Una moglie adatta a tutto - parte terza

di
genere
dominazione

Terza parte

La portai in camera e come richiesto iniziai a riempirle la figa con la mano, la troia, a quattro zampe, grugniva ad ogni pompata “sei proprio una puttana! Ti fai usare per quattro soldi da qualsiasi porco!” Lei con una mano nella figa e tormentandosi il clitoride ansimava “siiii sono una cagna in calore che si fa montare da tuttiiiii, sfondamiiii” quando crollò godendo iniziai a incularla, era facile sbatterglielo dentro era già stata trapanata tre volte quel giorno, quando terminai dentro di lei le ordinai “adesso vai a sistemarti che usciamo”.
Quella sera uscimmo, ma non successe nient’altro, d’altronde la giornata era stata più che interessante, non successe altro di rilevante nemmeno il giorno dopo, la mattina seguente il padrone dell’hotel ci avvicinò durante la colazione ci salutò e ci disse “il mio amico dell’altro giorno verrebbe scoparti di nuovo oggi pomeriggio per i soliti 100 euro va bene?” “ si certo che va bene, sempre alle 2?” Chiese lei, il padrone dell’hotel continuò “sì alle 2, poi ce ne sarebbero altri 2…” “di seguito?” Chiese lei “sì se per te va bene” “certamente nessun problema” il pancione allora disse “beh se le cose stanno così appena finisci con loro 3 ti scopo anche io” “ma certo, ricordati che mi rimangono solo altri 3 giorni qui, se hai altri amici bisogna che si prenotino per tempo” disse la puttana ridendo, lui allora incalzò “beh, oggi finisco il credito, ma visto che ti ho procurato 3 clienti e forse te ne porto almeno altri 2 domani, dovresti abbonarmi almeno altre 2 sessioni…” lei lo guardò seria e disse “facciamo così, se confermi anche i 2 di domani, mi puoi scopare quando e quanto vuoi in questi 3 giorni” con un sorrisone le disse “consideralo fatto, faccio 2 chiamate e te lo confermo” si allontanò e prese il telefono in mano, la guardai e sghignazzando le dissi “caspita non perdi tempo, sembra che tu non abbia fatto altro che prostituirti tutta la vita…” lei guardandomi seria disse “ricordati che dalla prossima settimana le cose cambiano, chi lo sa quando avremmo altre occasioni così, meglio prendere tutti i cazzi che posso finché ce ne sono di disponibili…” “sono d’accordo, è così che deve parlare una puttana” mi baciò e mi disse “adesso SONO una puttana e mi sento puttana, una gran puttana che soddisfa tutti i suoi clienti!”, il padrone dell’hotel tornò da noi dicendo “ti confermo i 2 di domani!” Disse “inizierai all’ora di pranzo” lei con sguardo furbesco rispose “sembra che siamo un bel team noi due, tu mi procuri i clienti e io ti pago con il mio corpo, praticamente puttana e pappone…” sorridendo le rispose “sembra proprio di sì, procuro divertimento ad amici e clienti e scopo gratis, visto che siamo d’accordo ti do anche una stanza tua per accogliere i clienti” “ohh questo mi piace proprio” disse la maiala entusiasta “una stanza tutta mia per prostituirmi, fantastico così è più professionale!” “Venite che vi faccio vedere la stanza” lo seguimmo, la troia si fermò prima in camera a prendere gli attrezzi da lavoro, calze autoreggenti, scarpe, preservativi e vaselina quindi andammo alla stanza, il padrone dell’hotel e co-sfruttatore della mia puttana le disse “visto che sei qui preparati e fammi un pompino di benvenuto” lei ridendo si tolse perizoma e pareo e si infilò le auto reggenti a rete nere, si inginocchiò davanti al porco, gli abbassò pantaloni e mutande e iniziò a succhiargli il cazzo, mi misi a fianco così la baldracca ci succhiava a turno, mi spostai dietro al culo della troia presi un po’ di vaselina e iniziai a incularla mentre lei continuava il suo lavoro di bocca con il pancione che grugnendo le venne direttamente in gola, quando le venni nell’ intestino la puttana si alzò e il padrone dell’hotel iniziò a baciarla e palparla “adesso devo andare” disse lui “torno ad usarti più tardi dopo che hai finito con questi 3 clienti” la porca si tolse le calze e mi chiese “per favore portami a mangiare qualcosa prima che inizi a prostituirmi” “ok, andiamo” lei indossò sandali con tacco e pareo, sotto era nuda, andammo in paese e ci sedemmo a un tavolo fronte spiaggia a mangiare, lei teneva le gambe leggermente divaricate, chi