ben curati, trucco e si vestiva in modo un po' più sex, il tutto la rendeva molto più desiderabile, infine aveva molte attenzioni nei miei confronti. Erano passati un paio di giorni quando mentre ero alla macchinetta del cafè era arrivata Giovanna, mi aveva salutato in modo imbarazzato, io avevo risposto in modo normale senza fare riferimento al suo forfait dell’ultimo minuto.
- Devi scusarmi, se ho dato buca alla cena, ma ho avuto un contrattempo all’ultimo minuto. Comunque, complimenti, Mary mi ha detto che hai una bellissima casettina, perfino con piscina, mi sarebbe piaciuto molto fare un bel bagno.
- L’invito è sempre valido, quando vuoi venire sarai sempre ben accolta, non solo per bagno.
- Questo lo so. Ah ah ah. Ah. L’ho sempre saputo cosa vuoi da me. Beh mi sembra che vi siete divertiti ugualmente ed avete passato una splendida serata.
Dopo queste parole mi aveva salutato. Dalle sue frasi avevo capito che Mari gli aveva detto che avevamo scopato. Sicuramente lo aveva fatto per fargli capire che adesso stavamo insieme. La cosa mi aveva fatto un po' incazzare, anche perché avendo saputo dei pettegolezzi, temevo che in pochi giorni tutti sarebbero venuti a conoscenza che scopavo con Mary, allo stesso tempo il fatto che Mary voleva continuare a scopare con me mi lusingava e non poco. Ero rientrato in ufficio, seduto alla mia postazione avevo osservato Mary con attenzione, era davvero desiderabile, mi era tornata in mente la scopata fatta e rivivendola mi ero eccitato avevo il cazzo duro e mi era venuta voglia di scoparla, era stata questione di un attimo ed avevo trovato il modo.
- Mary mi aiuti a sistemare questo faldone in archivio? Il posto è in alto e non ci arrivo.
Logicamente Mary non mi avrebbe mai detto di no, l’archivio era una stanza accanto al nostro ufficio, c’erano solo lunghe file di scaffali alti fino al soffitto. Mi ero diretto nel punto più isolato, quando mi aveva raggiunto, senza dirgli nulla l’avevo sbattuta contro gli scaffali l’avevo fatta appoggiare agli scaffali e tolte le mutandine glielo avevo messo dentro. La situazione era abbastanza pericolosa, chiunque poteva arrivare per questo motivo avevo iniziato a sbatterla in modo frenetico, non mi interessava che godesse volevo essere io a godere. Quando avevo sborrato l’avevo sentita gemere di piacere, forse anche lei aveva goduto. Ci eravamo puliti con un fazzoletto e poi eravamo ritornati alle scrivanie.
- Mi hai fatto una bella sorpresa non me lo aspettavo. È stato molto bello.
- Dimmi una cosa. Hai raccontato tutto a Giovanna? Gli hai detto che abbiamo scopato.
- Con eli ci raccontiamo tutto. Anche lei mi racconta tutto di lei.
- Non è invece che lo hai fatto per fargli sapere che adesso sto con te e di stare alla larga?
- No assolutamente. Anzi ti garantisco che tutto è come prima e fara di tutto per farti togliere capriccio e portartela a letto. Tranquillo non sono gelosa.
Dopo un paio di giorni, un mattino Mary era molto euforica, poi mi aveva detto che prima dell’orario di chiusura mi aveva fatto vedere una cosa. Che aveva una sorpresa con me. Stavo quasi per andare a casa, avevo dimenticato della promessa di Mary, era stata lei a stopparmi. Ormai erano quasi tutti usciti, mi aveva chiamato in archivio e arrivati al punto dove avevamo scopato giorni prima, si era fermata, mi aveva sorriso, poi aveva preso la gonna e l’aveva alzata
- Ti piace così? Me l’ha consigliato Giovanna ha detto che ti avrebbe fatto eccitare.
Era senza mutande, il folto pelo che aveva prima non c’era più. Aveva depilato la figa. In effetti era davvero eccitante. Mi aveva invitato a toccarla, appena sfiorata aveva avuto un gemito di piacere, a sua volta aveva allungato la mano armeggiando con i miei pantaloni, era palese che voleva scopare. Il posto non era dei più comodi, avevamo cambiato diverse posizioni infine eravamo riusciti a fare una scopata decente godendo tutte e due. Quando dopo esserci ricomposti, mentre uscivamo dall’ufficio per andare a timbrare, avevamo incrociato Elisa, ci aveva guardato con aria perplessa, dalle nostre espressioni aveva capito che avevamo scopato, ne avevo avuto la certezza quando sorridente guardandomi negli occhi in modo complice mi aveva detto
- Logico che questa mezzora in più che siete rimasti in ufficio non vale come straordinario.
