Cinzia 2
di
cp18
genere
prime esperienze
Anche in questo caso a riportarmi alla realtà fu il suono del telefono, presi in mano la cornetta con ancora le mani appiccicaticce della sborra di Gianluca che mentre ero sdraiata in terra a riprendermi della fatica mi ero istintivamente spalmata sul corpo come fosse una cremina salutare e risposi a mio marito, “CIAO, NON STAVO FACENDO NIENTE, ERO ALLA TELEVISIONE, HO ANCHE PERSO LA COGNIZIONE DEL TEMPO – rispondevo alle sue domande mentre mi recai in bagno a espletare dei bisogni con sempre mio cognato a ruota intento ad ascoltare la conversazione – DOPO CHIAMERO LA BAMBINA PER SAPERE COME STA, SO CHE ANDAVA A CENA CON LE AMICHE,. LO SAI CHE NON ESCO, AL SOLITO CENERO’ DA SOLA E GUARDERO’ LA TV”, telefonata che sembrava non finire più ma che non volevo essere io a chiudere quindi continuavo a parlare del niente. Mentre anche Gianluca aveva provveduto ad orinare sotto il mio sguardo attento in un’intimità impensabile, mi si avvicinò e mentre continuavo la telefonata girandomi alle spalle prendendomi i seni a piene mani palpandoli e allo stesso tempo baciandomi il collo con delle grandi slinguate, avevo provato a sfuggirli passando dal bagno alla camera ma non ottenni l’effetto desiderato anzi, ora ero stretta appiccicata alla porta finestra schiacciata con i seni al vetro ed anche se non era facile da vedere ma dai palazzi di fronte mi avrebbero potuto vedere, ci avrebbero potuto vedere ed infatti appena chiusa la telefona prontamente mi disse “CHISSA’ SE MARCO – altro conoscente e collega di lavoro mio e di mio marito (tutti bancari) che abitava nei palazzi in questione – SAPESSE CHE SPETTACOLO VEDREBBE SE SI METTESSE ALLA FINESTRA, TE NON LO SAI MA OGNI ESTATE SI FA DIVERSE SEGHE GUARDANDOTI LE COSCE COL BINOCOLO QUANDO D’ESTATE A VOLTE PRENDI IL SOLE SULLE COSCE – doveva essere vero perché in teoria non lo doveva sapere nessuno visto che quando lo facevo nemmeno i vicini di terrazzo potevano vedermi – SI E’ RIFINITO OCCHI E CAZZO A GUARDARTI, PENSA UNA VOLTA LO HA PURE CUCCATO SUA MOGLIE MENTRE SI SEGAVA ALLA FINESTRA”, intervallava le parole alle leccate mentre le sue mani mi tormentavano la fica entrando ed uscendo dalle labbra umide, con i capezzoli sempre schiacciati al vetro ed il suo cazzo nuovamente in tiro premeva contro il solco delle natiche. Si fece un po’ indietro, mi allargò le gambe e sentii il cazzo entrami tutto dentro e muoversi sempre più forte come fa un pistone dentro al suo cilindro, ad ogni spinta rispondevo con un gemito incontrollato di approvazione e di godimento che oramai persa nell’atto sessuale nemmeno tentavo più di celare così che il vicino avrebbe avuto altre cose da raccontare all’altro amico Stefano. Godetti nuovamente e grandemente e quando fu il suo turno, sempre fronte alla finestra mi fece inginocchiare a bocca aperta sborrandomi dentro con la prima fuori uscita mentre le altre successive mi colpirono viso capelli e tette mentre ancora stavo ingoiando la boccata si sborra che avevo ricevuto, ancora mi ritrovai il suo cazzo in bocca che continuai a succhiare con avidità.
