Ho viziato mio figlio pt.1
di
Dora mamma schiava
genere
incesti
Ciao a tutti sono Dora e mi vergogno moltissimo a scrivere ció che sta succedendo in casa mia da un anno a questa parte, più che un racconto è uno sfogo, si uno sfogo con voi che non mi conoscete e non potete giudicarmi.
Il motivo della mia vergogna è Filippo, mio figlio, nato da una relazione extraconiugale con un uomo di cui non so neppure il nome e che mi è costato l’abbandono da parte del mio fidanzato dell’epoca, ma questa è un’altra storia…
Filippo poco più che adolescente è cresciuto con me e sono sincera, non sono affatto contenta del suo carattere, è fondamentalmente un sociopatico, senza amici e sempre antipatico con me e col mondo intero, è sempre chiuso in camera e non parliamo se non per dirmi cosa vuole mangiare.
Io lo sopporto in linea di massima e continuo a fare la mia vita, gli uomini mi desiderano e mi considerano una bellissima donna di 39 anni, ho un bel seno grande e candido, una pelle morbida e delle belle gambe come contorno ad un viso giovane e curato.
Circa un anno ho notato delle cose strane, i miei perizoma sparivano… si sparivano per poi ricomparire tra i panni sporchi qualche giorno dopo… lì per lì non c’ho fatto molto caso fino a quando un giorno decido di controllare meglio ció che stava accadendo… apro il portabiancheria, li conto e con mia sorpresa noto che i pezzi del mio intimo erano 12 tra slip e reggiseno… contandoli ho notato un altro particolare erano umidi anzi alcuni fracidi, li annuso e capisco… era sperma… impazzisco ne prendo due corro nella camera di quel deficente urlando.
Apro la porta e scaravento via la sedia che aveva accanto al letto sbattendogli in faccia il corpo del reato, urlo, urlo come mai avevo fatto prima e lui incazzandosi si alza iniziando ad urlare a sua volta, lo vedo in tutta la sua grandezza… una bestia di oltre cento kg rosso e incazzato mi urla addosso e mi spaventa a morte…
Fino a quando in preda ad un raptus di follia mi molla un ceffone in pieno viso e mi stordisce completamente ribaltandomi sul letto… mi iniziano a fischiare le orecchie mentre lui mi sale addosso mettendosi a cavalcioni su di me dicendo in continuazione con tono di voce sempre più grave monotono… “ vuoi sapere cosa faccio con i tuoi perizomi da puttana? Vuoi sapere cosa faccio con i tuoi perizoma da puttana? Eh vuoi saperlo puttana? Lo vuoi sapere?”
Sentendo quelle parole i miei occhi gonfiandosi di lacrime bagnarono copiosamente il mio viso, lui avvicinó il suo faccione e me le leccó tenendomi una mano sul collo e togliendomi il respiro…
Poi si sollevó mi schiacció la testa sul letto e con l’altra mano mi alzó il vestitino…
Io soffocata dalle lenzuola che odoravano di ammorbidente e di calzini sporchi piangendo riuscivo a sussurrare appena… “ti prego fili smettila… cosa stai facendo… ti prego… ti prego… ti prego…”
Ero terrorizzata mentre lui era spietato… lo sentii abbassarsi i boxer e muovere con la mano il suo sesso… poi lo sentii… inizió a muoverlo tra le mie natiche spostandosi su e giù sghignazzando della mia involontari e assolutamente non desiderata lubrificazione… lo bagnó a dovere coi miei liquidi e poi lo puntó… capii subito le sue dimensioni… era larghissimo… non consideró affatto la mia patatina… lui volle solo il mio culetto…
Dopo averlo direzionato bene inizió a spingere forte e senza senso… voleva distruggermi… io sbarrai gli occhi e quando con un colpo deciso senza nessuna preparazione lo fece entrare completamente dentro di me urlai di dolore… un dolore lancinante e assoluto nelle viscere… urlai fino a perdere la voce… mi sentii spaccare in due… inizió così a scoparmi… a fottermi… a spezzarmi nel corpo e nella dignità… colpi forti e precisi inserivano la carne di mio figlio nella mia… i suoi movimenti divennero sempre più veloci e intensi… lo sentii crescere mentre mi penetrava… mentre mi possedeva… il dolore si affievolì lasciando il posto al piacere, un piacere che non volevo affatto ma che divenne improvvisamente incontrollabile… iniziai a miagolare sospirando e gemendo mentre lui ricominció a parlare…
“ sai cosa faccio con i tuoi slip da puttana?”
