Gioco virtuale
di
Juliette
genere
masturbazione
Sono sdraiata sul letto, sola, con gli occhi chiusi,è notte fonda e una brezza tiepida agita le tende bianche della finestra. Dario se ne è andato da una settimana.
«Le cose sono cambiate Sara, lo hai capito anche tu, lo so» mi ha detto.
Io invece non avevo capito nulla e ho pensato a lui per giornate intere e per lunghe notti insonni. Ho sperimentato il dubbio e l'attesa, l'inquietudine e la malinconia...chiamarlo al telefono? Ignorarlo? Tentare di riconquistarlo? Odiarlo?
Ora sono qui al buio e voglio cancellarlo dai miei pensieri. Mi alzo e accendo il computer. Voglio vagare nel web, parlare con degli sconosciuti, perdermi e annullare Dario. Entro in una chat anonima e il mio nickname è Ladyblues. Ricevo subito qualche messaggio banale:« Ciao, come stai?» e qualche altro volgare «Hai voglia?».
Li ignoro e non rispondo, mi fanno sentire peggio. Poi arriva un messaggio diverso da Wildeagle:« Ciao Ladyblues, questa è l'ora dei desideri lo sai?».
« Io non ho desideri»
«Tutti ne hanno!».
«No invece, io non ne ho!».
«I tuoi desideri li ha rubati un uomo, vero Ladyblues?». Rimango sorpresa e lui mi incalza:« Ho indovinato, non barare».
« Lo ammetto hai indovinato!».
«Allora rimani con me stanotte. Vediamoci in webcam Ladyblues. Vorrei scoprire come sei ma se non vuoi mostrarmi il tuo volto lo capisco io farò altrettanto».
«Va bene Wildeagle» rispondo mentre abilito la webcam.
Sullo schermo appare l'immagine di un uomo a partire dal collo, è seduto. Vedo i suoi capelli scuri, la pelle abbronzata, le spalle larghe vestite da una camicia di lino bianco leggerissimo lasciata aperta sul petto. Il suo aspetto mi attrae ma subito penso che per lui io non risulterò altrettanto seducente. Indosso una semplice canottiera di cotone blu, un tanga nero e ho i capelli raccolti in uno chignon disordinato. Mi chiede:«Ti piace guardarmi?» .Mi sento imbarazzata e non rispondo. Con la mano si accarezza lentamente il collo poi abbassa la testa e appaiono le sue labbra carnose. Con un dito le sfiora e mi manda un bacio, poi mi dice :«Ladyblues voglio vedere la tua bocca. Segui con l'indice il contorno delle tue labbra poi succhialo».
Mi parla sussurrando, la sua voce è profonda, sensuale e sembra uscire dallo schermo per travolgermi. Sento il suo sguardo fisso su di me e la sua voce che continua a sussurrare: « Il tuo dito deve scendere lungo il collo fino al centro del tuo seno. Devi infilarlo sotto la canottiera e proseguire verso il basso fino all'ombelico, per poi risalire di nuovo alle tue labbra».
Faccio quel che mi chiede nel modo più malizioso possibile. Intanto lui si accarezza il petto liscio, si stuzzica i capezzoli e si sfila la camicia. Ammiro la linea delle sue spalle, i muscoli delle braccia e la sua pelle dorata. Ha un tatuaggio sul braccio sinistro: un serpente nero che partendo dal polso striscia sinuoso fino al suo gomito.
«Ti piace guardarmi vero Ladyblues?».
«Si, sei molto attraente Wildeagle».
«Anche tu lo sei e voglio vedere il tuo corpo. Ti piace farti guardare?».
Questa domanda mi imbarazza ma decido di abbassare tutte le difese e di lasciarmi trasportare dalla seduzione del suo gioco virtuale. Faccio un respiro profondo e rispondo:«Mi eccita farmi guardare da te».
«Allora girati di spalle e togliti i vestiti per me».
Mi volto in modo seducente, tolgo la canottiera e passo le mani tra i capelli, li sollevo e li lascio ricadere lunghi. Sono soffici e mi accarezzano la pelle.