Avevamo sorriso tutti quanti, era un modo molto discreto per confermargli i suoi sospetti senza dire nulla. Il cambiamento che era avvenuto in Mary mi aveva impressionato. Piu scopavamo più aveva voglia di scopare. Era sempre radiosa, adesso a differenza di prima si curava molto fisicamente e vestiva sempre in modo sex, logicamente non ero stato il solo a notare il cambiamento ed i pettegolezzi avevano iniziato a girare. Mary non sembrava affatto preoccupata, anzi, sembrava fosse felice che si sapesse che avevamo una relazione, io, al contrario, non ne ero affatto contento
Quel sabato dopo che avevo fatto le spese e mangiato, ero rilassato a prendermi il sole, per la sera ero stato invitato a cena da mia sorella. Era il primo pomeriggio quando mi era squillato il telefono, era Mary, la sua telefonata mi aveva sorpreso visto che il week end non i sentivamo
- Ciao, come stai? Cosa stai facendo?
- Sto oziando. Ho fatto le spese stamane ho pranzato ed adesso sono sdraiato al sole. E Tu?
- Sono in giro con Giovanna, abbiamo approfittato dei saldi per prendere dei costumi, e pensavamo che forse fosse l’occasione di inaugurarli. Veniamo da te per un bagno?
- Certo, potete venire quando volete, sono solo.
- Però Giovanna mi sta dicendo che lei viene ad accompagnare me. Senza secondi fini, per il bagno va bene ma non pensare che ci sia altro. Possiamo lo stesso?
- Certo, digli di stare tranquilla, che non ci provo nemmeno.
Erano arrivate dopo una mezzoretta, Giovanna era rimasta impressionata della mia villettina mi aveva fatto i complimenti, avevano indossato i costumi ed avevamo fatto il bagno in piscina. Non avevano tanto tempo a disposizione, erano usciti solo per spese l’idea di venire da me era stata di Mary, il motivo era chiaro dopo una decina di minuti che eravamo usciti dall’acqua. Mary si era sdraiata sul lettino del gazebo insieme a me, mentre Giovanna era sulla sdraio accanto al lettino, si era stretta a me iniziando a baciarmi ed accarezzarmi poi rivolta a Giovanna gli aveva chiesto:
- Ti scandalizzi se approfitto dell’occasione per sbaciucchiarmelo un po'?
- Ma no figurati. Siamo venute per questo no? Sentivi sua mancanza.
Mary non si era limitata solo a baci e carezze, la sua bocca aveva iniziato a percorrere il mio corpo, poi mi aveva abbassato il costume e mi aveva preso il cazzo in bocca. Giovanna faceva finta di non guardare, anche se mi ero accorto che di nascosto, con occhi semichiusi, osservava la bocca di Mary mentre mi faceva il pompino. Quando Mary aveva tolto il costume e mi era venuta sopra, aveva osservato il mio cazzo che lentamente spariva nella figa di Mary, per poi alzarsi e tuffarsi in piscina lasciandoci tranquilli a scopare. Avevamo cambiato diverse posizioni, e mentre la scopavo a pecorina, gli occhi mi erano andati alla casa di fronte, stavolta a spiarci non c’era solo la signora della volta prima, insieme a lei c’era un uomo, sicuramente il marito. Lo avevo detto a Mary che qualcuno ci osservava e lei mi aveva risposto in modo disarmante
- Sto scopando davanti a Giovanna, che la conosco da sempre, pensi che mi preoccupo se due sconosciuti ci guardano? Anzi mi eccita di più.
Si era perfino spostata in modo che i vicini potessero avere una visione migliore, ad essere sincero anche a me eccitava molto, ma io fissavo Giovanna che dalla piscina ci osservava. Avevamo goduto insieme, poi eravamo rimasti un po' a baciarci ma purtroppo il tempo a loro disposizione era trascorso ed erano dovute correre via. Ne salutarci avevo fissato Giovanna dritto negli occhi, aveva una espressione diversa dal solito, sembrava essere a disagio.
La domenica pomeriggio ero in giardino a potare le piante quando avevo sentito suonare al cancello, ero rimasto sorpreso ma anche molto preoccupato quando avevo visto il mio vicino. Sicuramente veniva per lamentarsi dello spettacolo del giorno prima, adesso mi rendevo conto che avevamo fatto una enorme cazzata, non tutti sono molto aperti mentalmente e onestamente il giorno prima eravamo andati oltre i limiti. Pazienza dovevo scusarmi quindi gli avevo aperto.
