La mamma ed il figlio guardone.
di
Lykast 5
genere
incesti
Avevo sentito parlare di casi di donne mamme di una certa età, che avevano dei figli problematici, e che di facevano scopare per potergli dare degli attimi di felicità.
Quando andai ad abitare in un condominio milanese, sul pianerottolo, dove abitavo da solo, c’era solo un altro appartamento, abitato da una signora anziana con un figlio, persona molto gentile e ben educato, ma si vedeva che parlava da solo, aveva dei problemi mentali.
Per me, che avevo 25 anni, la signora appariva anziana, in verità aveva 55 anni, mentre il figlio ne aveva un 35, penso.
Però aveva un bel paio di cosce, indossava gonne corte, e un bel petto, tanto che la osservai più volte.
Era estate e dal mio appartamento si sentiva tutto quello che veniva detto nell’altro lasciavano la porta accostata e la finestra aperta, per poter ventilare.
Una sera sentivo una discussione fra mamma e figlio la mamma lo incitava, dai forza, che sei un toro, e lui rispondeva “ ma mamma non ce la faccio” .
Pensai a quello che mi aveva fatto intendere la portinaia, correva qualche voce nel palazzo.
La mattina dopo ero a casa, uscii per la spesa, e incontrai la mamma, mentre il figlio era al lavoro.
Mi offrii di portargli su la spesa, e lei accettò, più che altro per fare due chiacchiere mi sorrideva.
La osservai meglio ed in effetti aveva un gran bel petto, era ben vestita, e le ginocchia scoperte facevano pensare a belle cosce, e di viso non era male affatto.
Mi invitò ad entrare da lei, tanto siamo vicini, per offrirmi un caffè, ma certo.
Sul divano accavallò le gambe, e si scoprì un po il seno, la cosa mi fece impressione, tanto che dovetti sistemarmi il pacco, cercando di non farmi notare da lei.
Cos’è , mi chiese, hai il pantalone stretto? Si mise a ridere, che bel giovane che sei, mi disse, dai lo capisco, che hai voglia di femmine, magari anche mio figlio, poveretto è stato sposato con una stronza che lo ha reso quasi impotente”
Beh gli risposi magari se va con una donna più acquiescente gli viene su?
Macchè, rispose lei, io ci provo, ma proprio niente e sono sempre più vogliosa.
Dissi allora avevo sentito bene ? Si disse lo sapevo che stavi ascoltando, ma tu mi piaci e volevo che capissi in che situazione sono.
Vieni vicino, mi disse, dai dammi un bacetto , e nel frattempo aveva messo la mano sul pacco.
Boh, mi sembrava troppo facile, ma ero ragazzo, e la voglia tanta, e lei poi ci sapeva fare si era messa col solo reggiseno e slip, faceva caldo, io lo tirai fuori e lei seduta sul divano lo prese in bocca, dandomi una scossa di piacere immediato,
Le tirai fuori le tette, e poi gliele ciucciavo, mentre lei apriva le cosce si toglieva gli slip, andammo sul letto, cazzo rischiavo di venire subito, ma lei lo voleva subito dentro, cominciai a scopare, e neanche mi accorsi che stavo venendo, ripartii subito, senza che lei se ne accorgesse, potenza della gioventù.
Che voglia che aveva, mi incitava, fu una cosa prolungata, non capitava spesso.
Alla fine eravamo contenti entrami anche se sudati per il caldo.
Non dire niente e nessuno, mi disse, qui sono tutti dei gran pettegoli. E quando vedi che non c’è mio figlio e hai volgila vieni da me.
Fin li, mi andava benissimo una comoda scopata sul pianerottolo, ma aveva in serbo altre sorprese.
Cominciò un periodo di incontri scoperecci, lei era molto calda, lo prese anche nel culo, ed era contenta che io avessi una grande forza e resistenza.
Poi una sera mi chiamò, che il figlio smaniava, per farsi aiutare, non era cattivo per fortuna ne violento, ma era triste, pensava alla donna che lo aveva lasciato e non si dava pace.
Non avevo pratica di quelle cose, ma gli parlai come a un fratello, si calmò un po, e si mise sul divano, al che la mamma ebbe una mossa che non mi aspettavo.
