La signora in giallo, depravata e suocera
di
favolaerotica
genere
incesti
La storia che vivevo ricordava il film “il laureato” , a.
Avevo 28 anni, da poco laureato , una professione,
Lo studio in cui lavoravo da poco, mi affidò un cliente importante, benestante, con una moglie molto appariscente,
Con me questa donna era molto suadente, mi accorsi che aveva una forte simpatia, e siccome il problema era il suo personale, più che del marito, mi impegnai, ebbi fortuna, e in breve tempo ottenni soldi e rivincite per lei.
La relazione iniziò con inviti alle feste nella loro grande villa, dove fui presentato a tutti i più ricchi della città.
La signora non veniva più allo studio, ma mi pregava di andare nella sua villa, specialmente quando non c’era il marito i figli erano fuori in America a studiare.
Cominciò a fare domande personali, appoggiarsi un po al mio braccio, sfiorarmi con una carezza, aveva 25 anni più di me, ma la cosa un po mi esaltava un po m’intimidiva. Fu così che mi accorsi della sua volontà di sedurmi, e mi abbandonai, in effetti da parte mia c'era desiderio di conquista, da parte sua desiderio di dominio.
La prima volta che mi baciò, fu esaltante, mi appassionai, cercami il modo di stare soli, e la vidi finalmente nuda, che corpo magnifico, intatto, curato.
Voleva essere baciata e stimolata dovunque, ed io dovevo frenare un po la mia voglia di metterla sotto, chiavarla fino a farla urlare.
Non ero certo novellino del sesso, ed avevo una buona prestanza, ma lei era molto di più, si divertiva anche a fare giochi psicologici.
Ne uscì una miscela esplosiva, se non fosse stata una gran signora l’avrei definita una gran troia, ma lei un po si teneva a bada, e faceva, ma solo a capriccio, quello che a me dava piacere, mentre io lo facevo appena lo chiedeva.
Quando la prima volta dopo che me lo aveva preso in bocca, e mentre ero al massimo del godimento si era fermata, e dopo avermi eccitato e frenato, riuscii a metterle il cazzo in figa, scoprii che si aspettava una grande prestazione da me, che non mi feci pregare, quella figona era calda ed avvolgente, ma voleva essere sbattuta come da un toro, per fortuna che ne avevo le energie.
Quando dopo un lungo gioco di penetrazione forte e decisa, la sentii urlare, non potevo credere mi diede una grande sensazione di potenza.
Negli incontri successivi, faceva quello che voleva lei a capriccio, me lo prendeva in bocca, quando pensavo che volesse essere sbattuta, mi teneva la testa mentre le leccavo la fica, quando volle provammo anche il suo culo bellissimo, salvo fermarsi quando lo decise lei.
Questo alternarsi di momenti freddi, e di momenti in cui era una vera femmina anche un po zoccola, ma depravata, la depravazione era quando diventava fredda. Però che scopate, a volte pensavo che ci volesse un gigante per lei, per fortuna che se la faceva bastare.
Ci vedevamo a capriccio suo,ed io ero sempre pronto al suo richiamo, non mi disse mai una vera parola dolce, mi trattava come il suo stallone.
Uscivo in quel periodo con un gruppo di giovani professionisti e laureati, e conobbi una bella ragazza, che mi affascinò subito, fu una forte simpatia, e in poche settimane diventammo subito una coppia innamorata.
Trascurai la mia signora bellissima, ormai ero preso da quella ragazza.
La signora in giallo diventò feroce, mi scherniva, e non si fece più vedere.
Io filavo ormai con la ragazza, il rapporto era giovanile, sano mi sentivo talmente bene che decidemmo di sposarci e quindi fu necessaria la presentazione alle rispettive famiglie.
La mia ragazza mi portò dai genitori che in quel momento erano in un grande appartamento in città e non in villa, e li schiantai.
La mamma della mia ragazza era la mia matura amante dominatrice.
Non vi dico, il padre mi riconobbe come il professionista che aveva incontrato l’anno prima, fu formale, non troppo entusiasta ma corretto.
Ma avevo deciso volevo la mia ragazza, anche se la mia dominatrice matura sua madre, cominciò a trattarmi con odio, non voleva mollare la presa.
Andai a consigliarmi con una mia zia sorella di mia madre, non volevo coinvolgere i miei, e siccome questa mia zia era moglie di un uomo molto ricco e potente, e la conosceva, riuscì a bloccarla.
Mia zia se la rideva, prima o poi la tua fidanzata vorrà far pace ocn la madre, ed allora, ri voglio vedere ..