arrivava dalla strada, in distanza, poteva apprezzare il fatto che era senza mutande, la maiala aveva perso ogni pudore era proprio pronta a tutto… “dovremmo passare in farmacia” mi disse “ho finito tutti i preservativi e sarà meglio prendere anche altra vaselina” “certamente, pago e andiamo subito” la troia maliziosamente rispose “in farmacia pago io con i soldi dei primi clienti, diciamo che reinvesto il capitale” ridendo le risposi “sei proprio una puttana, va bene, apri un po’ il pareo così il farmacista vede che sei nuda sotto quando ti presenti a pagare la fornitura d’ufficio” la maiala sorridente entrò a fare compere, quando uscì mi disse “il farmacista è rimasto contento della visuale, messo assieme ai miei acquisti deve aver pensato che sono proprio una puttana” ridendo ci avviammo all’hotel, mancava ancora un po’ di tempo prima che arrivasse il primo a scoparla, la troia si preparò indossando le autoreggenti a rete nere, i sandali trasparenti da lap dancer e trucco da puttana “ok, sono pronta” disse “tu vai pure, quando finisco di lavorare ti chiamo” mi baciò mentre uscivo, come da programma arrivò il vecchio porco che l’aveva scopata la volta prima, io ero ancora li vicino e feci in tempo a vedere che la vacca lo aveva accolto con un bacio in bocca ed erano rimasti a baciarsi con la lingua a porta aperta per un po’, poi chiuse ed iniziò a lavorare.
Io aspettavo in piscina, come l’altra volta, dopo un’oretta, si presentò dal padrone dell’hotel il vecchio porco che aveva appena finito di scoparsi la mia maiala, sorrideva, parlò con l’altro per un po’ e se ne andò, il padrone dell’hotel mi disse che l’amico si era divertito con la puttana, diceva che la vacca era molto brava, baciava con la lingua, succhiava senza preservativo e si faceva fare di tutto, gli dispiaceva che se ne sarebbe andata in 3 giorni, comunque si era già prenotato per il giorno dopo.
Tornai in piscina e aspettai che anche gli altri due e il padrone dell’hotel finissero di usare la puttana, la quale arrivò sculettando e sorridendo “ho la figa e il culo in fiamme” disse sorridendo “mi hanno usata per bene questo pomeriggio, sai mi piace proprio fare la puttana, 400 Euro in 4 orette scarse di lavoro e il quarto mi ha dato solo 50 euro per pisciarmi addosso” “sì direi niente male, dai racconta” la baldracca si tolse il pareo, si distese mammelle al vento e iniziò il racconto “il primo, quel vecchio dell’altra volta, come sempre mi ha baciato con la lingua palpandomi dappertutto poi si è steso sul letto e ha voluto che gli succhiassi palle, culo e uccello, mi ha inculata, poi, tolto il preservativo, mi è venuto in bocca, il tutto mentre mi insultava chiamandomi troia, scrofa, cagna e via dicendo, dopo il solito riposino mi ha scopato in figa dicendomi che ero sfondata, quindi mi ha inculato di nuovo e poi si è fatto ripulire con la bocca, come sempre ha voluto pisciarmi addosso e se ne è andato”sorridendo le dissi”gentiluomo come sempre quindi”lei ridacchiando”sì, come sempre, però ha un bel cazzo grosso, poi è arrivato il secondo, un inglese ospite dell’hotel, ha mandato moglie e figli in gita in barca ed è venuto a scoparmi, mi ha scopato regolare, pompino e scopata, poi ha voluto il mio numero, è di Manchester e ha detto che verrà a scoparmi quando rientriamo””bene così avrai da fare anche a casa””vedremo, bisognerà trovare un posto…, il terzo era un greco si è fatto succhiare poi mi ha messo alla pecorina e ha iniziato a scoparmi la figa, poi ha detto che era larga e sfondata e mi ha inculato, poi ho dovuto ripulirlo con la lingua e mentre si riprendeva mi baciava e mi palpava, quando si è ripreso mi ha inculata di nuovo e alla fine mi ha sborrato in bocca facendomi ingoiare tutto, poi se n’è andato, sai mi piace farmi fottere da tanti uomini, potrei andare avanti per ore” la guardai “sì, si vede che hai talento e lo fai perché ti piace” quella sera la maiala rimase in camera con il padrone dell’hotel che la usò per diverse ore, il giorno seguente la puttana continuò il suo lavoro e poi come il giorno prima, a fine turno, andò in camera con il padrone dell’hotel che la tenne con sé fino al giorno dopo quando me la ridiede indietro per rientrare in Inghilterra.
