Voglie e incontri mancati: la notte del pornoporco
di
Juliette
genere
comici
Suona la sveglia del lunedì mattina per Armando Alberti che a fatica scende dal letto:«Caxxo non ho voglia di andare in ufficio stamattina!». Con passi lenti riesce a trascinarsi dentro il box doccia e spera che, con l'acqua calda che scende sul suo corpo, scivoleranno via anche le malefatte e l'insoddisfazione della sua lunga nottataccia. Armando ha cinquantanni, un naso aquilino, vive solo ed è incline ai vizi. Assiduo e maturo voyeur ha vagato fino a tarda notte nei parcheggi frequentati da coppie in cerca di intimità, scambisti e amanti del carsex per spiare, osservando di nascosto, amplessi e scene erotiche capaci di accendere i suoi sensi, stuzzicare la sua mente e irrigidire la sua asta. Dopo aver girovagato per un pò ha scovato un transessuale
nerboruto e mascolino, con lunghi capelli biondi, tacchi a spillo e minigonna che fa un pompino ad un uomo anziano dietro una cabina elettrica ma lo spettacolo non è di suo gradimento:«Stanotte non c'è niente di decente!» e così ha deciso di tornare a casa ma appena salito in auto la sua attenzione è catturata da gemiti acuti:«Ah...ohhh...ahhhh...si così...».
Armando è tutto orecchie, ascolta e svelto scende dall'auto avvicinandosi furtivamente
all'origine di quei gridolini di piacere.In fondo al parcheggio c'è una coppia che sta scopando dentro un'auto bianca con i finestrini abbassati, lui velocemente si apposta dietro una campana per la raccolta del vetro e si gode la scena. Subito si accorge che, a pochi metri di distanza, c'è un altro uomo che se la sta spassando gustando il medesimo spettacolo. E' sulla sessantina, calvo, tarchiato e ha in mano la sua grossa verga alla quale si sta dedicando con grande impegno.
«Deve essere qui già da un pò a giudicare da quanto è infoiato» ipotizza Armando mentre
osserva i movimenti concitati della mano dell'uomo che si sta dando piacere. L'uomo basso gira la testa verso di lui, ha il volto arrossato, gli lancia una occhiata complice sollevando un sopracciglio poi entrambi concentrano i loro sguardi su quello che sta accadendo all'interno dell'auto bianca. Un giovane uomo è seduto al posto di guida con lo schienale reclinato e una brunetta è sopra di lui. Lei ha la maglietta sollevata e lui le succhia i capezzoli mentre le tiene le mani sul culo e le da il ritmo facendola rimbalzare vistosamente. La donna ha la testa piegata all'indietro ,la schiena inarcata e lui sfrega tutto il viso sulle sue tette. «Guarda come cavalca la puledrina» bofonchia sottovoce Armando eccitato dalla scena e compiaciuto per la sua pronta
erezione. Con il pene in mano ha iniziato a trastullarsi con gusto quando sente un rumore di passi alle sue spalle e una voce rauca domandare:«Ciao bello, vuoi compagnia?». Armando si volta e si trova di fronte il volto scavato di un travestito illuminato dalla luce di un lampione.
L'uomo indossa una parrucca logora, arruffata e ha un trucco pesante e sbavato. Armando è sorpreso, colto alla sprovvista si paralizza ma subito dopo si sente irritato e furioso per quella sgradevole interruzione. Copre di insulti volgari il travestito che si allontana svelto, ricambiando le offese. Nel frattempo la coppietta dell'auto bianca ha concluso il suo amplesso e si è dileguata. Armando rimane immobile, impietrito, con lo sguardo rivolto al parcheggio ormai vuoto e il suo pene ritornato molle in mano. Sul volto ha una espressione perversa e delusa, gli angoli della bocca rivolti verso il basso:«Che schifo di serata» borbotta mentre sale in auto per tornare a casa seccato ma ancora voglioso e deciso a consolarsi con un pò di porno online e magari con una camgirl:«Appena arrivo mi collego e cerco quella gran porca di Crystal Milf».
Crystal Milf è la sua camgirl preferita:45 anni, mora, formosa, con un grosso seno e la bocca carnosa.
Il solo pensiero di gustarsi la sua esibizione risolleva l'umore di Armando e gli angoli della sua bocca. Mentre guida attraversando i viali deserti della città sogna e pregusta l'immagine del corpo di Crystal: le cosce morbide, i fianchi burrosi, le grandi tette. Arrivato a casa si accomoda davanti al pc e continua ad immaginare:«Mmm quanto la vorrei qui con addosso soltanto tacchi e autoreggenti nere. Sdraiato sul tappeto del salotto le direi di stendersi sopra di me...solo il pensiero di tutta quella carne addosso me lo fa diventare duro». Armando immagina il grosso seno di Crystal scendere sulla sua faccia quasi a soffocarlo e i suoi capezzoli strusciargli sugli occhi, sul naso, sulla bocca aperta che li cattura e li ciuccia ingorda mentre le mani palpano e sculacciano i suoi glutei sodi. Sogna di aprirli e infilare lentamente un dito nel suo buchino. Lei
ansima e struscia la sua fica bagnata più volte sul suo pene nuovamente duro prima di
afferrarlo e lasciarsi penetrare tutta fino in fondo. Seduto con i pantaloni abbassati Armando cerca Crystal Milf sul sito di camgirls, cerca, cerca ancora ma non la trova:«Boh non c'è! Alloravediamo le altre». Senza perdersi troppo d'animo passa in rassegna le altre ragazze che vendono la loro esibizione online ma sono tutte troppo giovani, troppo magre e troppo tatuate, un pasto insufficiente a saziare la sua fame lasciva:«Che serata di merda!». Sono ormai le quattro del mattino e ad Armando non rimane altro da fare che consolarsi con uno spuntino: pane con salsa aioli fatti in casa da Teresa la sua domestica.
