Il mio cazzo nel culo vergine di Ric
di
violettaselvaggia
genere
gay
Ieri notte è successo quello che io e Ric desideravamo da quando tre mesi fa abbiamo iniziato a frequentarci. Era da un paio di sere che lo sentivamo ma nessuno dei due osava prendere l’iniziativa. Ric mi ha soltanto chiesto se poteva restare a dormire con me. Il segnale era stato chiaro. Nessuna esitazione nella risposta: con immenso piacere. Una rapida cenetta fredda, un sorso di buon liquore e via di corsa in camera da letto. Ci guardiamo in silenzio. Scoppia la scintilla: attraggo Ric a me e ci abbracciamo. Cerco la sua bella bocca con labbra da succhiare. Me la porge. Ci slinguettiamo per alcuni minuti. Il mio cazzo non resiste. Ci spogliamo e ci catapultiamo sul letto. Nudi. Ric cerca subito il mio cazzo teso dalla rosea capocchia già umida di umore. Lo accarezza con raffinata lentezza. Mi lecca voglioso. Arriva all’altezza del mio bel membro, lo bacia, lo lecca, se lo prende in pocca, lo gioca con le labbra. Mi ritraggo sento di essere vicino e non voglio godere ancora. Voglio tanto metterlo nel suo bel rotondo culetto vergine.
Gli chiedo: vuoi veramente che lo facciamo? Sentirai un po’ di dolore. Di rimando con tranquillità acconsente: lo voglio tutto dentro di me, ficcamelo. Lo posiziono alla pecorina, gli solletico il culetto, gli allargo le labbra e gli poggio il mio capocchione e piano piano gli e lo infilo dentro. Ric geme. Un colpo e il mio cazzo è dentro di lui. Si lamenta prima per il dolore poi pian piano per il piacere che gli provoco lavorandogli dentro il culo il mio cazzo. Accelero i movimenti. Ric ha solo la forza di dirmi: dai, dai sborrami tuto dentro. “Siiiiiiiiii.” E nel culo profonato di Ric un diluvio di sborra. Gli resto dentro per sempre muovendomi. Poi ci ricomponiamo. Ric “Sono felice. Ora sono tuo. Da questo momento il tuo cazzo non deve cercare altri culi. Solo il mio.”
Ci abbracciamo, Ric mi bacia con intensità. “Riposiamoci un po’ e lo facciamo ancora. E’ stato bellissimo.”
Tutti e due sotto la doccia. Due amanti e tanta voglia di continuare a fare sesso. Un breve sonnellino e poi di nuovo il mio cazzo è nella bocca di Ric e poi nel suo rotondo culetto. Gli e lo ficco con con dolcezza, godiamo. Arriviamo insieme io gli sborro dentro, lui con la sua sborra annaffia le lenzuola. Poi un sonno ristoratore.
Gli chiedo: vuoi veramente che lo facciamo? Sentirai un po’ di dolore. Di rimando con tranquillità acconsente: lo voglio tutto dentro di me, ficcamelo. Lo posiziono alla pecorina, gli solletico il culetto, gli allargo le labbra e gli poggio il mio capocchione e piano piano gli e lo infilo dentro. Ric geme. Un colpo e il mio cazzo è dentro di lui. Si lamenta prima per il dolore poi pian piano per il piacere che gli provoco lavorandogli dentro il culo il mio cazzo. Accelero i movimenti. Ric ha solo la forza di dirmi: dai, dai sborrami tuto dentro. “Siiiiiiiiii.” E nel culo profonato di Ric un diluvio di sborra. Gli resto dentro per sempre muovendomi. Poi ci ricomponiamo. Ric “Sono felice. Ora sono tuo. Da questo momento il tuo cazzo non deve cercare altri culi. Solo il mio.”
Ci abbracciamo, Ric mi bacia con intensità. “Riposiamoci un po’ e lo facciamo ancora. E’ stato bellissimo.”
Tutti e due sotto la doccia. Due amanti e tanta voglia di continuare a fare sesso. Un breve sonnellino e poi di nuovo il mio cazzo è nella bocca di Ric e poi nel suo rotondo culetto. Gli e lo ficco con con dolcezza, godiamo. Arriviamo insieme io gli sborro dentro, lui con la sua sborra annaffia le lenzuola. Poi un sonno ristoratore.
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