Risposi in preda ad un’ eccitazione tutta nuova e contronatura… no dimmelo ti prego amore della mamma… dimmelo dimmelo dimmelo
“ li presto ai miei compagni di classe… mi pagano e se li portano a casa… ci sborrano sopra e me li restituiscono per farteli lavare e farteli indossare di nuovo… hai capito puttana… da mesi indossi solo intimo sborrato da ragazzini che si masturbano sulle tue foto… le foto che ti faccio mentre ti tocchi o ti lavi…”
Sentendo tutto ció mi sentì esplodere la patatina in preda a convulsioni stupende di piacere e di godimento in un orgasmo infinito… riuscendo a dire solo…
Bravo amore mio bravo prendi tutto ció che vuoi da mamma tua… tutto ció che vuoi ma ora vieni vieni per me amore di mamma vieni vienimi dentro…
Infoiato da quelle parole affondó ancora un paio di colpi potentissimi e mi inondó il culetto con dei fiotti caldi e intensi mentre io venni per la seconda volta consecutiva… mi rimase dentro stendendosi sulla mia schiena coprendo quasi del tutto il mio corpo poi si sfiló moscio e bagnato lasciandomi lì… sofferente e inerme… tra le lacrimi di chi, vergognandosi come una ladra, si rendeva man mano conto di essere caduta in un vortice senza fine, dal quale non sarà più capace di uscire…
Il motivo della mia vergogna è Filippo, mio figlio, nato da una relazione extraconiugale con un uomo di cui non so neppure il nome e che mi è costato l’abbandono da parte del mio fidanzato dell’epoca, ma questa è un’altra storia…
Filippo poco più che adolescente è cresciuto con me e sono sincera, non sono affatto contenta del suo carattere, è fondamentalmente un sociopatico, senza amici e sempre antipatico con me e col mondo intero, è sempre chiuso in camera e non parliamo se non per dirmi cosa vuole mangiare.
Io lo sopporto in linea di massima e continuo a fare la mia vita, gli uomini mi desiderano e mi considerano una bellissima donna di 39 anni, ho un bel seno grande e candido, una pelle morbida e delle belle gambe come contorno ad un viso giovane e curato.
Circa un anno ho notato delle cose strane, i miei perizoma sparivano… si sparivano per poi ricomparire tra i panni sporchi qualche giorno dopo… lì per lì non c’ho fatto molto caso fino a quando un giorno decido di controllare meglio ció che stava accadendo… apro il portabiancheria, li conto e con mia sorpresa noto che i pezzi del mio intimo erano 12 tra slip e reggiseno… contandoli ho notato un altro particolare erano umidi anzi alcuni fracidi, li annuso e capisco… era sperma… impazzisco ne prendo due corro nella camera di quel deficente urlando.
Apro la porta e scaravento via la sedia che aveva accanto al letto sbattendogli in faccia il corpo del reato, urlo, urlo come mai avevo fatto prima e lui incazzandosi si alza iniziando ad urlare a sua volta, lo vedo in tutta la sua grandezza… una bestia di oltre cento kg rosso e incazzato mi urla addosso e mi spaventa a morte…
Fino a quando in preda ad un raptus di follia mi molla un ceffone in pieno viso e mi stordisce completamente ribaltandomi sul letto… mi iniziano a fischiare le orecchie mentre lui mi sale addosso mettendosi a cavalcioni su di me dicendo in continuazione con tono di voce sempre più grave monotono… “ vuoi sapere cosa faccio con i tuoi perizomi da puttana? Vuoi sapere cosa faccio con i tuoi perizoma da puttana? Eh vuoi saperlo puttana? Lo vuoi sapere?”
