A. pt.2
di
Mario Delgado
genere
tradimenti
Dopo essere venuti abbiamo più voglia di prima.
Il mio cazzo non ne vuole sapere di ammosciarsi ed è lì, teso e pronto per ricominciare.
So che hai voglia di prenderlo in bocca, non ho neanche il tempo di dire nulla che subito mi spingi sul cuscino e non ti risparmi. Sento le tue labbra avvolgere la cappella, inizialmente è un tocco molto lieve, quasi rilassante.
Ti aiuti con la mano facendo su e giù e con la saliva fai in modo di lubrificare tutto.
All’improvviso apro gli occhi, tenuti socchiusi da quel massaggio divino con la bocca che stai facendo, e con incredibile tempismo, in quel preciso istante decidi che è arrivato il momento di giocare con la lingua mettendo tutto il cazzo in bocca fino ad arrivare in gola.
Non ci capisco letteralmente più nulla, con una mano ti stringo i capelli e strabuzzo gli occhi.
L’andamento diventa sempre più selvaggio e tu, eccitatissima e completamente in trans, cominci a toccarti con due dita. Segui lo stesso ritmo sia con la bocca sia con la mano: quando lo prendi fino in gola le tue dita entrano dentro la fica e viceversa fino a quando non mi guardi fissa negli occhi e con la saliva che ti cola dalla bocca mi fai capire che è arrivato il momento.
Facendo un movimento molto rapido ti metti a quattro zampe sul bordo del letto, stando praticamente di profilo a me, non mi resta quindi che alzarmi, afferrarti dai fianchi e passarti il cazzo esattamente in tutto lo spacco del culo fin quando non sento la tua fica così bagnata che non serve aiutarmi nemmeno con le mani, entra molto velocemente sentendoti gemere all’istante.
Non badiamo nemmeno al cigolio del letto e cominciamo a scopare come se non lo avessimo mai fatto prima. Io in piedi e tu a novanta. Sto gemendo anche io e contestualmente ai colpi che affondo ti stringo con una mano il fianco sinistro mentre con la mano destra, che prima porto alla bocca leccandomi il pollice, gioco con il tuo buchino.
Ogni tanto oltre al rumore delle molle si sente qualche schiaffo che ti arriva proprio sulle chiappe, arrossandole all’istante. Mi piace molto l’effetto della tua pelle bianca arrossata dai miei schiaffi, è eccitante come il bianco dell’abbronzatura in estate.
Piano piano inarchi un po’ la schiena e con la mano cominci a toccarti il clitoride, mentre con l’altra ti stringi il seno.
Dopo qualche minuto, complice una mia breve pausa, esci improvvisamente e decidi di metterti a pancia in su. Nel fare questo movimento mi passi il piede destro in faccia, poggiandolo sulla mia spalla e tirandomi a te con l’altro piede che hai incastrato tra la schiena e il mio braccio. Risalgo sul letto muovendomi con le ginocchia e tenendoti le gambe alzate ma prima di rientrare passo la lingua giusto per avere il tuo sapore nella mia bocca. Ti avvicino con forza a me e siamo pronti a ricominciare. Le tue tette sono quasi ipnotiche e guardarti così mi fa venire voglia di baciarti. Ti abbasso quindi le gambe e mi metto su di te ma senza interrompere il ritmo, ne uscendo mai. Semplicemente voglio essere più comodo per poterti baciare e poterti leccare quei capezzoli durissimi che continuano e fare su e giù per via dei nostri movimenti.
Duriamo qualche minuto aumentando i colpi in maniera costante, sento che stai per venire e cerco di non perdere il ritmo in nessun modo. Ti sento ansimare sempre più forte fin quando avverto il tuo corpo, che fino ad un istante prima era in tensione, alleggerirsi di colpo. Non diciamo una parola ma rallentiamo entrambi fino a fermarci.
Sento la tua fica pulsare ritmicamente e sento il mio cazzo come stretto in una morsa, credo fermamente sia una della sensazioni che più preferisco.
Dopo pochi minuti la mia voglia non si è placata, ma anzi è aumentata e ricomincio a muovermi lentamente, adesso tocca a me.
Sono quasi all’estasi, non riesco ad andare piano ma riprendo i colpi con più violenza di prima. Duro poco più di un minuto fin quando, completamente preso dall’eccitazione, ti vengo ovunque. Gli schizzi ti arrivano principalmente sulla pancia e sul seno ma anche un po’ in faccia. Abbiamo entrambi il fiatone ma soprattutto io che esplodendo in questo meraviglioso orgasmo mi lascio andare accanto a te sul letto.
Restiamo li, io con il mio cazzo che ancora gocciola di sperma e tu tutta piena di me.
È stato bellissimo e forse, purtroppo, potrebbe essere l’ultima volta…..o no?
