Ti penso ancora
di
Gio_25
genere
saffico
Ogni tanto ripenso a quando l'abbiamo fatto, che sono stata bene e che avrei voluto ricambiarti con il doppio del godimento che mi hai fatto provare. Purtroppo non ci siamo più viste, ti sei allontanata perché "non volevi una relazione". Eri chiusa nel tuo mondo, forse nel tentativo di capire che cosa significasse diventare indipendenti a poco più di vent'anni. Oramai è acqua passata, ma provo ancora una forte attrazione nei tuoi confronti, non è cambiato niente da allora. Mentirei se dicessi il contrario, che non mi piacerebbe replicare un'altra volta quello che è successo quella sera di settembre, avvinghiate in quello stesso letto che ora condividi col tuo ragazzo. È stato così bello che ancora ci ripenso. Mi piaceva la chimica che avevamo, mi faceva sentire viva e in pace con tutto. Ancora oggi starti vicina mi rilassa e al tempo stesso mi accende in un modo che... Stavo per dire "che non puoi immaginare", ma sono sicura che tu lo sappia già. Voglio essere felice e con te lo sono.
Ho così tanta voglia di te, ma così tanta... Di farti provare le mie stesse sensazioni, per quanto mi è possibile, di abbracciarti e accarezzarti mentre riprendiamo fiato. Di perderlo nuovamente, il fiato, in mezzo a un fiorire di spasmi. Mi manca baciarti, guardarti sorridere, percorrere le tue curve con le dita, con il naso, con la bocca. Mi mancano così tante cose di te… Non mi do pace, perché mi piaci da morire come il primo giorno che ti ho vista. Io lo so che sto sbagliando, ma mi trattengo a fatica quando ti vedo. Se tu ti avvicini io crollo. Eppure, vorrei che questo loop mentale non finisse mai, anche se so che mi fa male. Sei l'inferno ricoperto di miele.
Voglio spogliarti prima con gli occhi e poi con le mani, farmi incantare dalla tua energia, dalla follia che mi avvolge quando vengo incatenata al tuo sguardo fisso; bramo il tuo seno come una terra promessa e il tuo sesso come lo zampillo da cui dissetare la mia pazza agonia. Tutti i miei sogni sono un corpo che trema mentre mi baci. Io lo so che dovrei pensare ad altro, ma mi torni sempre in mente quando mi do piacere da sola in una mescolanza di sensi. Non posso fare a meno di desiderare avidamente un tuo bacio, il farmi piccola tra le tue braccia, avvicinare il mio sedere al tuo pube, farmi tirare giù i pantaloni insieme agli slip, facendoli arrivare appena sopra le ginocchia. Ti immagino mentre passi le dita tra i peli neri della mia intimità e respiri sul mio orecchio, inspiri la mia spalla, mi dici che sono morbida o che ho un buon odore, e io ti rispondo con un timido ansimare, muovendo un braccio lungo la tua coscia, cercando di spingerti contro di me un po' di più. La mia schiena si inarca, la nostra unione appassionata mi fa sentire così sensuale e voluta che non posso fare a meno di pensarci e ripensarci, di ricrearti innumerevoli volte.
Ti penso all'imbrunire. Sono lì con te, sui tuoi fianchi, in viso ho impresso un piacere scandito in gemiti e smorfie delle quali godi con sorrisi maliziosi. Mi passi le mani lungo la schiena, poi le cosce, poi il petto… Sei ingorda di me, come io lo sono di te? Sono lì accanto, indossi un dildo sul quale ballo una danza che coinvolge tutti i nostri sensi e i pensieri più sporchi che ti dedico nel silenzio del mio rimuginare. E ti penso ancora, ancora non mi libero di te. Ti abbraccio con le gambe mentre mi penetri a missionario, ti sussurro all'orecchio che mi piaci, ti invito a spingere, ti sento ansimare insieme a me mentre dico: "Mordimi". Imploro la tua dominanza sulle mie labbra e su ogni zona del mio corpo. Imploro di essere tua, di averti dentro di me, finché ho la forza di muovermi e godere di nuovo. Di nuovo. Di nuovo. Di nuovo. Di te.