«Non girarti», mi dice, «Rimani immobile così voglio guardarti».
Sapere che i suoi occhi percorrono il mio corpo mi eccita e mi sento umida.
«Ora voglio conoscere la tua fantasia più segreta Ladyblues».
«Non ho fantasie segrete».
«Stai mentendo ancora, coraggio raccontamela».
Rimango in silenzio, non voglio ammettere che da quando quella camicia bianca è scivolata dalle sue spalle è diventato lui la mia fantasia inconfessabile e con voce incerta gli dico:«La mia fantasia segreta è giocare eroticamente con un uomo sconosciuto».
«Allora continua a giocare con me. Copriti il seno con le mani e voltati».
Mi giro lentamente con una mano su ciascun seno.
«Ora massaggiati il seno con le mani».
Eseguo la sua richiesta e mi sento sempre più audace. Lentamente sposto le mani e mostro il mio seno grande e sodo, consapevole che questo lo ecciterà molto. I capezzoli sono pronunciati reattivi alle stimolazioni e ora molto duri. Li afferro con le dita e li stringo. Mi succhio un dito e percorro le aureole ampie dei seni, prima una e poi l'altra. Vedo che anche lui si accarezza il petto stuzzicandosi i capezzoli, poi la sua mano scende verso il basso, si infila dentro i boxer e mentre li abbassa mi dice:«Sei bella e mi stai eccitando molto. Allontanati dal monitor voglio vederti meglio. Siediti con le gambe aperte, infila una mano dentro i tuoi slip e dimmi quanto sei bagnata».
Voglio sorprenderlo e decido di togliermi gli slip, poi mi siedo sul letto e allargo le gambe. Con le dita apro le grandi labbra e gli mostro la mia eccitazione. Sussurra:«Infila due dita poi succhiale Ladyblues». Faccio quel che mi chiede e mentre lecco lentamente le mie dita mi dice: «Descrivimi il tuo sapore», rispondo: «Dolce e salato». Si alza e si toglie boxer. Mi mostra il suo cazzo duro, lo accarezza e la mia eccitazione aumenta. Appoggio le dita sul mio clitoride, lo sento gonfio e lo massaggio con movimenti circolari. Apro il cassetto del comodino e prendo il mio vibratore. Lo accendo, mi sdraio sul letto con un cuscino sotto la schiena. Ho le gambe aperte e piegate, strofino il vibratore avanti e indietro, insisto sul clitoride che è gonfio e brividi di piacere percorrono tutto il mio corpo. Con le dita allargo le piccole labbra e infilo la punta del vibratore. Sono molto bagnata lo faccio scivolare dentro di me lentamente e poi uscire e rientrare più volte. Le vibrazioni che emette mi provocano onde di piacere che si espandono in tutto il corpo. Emetto qualche gemito di piacere e sussurrando gli dico: « Wildeagle ora voglio che immagini che la tua mano siano la mia mano e la mia bocca», poi lo guardo e vedo che si sta accarezzando sempre più velocemente. Muovo i fianchi ritmicamente, inarco la schiena e comincio ad ansimare. I miei movimenti diventano più veloci, sento l'orgasmo avvicinarsi ed esplodere tra le mie gambe per poi risalire dentro il mio ventre,in profondità. Sono esplosioni che si susseguono una dopo l'altra, un orgasmo lungo e intenso che accompagno con piccole grida.