Ma questa ve la racconto alla prossima
Avevo 28 anni, da poco laureato , una professione,
Lo studio in cui lavoravo da poco, mi affidò un cliente importante, benestante, con una moglie molto appariscente,
Con me questa donna era molto suadente, mi accorsi che aveva una forte simpatia, e siccome il problema era il suo personale, più che del marito, mi impegnai, ebbi fortuna, e in breve tempo ottenni soldi e rivincite per lei.
La relazione iniziò con inviti alle feste nella loro grande villa, dove fui presentato a tutti i più ricchi della città.
La signora non veniva più allo studio, ma mi pregava di andare nella sua villa, specialmente quando non c’era il marito i figli erano fuori in America a studiare.
Cominciò a fare domande personali, appoggiarsi un po al mio braccio, sfiorarmi con una carezza, aveva 25 anni più di me, ma la cosa un po mi esaltava un po m’intimidiva. Fu così che mi accorsi della sua volontà di sedurmi, e mi abbandonai, in effetti da parte mia c'era desiderio di conquista, da parte sua desiderio di dominio.
La prima volta che mi baciò, fu esaltante, mi appassionai, cercami il modo di stare soli, e la vidi finalmente nuda, che corpo magnifico, intatto, curato.
Voleva essere baciata e stimolata dovunque, ed io dovevo frenare un po la mia voglia di metterla sotto, chiavarla fino a farla urlare.
Non ero certo novellino del sesso, ed avevo una buona prestanza, ma lei era molto di più, si divertiva anche a fare giochi psicologici.
Ne uscì una miscela esplosiva, se non fosse stata una gran signora l’avrei definita una gran troia, ma lei un po si teneva a bada, e faceva, ma solo a capriccio, quello che a me dava piacere, mentre io lo facevo appena lo chiedeva.
Quando la prima volta dopo che me lo aveva preso in bocca, e mentre ero al massimo del godimento si era fermata, e dopo avermi eccitato e frenato, riuscii a metterle il cazzo in figa, scoprii che si aspettava una grande prestazione da me, che non mi feci pregare, quella figona era calda ed avvolgente, ma voleva essere sbattuta come da un toro, per fortuna che ne avevo le energie.
Quando dopo un lungo gioco di penetrazione forte e decisa, la sentii urlare, non potevo credere mi diede una grande sensazione di potenza.
Negli incontri successivi, faceva quello che voleva lei a capriccio, me lo prendeva in bocca, quando pensavo che volesse essere sbattuta, mi teneva la testa mentre le leccavo la fica, quando volle provammo anche il suo culo bellissimo, salvo fermarsi quando lo decise lei.
Questo alternarsi di momenti freddi, e di momenti in cui era una vera femmina anche un po zoccola, ma depravata, la depravazione era quando diventava fredda. Però che scopate, a volte pensavo che ci volesse un gigante per lei, per fortuna che se la faceva bastare.
Ci vedevamo a capriccio suo,ed io ero sempre pronto al suo richiamo, non mi disse mai una vera parola dolce, mi trattava come il suo stallone.
Uscivo in quel periodo con un gruppo di giovani professionisti e laureati, e conobbi una bella ragazza, che mi affascinò subito, fu una forte simpatia, e in poche settimane diventammo subito una coppia innamorata.
Trascurai la mia signora bellissima, ormai ero preso da quella ragazza.
La signora in giallo diventò feroce, mi scherniva, e non si fece più vedere.
Io filavo ormai con la ragazza, il rapporto era giovanile, sano mi sentivo talmente bene che decidemmo di sposarci e quindi fu necessaria la presentazione alle rispettive famiglie.
La mia ragazza mi portò dai genitori che in quel momento erano in un grande appartamento in città e non in villa, e li schiantai.
La mamma della mia ragazza era la mia matura amante dominatrice.
Non vi dico, il padre mi riconobbe come il professionista che aveva incontrato l’anno prima, fu formale, non troppo entusiasta ma corretto.
Ma avevo deciso volevo la mia ragazza, anche se la mia dominatrice matura sua madre, cominciò a trattarmi con odio, non voleva mollare la presa.
Andai a consigliarmi con una mia zia sorella di mia madre, non volevo coinvolgere i miei, e siccome questa mia zia era moglie di un uomo molto ricco e potente, e la conosceva, riuscì a bloccarla.
Mia zia se la rideva, prima o poi la tua fidanzata vorrà far pace ocn la madre, ed allora, ri voglio vedere ..
Ma questa ve la racconto alla prossima
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