Quindici giorni con Valeria (capitolo quarto)
di
UN BISEX VERO
genere
bisex
Martedì...
Stavo per lasciare tutto quando sento bussare alla porta. Vado apro è Kikka. Ascolta Jenny stasera mi piacere se servissi la cena biancheria intima vorrei fare un gioco. Le scrivo Signora ne parli con Valeria e le faccio cenno di uscire. Così come ordinato scendo per la colazione preparo tutto e attendo gli ospiti. Nell'attesa mi affaccio in giardino e noto il Sig. Franco fermo vicino la siepe, Dopo un poco noto come se qualcuno le stesse facendo un pomino. Era proprio così ma la brutta sorpresa era che li stava Luisa. Non ci volevo credere. Rientrano e lei dice a Kikka proprio bello grosso e pieno di sperma il cazzone del tuo Franco. Te lo avevo detto tesoro. Comunque stasera tutti qui giocheremo al padrone e il sotto. Con Jenny che farà la schiava. Valeria è d'accordo, ma ci sarà una sorpresa. A stasera amici miei.
Non capivo e aire il vero pensavo a Luisa, a cosa ci stava capitando. Passai la giornata a pensare cosa fare ma capii che solo andando avanti avrei conosciuto davvero Luisa. Finita la cena mi fu ordinato di fare la doccia e scendere giù. Come entrai in sala stavano tutti intorno alla tavola del salone nudie c'era una terza persona a prima vista donna. Mi fu chiesto di sedermi vicino a quella donna. Valeria prese la parola e disse a tutti che io ero una travesta ma non specifico chi fossi e che la donna era un trans. Il gioco era semplice si tiravano i dadi e chi vinceva decideva cosa doveva fare chi perdeva. La prima decisione fu di vedere quanto era grande il pene della trans, aveva un cazzo lungo minimo 30 cm e molto grande. Bene disse Luisa ho vinto io, mi farebbe piacere vedere come la trans inculi Jenny. Non fini di parlare che stavo già a pecora e questo colosso che mi inculava. Mi spacco in due e dopo una decina di minuti mi schizzo in culo, sentii lo sperma in gola e il cazzo nelle mie viscere. Tutti invitavano il trans a non fermarsi... e così fu. Mi venne in culo 4 volte ebbi tanto dolore che chiesi di ritirarmi in camera. Valeria acconsenti. Corsi subito a fare la doccia. Esausto andai a letto ma il dolore era tanto con riuscii a dormire.
Continua...
Stavo per lasciare tutto quando sento bussare alla porta. Vado apro è Kikka. Ascolta Jenny stasera mi piacere se servissi la cena biancheria intima vorrei fare un gioco. Le scrivo Signora ne parli con Valeria e le faccio cenno di uscire. Così come ordinato scendo per la colazione preparo tutto e attendo gli ospiti. Nell'attesa mi affaccio in giardino e noto il Sig. Franco fermo vicino la siepe, Dopo un poco noto come se qualcuno le stesse facendo un pomino. Era proprio così ma la brutta sorpresa era che li stava Luisa. Non ci volevo credere. Rientrano e lei dice a Kikka proprio bello grosso e pieno di sperma il cazzone del tuo Franco. Te lo avevo detto tesoro. Comunque stasera tutti qui giocheremo al padrone e il sotto. Con Jenny che farà la schiava. Valeria è d'accordo, ma ci sarà una sorpresa. A stasera amici miei.
Non capivo e aire il vero pensavo a Luisa, a cosa ci stava capitando. Passai la giornata a pensare cosa fare ma capii che solo andando avanti avrei conosciuto davvero Luisa. Finita la cena mi fu ordinato di fare la doccia e scendere giù. Come entrai in sala stavano tutti intorno alla tavola del salone nudie c'era una terza persona a prima vista donna. Mi fu chiesto di sedermi vicino a quella donna. Valeria prese la parola e disse a tutti che io ero una travesta ma non specifico chi fossi e che la donna era un trans. Il gioco era semplice si tiravano i dadi e chi vinceva decideva cosa doveva fare chi perdeva. La prima decisione fu di vedere quanto era grande il pene della trans, aveva un cazzo lungo minimo 30 cm e molto grande. Bene disse Luisa ho vinto io, mi farebbe piacere vedere come la trans inculi Jenny. Non fini di parlare che stavo già a pecora e questo colosso che mi inculava. Mi spacco in due e dopo una decina di minuti mi schizzo in culo, sentii lo sperma in gola e il cazzo nelle mie viscere. Tutti invitavano il trans a non fermarsi... e così fu. Mi venne in culo 4 volte ebbi tanto dolore che chiesi di ritirarmi in camera. Valeria acconsenti. Corsi subito a fare la doccia. Esausto andai a letto ma il dolore era tanto con riuscii a dormire.
Continua...
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Quindici giorni con Valeria (capitolo tre)racconto sucessivo
Quindici giorni con Valeria (Capitolo quinto(
Commenti dei lettori al racconto erotico