«Mi hai fatto impazzire», mi dice sussurrando mentre lo vedo godere poi chiudo gli occhi. Sento ancora il piacere che partendo dal basso invade tutto il mio corpo. Contraggo i mescoli pelvici, allungo le dita dei piedi e poi mi rilasso. Mi abbandono completamente al piacere che sto provando e mi addormento. Da quel momento i miei ricordi sono pochi e confusi e a svegliarmi sono le voci ed i rumori di passi che salgono dalla strada. La luce del sole estivo invade la stanza, apro gli occhi lentamente e guardo l'orologio che segna già le cinque del pomeriggio. Sono sdraiata sul letto, nuda, accanto a me c'è il vibratore e i vestiti sono sul pavimento. Ripenso alla notte trascorsa: quel gioco virtuale è stato solo un lungo sogno o l'ho vissuto veramente? Adesso ho voglia di uscire di casa, di camminare a lungo. Mi alzo e mi guardo allo specchio. Ho i capelli in disordine, sento la mia pelle troppo calda e ho bisogno di fare una doccia. L'acqua scende fresca sul mio corpo, sui capelli, sul viso, sulle spalle. Insapono il seno, lo massaggio a lungo e i miei capezzoli si induriscono. Chiudo gli occhi e penso a Wildeagle, alla sua voce, al suo corpo così sexy. Non conosco il suo vero nome, nè so in quale città vive. Vorrei tanto ritrovarlo ma credo che rimarrà solamente un mio ricordo segreto. Poi mi preparo con cura. Raccolgo i capelli in una coda di cavallo alta, indosso un abito a sottoveste in lino bianco che mi ricorda la camicia di Wildeagle e mi trucco in modo leggero. Finalmente esco di casa ed è quasi ora dell'aperitivo. Le vie del centro cominciano ad essere affollate di gente. Incrocio molti uomini che, seppur in compagnia di una donna, mi lanciano sguardi pieni di interesse e questo mi lusinga. Sono consapevole della mia femminilità, sorrido e continuo a camminare. Mi ritrovo davanti ad un negozio di musica, guardo a lungo la vetrina e decido di entrare per comprare un disco blues, qualcosa che mi accarezzi lo spirito e mi curi l'anima, da ascoltare stanotte al buio, da sola. C'è poca gente all'interno e mentre cerco tra i vinili avverto la presenza di una persona alla mia destra. Sento un profumo particolare, una fragranza maschile speziata molto sensuale. Involontariamente il suo braccio urta il mio:«Scusami anche io sono interessato a questi dischi ma c'eri prima tu». Mi giro verso di lui e vedo che, poco sopra il polso, ha tatuata la testa di un serpente nero che si arrampica sul suo braccio. Lo stupore che provo è così forte da bloccare i miei movimenti e quasi il mio respiro. Alzo la testa, lo guardo e sorridendo gli dico:«Sai proprio perchè adoro questo genere gli amici mi chiamano Ladyblues!».
«Le cose sono cambiate Sara, lo hai capito anche tu, lo so» mi ha detto.
Io invece non avevo capito nulla e ho pensato a lui per giornate intere e per lunghe notti insonni. Ho sperimentato il dubbio e l'attesa, l'inquietudine e la malinconia...chiamarlo al telefono? Ignorarlo? Tentare di riconquistarlo? Odiarlo?
Ora sono qui al buio e voglio cancellarlo dai miei pensieri. Mi alzo e accendo il computer. Voglio vagare nel web, parlare con degli sconosciuti, perdermi e annullare Dario. Entro in una chat anonima e il mio nickname è Ladyblues. Ricevo subito qualche messaggio banale:« Ciao, come stai?» e qualche altro volgare «Hai voglia?».
Li ignoro e non rispondo, mi fanno sentire peggio. Poi arriva un messaggio diverso da Wildeagle:« Ciao Ladyblues, questa è l'ora dei desideri lo sai?».
« Io non ho desideri»
«Tutti ne hanno!».
«No invece, io non ne ho!».
«I tuoi desideri li ha rubati un uomo, vero Ladyblues?». Rimango sorpresa e lui mi incalza:« Ho indovinato, non barare».
« Lo ammetto hai indovinato!».
«Allora rimani con me stanotte. Vediamoci in webcam Ladyblues. Vorrei scoprire come sei ma se non vuoi mostrarmi il tuo volto lo capisco io farò altrettanto».
«Va bene Wildeagle» rispondo mentre abilito la webcam.