Preparammo le valige e ci avviammo verso l’aereo porto, come all’andata avevo fatto vestire la puttana in modo che fosse evidente che era una disponibile, minigonna aderente, fascia sulle mammelle senza reggiseno sotto e sandali, sotto aveva un tanga striminzito che le lasciava le labbra della figa ai lati della stoffa e naturalmente trucco pesante e volgare, la porca aveva accennato una timida protesta dicendo che avremmo potuto incontrare qualcuno che la conosceva all’arrivo, come risposta le mollai una sberla in faccia dicendole che mai e poi mai avrebbe dovuto discutere le mie direttive, le abbassai la fascia copri tette e dopo averle legato le mani dietro alla schiena iniziai a schiaffeggiarle le mammelle, la maiala ansimando mi supplicò “ti prego sfondami la figa” la guardai “no, ti fai il viaggio eccitata come una cagna in calore””noooo ti prego padrone””così impari a discutere, poi voglio vederti fare la maiala in pubblico” feci rivestire la porca e ci avviammo verso l’aereoporto, durante il tragitto le infilai le dita nella figa giusto per eccitarla ancora di più, mi piaceva vederla vogliosa e frustrata, infatti in Aereoporto, mentre aspettavamo di imbarcarci, i commenti delle persone che ci vedevano erano del tipo “guarda come si è conciata questa sembra appena uscita dal bordello” o altri come “che razza di mignotta, ma non si vergogna ad andare in giro vestita così? Alla sua età poi….” E via dicendo, la maiala era rossa paonazza, non so se dalla vergogna o dall’eccitazione, o probabilmente entrambe, nemmeno a dirlo mi stavo divertendo ed eccitando allo stesso tempo, le chiesi “hai sentito che la gente qui attorno ha capito che razza di puttana sei? Che effetto ti fa essere riconosciuta per quello che sei?””mi sto vergognando da morire, ma non riesco a calmare l’eccitazione, sono bagnata fradicia, mi metterei a 4 zampe qui in mezzo a tutti e mi farei scopare anche dai cani…” “attenta con questa storia dei cani, non è la prima volta che lo dici, guarda che prima o poi te lo faccio fare” mi guardò allarmata, però disse solo “ti prego lasciami andare in bagno a masturbarmi con la bottiglia di acqua, altrimenti non so cosa potrei fare…” “d’accordo, vai, cerca di non fare rumore altrimenti ci arrestano” così fece, andò in bagno e dopo un po’ di tempo tornò, non era più rossa in faccia e sembrava rilassata, ci imbarcammo, io ero seduto lato corridoio, lei nel mezzo e accanto a lei un ragazzo giovane, sulla ventina, un bel tipo, dopo un po’ la tria inizio a conversare con lui, lui le disse che era uno studente e che viveva vicino alla nostra cittadina, lei raccontò che era una professoressa che insegnava al college locale, il ragazzo era chiaramente attratto da quella donna di mezz’età che sembrava a una prostituta da marciapiede e che non si faceva problemi a flirtare con lui nonostante avesse il suo uomo accanto, alla fine le chiese se poteva dargli delle ripetizioni e la puttana gli diede subito il numero per contattarla, arrivammo e si salutarono, avviandoci verso l’auto per tornare a casa le dissi “vedo che non perdi tempo oramai, ti farai scopare anche da questo a quanto pare, mi sembra che ti piaccia, ti farai pagare?” “sì, in effetti è proprio un bel ragazzo, non mi dispiacerebbe affatto di farmi scopare da lui, pagherei io pur di farmelo; quindi, mi faccio usare volentieri anche gratis se lui ci sta, non ti dispiace vero?” “Figurati, uno più uno meno… dovrai solo rimandare di un po’, adesso andiamo a prendere i bambini che domani abbiamo un altro aereo” “si certo, fammi prima andare a casa a cambiarmi, non vorrei che capissero quanto troia è la mamma vedendomi vestita così” ridemmo entrambi e andammo a casa.