Guarda disse, guarda qui, ecco la figa, la mia è meglio di quella stronza, e si scoprì la figa, mi fece accostare me lo tirò fuori dal pantalone e lo prese in bocca, per farmelo risalire, davanti al figlio che ora si era incuriosito, e, per fortuna, si calmava.
Dai, toro, vieni qui mi disse, facciamogli vedere come deve fare con me, e non so come, l’aveva azzeccata, il figlio ora se lo menava, si vede che avesse una natura da guardone.
La mamma si era scatenata, e io con lei a vedere quello che se lo menava e guardava estasiato.
Prese anche ad incitarmi anche lui, dai metterglielo nel culo, dai mamma fammi vedere come lo fai sborrare con la bocca.
Insomma facemmo un film pornografico per il figlio, che sborrò pure un paio di volte e sembrava impazzire di piacere.
Bh, la mamma conosce il figlio, la sua intuizione era stata giusta. Ora che aveva sborrato il figlio se ne andò tranquillo a letto.
Grazie mi disse la mamma sei stato bravissimo, lo so che il problema principale di mio figlio è il sesso, si ammazza di seghe, almeno con noi ha visto un film reale.
Beh ma dove vuoi arrivare? Se prova la figa mi disse cercherà altre donne, mi devi aiutare a fare in modo che lui me lo metta e mi sborri in figa, poi rinasce.
E come posso fare? Mi disse che lo potevamo eccitare facendo sesso, ma io poi me ne dovevo andare quando lui era duro, e lei lo avrebbe portato nella sua figa.
Ok, una delle sere dopo davanti a lui cominciammo lui se lo tirò fuori e cominciò a segarsi. Io dissi che dovevo andare un momento a casa, uscii, ma rimasi sulla porta nascosto a vedere.
Lei lo fece venire vicino, glielo prese in bocca, lui era talmente eccitato che non ci faceva caso, poi apri le cosce e si fece cavalcare. Lui faceva come se fosse una sega metteva la mano, ma gli rimaneva abbastanza su da sborrare nella figa di sua mamma.
Passata l’eccitazione, il figlio le disse, ma mamma non è bello farlo con tuo figlio. Fallo con Fabrizio (io) io guardo.
Era già un miglioramento, ma la mamma era decisa a risolvere, e si mise d’accordo con una che faceva a pagamento in casa, che venne una sera.
Lo spettacolo prevedeva che noi avremmo scopato facendo eccitare il figlio, e che la troia glielo prendesse in mano e poi si facesse scopare da lui, il figlio.
Questa mezzo prostituta, era anche una piacente, ma io avevo la mia troiona mamma, e cominciammo davanti a loro una grande scopata. Al solito il figlio cominciò a menarsi, la prostituta si diede da fare lo segava, ma lui lasciava la sua mano, poi si sdraiò affianco a noi e se lo portò sopra, glielo prese in mano e si fece penetrare.
Io e la mamma ci fermammo a guardare, era uno spettacolo singolare, lui entrava un po dentro, poi lo tirava fuori per segarsi, poi la donna lo faceva mettere ancora dentro.
In questo modo cmq cominciava restare sempre un po più dentro la figa, ma non faceva nient’altro, usava il buco per segarsi.
Siccome la donna era molto bagnata ormai scivolava troppo, cosi la madre se lo portò sopra, e lo tenne stretto fin quando non sborrò.
Io nel frattempo lo mettevo alla donna, che mi aveva detto che quello l’aveva solo stuzzicata ed ormai voleva venire.
Ma la cosa sembrava più una clinica che altro, cmq la mamma ormai aveva rilanciato il figlio, che rimaneva sempre gentilissimo e di poche parole, ma sembrava meno infelice.
Infatti aveva trovato la sua strada facendo il guardone, cosa che gli fece rischiare anche di avere botte quando andava a vedere le copie che scopavano in macchina.
Alla mamma , finché restai in quel palazzo, non sembrava vero di far felice il figlio esibendosi assieme a me. E ogni tanto pagando qualche troia per rendere lo spettacolo più animato.
Poi mi trasferii, mi sposai e non ci pensai più.