Sullo schermo appare l'immagine di un uomo a partire dal collo, è seduto. Vedo i suoi capelli scuri, la pelle abbronzata, le spalle larghe vestite da una camicia di lino bianco leggerissimo lasciata aperta sul petto. Il suo aspetto mi attrae ma subito penso che per lui io non risulterò altrettanto seducente. Indosso una semplice canottiera di cotone blu, un tanga nero e ho i capelli raccolti in uno chignon disordinato. Mi chiede:«Ti piace guardarmi?» .Mi sento imbarazzata e non rispondo. Con la mano si accarezza lentamente il collo poi abbassa la testa e appaiono le sue labbra carnose. Con un dito le sfiora e mi manda un bacio, poi mi dice :«Ladyblues voglio vedere la tua bocca. Segui con l'indice il contorno delle tue labbra poi succhialo».
Mi parla sussurrando, la sua voce è profonda, sensuale e sembra uscire dallo schermo per travolgermi. Sento il suo sguardo fisso su di me e la sua voce che continua a sussurrare: « Il tuo dito deve scendere lungo il collo fino al centro del tuo seno. Devi infilarlo sotto la canottiera e proseguire verso il basso fino all'ombelico, per poi risalire di nuovo alle tue labbra».
Faccio quel che mi chiede nel modo più malizioso possibile. Intanto lui si accarezza il petto liscio, si stuzzica i capezzoli e si sfila la camicia. Ammiro la linea delle sue spalle, i muscoli delle braccia e la sua pelle dorata. Ha un tatuaggio sul braccio sinistro: un serpente nero che partendo dal polso striscia sinuoso fino al suo gomito.
«Ti piace guardarmi vero Ladyblues?».
«Si, sei molto attraente Wildeagle».
«Anche tu lo sei e voglio vedere il tuo corpo. Ti piace farti guardare?».
Questa domanda mi imbarazza ma decido di abbassare tutte le difese e di lasciarmi trasportare dalla seduzione del suo gioco virtuale. Faccio un respiro profondo e rispondo:«Mi eccita farmi guardare da te».
«Allora girati di spalle e togliti i vestiti per me».
Mi volto in modo seducente, tolgo la canottiera e passo le mani tra i capelli, li sollevo e li lascio ricadere lunghi. Sono soffici e mi accarezzano la pelle.
«Non girarti», mi dice, «Rimani immobile così voglio guardarti».
Sapere che i suoi occhi percorrono il mio corpo mi eccita e mi sento umida.
«Ora voglio conoscere la tua fantasia più segreta Ladyblues».
«Non ho fantasie segrete».
«Stai mentendo ancora, coraggio raccontamela».
Rimango in silenzio, non voglio ammettere che da quando quella camicia bianca è scivolata dalle sue spalle è diventato lui la mia fantasia inconfessabile e con voce incerta gli dico:«La mia fantasia segreta è giocare eroticamente con un uomo sconosciuto».
«Allora continua a giocare con me. Copriti il seno con le mani e voltati».
Mi giro lentamente con una mano su ciascun seno.
«Ora massaggiati il seno con le mani».
Eseguo la sua richiesta e mi sento sempre più audace. Lentamente sposto le mani e mostro il mio seno grande e sodo, consapevole che questo lo ecciterà molto. I capezzoli sono pronunciati reattivi alle stimolazioni e ora molto duri. Li afferro con le dita e li stringo. Mi succhio un dito e percorro le aureole ampie dei seni, prima una e poi l'altra. Vedo che anche lui si accarezza il petto stuzzicandosi i capezzoli, poi la sua mano scende verso il basso, si infila dentro i boxer e mentre li abbassa mi dice:«Sei bella e mi stai eccitando molto. Allontanati dal monitor voglio vederti meglio. Siediti con le gambe aperte, infila una mano dentro i tuoi slip e dimmi quanto sei bagnata».