La mattina dopo partimmo per la seconda settimana di vacanza con i suoi figli, la maiala si era vestita in modo un po’ meno volgare, comunque sempre con gonna corta e sandali aperti con trucco comunque abbastanza volgare, oramai le veniva naturale farsi notare, infatti all’arrivo in hotel non passò inosservata, l’hotel era uno di quelli per famiglie, all inclusive, dove i ragazzini si scatenavano in piscina, le madri a prendere il sole e i padri al bar a ubriacarsi tutto il tempo… dicevo che non passo inosservata perché quando attraversammo il cortile dell’hotel che dava sul bar e sulla piscina, uomini e donne la squadrarono da testa a piedi e gli uomini si vedeva che commentavano e ridacchiavano sull’atteggiamento della vacca che camminava sculletando vistosamente.
Andammo in piscina, la troia stavolta si era dovuta mettere anche il reggiseno del costume che per le mutandine era comunque formato tanga, era l’unica conciata così, ma anche stavolta non sembra e importarle, ci mettemmo sui lettini a prendere il sole e la vacca iniziò subito a farsi portare da bere “visto che questa settimana mi toccherà fare la brava dovrai compensare la mancanza di cazzi a cui mi ero abituata la scorsa settimana” “come sempre non vedo l’ora di scoparti, comunque non è detto che tu non riesca a farti scopare da qualcun’altro questa settimana, troia come sei ci sarà qualcuno che si accorge che la daresti a tutti e ci prova” “speriamo..” e continuò a tracannare il primo cocktail, dopo il quarto che beveva mi disse “i ragazzi si stanno divertendo in piscina, portami in camera, ho voglia di essere sfondata” “sì andiamo ho voglia anche io di fotterti” la portai in camera e nemmeno entrati era già nuda e a 4 zampe che implorava “sfondami ti prego, non c’è la faccio più, sono una puttana da 4 soldi che deve essere riempita” inizia a penetrarla con la mano, la vacca gemeva e implorava di spingere, quando venne la sodomizzai a lungo e quando le riempii le budella la troia ancora ubriaca si addormentò, andammo avanti per un paio di giorni con la scrofa che si ubriacava in piscina e si faceva sfondare tutte le sere da me, poi, un giorno in piscina, notai che un giovane cameriere la guardava insistentemente, mi avvicinai alla troia e le dissi “hai visto come ti guarda il cameriere della piscina?” “Mi sembra che il ragazzino le guardi tutte le donne, com’è normale” “sarà che sei l’unica troia con il tanga qui, ma non ti stacca gli occhi di dosso, appena puoi fagli vedere qualcosa in più, sposta un po’ il tanga e fagli vedere la figa, magari gli fai anche un sorrisino ogni tanto” “mmhh, mi fai venire voglia così, va bene, appena mi guarda gliela faccio vedere” mi spostai al bar osservando la maiala che aveva già spostato la stoffa del perizoma e faceva intravvedere la vagina, il ragazzo lo notò e quasi svenne, la vacca gli fece un sorriso e gli mandò un bacetto con le labbra, poi si ricoprì, il messaggio era chiaro, il ragazzo si avvicinò chiedendo se volesse un altro cocktail, la puttana sorridente rispose “si fammene un altro, ti è piaciuta la visuale di prima?” Il ragazzo un po’ imbarazzato le disse “è bellissima, mi piacerebbe tanto toccarla” “anche io vorrei che tu la toccassi, ma qui non si può” lui ci penso un momento e le disse “ho un amico alla reception, magari nel vostro piano c’è una stanza libera che possiamo usare per un po’… mi informo e le faccio sapere, va bene?” Lei lo guardò e disse “va bene, vai a chiedere, io ti aspetto qui e non dimenticarti di portarmi da bere” “certamente, torno subito” disse lui, mi avvicinai alla troia “allora puttana, hai trovato il modo di farti scopare anche qui a quanto pare” “mmhh sembra di sì, non vedo l’ora di farmi un altro cazzo” le sorrisi “io torno al bar, vediamo cosa ti dice quando torna” dopo