Cmq la mamma, mi disse in un saluto successivo, non era venuta con me per usarmi, ma proprio perché le piacevano i giovani, ed io ero quello adatto e comodo.
Quando andai ad abitare in un condominio milanese, sul pianerottolo, dove abitavo da solo, c’era solo un altro appartamento, abitato da una signora anziana con un figlio, persona molto gentile e ben educato, ma si vedeva che parlava da solo, aveva dei problemi mentali.
Per me, che avevo 25 anni, la signora appariva anziana, in verità aveva 55 anni, mentre il figlio ne aveva un 35, penso.
Però aveva un bel paio di cosce, indossava gonne corte, e un bel petto, tanto che la osservai più volte.
Era estate e dal mio appartamento si sentiva tutto quello che veniva detto nell’altro lasciavano la porta accostata e la finestra aperta, per poter ventilare.
Una sera sentivo una discussione fra mamma e figlio la mamma lo incitava, dai forza, che sei un toro, e lui rispondeva “ ma mamma non ce la faccio” .
Pensai a quello che mi aveva fatto intendere la portinaia, correva qualche voce nel palazzo.
La mattina dopo ero a casa, uscii per la spesa, e incontrai la mamma, mentre il figlio era al lavoro.
Mi offrii di portargli su la spesa, e lei accettò, più che altro per fare due chiacchiere mi sorrideva.
La osservai meglio ed in effetti aveva un gran bel petto, era ben vestita, e le ginocchia scoperte facevano pensare a belle cosce, e di viso non era male affatto.
Mi invitò ad entrare da lei, tanto siamo vicini, per offrirmi un caffè, ma certo.
Sul divano accavallò le gambe, e si scoprì un po il seno, la cosa mi fece impressione, tanto che dovetti sistemarmi il pacco, cercando di non farmi notare da lei.
Cos’è , mi chiese, hai il pantalone stretto? Si mise a ridere, che bel giovane che sei, mi disse, dai lo capisco, che hai voglia di femmine, magari anche mio figlio, poveretto è stato sposato con una stronza che lo ha reso quasi impotente”
Beh gli risposi magari se va con una donna più acquiescente gli viene su?
Macchè, rispose lei, io ci provo, ma proprio niente e sono sempre più vogliosa.
Dissi allora avevo sentito bene ? Si disse lo sapevo che stavi ascoltando, ma tu mi piaci e volevo che capissi in che situazione sono.
Vieni vicino, mi disse, dai dammi un bacetto , e nel frattempo aveva messo la mano sul pacco.
Boh, mi sembrava troppo facile, ma ero ragazzo, e la voglia tanta, e lei poi ci sapeva fare si era messa col solo reggiseno e slip, faceva caldo, io lo tirai fuori e lei seduta sul divano lo prese in bocca, dandomi una scossa di piacere immediato,
Le tirai fuori le tette, e poi gliele ciucciavo, mentre lei apriva le cosce si toglieva gli slip, andammo sul letto, cazzo rischiavo di venire subito, ma lei lo voleva subito dentro, cominciai a scopare, e neanche mi accorsi che stavo venendo, ripartii subito, senza che lei se ne accorgesse, potenza della gioventù.
Che voglia che aveva, mi incitava, fu una cosa prolungata, non capitava spesso.
Alla fine eravamo contenti entrami anche se sudati per il caldo.
Non dire niente e nessuno, mi disse, qui sono tutti dei gran pettegoli. E quando vedi che non c’è mio figlio e hai volgila vieni da me.
Fin li, mi andava benissimo una comoda scopata sul pianerottolo, ma aveva in serbo altre sorprese.
Cominciò un periodo di incontri scoperecci, lei era molto calda, lo prese anche nel culo, ed era contenta che io avessi una grande forza e resistenza.
Poi una sera mi chiamò, che il figlio smaniava, per farsi aiutare, non era cattivo per fortuna ne violento, ma era triste, pensava alla donna che lo aveva lasciato e non si dava pace.
Non avevo pratica di quelle cose, ma gli parlai come a un fratello, si calmò un po, e si mise sul divano, al che la mamma ebbe una mossa che non mi aspettavo.