Sentendo quelle parole i miei occhi gonfiandosi di lacrime bagnarono copiosamente il mio viso, lui avvicinó il suo faccione e me le leccó tenendomi una mano sul collo e togliendomi il respiro…
Poi si sollevó mi schiacció la testa sul letto e con l’altra mano mi alzó il vestitino…
Io soffocata dalle lenzuola che odoravano di ammorbidente e di calzini sporchi piangendo riuscivo a sussurrare appena… “ti prego fili smettila… cosa stai facendo… ti prego… ti prego… ti prego…”
Ero terrorizzata mentre lui era spietato… lo sentii abbassarsi i boxer e muovere con la mano il suo sesso… poi lo sentii… inizió a muoverlo tra le mie natiche spostandosi su e giù sghignazzando della mia involontari e assolutamente non desiderata lubrificazione… lo bagnó a dovere coi miei liquidi e poi lo puntó… capii subito le sue dimensioni… era larghissimo… non consideró affatto la mia patatina… lui volle solo il mio culetto…
Dopo averlo direzionato bene inizió a spingere forte e senza senso… voleva distruggermi… io sbarrai gli occhi e quando con un colpo deciso senza nessuna preparazione lo fece entrare completamente dentro di me urlai di dolore… un dolore lancinante e assoluto nelle viscere… urlai fino a perdere la voce… mi sentii spaccare in due… inizió così a scoparmi… a fottermi… a spezzarmi nel corpo e nella dignità… colpi forti e precisi inserivano la carne di mio figlio nella mia… i suoi movimenti divennero sempre più veloci e intensi… lo sentii crescere mentre mi penetrava… mentre mi possedeva… il dolore si affievolì lasciando il posto al piacere, un piacere che non volevo affatto ma che divenne improvvisamente incontrollabile… iniziai a miagolare sospirando e gemendo mentre lui ricominció a parlare…
“ sai cosa faccio con i tuoi slip da puttana?”
Risposi in preda ad un’ eccitazione tutta nuova e contronatura… no dimmelo ti prego amore della mamma… dimmelo dimmelo dimmelo
“ li presto ai miei compagni di classe… mi pagano e se li portano a casa… ci sborrano sopra e me li restituiscono per farteli lavare e farteli indossare di nuovo… hai capito puttana… da mesi indossi solo intimo sborrato da ragazzini che si masturbano sulle tue foto… le foto che ti faccio mentre ti tocchi o ti lavi…”
Sentendo tutto ció mi sentì esplodere la patatina in preda a convulsioni stupende di piacere e di godimento in un orgasmo infinito… riuscendo a dire solo…
Bravo amore mio bravo prendi tutto ció che vuoi da mamma tua… tutto ció che vuoi ma ora vieni vieni per me amore di mamma vieni vienimi dentro…
Infoiato da quelle parole affondó ancora un paio di colpi potentissimi e mi inondó il culetto con dei fiotti caldi e intensi mentre io venni per la seconda volta consecutiva… mi rimase dentro stendendosi sulla mia schiena coprendo quasi del tutto il mio corpo poi si sfiló moscio e bagnato lasciandomi lì… sofferente e inerme… tra le lacrimi di chi, vergognandosi come una ladra, si rendeva man mano conto di essere caduta in un vortice senza fine, dal quale non sarà più capace di uscire…
2
1
voti
voti
valutazione
6.3
6.3
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto sucessivo
Ho viziato mio figlio pt.2
Commenti dei lettori al racconto erotico