Eravamo nuovamente in bagno che disse “RIPETO SEI VERAMENTE UNA GRAN POMPINARA E SCOPARE CON TE DA VERAMENTE UN GRAN GUSTO, PECCATO CHE SIA QUASI UN NOSTRO SEGRETO”; “COME QUASI? – risposi prontamente – NON TI AZZARDARE A RACCONTARLO A NESSUNO!”. “TRANQUILL, SCHERZAVO, MA è STAO PROPRIO BELLO! E COMUNQUE SE IL TUO VICINO FOSSE IN CASA LO SA CHE TUO MARITO NON C’E’, LUI LO DICE SEMPRE A TUTTI CHE VA A CURARE LA MAMMA, E MAGARI POI MARCO ERA ALLA FINESTRA! - ribatté lui sorridendo – POTESSI RIMARREI TUTTA LA NOTTE A SCOPARE E MAGARI GIOCAVAMO INSIEME CON QUEL CETRIOLO CHE HAI NEL LETTO! (me lo ero proprio dimenticato lì) CHE FORTUNA CHE HA QUELL’ANTIPATICO DI TUO MARITO!”. “A DIRTI LA VERITA’ NON SO CHE DIRTI, NON SCOPIAMO PIU’, EVIDENTEMENTE NON GLI PIACCIO DAVVERO VISTO CHE LO DICE IN CONTINUAZIONE, DAL 2010, QUINDI UNA DECINA D’ANNI E NON CERTO CON QUESTO TRASPORTO, POMPINI POI? SEI IL PRIMO A CUI LI FACCIO A PARTE LUI E L’ULTIMO QUANDO ERAVAMO FIDANZATI” mi uscì la risposta senza controllo. Continuammo a parlare mentre lui si rivestiva dopo essersi ripulito poi ci salutammo ed usci da casa in direzione della propria dimora che oramai era quasi ora di cena mentre io ero ancora completamente nuda ed imbrattata di sperma mentre mi stavano arrivando i primi rimorsi di coscienza per quanto avevo fatto, ovvero cornificato mio marito e mia sorella assieme però avevo goduto veramente tanto.
Eravamo nuovamente in bagno che disse “RIPETO SEI VERAMENTE UNA GRAN POMPINARA E SCOPARE CON TE DA VERAMENTE UN GRAN GUSTO, PECCATO CHE SIA QUASI UN NOSTRO SEGRETO”; “COME QUASI? – risposi prontamente – NON TI AZZARDARE A RACCONTARLO A NESSUNO!”. “TRANQUILL, SCHERZAVO, MA è STAO PROPRIO BELLO! E COMUNQUE SE IL TUO VICINO FOSSE IN CASA LO SA CHE TUO MARITO NON C’E’, LUI LO DICE SEMPRE A TUTTI CHE VA A CURARE LA MAMMA, E MAGARI POI MARCO ERA ALLA FINESTRA! - ribatté lui sorridendo – POTESSI RIMARREI TUTTA LA NOTTE A SCOPARE E MAGARI GIOCAVAMO INSIEME CON QUEL CETRIOLO CHE HAI NEL LETTO! (me lo ero proprio dimenticato lì) CHE FORTUNA CHE HA QUELL’ANTIPATICO DI TUO MARITO!”. “A DIRTI LA VERITA’ NON SO CHE DIRTI, NON SCOPIAMO PIU’, EVIDENTEMENTE NON GLI PIACCIO DAVVERO VISTO CHE LO DICE IN CONTINUAZIONE, DAL 2010, QUINDI UNA DECINA D’ANNI E NON CERTO CON QUESTO TRASPORTO, POMPINI POI? SEI IL PRIMO A CUI LI FACCIO A PARTE LUI E L’ULTIMO QUANDO ERAVAMO FIDANZATI” mi uscì la risposta senza controllo. Continuammo a parlare mentre lui si rivestiva dopo essersi ripulito poi ci salutammo ed usci da casa in direzione della propria dimora che oramai era quasi ora di cena mentre io ero ancora completamente nuda ed imbrattata di sperma mentre mi stavano arrivando i primi rimorsi di coscienza per quanto avevo fatto, ovvero cornificato mio marito e mia sorella assieme però avevo goduto veramente tanto.
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Commenti dei lettori al racconto erotico