un po’ il cameriere torno dalla troia “ho la camera, è la 207, alle 2 finisco il mio turno, vado in camera e ti aspetto” “va bene, dammi una chiave che così ti aspetto io quando finisci” il ragazzo le diede una chiave e passò anche il terzo cocktail alla vacca quindi si allontanò, arrivai dalla troia e le dissi “ho sentito, meglio che tra un po’ sali e ti fai trovare vestita da lavoro, con le autoreggenti e le scarpe con tacco” “certo avevo già intenzione di farmi trovare così” la prostituta si avviò poco dopo a divertirsi con il ragazzo mentre io rimanevo in piscina con i bambini…
Dopo un paio di ore la porca mi raggiunse in piscina sculletando splendida su i suoi sandali con un po’ di tacco e costumino a tanga che le metteva in mostra il culo appena abusato, ovviamente non passò inosservata, dalle espressioni degli altri ospiti dell’hotel era chiaro che facessero commenti su di lei, si sdraiò sul lettino accanto al mio, le chiesi “allora troia? Com’è andata? Ti sei divertita con il ragazzo?” Lei sospirando rispose “sì mi è piaciuto, sai che apprezzo prendere nuovi cazzi, specialmente se come stavolta è carne fresca, mi sono fatta trovare distesa nel letto con calze a rete autoreggenti, sandali rossi aperti e solito trucco da mignotta, si è spogliato e mi ha aggredita subito, mi baciava con la lingua, mi palpava, si e fatto succhiare e mi è venuto in bocca facendomi bere tutto, poi mi ha scopato la figa e mi ha inculato più volte, mi insultava mentre mi usava, diceva che troie facili come me sono rare” sorridendo le dissi “bene, è quello che voglio da te, troia, voglio che tu ti lasci fare da tutti” con sguardo malizioso mi rispose “sì voglio essere così, solo tua e a disposizione di chiunque voglia divertirsi con me, comunque oltre a scoparmi mi ha raccontato delle cose interessanti, tutti i maschi dell’hotel quando parlano di me mi chiamano “la troia” e le donne mi chiamano “la puttana” ti dirò che la cosa mi eccita, soprattutto perché è vero” ridemmo entrambi, le chiesi “te lo scoperai ancora?” “Non so, non vorrei rischiare di farmi scoprire, vedremo, ho ancora la chiave della stanza e lui lo sa che tu sei d’accordo, alla fine lo sai che ho sempre voglia…” sorridemmo entrambi e continuammo a rilassarci in piscina.
La sera cennammo in hotel come sempre e poi ci avviammo al bar dell’hotel, la troia si era agghindata con vestito corto e aperto sulla schiena, si intravvedevano i capezzoli sotto la stoffa, sandali con tacco e trucco pesante ma non troppo volgare, le dissi “come sempre ti stanno guardando un po’ tutti” “è vero, mi piace pensare di far rizzare il cazzo a tutti questi maschietti” e fece un risolino, dopo un po’ lei chiacchierava con un paio di signore e io ero al bar che parlavo con un altro ospite dell’hotel, il cameriere che l’aveva scopata nel pomeriggio si avvicinò e le sussurrò nell’orecchio, lei ascoltò e rispose “sì va bene, intanto portami un altro cocktail per favore” e continuò a chiacchierare e a bere con le altre signore, dopo un po’ ci avviammo in camera e mettemmo i bambini a letto, quindi le chiesi “ cosa ti ha detto il cameriere?” “Mi ha chiesto se ero disponibile per un’altra scopata stanotte, mi ha anche detto se andava bene che lui portasse anche il ragazzo della reception che ci ha reso disponibile la camera” e io “e tu hai detto ovviamente di sì, vero?” E lei “ beh… sì, già che ci siamo…va bene vero?” “Sì, certo che va bene, però prima succhiami il cazzo che mi hai fatto venire voglia” detto fatto, le venni direttamente in gola, la troia si preparò con calze a rete nere e sandali rossi e nient’altro addosso, si infilò l’accappatoio e si avviò verso l’altra camera a far divertire i ragazzi, io mi coricai e aspettai il rientro della mia donna che era andata a farsi scopare da altri.