Il mio cazzo non ne vuole sapere di ammosciarsi ed è lì, teso e pronto per ricominciare.
So che hai voglia di prenderlo in bocca, non ho neanche il tempo di dire nulla che subito mi spingi sul cuscino e non ti risparmi. Sento le tue labbra avvolgere la cappella, inizialmente è un tocco molto lieve, quasi rilassante.
Ti aiuti con la mano facendo su e giù e con la saliva fai in modo di lubrificare tutto.
All’improvviso apro gli occhi, tenuti socchiusi da quel massaggio divino con la bocca che stai facendo, e con incredibile tempismo, in quel preciso istante decidi che è arrivato il momento di giocare con la lingua mettendo tutto il cazzo in bocca fino ad arrivare in gola.
Non ci capisco letteralmente più nulla, con una mano ti stringo i capelli e strabuzzo gli occhi.
L’andamento diventa sempre più selvaggio e tu, eccitatissima e completamente in trans, cominci a toccarti con due dita. Segui lo stesso ritmo sia con la bocca sia con la mano: quando lo prendi fino in gola le tue dita entrano dentro la fica e viceversa fino a quando non mi guardi fissa negli occhi e con la saliva che ti cola dalla bocca mi fai capire che è arrivato il momento.
Facendo un movimento molto rapido ti metti a quattro zampe sul bordo del letto, stando praticamente di profilo a me, non mi resta quindi che alzarmi, afferrarti dai fianchi e passarti il cazzo esattamente in tutto lo spacco del culo fin quando non sento la tua fica così bagnata che non serve aiutarmi nemmeno con le mani, entra molto velocemente sentendoti gemere all’istante.
Non badiamo nemmeno al cigolio del letto e cominciamo a scopare come se non lo avessimo mai fatto prima. Io in piedi e tu a novanta. Sto gemendo anche io e contestualmente ai colpi che affondo ti stringo con una mano il fianco sinistro mentre con la mano destra, che prima porto alla bocca leccandomi il pollice, gioco con il tuo buchino.
Ogni tanto oltre al rumore delle molle si sente qualche schiaffo che ti arriva proprio sulle chiappe, arrossandole all’istante. Mi piace molto l’effetto della tua pelle bianca arrossata dai miei schiaffi, è eccitante come il bianco dell’abbronzatura in estate.
Piano piano inarchi un po’ la schiena e con la mano cominci a toccarti il clitoride, mentre con l’altra ti stringi il seno.
Dopo qualche minuto, complice una mia breve pausa, esci improvvisamente e decidi di metterti a pancia in su. Nel fare questo movimento mi passi il piede destro in faccia, poggiandolo sulla mia spalla e tirandomi a te con l’altro piede che hai incastrato tra la schiena e il mio braccio. Risalgo sul letto muovendomi con le ginocchia e tenendoti le gambe alzate ma prima di rientrare passo la lingua giusto per avere il tuo sapore nella mia bocca. Ti avvicino con forza a me e siamo pronti a ricominciare. Le tue tette sono quasi ipnotiche e guardarti così mi fa venire voglia di baciarti. Ti abbasso quindi le gambe e mi metto su di te ma senza interrompere il ritmo, ne uscendo mai. Semplicemente voglio essere più comodo per poterti baciare e poterti leccare quei capezzoli durissimi che continuano e fare su e giù per via dei nostri movimenti.
Duriamo qualche minuto aumentando i colpi in maniera costante, sento che stai per venire e cerco di non perdere il ritmo in nessun modo. Ti sento ansimare sempre più forte fin quando avverto il tuo corpo, che fino ad un istante prima era in tensione, alleggerirsi di colpo. Non diciamo una parola ma rallentiamo entrambi fino a fermarci.
Sento la tua fica pulsare ritmicamente e sento il mio cazzo come stretto in una morsa, credo fermamente sia una della sensazioni che più preferisco.
Dopo pochi minuti la mia voglia non si è placata, ma anzi è aumentata e ricomincio a muovermi lentamente, adesso tocca a me.
Sono quasi all’estasi, non riesco ad andare piano ma riprendo i colpi con più violenza di prima. Duro poco più di un minuto fin quando, completamente preso dall’eccitazione, ti vengo ovunque. Gli schizzi ti arrivano principalmente sulla pancia e sul seno ma anche un po’ in faccia. Abbiamo entrambi il fiatone ma soprattutto io che esplodendo in questo meraviglioso orgasmo mi lascio andare accanto a te sul letto.
Restiamo li, io con il mio cazzo che ancora gocciola di sperma e tu tutta piena di me.
È stato bellissimo e forse, purtroppo, potrebbe essere l’ultima volta…..o no?
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Commenti dei lettori al racconto erotico