Guarda disse, guarda qui, ecco la figa, la mia è meglio di quella stronza, e si scoprì la figa, mi fece accostare me lo tirò fuori dal pantalone e lo prese in bocca, per farmelo risalire, davanti al figlio che ora si era incuriosito, e, per fortuna, si calmava.
Dai, toro, vieni qui mi disse, facciamogli vedere come deve fare con me, e non so come, l’aveva azzeccata, il figlio ora se lo menava, si vede che avesse una natura da guardone.
La mamma si era scatenata, e io con lei a vedere quello che se lo menava e guardava estasiato.
Prese anche ad incitarmi anche lui, dai metterglielo nel culo, dai mamma fammi vedere come lo fai sborrare con la bocca.
Insomma facemmo un film pornografico per il figlio, che sborrò pure un paio di volte e sembrava impazzire di piacere.
Bh, la mamma conosce il figlio, la sua intuizione era stata giusta. Ora che aveva sborrato il figlio se ne andò tranquillo a letto.
Grazie mi disse la mamma sei stato bravissimo, lo so che il problema principale di mio figlio è il sesso, si ammazza di seghe, almeno con noi ha visto un film reale.
Beh ma dove vuoi arrivare? Se prova la figa mi disse cercherà altre donne, mi devi aiutare a fare in modo che lui me lo metta e mi sborri in figa, poi rinasce.
E come posso fare? Mi disse che lo potevamo eccitare facendo sesso, ma io poi me ne dovevo andare quando lui era duro, e lei lo avrebbe portato nella sua figa.
Ok, una delle sere dopo davanti a lui cominciammo lui se lo tirò fuori e cominciò a segarsi. Io dissi che dovevo andare un momento a casa, uscii, ma rimasi sulla porta nascosto a vedere.
Lei lo fece venire vicino, glielo prese in bocca, lui era talmente eccitato che non ci faceva caso, poi apri le cosce e si fece cavalcare. Lui faceva come se fosse una sega metteva la mano, ma gli rimaneva abbastanza su da sborrare nella figa di sua mamma.
Passata l’eccitazione, il figlio le disse, ma mamma non è bello farlo con tuo figlio. Fallo con Fabrizio (io) io guardo.
Era già un miglioramento, ma la mamma era decisa a risolvere, e si mise d’accordo con una che faceva a pagamento in casa, che venne una sera.
Lo spettacolo prevedeva che noi avremmo scopato facendo eccitare il figlio, e che la troia glielo prendesse in mano e poi si facesse scopare da lui, il figlio.
Questa mezzo prostituta, era anche una piacente, ma io avevo la mia troiona mamma, e cominciammo davanti a loro una grande scopata. Al solito il figlio cominciò a menarsi, la prostituta si diede da fare lo segava, ma lui lasciava la sua mano, poi si sdraiò affianco a noi e se lo portò sopra, glielo prese in mano e si fece penetrare.
Io e la mamma ci fermammo a guardare, era uno spettacolo singolare, lui entrava un po dentro, poi lo tirava fuori per segarsi, poi la donna lo faceva mettere ancora dentro.
In questo modo cmq cominciava restare sempre un po più dentro la figa, ma non faceva nient’altro, usava il buco per segarsi.
Siccome la donna era molto bagnata ormai scivolava troppo, cosi la madre se lo portò sopra, e lo tenne stretto fin quando non sborrò.
Io nel frattempo lo mettevo alla donna, che mi aveva detto che quello l’aveva solo stuzzicata ed ormai voleva venire.
Ma la cosa sembrava più una clinica che altro, cmq la mamma ormai aveva rilanciato il figlio, che rimaneva sempre gentilissimo e di poche parole, ma sembrava meno infelice.
Infatti aveva trovato la sua strada facendo il guardone, cosa che gli fece rischiare anche di avere botte quando andava a vedere le copie che scopavano in macchina.
Alla mamma , finché restai in quel palazzo, non sembrava vero di far felice il figlio esibendosi assieme a me. E ogni tanto pagando qualche troia per rendere lo spettacolo più animato.
Poi mi trasferii, mi sposai e non ci pensai più.
Cmq la mamma, mi disse in un saluto successivo, non era venuta con me per usarmi, ma proprio perché le piacevano i giovani, ed io ero quello adatto e comodo.
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