Lo avevo fatto accomodare nel patio e dopo i soliti convenevoli era stato lui a dire
- Adesso, che abbiamo chiacchierato è il momento di dirgli perché della mia visita.
- Mi scuso subito. Ho capito a cosa si riferisce. Sono mortificato, ha la mia promessa che non succederà più. Spero capisca è stato un momento particolare e abbiamo esagerato.
- Non deve scusarsi. Non ci siamo scandalizzati, anzi. È stato molto eccitante assistere. Sa con mia moglie è da moltissimo che fantastichiamo su situazioni del genere, ci eccita molto. Abbiamo provato ad andare in una spiaggia di nudisti ma c’era troppa gente nelle nostre fantasie come partecipanti ci sono solo 2 coppie. Per questo mi permetto di chiedergli se avrebbe piacere avere anche la nostra compagnia quando è con la sua compagna.
Le parole dell’uomo mi avevano lasciato allibito. Non solo mi diceva che si eccitavano a guardarci ma era arrivato perfino a chiedermi se fossimo disposti a fare una cosa a 4. Avevo sentito che molte coppie lo facevano ma sentire qualcuno chiedermelo così espressamente mi aveva basito.
- Guardi io non ho mai avuto esperienze del genere e penso nemmeno la mia compagna. Mi prende alla sprovvista non mi sarei aspettato una proposta del genere. Come faccio a chiedergli di punto in bianco se è disposta a fare sesso con un altro?
- No no. Mi correggo. Non gli sto proponendo uno scambio. La nostra fantasia per adesso si limita a fare sesso fra noi mentre un’altra coppia lo fa accanto a noi.
- Ah, ecco questo ridimensiona tutto. Comunque, devo sentire la mia compagna se è disponibile e poi le faccio sapere. In ogni caso organizziamo in anticipo.
L’uomo che mi aveva detto di chiamarsi Nino, la moglie Lucia, mi aveva lasciato il suo numero per contattarlo poi aveva salutato in modo molto educato ed era andato via. Il lunedì mattina era stata una giornata affollata in ufficio, cercavo l’occasione per comunicare a Mary la proposta del vicino per vedere cosa ne pensava, avevo la sensazione che anche lei voleva dirmi qualcosa, l’occasione ci era stata al momento della pausa caffè, l’avevamo ritardata per essere certi di essere soli
- Avevo detto a Giovanna che avevi un bel cazzo. Mi ha confermato che anche a lei è molto piaciuto e si è eccitata tantissimo a vederlo mentre me lo infilavi dentro.
- Dovevi dirgli che ne poteva approfittare e privarlo.
- Infatti, glielo detto. Ma lei ha fatto spallucce e non ha commentato.
Visto che eravamo nel discorso sesso, avevo raccontato a Mary, della visita del vicino e del suo discorso, infine della richiesta che aveva fatto, di essere invitati una volta che eravamo insieme
- Tesoro, a me va bene tutto quello che vuoi fare. Se ti fa piacere farlo con loro ci sto.
- Guarda che lui mi ha solo parlato di stare vicini non di altro.
- Comunque, sappi che, se tu vuoi, sono disponibile a tutto per farti contento.
Il giorno dopo Mary era venuta a dirmi che avendo “coperto” più volte Giovanna, che mi faceva piacere poteva chiedere a lei di coprirla ed avrebbe potuto passare la notte da me. Poteva liberarsi da sabato mattina a domenica sera. Gli avevo dato il mio assenso ma con l’accordo di non dire assolutamente a Giovanna che avevamo come ospiti la coppia vicina di casa.
Il sabato mattina era arrivata presto, io mi ero appena alzato, mi aveva preparato il caffè e lo avevamo bevuto seduti nel patio. Quando ero andato in bagno a fare la doccia mi aveva seguito, voleva entrare nella doccia con me ma era stata dal parrucchiere ed io non avevo una cuffia. Aveva atteso che facessi la doccia, quando ero uscito, era li ad attendermi, nuda; mi aveva aiutato ad asciugarmi poi aveva iniziato a farmi un pompino. Anche se per me la mattina non è il momento ideale per scopare, erano bastati pochi minuti per farmelo diventare duro, lei avrebbe voluto che la prendessi a pecorina con mani appoggiati al lavandino, al contrario, l’avevo portata a letto e dopo averla fatta stendere avevo iniziato a leccargli la figa. Aveva gradito molto soprattutto quando mentre la leccavo gli avevo infilato un dito nel buco del culo. Poi l’avevo scopata, ma mi ero trattenuto a sborrare, la giornata era lunga e poi c’era anche la notte da passare insieme. Avevamo mangiato una insalata, e dopo pranzo ci eravamo sdraiati a bordo piscina, Mary aveva lanciato proposta di metterci nudi ma non era il caso, se voleva una volta che Nino e Lucia fossero arrivati, poteva proporlo lei, ma gli avevo consigliato di non forzare se notava che erano titubanti.