La mattina verso le 6 la maiala rientrò in condizioni deplorevoli, trucco sfatto, una calza abbassata fino alla caviglia e barcollante “tutto ok? Stai bene?” Le chiesi, e lei “benissimo, ma adesso sono sfinita, lasciami riposare poi ti racconto tutto” e crollò a letto, la lasciai riposare e più tardi me ne andai in piscina con i bambini dicendo che la madre non stava molto bene e che sarebbe rimasta a letto a riposare.
Più tardi verso l’ora di pranzo la maiala si presentò in piscina come sempre agghindata come una baldracca, tanga, sandali di sughero con tacco, unghie di piedi e mani di un rosso accesso e la solita faccia da troia, si sdraiò accanto a me e subito le chiesi “allora troione, com’è andata ieri notte? Ti hanno abusata per bene mi sembra””ohh sì, abusata per bene e a lungo, tanto per cominciare non erano in 2 ma in 3” “in 3? E tu ovviamente non hai fatto storie vero puttana?” “Beh, quando sono entrata erano già nudi tutti e 3 e a vedere quei 3 bei cazzoni duri mi sono solo messa in mezzo dicendo che con me potevano fare tutto quello che volevano e loro lo hanno fatto, hanno iniziato a baciarmi e palparmi, poi ho iniziato a succhiarli e da quel momento mi hanno infilato cazzi in tutti i buchi, per la maggior parte del tempo contemporaneamente, mi hanno letteralmente montata come una vacca da ingravidare, ad un certo punto mi hanno infilato 2 cazzi in figa, credevo che mi aprissero in 2, sono sfondata, mi chiamavano vecchia puttana con le tette cadenti, dicevano che una lurida come me non era mai passata di qua prima d’ora, mi hanno insultata in tutti i modi e io ho goduto come una cagna in calore” “però, 2 cazzi in figa, questa deve essere nuova anche per una troia come te” “sì era la prima volta, meno male che non erano troppo grandi, dopo un primo dolore iniziale comunque ho goduto ad essere riempita in quel modo, loro dopo un paio d’ore hanno iniziato a cedere e a turno si sono riposati, comunque mi hanno montata quasi costantemente per 6 ore, alla fine ero distesa e passivamente prendevo cazzi, praticamente mi violentavano e a me piaceva da morire, mi hanno sfinita” “quando sei tornata eri proprio sfatta, ti è bastata o ne farai altre?” “No, basta così, adesso ho bisogno di un paio di giorni di riposo per riprendermi”, detto questo ci rilassammo in piscina, nei rimanenti giorni non ci furono altri episodi, la troia rifiutò di incontrare ancora i ragazzi e solamente una volta un ospite dell’hotel, anche lui Inglese, le palpò un po’ il culo mentre eravamo al bar, la troia ovviamente si lasciò fare e la moglie di lui non si accorse, detto questo rientrammo a casa.
Al rientro a casa la maiala tornò al lavoro, le avevo imposto di vestirsi un po’ più provocante, con gonne al ginocchio, calze autoreggenti e scarpe sempre con un po’ di tacco, i colleghi e i bidelli facevano spesso apprezzamenti alle volte anche un po’ pesanti, ma lei mi disse che non era una novità, anche prima lo facevano, praticamente tutti pensavano da sempre che fosse una facile, un giorno ricevette un messaggio dal ragazzo incontrato in aereo al ritorno dalla prima settimana di vacanze, le chiedeva se poteva chiamarla per dei consigli sugli studi, lo chiamò lei e dopo i convenevoli e delle discussioni sugli studi lui le chiese se poteva passare per farle leggere dei lavori, lei ci pensò un attimo e gli disse che sarebbe potuto passare il sabato mattina (i figli andavano dal padre la sera prima…), io avevo ascoltato la conversazione e le chiesi “hai intenzione di scopartelo qui a casa?” E lei “beh, io sì se lui ci sta… sto facendo la brava già da un po’, non vorrei perdere le buone abitudini” “certo che ci sta non vede l’ora, facciamo così, io rimango a casa, ma non mi faccio vedere così controllo che vada tutto liscio e mi gusto anche la scena” “va bene, non vedo l’ora”.
scritto il
2024-01-28
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