L'inizio (parte tre)
di
Evelina T. Verdisani
genere
tradimenti
La mani di Jide tastavano le spalle di Francine, osando. I suoi pollici scorrevano lungo il collo provocando dei brividi alla ragazza e facendole inumidire le mutandine. Nel silenzio della sala Francine avrebbe voluto toccarsi per accompagnare quel piacevole tormento.
“Oddio, che bello! Jide, sei fantastico.”
“Sono contento che ti piaccia, Francine!”
“Da morire!”
Lucas staccando un attimo lo sguardo dallo smartphone si alzò dicendo che sarebbe andato in bagno. Mentre si allontanava pensieroso, Lara si avvicinò a Francine dandole un bacio sulla guancia. “Sei più figa quando ti rilassi!”
La padrona di casa fece un cenno a Jide. Il ragazzo staccò le mani dalle spalle dall'amica quindi si abbassò lentamente la zip dei pantaloni. Francine aveva ancora gli occhi chiusi. Ad un tratto sentì qualcosa sulla spalla, qualcosa di grosso. Jide le aveva spostato con cura i capelli castani, setosi appoggiandole il pene proprio sul trapezio.
Francine percepì il suo battito accelerare quando capì cosa stava accadendo. Avvertiva il glande gonfio e umido contro la clavicola. Jide da dietro, si appoggiò ancora meglio contro la ragazza che ora distingueva chiaramente anche la forma dello scroto del nigeriano contro la schiena. Era caldo, grosso e i peli ispidi le graffiavano la pelle. Francine si morse le labbra. L'odore del pene era forte e pungente nelle sua narici. Aprendo gli occhi lo vide crescere e muoversi come un serpente sfiorandole il collo.
Lucas in bagno non riusciva a gestire quello che sembrava essere a tutti gli effetti un attacco d'ansia.
Dopo aver pisciato, bevve un sorso d'acqua dal rubinetto, fece tre respiri profondi, si fece coraggio ed uscì.
Arrivato in sala le gambe iniziarono a tremargli.
Francine aveva il vestitino tirato giù quasi fino all'ombelico. I piccoli seni sbucavano e brillavano insalivati da Lara in ginocchio tra le sue gambe. La ragazza di Lucas aveva la testa rivolta verso l'alto e con la bocca assaggiava inumidendolo e attraversandolo per tutta la lunghezza il cazzo di Jide. Il nigeriano se la rideva in piedi sopra di lei con i pantaloni e le mutande tirate completamente giù. Guardò per un attimo Lucas sorridendogli e salutandolo con una mano, quella libera. Con l'altra accarezzava e schiaffeggiava simpaticamente il viso di Francine. La ragazza in estasi aprì per un attimo gli occhi e guardò Lucas. “Oddio, oddio! Amore, scusa. Mi, mi dispiace.”
Lucas non disse nulla, si portò una mano alla bocca come a voler bloccare un grido disperato.
“Vieni qui!” Gli fece lei. “Vieni dai, avvicinati, ti prego!” Tra una parola e l'altra Francine continuava a dare dei piccoli baci sul pene di Jide come per tenerlo a bada.
Lara si bloccò “Tutto bene Lucas?”
Il ragazzo tremando fece cenno di si quindi si avvicinò sedendosi al suo posto.
“Dai Lucas, amico mio, non fare quella faccia!” Gli fece Jide. “E' solo un gioco, solo un po' di divertimento tra amici!”
Lucas era impressionato dalle dimensioni del pene dell'africano. Il cazzo di Jide superava abbondantemente i 20 centimetri oltre ad essere esageratamente largo.
“Dai, rilassati un attimo, amo!” fece Francine accennando un sorriso al suo ragazzo.
“Ma che vorresti fare, scusa?” Chiese intimidito Lucas
“Oddio che palle, amo. Quello che sto facendo. Puoi startene tranquillo, ti prego. Io ho bisogno di svagarmi un po' con loro! Perché non ti fai una sega? Prova, no!?”
Jide infastidito spinse il glande proprio sulla guancia di Francine che aprendo la bocca lo accolse di nuovo.
“Buca!” Gridò stavolta divertito Jide fottendola. Francine scoppiò a ridere eccitando ancora di più il nigeriano che ora la teneva per la nuca entrando ed uscendo dalla sua bocca. Lara, intanto, abbassandosi scivolò tra le gambe aperte dell'amica posandole la bocca sulle mutandine completamente bagnate.