I nostri ospiti erano arrivati verso le 15, dopo le presentazioni gli avevamo offerto da bere, anche loro si erano messi in costume a prendere il sole. Lucia era un po' formosa ma aveva un viso molto dolce, era abbastanza timida e parlava poco, Nino era molto loquace e cercava di attirare l’attenzione di Mary. Dopo una oretta al sole ci eravamo tuffati in piscina, in acqua Lucia era sembrata più disinibita, si era strusciata a lungo a Nino e scambiato lunghi baci, Mary aveva fatto lo stesso con me. Quando eravamo usciti dall’acqua, Mary rivolta a Lucia gli aveva detto
- Che ne dici se togliamo il costume? Io quando posso prendo il sole integrale.
Lucia non aveva risposto subito, aveva rivolto lo sguardo a Nino come a chiedere il permesso, lui gli aveva fatto un sorriso e fatto di si con la testa. In un attimo ci eravamo ritrovati tutti nudi. Lo sguardo di Nino e Lucia era subito andato alla figa depilata di Mary, per loro forse era una novità, Nino dei due era quello che sembrava gradire di più. Dal canto nostro, non avevamo potuto fare a meno di osservare il cazzo di Nino, era qualcosa di eccezionale, non tanto in lunghezza, il mio di 20cm era più lungo del suo, ma era grosso una circonferenza esagerata quasi una lattina di birra.
Per un po' eravamo rimasti a chiacchierare senza fare commenti, poi ci eravamo stretti sul letto del gazebo ed avevamo invitato Nino e Lucia a stendersi accanto a noi. Mary mi aveva abbracciato ed iniziato a baciarmi, ma il suo intento era quello di sussurrarmi qualcosa all’orecchio
- Mamma mia. Hai visto quanto è grosso il cazzo di Nino?
- Ti piace? Vorresti provarlo? Credi che riusciresti a prenderlo.
- Se Lucia si fa scopare da te. Mi sembra normale lasciarlo provare. Speriamo entri.
Eravamo stati per un po' a scambiarci baci e carezze fra noi. Eravamo quasi a contatto, l’iniziativa che non mi aspettavo l’’aveva preso Nino. Aveva preso la mia mano e l’aveva appoggiata sul seno di Lucia, lei aveva sorriso senza dire nulla. Il suo seno anche se era una quarta abbondante era molto sodo. L’intento di Nino in effetti era un altro, aveva subito approfittato a toccare la figa di Mary, aveva fatto la battuta che sembrava la figa di una adolescente. Quando anche Mary incuriosita aveva afferrato il cazzo di Nino, Lucia aveva avuto un moto di stizza attirandolo a sé in modo che Lucia dovesse mollare la presa. Nino sembrava super eccitato e quando Lucia lo aveva attirato sopra di sé, l’aveva penetrata ed iniziato a pomparla. Noi ci eravamo fermati ad osservarli, la nostra attenzione sembrava eccitasse Lucia in modo particolare, avevo di nuovo allungato la mano a accarezzargli il seno, non aveva rifiutato e sotto l’incalzare dei colpi di Nino aveva goduto. Anche Mary era eccitata e mi aveva chiesto di scoparla. L’avevo fatta mettere a pecorina, Lucia era spossata, mentre Nino era inginocchio davanti a noi. Quando avevo invitato Mary a prenderglielo in bocca non si era fatta pregare e aveva iniziato a fargli un pompino era eccitatissima e quando avevo invitato Nino a scambiarci i posti ne era stata felicissima e lui molto di più. Quando delicatamente era riuscito a infilarglielo tutto in figa, Mary era a bocca spalancata ma con una espressione di godimento. Nel frattempo, Lucia si era ripresa, con lo sguardo fulminava Nino che non aveva affatto intenzione di sfilare il suo cazzo dalla figa di Mary. Mentre Lucia fulminando con lo sguardo Nino ripeteva “non erano questi i patti”, Mary aveva iniziato a godere e dopo pochi attimi anche Nino sborrava in figa a Mary. Lucia era incazzata, mentre Nino si era avvicinato a lei cercando di scusarsi e farsi perdonare Mary mi aveva baciato e sussurrato
- Tesoro, grazie di avermelo fatto scopare. Cercherò di convincere Lucia a farsi scopare.