Ti penso e la luce albeggia insieme a remoti cinguettii. È questa la serenità che ispiri quando ti aggiri nella tua camera con una delle tue letture predilette a cui sei devota per scappare dal caos della vita reale, quando ti siedi al computer e scrivi codice o programmi la giornata nelle tue ordinatissime agende. Io vorrei accedere al segreto della tua anima, esplorarla nel viaggio della nostra chimica; e farmi esplorare a mia volta, posseduta dalle tue braccia, dalla tua bocca, dal tuo fiore. Che cosa ci fa l'amore…
Ho così tanta voglia di te, ma così tanta... Di farti provare le mie stesse sensazioni, per quanto mi è possibile, di abbracciarti e accarezzarti mentre riprendiamo fiato. Di perderlo nuovamente, il fiato, in mezzo a un fiorire di spasmi. Mi manca baciarti, guardarti sorridere, percorrere le tue curve con le dita, con il naso, con la bocca. Mi mancano così tante cose di te… Non mi do pace, perché mi piaci da morire come il primo giorno che ti ho vista. Io lo so che sto sbagliando, ma mi trattengo a fatica quando ti vedo. Se tu ti avvicini io crollo. Eppure, vorrei che questo loop mentale non finisse mai, anche se so che mi fa male. Sei l'inferno ricoperto di miele.
Voglio spogliarti prima con gli occhi e poi con le mani, farmi incantare dalla tua energia, dalla follia che mi avvolge quando vengo incatenata al tuo sguardo fisso; bramo il tuo seno come una terra promessa e il tuo sesso come lo zampillo da cui dissetare la mia pazza agonia. Tutti i miei sogni sono un corpo che trema mentre mi baci. Io lo so che dovrei pensare ad altro, ma mi torni sempre in mente quando mi do piacere da sola in una mescolanza di sensi. Non posso fare a meno di desiderare avidamente un tuo bacio, il farmi piccola tra le tue braccia, avvicinare il mio sedere al tuo pube, farmi tirare giù i pantaloni insieme agli slip, facendoli arrivare appena sopra le ginocchia. Ti immagino mentre passi le dita tra i peli neri della mia intimità e respiri sul mio orecchio, inspiri la mia spalla, mi dici che sono morbida o che ho un buon odore, e io ti rispondo con un timido ansimare, muovendo un braccio lungo la tua coscia, cercando di spingerti contro di me un po' di più. La mia schiena si inarca, la nostra unione appassionata mi fa sentire così sensuale e voluta che non posso fare a meno di pensarci e ripensarci, di ricrearti innumerevoli volte.
Ti penso all'imbrunire. Sono lì con te, sui tuoi fianchi, in viso ho impresso un piacere scandito in gemiti e smorfie delle quali godi con sorrisi maliziosi. Mi passi le mani lungo la schiena, poi le cosce, poi il petto… Sei ingorda di me, come io lo sono di te? Sono lì accanto, indossi un dildo sul quale ballo una danza che coinvolge tutti i nostri sensi e i pensieri più sporchi che ti dedico nel silenzio del mio rimuginare. E ti penso ancora, ancora non mi libero di te. Ti abbraccio con le gambe mentre mi penetri a missionario, ti sussurro all'orecchio che mi piaci, ti invito a spingere, ti sento ansimare insieme a me mentre dico: "Mordimi". Imploro la tua dominanza sulle mie labbra e su ogni zona del mio corpo. Imploro di essere tua, di averti dentro di me, finché ho la forza di muovermi e godere di nuovo. Di nuovo. Di nuovo. Di nuovo. Di te.
Ti penso e la luce albeggia insieme a remoti cinguettii. È questa la serenità che ispiri quando ti aggiri nella tua camera con una delle tue letture predilette a cui sei devota per scappare dal caos della vita reale, quando ti siedi al computer e scrivi codice o programmi la giornata nelle tue ordinatissime agende. Io vorrei accedere al segreto della tua anima, esplorarla nel viaggio della nostra chimica; e farmi esplorare a mia volta, posseduta dalle tue braccia, dalla tua bocca, dal tuo fiore. Che cosa ci fa l'amore…
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