Ma adesso per Armando Alberti è arrivato il momento di uscire di casa per andare in ufficio anche se l'acqua calda della doccia mattutina non è riuscita a cancellare i postumi e l'insoddisfazione della sua lunga notte.
Comincia per lui una nuova giornata che sarà sicuramente all'altezza della sua nottataccia.
Continua...
nerboruto e mascolino, con lunghi capelli biondi, tacchi a spillo e minigonna che fa un pompino ad un uomo anziano dietro una cabina elettrica ma lo spettacolo non è di suo gradimento:«Stanotte non c'è niente di decente!» e così ha deciso di tornare a casa ma appena salito in auto la sua attenzione è catturata da gemiti acuti:«Ah...ohhh...ahhhh...si così...».
Armando è tutto orecchie, ascolta e svelto scende dall'auto avvicinandosi furtivamente
all'origine di quei gridolini di piacere.In fondo al parcheggio c'è una coppia che sta scopando dentro un'auto bianca con i finestrini abbassati, lui velocemente si apposta dietro una campana per la raccolta del vetro e si gode la scena. Subito si accorge che, a pochi metri di distanza, c'è un altro uomo che se la sta spassando gustando il medesimo spettacolo. E' sulla sessantina, calvo, tarchiato e ha in mano la sua grossa verga alla quale si sta dedicando con grande impegno.
«Deve essere qui già da un pò a giudicare da quanto è infoiato» ipotizza Armando mentre
osserva i movimenti concitati della mano dell'uomo che si sta dando piacere. L'uomo basso gira la testa verso di lui, ha il volto arrossato, gli lancia una occhiata complice sollevando un sopracciglio poi entrambi concentrano i loro sguardi su quello che sta accadendo all'interno dell'auto bianca. Un giovane uomo è seduto al posto di guida con lo schienale reclinato e una brunetta è sopra di lui. Lei ha la maglietta sollevata e lui le succhia i capezzoli mentre le tiene le mani sul culo e le da il ritmo facendola rimbalzare vistosamente. La donna ha la testa piegata all'indietro ,la schiena inarcata e lui sfrega tutto il viso sulle sue tette. «Guarda come cavalca la puledrina» bofonchia sottovoce Armando eccitato dalla scena e compiaciuto per la sua pronta
erezione. Con il pene in mano ha iniziato a trastullarsi con gusto quando sente un rumore di passi alle sue spalle e una voce rauca domandare:«Ciao bello, vuoi compagnia?». Armando si volta e si trova di fronte il volto scavato di un travestito illuminato dalla luce di un lampione.
L'uomo indossa una parrucca logora, arruffata e ha un trucco pesante e sbavato. Armando è sorpreso, colto alla sprovvista si paralizza ma subito dopo si sente irritato e furioso per quella sgradevole interruzione. Copre di insulti volgari il travestito che si allontana svelto, ricambiando le offese. Nel frattempo la coppietta dell'auto bianca ha concluso il suo amplesso e si è dileguata. Armando rimane immobile, impietrito, con lo sguardo rivolto al parcheggio ormai vuoto e il suo pene ritornato molle in mano. Sul volto ha una espressione perversa e delusa, gli angoli della bocca rivolti verso il basso:«Che schifo di serata» borbotta mentre sale in auto per tornare a casa seccato ma ancora voglioso e deciso a consolarsi con un pò di porno online e magari con una camgirl:«Appena arrivo mi collego e cerco quella gran porca di Crystal Milf».
Crystal Milf è la sua camgirl preferita:45 anni, mora, formosa, con un grosso seno e la bocca carnosa.
Il solo pensiero di gustarsi la sua esibizione risolleva l'umore di Armando e gli angoli della sua bocca. Mentre guida attraversando i viali deserti della città sogna e pregusta l'immagine del corpo di Crystal: le cosce morbide, i fianchi burrosi, le grandi tette. Arrivato a casa si accomoda davanti al pc e continua ad immaginare:«Mmm quanto la vorrei qui con addosso soltanto tacchi e autoreggenti nere. Sdraiato sul tappeto del salotto le direi di stendersi sopra di me...solo il pensiero di tutta quella carne addosso me lo fa diventare duro». Armando immagina il grosso seno di Crystal scendere sulla sua faccia quasi a soffocarlo e i suoi capezzoli strusciargli sugli occhi, sul naso, sulla bocca aperta che li cattura e li ciuccia ingorda mentre le mani palpano e sculacciano i suoi glutei sodi. Sogna di aprirli e infilare lentamente un dito nel suo buchino. Lei
ansima e struscia la sua fica bagnata più volte sul suo pene nuovamente duro prima di
afferrarlo e lasciarsi penetrare tutta fino in fondo. Seduto con i pantaloni abbassati Armando cerca Crystal Milf sul sito di camgirls, cerca, cerca ancora ma non la trova:«Boh non c'è! Alloravediamo le altre». Senza perdersi troppo d'animo passa in rassegna le altre ragazze che vendono la loro esibizione online ma sono tutte troppo giovani, troppo magre e troppo tatuate, un pasto insufficiente a saziare la sua fame lasciva:«Che serata di merda!». Sono ormai le quattro del mattino e ad Armando non rimane altro da fare che consolarsi con uno spuntino: pane con salsa aioli fatti in casa da Teresa la sua domestica.
Ma adesso per Armando Alberti è arrivato il momento di uscire di casa per andare in ufficio anche se l'acqua calda della doccia mattutina non è riuscita a cancellare i postumi e l'insoddisfazione della sua lunga notte.
Comincia per lui una nuova giornata che sarà sicuramente all'altezza della sua nottataccia.
Continua...
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