Lucia aveva tenuto il muso a lungo a Nino, Poi erano entrati in acqua, sembrava litigassero. Mary aveva pensato chi chiamarla a farsi aiutare ad apparecchiare cercando di calmarla. Quando erano andati in cucina a preparare ero rimasto solo con Nino, lui era abbacchiato poi mi aveva detto:
- Scusami per la scenata di Lucia. Ma avevamo concordato che non avremmo fatto scambio
- Tranquillo non è un problema. Te l’ho fatto fare perché Mary lo voleva.
- Speriamo che con prosieguo serata anche lucia si lasci andare. Tu gli piaci, abbiamo fantasticato che io lo facevo con Mary e tu con lei, e si eccitava solo a pensarlo. Si è incazzata perché ero stato io a dire niente scambio e poi, l’ho fatto.
Quando ci avevano chiamato per cena, l’espressione di Lucia era cambiata, quando eravamo arrivati Mary mi aveva fatto occhiolino come se tutto era a posto. Avevamo mangiato degli stuzzichini, aveva in programma altro. Lucia aveva bevuto un paio di bicchieri di vino ed adesso era un pochino euforica. Al momento di sparecchiare aveva detto a Nino
- Prima sono stato io ad aiutare, adesso tocca a te noi vi aspettiamo in piscina.
Mi aveva preso per mano e mi aveva portato nel gazebo, poi si era sdraiata, io mi ero steso accanto a lei poi mi ero avvicinato e l’avevo baciata, aveva risposto al bacio e poi mi aveva detto
- Adesso scopami, è da mesi che lo fantastico. Non lo sai ma spesso mentre ti osservavo, anche quando eri solo poi correvo in bagno a masturbarmi.
Avevo iniziato a baciarla ed accarezzarla, quando avevo iniziato a leccargli la figa, aveva inarcato il bacino, non si era fatto leccare a lungo mi aveva attirato sopra di lei e lo aveva voluto dentro. L’avevo iniziato a scopare dolcemente ed in poco tempo aveva goduto. Mi aveva stretto forte, ed aveva incrociato le gambe dietro la mia schiena, poi mi aveva sussurrato
- Mettimelo nel culo, mi piace tanto ma con Nino non riesco a farlo.
Aveva alzato le gambe quasi ad appoggiarle alle mie spalle, il mio cazzo gli era scivolato dentro facilmente, sicuramente Nino l’aveva già inculata. Nel frattempo, Mary e Nino erano arrivati e si erano stesi accanto a noi iniziando a scopare a loro volta. Lucia aveva iniziato a gemere era prossima all’orgasmo anche se la stavo scopando dal culo, rivolta a Nino gli aveva urlato
- amore, è bellissimo, me lo sta mettendo nel culo. Il suo non fa male sto sborrando. Mamma che bello. Promettimi che posso scoparlo ancora. Mi sta facendo impazzire dal piacere.
Anche Mary godeva con il cazzone di Nino in figa, poi era toccato a noi sborrargli in culo e figa. Dopo una breve pausa avevamo ricominciato a scopare, era stata una lunga serata, erano andati via a mezzanotte. Quando ci eravamo salutati Nino aveva baciato Mary dicendogli
- Sei fantastica. Spero soltanto che ci sarà altra occasione per scopare di nuovo.
Lucia lo aveva guardato e scherzando aveva fatto finta di fare la gelosa, Mary gli aveva detto
- Non fare la gelosa. Se avrai voglia potrai scopare anche tu con lui. Ion non sono gelosa
- Bene, allora vorrà dire che i giorni che lo vedo da solo scendo a fargli compagnia
Avevamo fatto tutti una grossa risata, ma speravano che la sua battuta fosse verità. Una volta andati via Mary mi aveva fatto sdraiare sul letto e dopo che si era sdraiata accanto mi aveva detto
- Cazzo! È stato bellissimo non pensavo si potesse godere tanto.
- Sono contento che ti è piacito. Anche per me è stato bello.
- Sai una cosa. Giovanna mi ha detto che suo amico è da tanto che gli propone una cosa del genere. Che ne diresti se domani mattina la chiamo?
- Si può fare, però non voglio che gli dica che abbiamo avuto esperienza oggi. Invitala come se fosse la prima esperienza anche per noi.
Prima di addormentarci Mary aveva voluto scopare di nuovo, eravamo a pezzi, ma dopo la scopata mi aveva detto, che ci avrebbe pensato lei a rimettermi in sesto il giorno dopo avrebbe usato il metodo che usava con il marito, zabaione e tanto amore, lo aveva detto con un sorrisetto sotto i baffi.
di
scritto il
2023-08-31
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