CONTINUA
Per suggerimenti o consigli (no volgarità) evelinaverdisani@proton.me oppure su IG
“Oddio, che bello! Jide, sei fantastico.”
“Sono contento che ti piaccia, Francine!”
“Da morire!”
Lucas staccando un attimo lo sguardo dallo smartphone si alzò dicendo che sarebbe andato in bagno. Mentre si allontanava pensieroso, Lara si avvicinò a Francine dandole un bacio sulla guancia. “Sei più figa quando ti rilassi!”
La padrona di casa fece un cenno a Jide. Il ragazzo staccò le mani dalle spalle dall'amica quindi si abbassò lentamente la zip dei pantaloni. Francine aveva ancora gli occhi chiusi. Ad un tratto sentì qualcosa sulla spalla, qualcosa di grosso. Jide le aveva spostato con cura i capelli castani, setosi appoggiandole il pene proprio sul trapezio.
Francine percepì il suo battito accelerare quando capì cosa stava accadendo. Avvertiva il glande gonfio e umido contro la clavicola. Jide da dietro, si appoggiò ancora meglio contro la ragazza che ora distingueva chiaramente anche la forma dello scroto del nigeriano contro la schiena. Era caldo, grosso e i peli ispidi le graffiavano la pelle. Francine si morse le labbra. L'odore del pene era forte e pungente nelle sua narici. Aprendo gli occhi lo vide crescere e muoversi come un serpente sfiorandole il collo.
Lucas in bagno non riusciva a gestire quello che sembrava essere a tutti gli effetti un attacco d'ansia.
Dopo aver pisciato, bevve un sorso d'acqua dal rubinetto, fece tre respiri profondi, si fece coraggio ed uscì.
Arrivato in sala le gambe iniziarono a tremargli.
Francine aveva il vestitino tirato giù quasi fino all'ombelico. I piccoli seni sbucavano e brillavano insalivati da Lara in ginocchio tra le sue gambe. La ragazza di Lucas aveva la testa rivolta verso l'alto e con la bocca assaggiava inumidendolo e attraversandolo per tutta la lunghezza il cazzo di Jide. Il nigeriano se la rideva in piedi sopra di lei con i pantaloni e le mutande tirate completamente giù. Guardò per un attimo Lucas sorridendogli e salutandolo con una mano, quella libera. Con l'altra accarezzava e schiaffeggiava simpaticamente il viso di Francine. La ragazza in estasi aprì per un attimo gli occhi e guardò Lucas. “Oddio, oddio! Amore, scusa. Mi, mi dispiace.”
Lucas non disse nulla, si portò una mano alla bocca come a voler bloccare un grido disperato.
“Vieni qui!” Gli fece lei. “Vieni dai, avvicinati, ti prego!” Tra una parola e l'altra Francine continuava a dare dei piccoli baci sul pene di Jide come per tenerlo a bada.
Lara si bloccò “Tutto bene Lucas?”
Il ragazzo tremando fece cenno di si quindi si avvicinò sedendosi al suo posto.
“Dai Lucas, amico mio, non fare quella faccia!” Gli fece Jide. “E' solo un gioco, solo un po' di divertimento tra amici!”
Lucas era impressionato dalle dimensioni del pene dell'africano. Il cazzo di Jide superava abbondantemente i 20 centimetri oltre ad essere esageratamente largo.
“Dai, rilassati un attimo, amo!” fece Francine accennando un sorriso al suo ragazzo.
“Ma che vorresti fare, scusa?” Chiese intimidito Lucas
“Oddio che palle, amo. Quello che sto facendo. Puoi startene tranquillo, ti prego. Io ho bisogno di svagarmi un po' con loro! Perché non ti fai una sega? Prova, no!?”
Jide infastidito spinse il glande proprio sulla guancia di Francine che aprendo la bocca lo accolse di nuovo.
“Buca!” Gridò stavolta divertito Jide fottendola. Francine scoppiò a ridere eccitando ancora di più il nigeriano che ora la teneva per la nuca entrando ed uscendo dalla sua bocca. Lara, intanto, abbassandosi scivolò tra le gambe aperte dell'amica posandole la bocca sulle mutandine completamente bagnate.
CONTINUA
Per suggerimenti o consigli (no volgarità) evelinaverdisani@proton.me oppure su IG
2
voti
voti
valutazione
7
7
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
L'inizio (parte due)racconto sucessivo
L'inizio (parte quattro)
Commenti dei lettori al racconto erotico