La scoperta (nona parte)

Così mentre io mentre riordinavo il soggiorno e mio zio si faceva la doccia nel bagno di sopra incomincio a dirmi tra me e me ma cosa sto facendo! mi devo darmi una calmata! Perché questo gioco/vendetta mi stava eccitando anche a me e di sicuro avrebbe portato delle conseguenze alle mie azioni, infatti mio zio finito di lavarsi scende di sotto e mi raggiunge in soggiorno mi abbraccia da dietro sentivo il suo cazzo duro che spingeva e strisciava contro i miei pantaloncini del pigiama e incomincia a baciarmi sul collo mandandomi in estasi talmente tanto da provocarmi delle forti sensazioni di piacere che ad un certo punto lui infila la sua mano nei miei pantaloncini del pigiama e prende il mio cazzo che nel frattempo era diventato duro in mano e inizia masturbarmi dolcemente per poi diventare sempre più deciso per finire in bellezza con una bella sborrata sulla sua mano. Ormai non mi rendevo conto che il gioco si era rivoltato contro di me mi sentivo confuso ma nello stesso tempo eccitato da morire non riuscivo a pensare più a niente fino a quando mio zio mi abbassa i pantaloncini del pigiama e mi spinge a pancia in giù sul tavolo e mi dice adesso tocca a te a soddisfare tuo zietto a quel punto mi riprendo dall'eccitazione prende al suo Posto anzia e panico mi alzo i pantaloncini e gli dico non voglio lasciami subito, a quella parola si ferma ma mio zio stavolta si era preparato e mi dice ok allora facciamo un gioco della carta più alta e io gli dico in che senso e lui mi risponde abbiamo solo due ore prima che arrivi tua madre perciò la devi cogliere al volo questa proposta! e io come uno scemo gli ribatto ok sentiamo come funziona e lui mi dice se prendi le carte te lo spiego e così le prendo e le metto sul tavolo a quel punto mio zio mi dice prendiamo una carta a testa e chi prende la carta più alta vince e quella più bassa perde e io gli rispondo no lascia perdere il gioco non fa' per me comque spara lo stesso la tua proposta e lui mi risponde se la carta più alta esce a me te mi dai il tuo bel culetto e invece esce a te io ti dò duecento euro continua