Voglio sorprenderlo e decido di togliermi gli slip, poi mi siedo sul letto e allargo le gambe. Con le dita apro le grandi labbra e gli mostro la mia eccitazione. Sussurra:«Infila due dita poi succhiale Ladyblues». Faccio quel che mi chiede e mentre lecco lentamente le mie dita mi dice: «Descrivimi il tuo sapore», rispondo: «Dolce e salato». Si alza e si toglie boxer. Mi mostra il suo cazzo duro, lo accarezza e la mia eccitazione aumenta. Appoggio le dita sul mio clitoride, lo sento gonfio e lo massaggio con movimenti circolari. Apro il cassetto del comodino e prendo il mio vibratore. Lo accendo, mi sdraio sul letto con un cuscino sotto la schiena. Ho le gambe aperte e piegate, strofino il vibratore avanti e indietro, insisto sul clitoride che è gonfio e brividi di piacere percorrono tutto il mio corpo. Con le dita allargo le piccole labbra e infilo la punta del vibratore. Sono molto bagnata lo faccio scivolare dentro di me lentamente e poi uscire e rientrare più volte. Le vibrazioni che emette mi provocano onde di piacere che si espandono in tutto il corpo. Emetto qualche gemito di piacere e sussurrando gli dico: « Wildeagle ora voglio che immagini che la tua mano siano la mia mano e la mia bocca», poi lo guardo e vedo che si sta accarezzando sempre più velocemente. Muovo i fianchi ritmicamente, inarco la schiena e comincio ad ansimare. I miei movimenti diventano più veloci, sento l'orgasmo avvicinarsi ed esplodere tra le mie gambe per poi risalire dentro il mio ventre,in profondità. Sono esplosioni che si susseguono una dopo l'altra, un orgasmo lungo e intenso che accompagno con piccole grida.
«Mi hai fatto impazzire», mi dice sussurrando mentre lo vedo godere poi chiudo gli occhi. Sento ancora il piacere che partendo dal basso invade tutto il mio corpo. Contraggo i mescoli pelvici, allungo le dita dei piedi e poi mi rilasso. Mi abbandono completamente al piacere che sto provando e mi addormento. Da quel momento i miei ricordi sono pochi e confusi e a svegliarmi sono le voci ed i rumori di passi che salgono dalla strada. La luce del sole estivo invade la stanza, apro gli occhi lentamente e guardo l'orologio che segna già le cinque del pomeriggio. Sono sdraiata sul letto, nuda, accanto a me c'è il vibratore e i vestiti sono sul pavimento. Ripenso alla notte trascorsa: quel gioco virtuale è stato solo un lungo sogno o l'ho vissuto veramente? Adesso ho voglia di uscire di casa, di camminare a lungo. Mi alzo e mi guardo allo specchio. Ho i capelli in disordine, sento la mia pelle troppo calda e ho bisogno di fare una doccia. L'acqua scende fresca sul mio corpo, sui capelli, sul viso, sulle spalle. Insapono il seno, lo massaggio a lungo e i miei capezzoli si induriscono. Chiudo gli occhi e penso a Wildeagle, alla sua voce, al suo corpo così sexy. Non conosco il suo vero nome, nè so in quale città vive. Vorrei tanto ritrovarlo ma credo che rimarrà solamente un mio ricordo segreto. Poi mi preparo con cura. Raccolgo i capelli in una coda di cavallo alta, indosso un abito a sottoveste in lino bianco che mi ricorda la camicia di Wildeagle e mi trucco in modo leggero. Finalmente esco di casa ed è quasi ora dell'aperitivo. Le vie del centro cominciano ad essere affollate di gente. Incrocio molti uomini che, seppur in compagnia di una donna, mi lanciano sguardi pieni di interesse e questo mi lusinga. Sono consapevole della mia femminilità, sorrido e continuo a camminare. Mi ritrovo davanti ad un negozio di musica, guardo a lungo la vetrina e decido di entrare per comprare un disco blues, qualcosa che mi accarezzi lo spirito e mi curi l'anima, da ascoltare stanotte al buio, da sola. C'è poca gente all'interno e mentre cerco tra i vinili avverto la presenza di una persona alla mia destra. Sento un profumo particolare, una fragranza maschile speziata molto sensuale. Involontariamente il suo braccio urta il mio:«Scusami anche io sono interessato a questi dischi ma c'eri prima tu». Mi giro verso di lui e vedo che, poco sopra il polso, ha tatuata la testa di un serpente nero che si arrampica sul suo braccio. Lo stupore che provo è così forte da bloccare i miei movimenti e quasi il mio respiro. Alzo la testa, lo guardo e sorridendo gli dico:«Sai proprio perchè adoro questo genere gli amici mi chiamano Ladyblues!».
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